Apple sembra sempre più intenzionata a portare parte del suo processo manifatturiero sul suolo statunitense. Il nuovo Mac Pro, ad esempio, è disegnato da Apple in California, e assemblato negli Stati Uniti. Ora l’ultima notizia è che Foxconn e la compagnia di Cupertino stanno per investire 90 milioni di dollari in Pennsylvania.
Foxconn
Rumor: importante fabbrica Foxconn ferma la produzione di iPhone 5c per dedicarsi al 5s
Lanciato lo scorso Settembre, lo stesso giorno di iPhone 5s, iPhone 5c è quel dispositivo che va a sostituire in qualche modo l’amatissimo 5, ormai fuori dal mercato ufficiale. Quello che tutti avrebbero voluto fosse stato “economico”, ma alla fine era tutto un grande equivoco. Quello colorato. E oggi sembra che Foxconn stia per diminuirne sensibilmente la produzione per focalizzarsi sul top di gamma, il 5s, addirittura scegliendo di non produrne più in una delle fabbriche più importanti. Le indiscrezioni arrivano da DigiTimes, che parla di “fonti interne all’industria”.
I nuovi iPhone, i leak e la sopravvalutazione dell’effetto sopresa
Ci siamo: è di nuovo quel periodo dell’anno. Apple sta per lanciare un nuovo modello di iPhone (o più di un modello, a quanto pare) e la fabbrica dei rumors sforna indiscrezioni a tutto spiano. E immancabile, come ogni anno, arriva anche l’analisi sulla totale assenza di segretezza e sull’incapacità, da parte di Apple, di tenere davvero nascoste fino all’ultimo, “come una volta”, le sue novità hardware.
A giocarsi questa carta scontata e inflazionata a questo giro è Gizmodo, con un articolo che ne dimostra l’incapacità di capire il vero stato delle cose, ovvero che le indiscrezioni e i rumors interessano a pochi, una minoranza tanto rumorosa quanto ininfluente, la cui delusione per un mancato effetto sorpresa ha un valore pressoché nullo nell’economia generale del lancio di un iPhone su scala globale.
Foxconn aumenta i guadagni del 40% grazie ad iPhone
La Hon Hai Precision Industry Co., principale assemblatore di iPhone e iPad, ha aumentato i guadagni del 41% durante il secondo trimestre. Il motivo di un simile balzo? Sarebbe iPhone, almeno stando a quanto riporta il Wall Street Journal.
Apple promette nuove ispezioni negli stabilimenti Pegatron
Pegatron non è, come potrebbe suggerire il nome, un ambizioso crossover tra I Cavalieri dello Zodiaco e Transformers, ma il contractor taiwanese che produce nella sua fabbrica di Shanghai circa un terzo di tutti gli iPad e iPhone venduti nel mondo. In particolare, qui dovrebbero essere realizzati i famigerati iPhone economici. Forse meno celebre di Foxconn, ma a quanto sembra destinata a essere bersaglio delle stesse accuse, Pegatron – secondo un rapporto di China Labor Watch, un’organizzazione no-profit newyorkese che si occupa delle condizioni di lavoro in Cina – si è apparentemente resa colpevole di numerosi abusi verso i suoi dipendenti. Apple ha risposto al report con un lungo comunicato in cui si promettono nuove ispezioni negli stabilimenti per accertare la verità.
Foxconn: chi fa da sé fa per tre
Buona parte del fatturato Foxconn, il grande produttore asiatico di dispositivi elettronici di consumo, è legato ad un unico cliente: Apple. E’ il motivo che con ogni probabilità sta spingendo Hon Hai Precision Group (di cui Foxconn è una diretta controllata) a cercare una diversificazione della produzione che non esclude la possibilità del lancio di una serie di prodotti a marchio dell’azienda. Un processo che non riguarderà solamente l’hardware, ma anche le forniture di software e contenuti per i dispositivi che Foxconn assembla per i propri clienti orientali.
I Mac “made in U.S.A.” saranno prodotti in Texas: li costruirà Foxconn?
Ieri il CEO di Apple Tim Cook ha testimoniato di fronte alla Commissione del Senato degli Stati Uniti che si sta occupando delle pratiche di elusione fiscale che l’azienda mette in pratica grazie alle proprie controllate all’estero.
Dall’udienza non è emerso molto di più rispetto quanto già anticipato lunedì sia dalla Commissione sia da Apple con un lungo documento a difesa delle proprie “soluzioni creative” in ambito fiscale, ma Tim Cook, nel ribadire l’intento di produrre un Mac interamente negli States ha aggiunto un ulteriore dettaglio: i computer Apple “americani” verranno assemblati in Texas.
iWatch: Apple sta testando schermi da 1,5 pollici su 1000 unità?
Apple sta davvero lavorando ad uno smartwatch? Tutte le indiscrezioni e le fonti sembrano confermarlo, e il dispositivo potrebbe essere presentato prima della fine dell’anno. Ora il blog giapponese Macotakara racconta che Apple starebbe testando display da 1,5 pollici per il suo iWatch.
Ci risiamo: tre suicidi alla Foxconn
Nella seconda metà del 2011 una lunga serie di suicidi portò all’attenzione del mondo le condizioni dei lavoratori della Foxconn, la mega-conglomerata che impiega centinaia di migliaia di operai per assemblare dispositivi delle maggiori aziende del settore dell’elettronica di consumo, Apple compresa.
All’inizio del 2012, sulla spinta di una serie di inchieste che porteranno il New York Times ad aggiudicarsi il premio Pulitzer, Apple intensificò i controlli sui fornitori orientali e favorì una (costosa) ispezione presso Foxconn da parte della Fair Labor Association.
A più di un anno di distanza, però, ci troviamo ora a raccontare la stessa storia. Nel giro dell’ultimo mese altri tre operai del gigante cinese si sono tolti la vita.
Le assunzioni di Pegatron puntano all’iPhone economico?
Nel corso del prossimo trimestre Pegatron assumerà il 40% di lavoratori in più, per far fronte a nuove richieste di produzione. Questo dato, diffuso da Reuters giusto ieri, non sarebbe di alcun interesse per i non addetti ai lavori, se non fosse che un simile incremento nella forza lavoro di uno dei principali e più grandi fornitori di Apple dopo Foxconn indica chiaramente che qualcosa bolle in pentola. Gli analisti parlano già di iPhone economico per i mercati emergenti, ma chi dice che il produttore non abbia bisogno di più lavoratori per far fronte alla produzione di un prodotto del tutto nuovo?
Foxconn pronta a produrre il televisore di Apple?
Proprio quando pensavate che iWatch avrebbe riempito i rumor di questa estate, ecco pronta per voi una smentita. Si torna infatti a parlare del tanto vociferato televisore di Apple, di cui ci si è interessati sempre meno da quando pare che Apple stia lavorando ad un progetto a breve termine per portare uno smartwatch ai nostri polsi. Stando a quanto riportato dal New York Times, Foxconn si starebbe infatti concentrando sulla diversificazione del proprio business, guardando proprio al settore dei televisori.
Apple restituisce a Foxconn 8 milioni di iPhone difettosi?
Analogamente a quanto accaduto ai tempi della produzione dell’iPhone 5 tra Apple e Foxconn pare siano in corso nuove polemiche sulla qualità degli iDevice. Secondo quanto riportato ultimi giorni prima dal China Business e poi dal The Register Apple avrebbe rispedito al partner cinese ben 8 milioni di iPhone poiché qualitativamente insufficienti per poter essere venduti.
Foxconn assume 10.000 operai per la produzione dell’iPhone 5S?
Nonostante le polemiche pare proprio che Foxconn continuerà a collaborare con Apple. L’azienda cinese sta assumendo personale da fine marzo per rimpolpare le linee produttive dello stabilimento di Zhengzhou, l’obiettivo è quello di arrivare a 10.000 nuovi impiegati per avviare la produzione di massa del prossimo iPhone, presumibilmente il 5S.
Q2 2013 Apple: fatturato Foxconn in calo e vendite Mac sotto le aspettative?
Il 23 aprile prossimo Apple renderà pubblici i risultati finanziari relativi al secondo trimestre fiscale 2013 dell’azienda, vale a dire il primo trimestre solare dell’anno.
Ci sono un paio di indicatori, emersi nei giorni scorsi, che non rassicurano sui risultati che arriveranno da Cupertino: in primis un netto calo del fatturato Foxconn, che ha registrato un -19% nel periodo gennaio-marzo e che un’analista ha collegato alla diminuzione della domanda per l’iPhone. In secundis i numeri di IDC sul mercato PC, che mostrano un drastico calo generalizzato che coinvolgerebbe anche Apple. Non sono certo buoni presagi, ma sarebbe buona norma, anche in questo caso, evitare di fasciarsi la testa prima del dovuto.
Fornitori: Apple fa rispettare le 60 ore di lavoro al 99% dei dipendenti
Lo scorso anno, in un pessimo periodo mediatico legato soprattutto agli stabilimenti Foxconn che assemblano (tra gli altri) anche i prodotti di Apple, la compagnia di Cupertino si è trovata costretta a condividere apertamente le informazioni riguardanti la sicurezza dei lavoratori negli stabilimenti cinesi che collaborano con Apple.
iPhone 5S, iniziata la produzione negli stabilimenti Foxconn?
Il blog giapponese Mac O Takara ci fa sapere che Foxconn avrebbe già iniziato la produzione dell’iPhone 5S. La notizia arriva dalla solita fonte anonima, giudicata ovviamente estremamente attendibile, come da copione. Ovviamente no nabbiamo conferme in merito per il momento ed è bene prendere tutto con le dovute precauzioni.
iTV: i primi prototipi prodotti in Cina secondo il WSJ
Le indiscrezioni riguardo un televisore made-in-Cupertino in grado di rivoluzionare il mondo della televisione circolano da mesi, e le recenti dichiarazioni di Tim Cook secondo cui la tecnologia legata ai televisori è rimasta ferma per troppo tempo hanno riacceso la fantasia di quanti sperano di vedere una Apple TV che sia una vera TV e non un set-top box.
Mac prodotti negli USA: ci sarà comunque lo zampino di Foxconn?
Negli scorsi giorni ha stupito la notizia che Apple avrebbe riportato la produzione della sua gamma iMac negli Stati Uniti. Ora Amit Daryanan, analista di RBC Capital Markets, sostiene che è improbabile che Apple abbia trasferito la produzione dei suoi computer all-in-one a compagnie statunitensi. L’opzione più verosimile è che Foxconn continui a lavorare ai computer di Cupertino, solo con stabilmente in sede americana.
iPhone 5: la spedizione scende a 2-3 settimane
La settimana scorsa le dichiarazioni del CEO di Foxconn Terry Gou, che aveva definito l’iPhone 5 come “troppo difficile da costruire” e aveva aggiunto che la sua azienda non riesce a soddisfare la domanda, hanno contribuito alla discesa libera del titolo AAPL.
Nella giornata di ieri, invece dall’Apple Store Online è arrivato un segno esattamente opposto: le stime di spedizione dell’iPhone 5 sono scese per la prima volta dal giorno di lancio.
iPhone 5 è il prodotto più complesso mai assemblato, secondo Foxconn
Non è un momento semplice per Apple: le scorte di magazzino non riescono a far fronte all’ampia domanda del nuovo iPhone 5, costringendo numerosi utenti in varie parti del mondo ad attendere per un periodo che sembra ampliarsi ogni giorno che passa (al momento, in Italia, parliamo di 3-4 settimane). Il problema, a quanto pare, si trova all’origine, ovvero nell’assemblaggio dei componenti alla Foxconn.
iPhone 5: Apple cerca di risolvere il problema dei graffi e rallenta la produzione
Avete appena acquistato un iPhone 5. Lo togliete dalla scatola e con vostra sorpresa lo trovate già rovinato. Molti utenti hanno scoperto problemi sulle bande metalliche o sul retro in alluminio del loro nuovo smartphone, e questo ha fatto subito parlare di Scuffgate. Apple starebbe cercando di risolvere il problema, ma questo potrebbe rallentare la produzione di iPhone 5 e diminuire la disponibilità del dispositivo.
Le condizioni dei lavoratori di Foxconn migliorano, secondo la FLA
La Fair Labor Association, l’ente non governativo che Apple ha assunto per condurre approfondite ispezioni nelle fabbriche della Foxconn che assemblano i prodotti della Mela, ha pubblicato un nuovo rapporto aggiornato ad agosto 2012.
Nel documento, disponibile in PDF, la FLA segnala importanti miglioramenti e indica che i cambiamenti richiesti all’azienda sono stati attuati in anticipo rispetto alla tempistica imposta all’azienda.