Il Target Disk Mode è uno dei sistemi più veloci per trasferire grandi quantità di dati fra due Mac collegati con cavo Firewire o Thunderbolt, con uno dei due computer (quello da cui i dati vengono trasferiti) che funziona come un hard disk esterno. Se non siete al vostro primo Mac ci sono buone possibilità che lo abbiate già utilizzato in passato.
Di seguito un metodo rapido da Terminale per abilitare direttamente il Target Disk Mode al successivo riavvio della macchina (via MisterD).
firewire
Intel e il futuro di Thunderbolt
Cosa ne sarà di Thunderbolt? La nuova interfaccia per il trasferimento dati creata da Intel in collaborazione con Apple continuerà ad essere ottimizzata dal produttore di processori, ma come si evolverà? E riuscirà soprattutto ad imporsi come uno standard in grado di competere con USB 3 o sostituire FireWire? Lo scorso giovedì Intel ha tenuto un incontro nel quale ha specificato quali sono i piani per Thunderbolt.
Ritardi per gli hard disk Thunderbolt di LaCie? [Aggiornato]
Secondo quanto riportato da Electronista, LaCie, noto produttore di dischi rigidi, avrebbe silenziosamente rinviato la data per il lancio sul mercato dei nuovi prodotti compatibili con la nuova tecnologia Thunderbolt per il trasferimento ultra-veloce dei dati con le periferiche esterne.
Come sostengono le fonti anonime interpellate, diversamente da quanto annunciato ufficialmente alla fine di febbraio (l’inizio delle vendite era previsto per questa estate), il Big Disk (uno dei primi prodotti Thunderbolt-enabled per il mercato mainstream) non arriverà prima della fine dell’autunno e potrebbe anche dover essere necessario attendere i primi freddi dell’inverno per poter scaldare i cavi di rame dei nuovi cavi Thunderbolt.
Thunderbolt e FireWire a confronto
Dopo quattro mesi dal lancio sul mercato del nuovo sistema per il trasferimento dei dati, Thunderbolt, iniziano ad emergere i primi dati e confronti con le tecnologie precedenti. Promise Technologies, infatti, ha annunciato la disponibilità di Pegasus R4 e R6, due sistemi RAID esterni con, rispettivamente, quattro e sei alloggiamenti per hard disk. Essi presentano due porte Thunderbolt e possono essere acquistati per 999 dollari e 2000 dollari.
Macworld ha effettuato dei test con il modello più capiente, dotato di sei dischi da 2TB l’uno (per un totale di 12TB) a 7200 rpm. In sintesi, il risultato è strabiliante: senza scarsa sorpresa le prestazioni superano di molto quelle ottenibili con tutti gli attuali sistemi di trasferimento per i dati (FireWire, USB).
Mac OS X Lion: migrazione da PC, sparisce il supporto a PowerPC
Continuano ad emergere notizie riguardo le nuove funzionalità che Apple metterà a disposizione (o, in questo caso, che verranno meno) degli utenti con il suo prossimo sistema operativo, Mac OS X Lion.
Per quanto riguarda l’assistente migrazione, che aiuta gli utenti a trasferire dati da un altro Mac o da un backup (ad esempio Time Machine), da Mac OS X 10.7 sarà possibile scegliere come sorgente dei propri dati anche un PC. Come potete vedere dall’immagine di apertura, infatti, chi possiede un Personal Computer potrà usarlo per trasferire i dati sul Mac attraverso la rete locale.
Light Peak debutterà sui prossimi Mac?
Non è la prima volta che se ne parla. Chi segue TAL avrà sicuramente già avuto modo di leggere notizie relative alla possibilità che Apple possa introdurre, per prima, la nuova tecnologia Light Peak di Intel nei propri computer.
Light Peak, per chi non lo sapesse, è l’alternativa proposta dall’azienda di Santa Clara per superare gli standard USB e FireWire, approdando sul trasferimento dati ad altissima velocità su fibra ottica. Si parla, infatti, di una velocità nominale di 10 Gbps, con la possibilità di arrivare a 100 Gbps con ulteriori sviluppi futuri.
Tips Lounge: Boot di Mac OS X da USB
In molte occasioni potrebbe rivelarsi utile disporre di varie versioni di Mac OS X contemporaneamente, magari per provare un’applicazione, o per testare determinate funzioni. Con i Mac Intel è possibile far partire una versione di Mac OS X direttamente da un device (ad esempio un hard disk esterno) collegato tramite USB al nostro Mac.
La procedura, come spiega la stessa Apple in un documento di supporto, risulta estremamente semplice e indolore; se disponete di un Mac-Intel e avete installata almeno la versione 10.4.5 di Mac OS X, allora potrete lanciare qualunque versione successiva del sistema operativo di Cupertino (se compatibile con l’hardware del proprio computer) direttamente da una periferica esterna collegata via USB.
Steve Jobs: la FireWire su MacBook non serve
L’aspetto dei nuovi MacBook che ha suscitato maggiori perplessità e scatenato le più aspre discussioni è senza dubbio l’eliminazione della porta FireWire nelle versioni da 13″ dei nuovi portatili. AppleInsider riporta che tale David Ender sostiene di aver ricevuto una mail direttamente da Steve Jobs in risposta alla richiesta di spiegazioni sulla decisione di Apple. La mail di Steve non fa che rafforzare quanto già sostenuto dai massimi dirigenti Apple durante il keynote di martedì:
“A dire il vero tutte le più recenti videocamere HD hanno a disposizione un collegamento USB 2.0”
Naturalmente non è possibile sapere se la mail sia vera o se lo screenshot, che mostra la pagina GMail della presunta conversazione, sia invece stato manipolato. Il tipo di risposta è sicuramente nello stile di Steve, che saltuariamente è solito rispondere alle mail inviate dagli utenti. AppleInsider sostiene inoltre di poter confermare la veridicità dell’email.
Niente Firewire sui MacBook? Un grave errore
La presentazione di ieri sera dei nuovi MacBook e MacBook Pro ha confermato buona parte dei rumors di questi ultimi giorni e le immagini rubate dei possibili case in alluminio.
Evidenziamo un particolare: la mancanza della porta Firewire 400 sia sui portatili consumer che sui Pro.
Niente porta Firewire? Questo fatto ha dell’incredibile. La tecnologia di connessione ad alta velocità è stata introdotta nel mondo informatico sostanzialmente da Apple, con gli iMac DV che portavano al pubblico la facilità del montaggio video grazie al primo iMovie, quando ancora sulla maggioranza dei Pc nemmeno era considerata l’Usb.