Apple e Google di nuovo chiamate a testimoniare davanti al Senato USA

udienza senato usa

Dopo la prima udienza, i rappresentanti di Apple e Google sono stati convocati di nuovo presso la corte del Senato USA per fare chiarezza sulle modalità con le quali le aziende informano i loro clienti circa le politiche di localizzazione e successivamente salvano e/o trasmettono a terzi tali informazioni.

A distanza di circa una settimana, quindi, due tra le più importanti aziende degli Stati Uniti (alle quali si aggiungerà anche Facebook) saranno presenti a Washington nella giornata di giovedì per essere ascoltati dai Senatori in carica nell’attuale governo Obama.

Apple e Google all’esame del Senato USA sulla privacy

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La notizia del salvataggio persistente delle informazioni di localizzazione sugli iDevice ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo grande problema di Apple (ma anche di Google). Dopo “l’antenna gate”, l’azienda di Cupertino dovrà giustificare le proprie azioni davanti alla corte del Senato USA circa il rispetto della privacy sulla mobilità degli utenti.

Come riporta AppleInsider, infatti, alcuni rappresentanti dei colossi emergenti della telefonia mobile (Apple e Google, appunto) sono stati convocati durante il mese di maggio presso la corte giudiziaria del Senato per esporre come (non?) viene rispettata la privacy degli utenti sui loro dispositivi mobili.

Apple ancora sotto accusa da parte di FTC

Apple FTC

La FTC (Federal Trade Commission, l’associazione americana che si occupa, tra le altre cose, di garantire la libera concorrenza) non allenta la presa su Apple. Secondo quanto riportato dalla sempre ben informata Yukari Iwatani Kane del Wall Street Journal, la casa di Cupertino è ancora sotto indagine da parte della commissione, nonostante le recenti modifiche apportate ai T.o.S. dell’iOS developer program e la pubblicazione delle linee guida per lo sviluppo e la pubblicazione di applicazioni su App Store.

La storia è nota, anche confermata solo indirettamente dal riserbo che la FTC ha mantenuto sui documenti relativi a questa indagine. Apple è finita sotto inchiesta per le sue rigide regole sullo sviluppo delle app. Nello specifico il vecchio agreement poneva seri limiti alla pubblicazione di applicazioni sviluppate con tool diversi da Xcode.

La Federal Trade Commission avvia un’inchiesta Anti-Trust nei confronti di Apple

Grazie a prodotti come iPhone e iPad, ormai Apple è una delle più grandi aziende, nel settore tecnologico, in termini di capitalizzazione (molto più di quanto lo era tempo fa); nonostante questo sia un ottimo segnale di grande vitalità dell’azienda, porta irrimediabilmente con sé anche un rovescio della medaglia; ormai Apple è sotto i riflettori mondiali, e ogni passo che l’azienda compie verrà misurato e valutato da diversi organi di controllo.

A seguito delle ultime “limitazioni” introdotte da Apple sul piano software, la Federal Trade Commission ha inviato un’inchiesta Anti-Trust nei confronti dell’azienda, per verificare se queste possano causare una concorrenza sleale per altre realtà aziendali del settore.