Hacker di 16 anni si intrufola nei sistemi di Apple e ruba 90 GB di dati!

Nel momento in cui un’azienda si fa soffiare sotto il naso dei dati, non può che provocare sempre forti discussioni. Qualora tale compagnia dovesse chiamarsi Apple è chiaro che si tratterebbe di una notizia bomba. Ebbene, è tutto vero: un hacker di soli 16 anni ha prelevato la bellezza di 90 GB di dati dal colosso di Cupertino.

No, Beppe Severgnini, Apple non ha torto

Una risposta all’editoriale di Beppe Severgnini sul Corriere della Sera. No, Apple non ha anteposto i diritti dei suoi clienti a quelli dei cittadini americani. Ecco perché.

Google al fianco di Apple nella battaglia contro l’FBI

Sundar Pichai CEO Google

La dura e delicatissima battaglia tra Apple e FBI ha diviso il mondo in due fazioni: chi ritiene che il colosso di Cupertino dovrebbe accettare le richieste della Casa Bianca e permettere l’accesso ai dati cifrati di un iPhone 5c che era in possesso da uno degli attentatori di San Bernardino, che ha provocato 14 vittime lo scorso dicembre; altri ritengono invece che questa richiesta che di fatto, come ha spiegato Tim Cook, si tradurrebbe nella nascita di una sorta di sistema operativo alternativo capace di aggirare importantissime funzioni di sicurezza su qualsiasi terminale, rischia di creare un pericoloso precedente. A sposare questa tesi c’è anche Google, uno dei più grandi rivali di Apple, che si esprime attraverso il CEO Sundar Pichai su Twitter.

PRISM: Apple (e molti altri) hanno consegnato i vostri dati alla NSA

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Si tratta della notizia del giorno. Probabilmente del mese. Forse dell’anno. La National Security Agency, agenzia statunitense specializzata nella sicurezza nazionale, ha avuto accesso negli scorsi sette anni ai dati degli utenti di Verizon, Microsoft, Skype, Facebook, Yahoo e persino Apple, in certi casi con l’accesso diretto ai server di queste compagnie.

FBI smentisce il furto degli UDID Apple

antisec fbi smentita

antisec fbi smentita

Dopo le rivelazioni di ieri di Antisec, il gruppo di hackers vicino ad Anonymous che aveva affermato di aver sottratto più di un milione di UDID da un pc del FBI americano, è arrivata ora la smentita diretta da parte dell’azienda di sicurezza americana.