Bills ~ on your table HD: la recensione

Nome: Bills ~ on your table HD Categoria: Finanza
Prezzo: 3,99€ Voto: 6,5
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Su App Store ci sono una miriade di software “finanziari” in grado di trasformare gli iDevice in veri e propri strumenti per monitorare il bilancio. Familiare o personale, s’intende.

Bills ~ on your table HD, sviluppata da PoweryBase (gli stessi developers di NotifyMe 2 Control Center), appartiene a questa grande famiglia anche se ha una funzione un po’ più specifica rispetto alle analoghe app finanziarie tutto fare: il controllo delle spese.

AAPL: calcoli ipotetici e previsioni controcorrente

Gli investitori che hanno dato fiducia ad Apple nel momento difficile, in quel buio 1997, all’albeggiare della seconda era Jobs, oggi che il titolo di Cupertino ha raggiunto i suoi massimi storici possono decisamente sorridere: la fiducia riposta nell’azienda è sta ampiamente ripagata.

E se proprio in quel periodo un utente, al posto di un computer, avesse comprato anzi delle azioni AAPL, oggi quanto si ritroverebbe in tasca?

Kyle Conroy, partendo da un suggerimento spuntato fuori originariamente da alcuni commenti su Y Combinator, ha realizzato una tabella che mostra quanto avrebbe fruttato un investimento pari al costo di un prodotto Apple nel corso degli ultimi 13 anni.

Ma nel clima di generale esaltazione delle magnifiche sorti e progressive delle quotazioni del titolo Apple c’è anche chi avverte dei rischi di un possibile sell off in quel di maggio. Un avviso destinato a rimanere inascoltato mentre il titolo si avvierà verso un inesorabile ribasso?

Stasera i risultati finanziari del Q309

Questa sera, alle 23 ora italiana (le 2 del pomeriggio a Cupertino) Apple terrà la consueta Conference Call per l’annuncio dei risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale 2009.
Le previsioni a riguardo sono quanto mai contraddittorie. Giusto pochi giorni fa vi parlavamo delle stime contrastanti prodotte dai due importanti istituti di analisi finanziari quali Gartner e IDC.
Nel frattempo un analista di Deutsch Bank, Brian Modoff, ha stimato (via WSJ) che nonostante Apple e RIM assieme abbiano coperto nel 2008 solamente il 3% di unità venute nel mercato della telefonia, detengono il 38% dei profitti generati dall’intera industria nel corso dell’ultimo anno.

AAPL: giornata positiva per il titolo Apple

Circa otto mesi fa, a causa del downgrade del prezzo obiettivo di AAPL da parte di Mike Abramsky di RBC Capitals e Kathryn Huberty di Morgan Stanley, il titolo di Apple subì una delle peggiori batoste della sua storia.
E’ curioso scoprire che oggi è ancora la modifica del prezzo obiettivo (questa volta al rialzo) da parte di questi due analisti a regalare una delle migliori giornate dell’ultimo anno ad AAPL, che ha chiuso ieri a 130,78$ (+6,67%).

Stasera i risultati del Q2 2009

Questa sera Apple presenterà i risultati fiscali relativi al secondo trimestre 2009. La conference call avrà inizio alle ore 14:00 (le 23:00 in Italia) e potrà essere ascoltata in diretta da questa pagina.
Numerosi analisti ipotizzano un calo di revenues rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso (sebbene superiori alla previdente guidance fornita a gennaio) e in generale, a giudicare dai dati preliminari elaborati da gruppi indipendenti Apple si troverà a dover abbandonare i toni trionfalistici delle proprie rassegne stampa fiscali dopo mesi di risultati positivi.
Un po’ di calo, insomma, comprensibile e giustificato dalla disastrosa condizione dell’economia mondiale. Ma dal coro di cassandre si levano anche voci che vanno controcorrente e prevedono risultati positivi.

AAPL sale? Merito dei netbook


Il titolo di Apple sta salendo. Dopo un lungo periodo passato a navigare in acque tempestose sotto la soglia dei 100$, AAPL ha risalito la china e sembra si prepari ad una nuova ascesa. Gli analisti alzano i propri prezzi obbiettivo e quasi tutti guardano speranzosi ai numeri che verranno snocciolati mercoledì prossimo durante la conference call di presentazione dei risultati del secondo trimestre 2009.

Ma come mai in un periodo di dissesto economico senza precedenti, in cui anche il market share di Apple si è relativamente ristretto, il titolo dell’azienda continua a guadagnare terreno? Secondo Mikako Kitagawa di Gartner Research il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) è dei netbook. E di un piccolo acronimo: ASP.

AAPL torna sopra i 100 dollari

La presentazione di iPhone OS 3.0 che si è tenuta a Cupertino martedì scorso non è piaciuta solamente agli utenti del melafonino. Anche gli investitori hanno mostrato di apprezzare le novità introdotte da Scott Forstall e Greg Jowsiak nel modo a loro più consono: comprando. AAPL nella giornata di ieri ha chiuso in crescita a 101,52$, tornando finalmente a superare la soglia cosiddetta “psicologica” dei 100$.

Saranno state le novità di iPhone OS 3.0, o il sentore che questo aggiornamento darà del gran filo da torcere al Palm Pre (smartphone ancora non disponibile ma già da molti considerato l’unico vero iPhone killer su piazza), fatto sta che gli investitori, almeno per una volta, sembrano aver deciso di rispondere in maniera sensata alle notizie giunte da Cupertino.

Gene Munster: 12 risposte sul futuro di Apple

Gene Munster, per chi non lo conoscesse, è un’analista finanziario che si occupa di tenere d’occhio l’andamento economico di Apple per conto della nota firm Piper Jaffray. Munster ha da poco rilasciato ai propri clienti un report in cui dice la sua su 12 questioni (o come le chiama lui, 12 domande senza risposta) inerenti il presente il futuro di Apple, confermando la sua natura di Nostradamus di fiducia del Mac Web. In alcune occasioni passate Munster ha dimostrato di saper vedere abbastanza lontano. Dai Netbook ai MacTablet, l’analisi di “Apple Gene” sfiora molti degli argomenti più sensibili del momento. Diamo dunque un occhiata a quali sono le previsioni maggiormente interessanti per tutti gli Apple fans.

Currency Converter: intervista allo sviluppatore

Eccoci anche oggi, come già accaduto domenica scorsa con i programmatori di English From Fear, a mostrarvi un pochetto di ciò che si trova “dietro le quinte” di App Store. In settimina vi abbiamo presentato Currency Converter, interessantissimo programma di App Store in grado di eseguire la conversione valutaria con quotazioni sempre aggiornate: una vera chicca per gli “addetti ai lavori” e non. La foto qui sopra raffigura Paolo Grifantini, sviluppatore di Currency Converter, che ringraziamo caldamente per averci concesso questa breve intervista. Ecco la trascrizione integrale dell’intervista.

Paolo, grazie per averci fatto provare la tua applicazione ancor prima che l’update fosse accettato da Apple: davvero un ottimo prodotto questo tuo Currency Converter. Sono “arrivato a te” dall’applicazione che il mio collega, Andrea Branca, ha recensito pochi giorni fa. Dunque rilasci programmi per Mac e i programmi hanno il tema della finanza. Spiegaci un po’ questo “inedito binomio”.

Currency Converter: quotazioni delle valute sempre con noi

Nome: Currency Converter 1.0.1
Categoria: Finanza – Licenza: 1.59 Euro
Data di rilascio: 23/09/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

Sia che siate dei “broker milanesi” angosciati dai vari “crack” delle banche oltreoceano, sia che non sappiate la differenza tra “Bot” e “fondo assicurativo” è innegabile che uno sguardo alle quotazioni delle valute è una pratica che può sempre interessare. Vuoi che questo interesse sia legato a capire meglio l’andamento dei mercati finanziari esteri, oppure che sia legato a capire quanto sia più conveniente acquistare un Mac in America grazie al cambio favorevole, questa pratica di controllare le quotazioni della valuta estera è più radicata di quanto si possa  immaginare. Currency Converter, disponibile su App Store, ci permette proprio questo: avere su iPhone e iPod touch le quotazioni valutarie sempre aggiornate, differenziandosi da prodotti simili con alcune caratteristiche uniche.

Apple cresce nel mercato USA

Negli USA si avvicina la chiusura del terzo trimestre fiscale e di conseguenza i principali istituti di ricerca e analisi finanziaria iniziano a dare i numeri. Gartner e IDC hanno pubblicato nelle scorse ore i primi report sulle vendite di PC negli USA e nel mondo. Il mercato cresce rispetto al medesimo periodo del 2007, grazie soprattutto alle vendite di computer portatili,  ma le “revenues” diminuiscono per l’abbassamento dei prezzi dei dispositivi. Secondo i dati di Gartner a livello mondiale HP continua a detenere la più ampia fetta di mercato, seguita da Dell e ACER, mentre Apple entra in classifica al terzo posto, ma solamente negli USA.

Apple Q2 Conference Call: un altro trimestre record

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Tim Cook e Peter Oppenheimer, rispettivamente COO e CFO di Apple hanno presentato ieri i risultati finanziari per il secondo quarto dell’anno fiscale 2008 durante la conferenza stampa che si è tenuta alla chiusura dei mercati. Il miglior secondo trimestre di sempre porta con se vendite e guadagni record che fanno ben sperare gli investitori, e mostra uno straordinario tasso di crescita in termini di market share.

Apple acquisisce il produttore di chip P.A. Semi

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Apple ha acquisito per 278 milioni di dollari l’azienda produttrice di chip P.A. Semi. La società inglobata da Apple è stata fondata nel 2003 da Dan Dobberpuhl, ex-progettista della Digital Equipment ed è nota nel settore per la progettazione e produzione di processori ad alta efficienza e bassissimo consumo. L’ipotesi più plausibile circa le ragioni di questa acquisizione è che Apple voglia sviluppare autonomamente un chip per le future versioni di iPhone e iPod.

AAPL: domani i risultati del Q2

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Domani, alla chiusura dei mercati, Apple terrà una conferenza stampa per annunciare i risultati finanziari del secondo quarto. Fra gli investitori c’è molta attesa e si spera che i nuovi numeri possano risollevare vigorosamente il titolo, che nelle ultime settimane ha cominciato nuovamente a salire. Gli analisti di Citigroup e RBC intanto si sbilanciano e prevedono risultati strepitosi per questo secondo trimestre dell’anno fiscale 2008.

AAPL: risultati finanziari del Q2 il 23 Aprile

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Il prossimo 23 aprile Apple presenterà ufficialmente i risultati finanziari del secondo trimestre 2008. I dati sono molto attesi, in particolar modo desta molto interesse il report sulle vendite di computer Mac, che potrebbero attestarsi sui 2 milioni e più di unità vendute nel periodo in esame, un terzo in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

A.T. Research: Apple è a prova di recessione

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Dollaro a picco, ripetuti tagli dei tassi, e l’esplosione della bolla dei mutui subprime incombono sul mercato americano e influiscono in maniera fortemente negativa su tutta l’economia mondiale . Ma secondo Shaw Wu, noto analista di American Technology Research, Apple ha tutte le carte in regola per superare indenne l’ondata di recessione che minaccia di investire i mercati.

Mac: le vendite salgono del 60% in febbraio

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Secondo alcuni dati preliminari rilasciati ieri da NPD Group, il 14% dei Computer venduti negli U.S.A. a febbraio 2008 erano Mac mentre solo a febbraio di un anno fa la quota di mercato di Apple si attestava sul 9%. In termini di unità vendute si tratta di un aumento del 60% mentre in termini di entrate l’aumento è addirittura del 67%.

Morgan Stanley: non puntate contro Apple

ap_morgan_stanley_070919_ms.jpgNonostante gli ottimi risultati finanziari relativi al primo quarto del 2008, le quotazioni di Apple in borsa sono calate drasticamente, forse anche a causa del pericolo di un periodo di recessione in arrivo. In una relazione rilasciata venerdì, gli analisti di Morgan Stanley, invitano però gli investitori a non sottovalutare la posizione di Apple e anche se ammettono che un eventuale calo nelle vendite dei dispositivi di punta dell’azienda, come iPod ed iPhone e Macintosh, potrebbero indebolire la posizione degli stocks AAPL, gli attuali investimenti nella ricerca da parte di Apple giustificano l’ipotesi di una serie di novità in arrivo che potrebbero rinsaldare la posizione del titolo sul mercato.

AAPL cola a picco in borsa

applestocks.pngNonostante i risultati finanziari più che positivi annunciati martedì da Apple, il titolo della compagnia di Cupertino (AAPL) è sceso ieri di 9,62  punti percentuali, arrivando a perdere quasi il 16% verso metà seduta, con una netta risalita in chiusura. Le quotazioni avevano raggiunto i 200$ a fine dicembre ma sono bruscamente calate di più di 70$ dall’inizio del 2008. Il brutto periodo che stanno attraversando le borse in questi giorni nell’ottica di un’imminente pericolo recessione può indicarsi come una delle cause dei drastici risultati del titolo Apple, ma ci sono altre fondate ragioni che possono spiegare la particolare penalizzazione subita dall’azienda di Cupertino.