Tony Fadell, il papà del sistema iPod/iTunes non fa più parte della grande famiglia Apple. Al suo posto, quando si saranno chetate le acque giudiziarie, dovrebbe arrivare Mark Papermaster. L’allontanamento di Fadell ad un osservatore casuale può sembrare un fulmine a ciel sereno, ma in realtà Apple sta cercando un rimpiazzo almeno da gennaio 2007. O almeno questo è quanto sostenuto dalla conspiracy theory diffusa da Edible Apple. Vi ricordate il keynote di gennaio di circa due anni fa? Esatto, quello in cui Steve presentò l’iPhone al mondo. Beh, guardate un po’ che cosa combina El Jobso con il contatto di Fadell durante la dimostrazione delle funzionalità del dispositivo (video dopo il salto).
El Jobso
Top 5: le cinque migliori manie di Steve Jobs
Steve Jobs è un personaggio straordinario, lo abbiamo ripetuto molte volte, e non sono in pochi a considerarlo addirittura un genio. Come ogni grande mente che si rispetti anche Steve ha il suo bel pacchetto di fissazioni, di manie o se preferite di nevrosi. Noi ne abbiamo individuate (o sarebbe meglio dire sintetizzate, mutuando il termine dalla chimica organica) cinque. In realtà si tratta di aspetti della personalità di El Jobso strettamente correlati fra loro che riuniti assieme contribuiscono a rendere unico il personaggio. Ma non solo: alcuni di questi aspetti, quelli meno materiali, hanno contribuito fortemente alla formazione di Steve, che è riuscito ad infonderli in tutto ciò che ha creato negli ultimi 30 anni.
Steve’s Story: l’intervista a 60 minutes
Clicca sull’immagine per vedere il filmato Spulciando fra alcuni video dedicati a Steve Jobs su
Bloomberg e il coccodrillo di Jobs
Quando capitò a Mark Twain, lo scrittore statunitense rispose con grande ironia che le voci circa la sua morte erano state largamente esagerate. Ieri è toccato a Steve Jobs: Bloomberg ha pubblicato per errore sul proprio sito l’obit (diminuitivo di obituary, necrologio) del capo di Apple con tanto di XXXX al posto delle date e, ben più importante, con l’intera lista di fonti e contatti per i giornalisti che chiuderanno il pezzo. Non facciamo finta di stupirci. Uno dei benefit che si acquisiscono una volta divenuti grandi celebrità è anche questo: poter leggere il proprio necrologio in anticipo.
MobileMe: Steve Jobs ammette gli errori
In una email ai dipendenti inviata ieri sera Steve Jobs ha ammesso gli errori che hanno funestato il lancio di MobileMe e ha affermato che il nuovo servizio non è stato da subito all’altezza degli standard qualitativi di Apple. Jobs ha messo in luce diversi sbagli commessi da Apple:
“E’ stato un errore lanciare MobileMe contemporaneamente all’iPhone 3G, all’iPhone Software 2.0 e all’App Store. Eravamo tutti impegnati più che a sufficienza, e MobileMe poteva essere ritardato senza conseguenze.”