Il Mac non è morto, parola di Steve Jobs

Un articolo di Dan “Fake Steve ” Lyons pubblicato di recente da Newsweek nel quale il giornalista tesse una sorta di prematuro necrologio per il Mac e Mac OS X, non è passato inosservato nel Mac Web e ha generato un buon numero di commenti contrariati, culminati in una risposta via email in cui è lo stesso Jobs a dichiarare “completely wrong”, completamente errate, le conclusioni cui giunge Lyons con il suo pezzo.

In realtà la email in questione risponde ad una citazione non corretta e nonostante il titolo dell’articolo di Lyons sia stato appositamente studiato per suonare iperbolico (RIP Macintosh) ci sono alcuni punti del pezzo con cui si può essere d’accordo pur senza dover ritenere per forza che il Mac sia destinato a fare al più presto la fine del dodo.

Fake Steve Jobs molla l’iPhone e passa ad Android

Si è conclusa ieri la Google I/O, la conference di Big G dedicata agli sviluppatori, in cui è stato presentato al mondo Android 2.2, la nuova versione del sistema operativo per dispositivi mobile.

Accolto con entusiasmo da tutti gli utenti di Android, Froyo (questo il nome della nuova release) dovrebbe approdare entro breve sugli smartphone che utilizzano il SO di Google.
Le novità per Android di certo non mancano, ma a incuriosire sono più che altro le scelte prese da Google, in netto contrasto con la strada che ha deciso, invece, di intraprendere Apple.
E Daniel Lyons, noto ai più come il “Fake Steve Jobs”, si è schierato: stavolta dalla parte di Mountain View.

Anteprima V: Steve Jobs va da Crozza


Domenica sera Maurizio Crozza ha ospitato Steve Jobs nel suo programma Crozza Alive. Un tributo divertente, anche se in passato Raul Cremona ha saputo fare di meglio. Video dopo il salto (occhio, ha l’autoplay).

Steven Levy smentisce e Fake Steve Jobs chiede scusa

Ieri abbiamo dedicato un articolo alle esternazioni di Dan “Fake Steve Jobs” Lyons sulle presunte pressioni operate da Apple su Newsweek per evitare che il settimanale lo assumesse nella posizione che attualmente ricopre.

Lyons, durante una puntata di Reliable Sources (CNN), accusava Apple di aver contattato Steven Levy, suo predecessore nella redazione del noto rotocalco statunitense, per invitarlo a passare parola alle alte sfere della rivista al fine di convincerle che assumere Fake Steve Jobs avrebbe deteriorato i rapporti fra Cupertino e la testata.

Nell’articolo esprimevamo un certo scetticismo, segnalando en passant una prima smentita ufficiosa da parte di Steven Levy, inaspettatamente chiamato in causa senza possibilità di replica. Beh, ora Steven Levy ha risposto ad una richiesta di chiarimenti via email a  Jay Yarow di Silicon Alley Insider smentendo categoricamente quanto asserito da Lyons. Ad una richiesta di commento Lyons ha risposto a sua volta ammettendo di essersi “espresso male”.

Dan Lyons: Apple chiese a Newsweek di non assumermi

In una puntata del programma della CNN Reliable Sources, Dan Lyons ha rivelato che Apple fece pressioni per non farlo assumere dal noto settimanale americano Newsweek. Al di là dei suoi meriti giornalistici, Lyons è noto presso il grande pubblico come creatore Fake Steve Jobs, il personaggio parodia del CEO di Apple.

Lyons, che prima di approdare a Newsweek al posto del noto tech columnist Steven Levy scriveva per Fortune, ha approfittato della visibilità offertagli dalla CNN per spiegare la sua visione del rapporto fra Apple e la stampa. Il tutto partendo dal fatto che  lui, a differenza di altri giornalisti scelti, non è toccato un iPad da recensire prima del lancio e che Newsweek, a causa della sua presenza nello staff che conta del settimanale, è rimasto escluso dal circolo delle pubblicazioni amiche.

AT&T dice la sua sull’Operazione Chokehold di Fake Steve Jobs

Ieri vi parlavamo di una curiosa iniziativa nota come Operazione Chokehold (strangolamento), messa in piedi un po’ per satira e un po’ per gioco da Dan Lyons, giornalista di Newsweek meglio noto come Fake Steve Jobs, ed intesa come protesta per il pessimo servizio che AT&T offre agli utenti iPhone negli USA. Fake Steve ha pubblicato sul suo blog un finto memorandum interno ad Apple che faceva riferimento a questa sedicente operazione di boicottaggio che consisterebbe nell’invitare il maggior numero di utenti iPhone ad attivare la propria connessione dati venerdì a mezzogiorno per un’ora consecutiva.

Un portavoce di AT&T, interrogato da Cult of Mac, ha fatto sapere che il carrier è a conoscenza della natura satirica dell’idea di Lyons ma ha precisato anche che l’istigazione di una protesta di questo genere è un atto irresponsabile.

Fake Steve Jobs lancia l’Operazione Chokehold contro AT&T

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Gli utenti iPhone italiani hanno molto da rimproverare ai propri carrier, in primis per il cartello anti-concorrenziale delle due sorelle TIM e Vodafone finalizzato a tirare verso l’alto il prezzo del melafonino per convincere il maggior numero di utenti a sottoscrivere contratti capestro. Negli U.S.A. la concorrenza nel mercato della telefonia mobile gode di salute decisamente migliore, ciò nonostante sembra che anche gli utenti iPhone statunitensi non se la passino meglio di noi. Il problema di fondo è il pessimo servizio offerto da AT&T, unico partner di Apple per la distribuzione del melafonino, le cui reti 3G sembrano reggere molto male il peso di un gran numero di dispositivi collegati e comandati da utenti vogliosi di generare traffico dati.

Dan Lyons, giornalista di Newsweek, meglio noto come Fake Steve Jobs sta provando a cavalcare l’onda del malcontento generalizzato e vorrebbe riuscire ad organizzare una sorta di Network-strike, un’azione dimostrativa coordinata e plurale volta a mettere in ginocchio il network di AT&T ad un’ora prefissata in segno di protesta. 

Fake Steve Jobs: oggi ci saranno delle novità

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Sul blog The Secret Diary of Steve Jobs, l’ormai noto Fake Steve Jobs, ovvero il giornalista di Newsweek Dan Lyons, ha pubblicato un articolo interessante che non fa che gettare benzina sul fuoco, alimentando i rumors di un imminente rilascio (previsto per oggi) di nuovi modelli di iMac e Mac mini.

Dopo le notizie segnalate ieri, ecco quindi altre voci a sostegno dell’ipotesi che questo Martedì sia quello giusto per i nuovi modelli Mac (versione desktop), nel tentativo, da parte di Apple, di offuscare con la nuova line-up il lancio di Windows 7 previsto per Giovedì. Fake Steve Jobs ci avrà visto giusto?

Top 5: le migliori T-shirt ispirate a Steve Jobs

Steve Jobs è un personaggio mitologico. Che amiate o meno El Jobso dovete ammettere che ormai la sua figura  fa parte dell’immaginario collettivo. La sua vita la potrete raccontare un giorno ai nipotini, quando le coperte robotiche automatizzate si saranno rimboccate da sole e voi, incanutiti e vegliardi (ma comunque aitanti grazie a quelle pillole incredibili inventate nel 2021) gli darete la buonanotte spiegando loro che il super computer a transistor biologici da 64 Tera Hertz che usano ogni mattina a scuola non sarebbe potuto esistere se Steve & Steve non avessero “innescato la rivoluzione dell’informatica personale”, 80 anni prima. Ad eterna consacrazione della sua vera natura di icona contemporanea Steve (o il suo nome)  è stato stampigliato in una miriade di declinazioni sull’altare maggiore della culturale popolare: la T-Shirt. Oggi vi presentiamo le migliori cinque secondo il quanto mai sindacabile giudizio di TAL.

Addio, Fake Steve Jobs

Il Mac Web in questi giorni è comprensibilmente concentratissimo su un solo argomento: il lancio

Steve Ballmer e le uova all’ungherese

Fonte del video Index.hu

Il tour europeo di Steve Ballmer è arrivato in Ungheria, ma alla Università Corvinus di Budapest il CEO di Microsoft non ha trovato soltanto una folla pronta ad ascoltare le sue divagazioni. Un contestatore d’eccezione ha accusato Microsoft di corruzione, e ha tentato, senza riuscirvi, di colpire Ballmer con un paio di uova. Si è poi allontanato dall’aula senza fare una piega mentre tutti potevano leggere sul retro della sua camicia l’eloquente scritta “Microsoft=Corruption“.

Fake Steve Jobs e la burla di Natale

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Daniel Lyons a.k.a. Fake Steve Jobs

Non possiamo avere la certezza assoluta, ma al 99,99% sembra che Dan Lyons, meglio noto come Fake Steve Jobs, ne stia combinando un’altra delle sue. Il giornalista, editor del blog The Secret Diary of Steve Jobs, ha pubblicato una serie di post in cui dice di aver ricevuto un vero e proprio avvertimento da parte dei legali di Apple e addirittura di aver ricevuto un’offerta economica per chiudere definitivamente il proprio sito. La blogosfera ha subito ripreso la notizia e sono fioccati i commenti scandalizzati e le accuse alla liberticida Apple. Molti importanti blog mac-oriented, anche italiani, sembrano essersi completamente dimenticati che Dan Lyons è l’autore di un blog satirico e parodistico: leggendo attentamente e con occhio sufficientemente critico i post in cui Lyons parla della vicenda si possono scovare molti indizi della natura farsesca dell’intero resoconto. Aggiornamento: Fake Steve ha confermato che si trattava di uno scherzo nel suo ultimo post! Continua a leggere se vuoi sapere com’è andata la storia!