Greenpeace si complimenta con Apple per il rapporto sui fornitori

apple-greenpeace

Solo ieri abbiamo parlato del nuovo Supplier Responsability Report pubblicato da Apple nelle scorse ore. Apple, nel documento che documenta il lavoro della catena di fornitori e di produzione dell’azienda di Cupertino, scrive che il tantalio utilizzato in iPhone, iPad e Mac non arriva da zone di guerra. L’annuncio ha fatto felice Greenpeace, che si è pubblicamente complimentata con Apple.

Apple aggiorna il documento sui fornitori in Cina

labor_hero_china

Apple ha fornito un aggiornamento al suo Supplier Responsability Report. Il documento, depositato inizialmente lo scorso gennaio, include ora anche le ultime informazioni, aggiornate fino ad ottobre, e tiene quindi conto del lavoro delle catene di produttori e fornitori che hanno lavorato per portare sugli scaffali le ultime generazioni di iPhone e iPad.

Le vendite di componenti confermano la crescita di Apple

Barometer apple salesLa crescita dell’azienda di Cupertino e delle sue vendite sembrano non conoscere la parola fine. Come testimonia un’analisi effettuata da Ticonderoga Securities, il momento positivo di Apple va di pari passo con la vendita di componenti elettronici da parte dei fornitori asiatici.

Grazie ad un’analisi condotta presso i maggiori fornitori di Apple, è stato possibile stimare una crescita del 113% anno su anno con riferimento al mese di aprile. Le vendite sono state stimate da Ticonderoga Securities grazie al cosiddetto “Apple Barometer” (come potete vedere nell’immagine di apertura), pensato all’inizio di quest’anno per cercare di tracciare l’andamento delle vendite mensili della catena produttiva taiwanese.

Apple ordina il 60% dei display touch sul mercato

iPad-teardown-2.jpg

Tutti i prodotti mobile di Apple (iPhone, iPad, iPod) sono dotati di un display touch-screen capacitivo. Partendo da questa considerazione, e aggiungendo che le vendite di questi prodotti va a gonfie vele, non c’è da stupirsi più di tanto se apprendiamo da un’analisi effettuata da Rajesh Ghai che Apple ha prenotato il 60% di tutti i display disponibili sul mercato.

Ghai, analista per ThinkEquity, in una nota agli investitori sostiene che Apple si sta muovendo in questa direzione per supportare la forte domanda di iPad 2, soprattutto per cercare di rimediare in qualche modo ai gravi ritardi causati dalla terribile tragedia dello tsunami giapponese. Secondo quanto sostiene Ghai, difficilmente Apple si troverà a dover affrontare carenze di componenti per la produzione di iPad 2.

iPad 2 e il problema dei fornitori di componenti

Lo scorso anno, nei primi mesi dalla commercializzazione dell’iPad, Apple ha avuto diversi problemi nel tenere testa alla domanda del mercato. Quest’anno, secondo le stime di DigiTimes, Cupertino sarà in grado di aumentare la produzione mensile di iPad da 4,0 a 4,5 milioni di unità al mese, arrivando a vendere 12 milioni di iPad 2 nel corso del secondo trimestre solare del 2011. Nel frattempo gli Apple Retail Store sono rimasti a secco di tablet, facendo supporre che Apple abbia già venduto tutto l’hardware che aveva prodotto.

Apple si assicura il 60% degli schermi touch prodotti nel 2011

Quando si tratta di assicurarsi una fornitura decente di materiali utilizzati per i propri prodotti, Apple non bada certo a spese. Così è stato quando l’azienda ha deciso che aveva bisogno di memorie flash, e così sembra essere anche per gli schermi multi-touch.

Il DigiTimes ha infatti riportato che Apple si sarebbe assicurata circa il 60% della produzione di pannelli touch per il 2011; in pratica, più della metà dei display touchscreen prodotti da vari fornitori nel corso dell’anno, finiranno nei prossimi iPad.

Scopo di Apple è quello di non venire meno al proprio obiettivo: produrre e vendere 40 milioni di tablet nel 2001.