GarageBand: consigli pratici di utilizzo – Parte 3

Con questa terza ed ultima parte concludiamo la breve serie di articoli (Parte 1Parte 2)con i consigli sull’utilizzo di GarageBand. Ovviamente si tratta di suggerimenti indirizzati soprattutto a chi non ha ancora molta esperienza in fatto di DAW (Digital Audio Workstation), ma non escludo che una veloce lettura possa dare qualche utile suggerimento anche ai meno giovani e ai più smanettoni. Oggi parliamo dei markers ed in particolare del modo con cui li utilizza GarageBand: parliamo quindi delle Regioni di Arrangiamento.

GarageBand: consigli pratici di utilizzo – Parte 2

Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto alcuni consigli su come impostare il lavoro su GarageBand e su come operare con i loops. Oggi parliamo di multi take (o ripresa multipla) ed allarghiamo un po’ il discorso anche a Logic visto che, mentre le cose dette in precedenza sono abbastanza universali, per questa funzione il modo operativo e le possibilità sono sensibilmente diverse.

Sono ormai lontani i tempi della registrazione analogica su nastro magnetico, quando si correggevano gli errori di esecuzione con punch-in e punch-out che, se fatti in modo impreciso, rischiavano di cancellare irrimediabilmente parti di registrazione importanti. Oggi correggere in studio è diventato certamente molto più semplice e, soprattutto, molto più sicuro: vediamo allora di capire a cosa serve il multi take.

GarageBand: consigli pratici di utilizzo – Parte 1

Mi capita sempre più spesso di dover lavorare su progetti musicali che non ho iniziato io stesso. Questo è dovuto alla sempre maggiore diffusione di possibilità di registrazione audio a basso costo che permette a molti giovani artisti di produrre in proprio idee musicali e limitare il lavoro da fare in studio. Personalmente apprezzo molto questa evoluzione tecnologica e ritengo positivo che ognuno possa registrare e diffondere le proprie composizioni, ma è bene ricordare che l’esperienza di un fonico professionista (sia in fase di ripresa che di missaggio) può fare una differenza notevole sul prodotto finale.

Inoltre la strumentazione di qualità (microfoni, convertitori, effetti, etc.) ha ancora costi molto elevati e quello che possiamo trovare in uno studio di registrazione professionale difficilmente sarà alla portata delle tasche di un artista emergente. Apparentemente non sembra sia cambiato molto: anche prima della “rivoluzione informatica” i giovani artisti incidevano le proprie idee con registratori più o meno amatoriali (i cosiddetti provini o demotape) e poi andavano a realizzarle nelle “vere” sale d’incisione, ma oggi c’è qualche possibilità in più…

La qualità di registrazione audio

Dopo il tradizionale concerto del primo maggio abbiamo visto molti artisti emergenti esprimersi sul palco e, vista la qualità discutibile di alcune performance, siamo tutti carichi di energia e pronti ad incidere le nostre idee musicali da gridare al mondo! Se avete un Mac a portata di mano siete già in possesso di buoni mezzi per realizzarle: una scheda audio 96 KHz, 24 bit, loops,  strumenti virtuali, effetti e, ovviamente, l’immancabile GarageBand. Ma siete sicuri di saperlo sfruttare al meglio? State già registrando le vostre idee alla massima qualità possibile? Serve davvero a qualcosa sprecare bit e byte per registrare la nostra musica ad una maggiore frequenza di campionamento e con una profondità dinamica di 24 bit?

Tips Lounge: lezioni di Garage Band ’09 in altre lingue


Con GarageBand ’09 Apple ha introdotto una nuova sezione dedicata all’insegnamento della musica, una interessante novità per tutti i principianti che vorrebbero cimentarsi nell’apprendimento di uno strumento musicale.
Peccato che nella versione italiana del software tale sezione sia in parte preclusa a chi non comprende a pieno la lingua di Shakespeare, perché il buon Tim, il video-maestro, parla in inglese. E’ vero ci sono i sottotitoli (attivabili dal menu Config. in alto a destra nella schermata della lezione), ma ascoltare una lingua conosciuta è tutta un’altra cosa. Esiste una parziale soluzione riservata a tutti coloro che non parlano la lingua di sua maestà ma comprendono un altro dei maggiori idiomi europei.

Logic e i file MIDI

Abbiamo già parlato di come far suonare al meglio un MIDI file con GarageBand assegnando ad ogni traccia uno strumento virtuale o i suoni standard GM di QuickTime. Ovviamente la stessa procedura può essere utilizzata anche con Logic Express o Logic Pro, ma l’assegnazione di uno strumento per ogni traccia è una cosa che fa perdere molto tempo e a volte la necessità non è tanto quella di migliorare la resa sonora di una base, quanto quella di modificarla in qualche aspetto coma la velocità, la tonalità o l’esclusione di qualche traccia. Oggi vediamo un metodo per velocizzare il lavoro con i MIDI file utilizzando uno degli aspetti più potenti e flessibili di Logic: la finestra Environment.

Plug-In Audio: il compressore

Il compressore è un processore audio che permette di controllare e modificare la dinamica di un suono. La dinamica, per chi non lo sapesse, è la differenza tra il suono più debole e quello più forte ed è una delle cose più importanti di un’esecuzione. Potrei anche sbilanciarmi arrivando a dire che la dinamica è il bello della musica ed il buon controllo delle dinamiche di un brano è quello che spesso distingue un buon esecutore da un grande musicista. Tuttavia nella musica moderna (soprattutto pop e rock), nonostante il progressivo avanzare della tecnologia ci permetta di avere un’escursione dinamica sempre maggiore, c’è la tendenza ormai universalmente diffusa di massimizzare le forme d’onda il più vicino possibile agli 0 dB (soglia non oltrepassabile nel dominio digitale) andando quindi ad “appiattire” toalmente la dinamica.

La cosa curiosa è che in passato con il nastro magnetico o il vinile, molto più limitati in dinamica, questa venisse sfruttata al massimo arrivando a volte nei volumi più bassi al limite del fruscio di fondo. Basta sentire, ad esempio, alcuni vecchi brani dei Led Zeppelin o dei Pink Floyd per rendersene conto: la differenza tra i piano e i forte era molto più ampia rispetto ai brani di successo di oggi.

Il motivo comunque non è un mistero: studi sulla psico-acustica hanno dimostrato che i brani a volume più alto risultano più piacevoli all’ascoltatore e quindi oggi ci sono professionisti e studi altamente specializzati in questo aspetto della post-produzione chiamato Mastering. Apparentemente questo livellamento dei volumi può far sembrare inutile la registrazione a 16 o 24 bit (tant’è che gli algoritmi di archiviazione di alcune emittenti radiofoniche sono a 4 bit), ma in realtà c’è una grossa differenza tra una mix “piatto” in partenza ed un’altro invece molto dinamico che venga poi livellato ed “appiattito” dal mastering o dalla trasmissione radiofonica.

Registrare musica su Mac: tastiere

Con questo articolo concludiamo la prima panoramica su come registrare musica con il nostro Mac sfruttando al meglio ciò che possediamo. I tastieristi sono certamente i musicisti che per primi, da un punto di vista storico, hanno iniziato ad utilizzare i computer come ausilio alla composizione ed alla registrazione di musica, ma dai tempi dell’Atari ad oggi le cose sono molto cambiate.

Imparare a registrare tastiere sul proprio Mac è una cosa di fondamentale importanza per molti musicisti e produttori perché con una tastiera si possono sostituire virtualmente molti strumenti e rendere più semplice la composizione e l’arrangiamento di un brano.

GarageBand ’09 in italiano: solo 4 lezioni di artisti

Con la nuova versione di GarageBand inclusa nella suite iLife ’09 Apple ha introdotto interessanti novità per tutti gli amanti della musica. Il piccolo problema è che ancora una volta non tutti gli utenti Apple nel mondo potranno accedere ai medesimi contenuti.
La maggior parte delle sezioni di GarageBand ’09, compresi i nuovi interessanti effetti per chitarra, non differiscono fra le varie versioni localizzate. Non vale la stessa regola invece per le lezioni degli artisti la cui disponibilità varia a seconda della nazionalità dell’utente. Il motivo di questa scelta al momento non è chiaro, dato che comunque le lezioni disponibili sono tutte in lingua inglese senza doppiaggio.
Una piccola chicca: anche chi non ha un Mac Intel può scaricare le lezioni di musica gratuite per principianti, bypassando la restrizione di Apple.

Produrre un demo con GarageBand – Parte seconda

Potremmo sotto-titolare questa seconda parte “Sound Different” con una evidente citazione alla filosofia Think Different che gli utenti Apple più anziani ben ricordano. L’obiettivo di questa seconda parte è proprio quello di cercare un sound originale ed unico che possa valorizzare la nostra performance nel provino.

Prima di continuare voglio chiarire che quello che proveremo a fare non è una banale operazione che migliorerà magicamente il suono di una base, ma piuttosto una ricerca sonora per evitare che, pur utilizzando la stessa sorgente di MIDI File, il nostro prodotto abbia un sound anonimo ed omologato. Come fare?

Produrre un Demo con GarageBand – Parte prima

Ipotizziamo di voler far valutare a qualcuno la nostra voce o il nostro modo di suonare uno strumento; la prima cosa da fare è certamente realizzare un demo dove cercheremo di valorizzare il nostro talento. A meno che non si vogliano mettere in evidenza anche le nostre capacità come autori o compositori è certamente preferibile indirizzarsi verso una cover di un brano conosciuto così da evidenziare le nostre capacità di tecniche ed interpretative.

Ci sono molti modi di recuperare una base MIDI più o meno legalmente… non sarà certo questo il problema. Abbiamo quindi la base del brano e siamo pronti a suonarci o cantarci sopra. Vediamo allora come produrre il nostro provino con GarageBand, cioè, facciamo suonare il file della base al meglio per poi dare libero sfogo al nostro talento!

Audio Unit: plug-ins gratis per GarageBand

Audio Unit (o più brevemente AU) è l’architettura di plug-ins audio di OS X. Come abbiamo già detto questo tipo di plug-in, una volta installato, è utilizzabile in GarageBand come anche in tutti i programmi che ne vogliano usufruire come Logic, SoundTrack Pro, Final Cut e moltissimi altri programmi di terze parti.

Innanzitutto dobbiamo chiarire che i plug-in audio si dividono in due categorie principali: quelli che il suono lo possono generare da zero (i cosiddetti Strumenti virtuali) e quelli che il suono lo modificano e lo processano (chiamati comunemente Effetti). Non c’è una distinzione evidente di forma (in entrambi i casi il formato è AU), ma soltanto di utilizzo.

Oltre ai tanti plug-in commerciali fortunatamente ce ne sono anche molti gratuiti. Dove trovarli?

Ear-training: alleniamo l’orecchio con il Mac

Partiamo da una semplice considerazione: i piedi sono per un calciatore quello che l’orecchio è per il musicista. Riflettendo su questo parallelo non si può fare a meno di constatare che anche i migliori calciatori hanno due piedi fisicamente identici agli altri, ma (evidentemente) la differenza sta nel come li sanno usare.

Alla base c’è sicuramente il talento (che è una dote con la quale si nasce), ma anche l’allenamento ha un’importanza fondamentale per ogni buon atleta. Ed anche il nostro udito si può allenare.

Ovviamente non si tratta di un allenamento fisico, ma piuttosto di un’educazione dell’orecchio che consiste in esercizi di ascolto e di riconoscimento delle note, dei ritmi, dei timbri ed è indicato a chiunque voglia avere a che fare con la musica come strumentista, produttore, tecnico del suono o quant’altro.

Non voglio addentrarmi troppo nella didattica musicale, però c’è qualcosa di molto semplice che tutti possono fare da subito, anche chi non conosce la musica e non suona nessuno strumento. Vi assicuro che la cosa sarà al tempo stesso divertente ed educativa e vi porterà ad ascoltare la vostra musica preferita con un orecchio più attento.

GarageBand, “giocattolo” o potente strumento?

GarageBand è un programma della suite iLife incluso, quindi, nella dotazione di serie di ogni nuovo Mac. Come molti di voi sapranno e come si intuisce dall’icona stessa del programma (una bellissima ES-335, la prima chitarra elettrica con cassa semi-acustica prodotta dalla Gibson nel lontano 1958) è un software dedicato ai musicisti e, più in generale, a tutti gli amanti della musica che vogliano creare musica propria.

Essendo quasi gratuito ha delle ovvie limitazioni di cui vi parlerò più avanti, ma come vedremo si può sfruttare GarageBand fino ad ottenere dei prodotti musicali di livello anche professionale. Le limitazioni, infatti, riguardano funzioni specifiche, scorciatoie e possibilità di editing, ma non la qualità sonora.

GarageBand è anche pienamente compatibile con effetti e strumenti software (genericamente chiamati Plug-In) in formato AudioUnit… anche con quelli più costosi e professionali.

Una delle cose a mio avviso più interessanti è che i progetti in formato .band possono essere importati dai programmi professionali di Apple (Logic Express e Logic Pro) mantenendo tutti i settaggi ed i parametri del progetto originale. Cosa significa?

Garage Band ’09, lezioni di musica e Ampli storici

Ce lo aspettavamo: il keynote di ieri è stato piuttosto noioso. Non è colpa di Phil Schiller, poveretto, anche se l’assenza di Steve si è fatta sentire. Anche El Jobso, in ogni caso, avrebbe dovuto distorcere una buona dose di realtà per scaldare la platea con in mano solo un paio di aggiornamenti software (pur corposi) e un nuovo portatile che tutti già si aspettavano. Personalmente non considero questo un Keynote da buttare del tutto e ci sono state in particolare due novità che mi hanno “incuriosito”. La prima è l’innovativa batteria del nuovo MacBook Pro 17″, che ha stuzzicato la mia vena scientifica e di cui abbiamo già parlato, l’altra è GarageBand 2009, che ha solleticato la mia anima di musicista.

Garage Band, troppo spesso considerato un giocattolino musicale, è invece un software senza rivali nel suo settore: un programma musicale economico (per chi compra un nuovo Mac addirittura gratuito) con funzioni di sequencer che include features avanzate spesso precluse anche a costose alternative commerciali. Le nuove funzioni della versione inclusa nella suite iLife ’09 non possono che migliorare un prodotto già eccellente, seppur con qualche caveat. Dopo il salto vediamo nel dettaglio le novità introdotte da questo upgrade.

Tips Lounge: ricostruire l’indice dei Loop di GarageBand

Aprite GarageBand per dare spazio alla vostra creatività musicale o per creare un Podcast e vi accorgete che non sono presenti gli Apple Loops nella vostra libreria.

Può capitare a volte che l’indice dei Loop diventi inutilizzabile e vada riscostruito. Ecco come fare.

BoinxTV: produrre video come i Pro.

Da non confondersi assolutamente con Boing, il canale d’intrattenimento per i più “piccini”, BoinxTV è un progetto di Boinx e di TheCodingMonkeys, due software house innovative che scrivono programmi fantastici per il Mac.

Questo software non è da meno, per tutti gli addetti ai lavori video (che siano professionisti o semplici appassionati nella creazione di Podcast): una regia video virtuale, unita in un software unico e che può essere fatto girare sui laptop di Cupertino, per avere uno studio di registrazione mobile.

iPhone: il mistero della suoneria scomparsa.

Le pubblicità di iPhone sul sito Apple si concludono quasi sempre con la ricezione di una telefonata, che fa ricordare che il cellulare di Cupertino riceve e chiama anche, oltre a tutto il resto.

La suoneria associata non è la classica, mitica suoneria che abbiamo imparato a conoscere tutti nel momento in cui a gennaio 2007 Steve Jobs annunciò al mondo l’iPhone.

E’ invece un suono più simile ad una tradizionale suoneria da cellulare.

Radiohead ed iTunes Store: crea il mix di Nude

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A ottobre erano stati i Duran Duran a lanciare un concorso di remix di un loro brano, Nite Runner, dedicato agli utenti Mac.
Veniva distribuito un progetto di Garageband, con le clip audio componenti la canzone, pronte da essere remixate a piacere.
Purtroppo, al contest potevano partecipare solo i residenti negli USA, rendendo vano il provare a tutto il resto del mondo.

Apple Soundtrack: come ti remixo Mac OS X

Un minimo di buon senso statistico ci impedisce di affermare, anche se ci piacerebbe tanto, che chi usa Mac è generalmente più creativo della media degli utenti computer. Ci permettiamo però di affermare tranquillamente il contrario, ovvero che chi è più artisticamente e/o professionalmente creativo della media, tendenzialmente sceglie un Mac per realizzare le proprie idee. Mike Solomon appartiene certamente a questa categoria: con i 14 miseri suoni di sistema presenti in Leopard (che non sono mai cambiati da Mac OS X Cheetah in poi) Mike è riuscito a creare il breve e divertente jingle che potete ascoltare nel video.