Il fatto che la special news from iTunes di ieri fosse “solamente” l’arrivo dell’intera discografia dei Beatles su iTunes ha deluso i più. Il parere generale è che Apple ha disatteso le aspettative che avrebbe in un primo tempo contribuito a generare con il mega-teaser piazzato sulle home page internazionali. Non è così, e vedremo perché, ma va specificato per prima cosa che quella di ieri non è esattamente una notizia da nulla. La discografia completa dei Beatles arriva per la prima volta su uno store musicale digitale ed è concessa in esclusiva mondiale ad Apple, almeno fino al 2011. Normale dunque che a Cupertino abbiano voluto generare un hype di questa portata e dedicare all’evento un’operazione di marketing senza precedenti per un singolo gruppo su iTunes.
El Jobso
AirPrint su stampanti condivise sì o no? Steve risponde
Le indiscrezioni sulla possibile rimozione del supporto a stampanti condivise in una rete locale tramite Mac o PC da AirPrint su iOS 4.2 hanno fatto parecchio discutere. Se viene meno questa possibilità, del resto, AirPrint perde gran parte del suo appeal, perché la stampa da dispositivi dotati di iOS 4.2 sarà possibile solamente con stampanti dotate di tecnologia “eprint” direttamente compatibili.
Un utente dei forum di MacRumors, spinto dalla voglia di fare chiarezza, ha scritto direttamente al’iCEO chiedendo spiegazioni, senza risparmiare toni abbastanza duri. Steve ha risposto in maniera esaustiva. E allo stesso tempo non ha chiarito nulla.
Bug del cambio dell’ora su iPhone, scomparso come per magia?
Avete presente il bug dell’ora su iOS 4.1, quello che la scorsa settimana vi ha fatto arrivare tardi al lavoro perché la sveglia ricorrente è suonata con 60 minuti di ritardo dopo il passaggio all’ora solare? In un documento del supporto tecnico pubblicato per fare chiarezza sul problema, Apple sosteneva che da ieri avremmo potuto settare nuovamente le sveglie ricorrenti senza preoccupazione.
Diverse testimonianze sparse di utenti iPhone europei suggeriscono l’effettiva risoluzione del bug: da ieri mattina le sveglie programmate per suonare ogni giorno alla stessa ora pare abbiano ricominciato magicamente a funzionare (ce lo confermate? anche la vostra?).
Ma che cosa ha reso possibile questo “riallineamento” delle sveglie senza che vi sia stato bisogno di un aggiornamento del sistema operativo?
I potenti del mondo secondo Forbes: Steve Jobs 17°
Forbes ha pubblicato la nuova classifica delle personalità più potenti del mondo nel 2010. A sorpresa, ma nemmeno troppo, Steve Jobs fa un salto in avanti di 40 posizioni e guadagna il 17° posto. Lui e Rupert Murdoch sono gli unici capi d’azienda presenti nella Top 20, popolata in gran parte dai grandi nomi della politica e della finanza internazionale. Fa eccezione Bill Gates, stabile al decimo posto, che è in lista principalmente grazie alle sue attuali attività filantropiche con la Bill & Melinda Gates Foundation.
Se il CEO di Apple guadagna posizioni, ne perdono invece i due cofondatori di Google. Sergey Brin e Larry Page, che Forbes usa tenere a pari merito anche quest’anno, sono passati dalla 5a posizione del 2009 alla 22esima. Non mancano due new entry tecnologiche di spessore quali Mark Zuckerberg, al 40° posto e Jeff Bezos, CEO di Amazon, al 66°.
Anteprima: psychedelic Steve
Un ritratto psichedelico realizzato da Charis Tsevis per un articolo sul periodo “hippy” Steve Jobs
Anteprima: iWear
Certe news sensazionali, come questa circa il lancio di una nuova linea di abbigliamento minimal
Ninja Steve 3D nel servizio di NextTV
Apple ieri ha smentito, purtroppo: Steve Jobs non è un Ninja. La precisazione della divisione
Steve Jobs, ninja mancato
El Jobso impugna una creazione del suo fidato progettista di spade, Hattori Ive
La notizia, se così la si può chiamare, era del genere “sembra proprio una panzana ma speriamo che almeno un pizzico di verità ci sia perché sarebbe bellissimo”. Purtroppo Apple ha già smentito tutto.
Secondo quanto riportato dal giornale online giapponese SPA! (via Sankaku Complex), El Jobso avrebbe fatto una capatina in Giappone a luglio, durante le ferie. Atterrato con il suo Gulfstream e famiglia al seguito al Kansai International Airport (vicino ad Osaka) avrebbe poi dedicato qualche giorno ad un tour di Kyoto, con tanto di visita alle attrazioni per turisti.
Durante la sua gita El Jobso avrebbe comprato due shuriken (le stelline Ninja) come souvenir, magari da regalare a Katie Cotton o a Phil Shiller per difendersi dai giornalisti invadenti. All’imbarco per il viaggio di ritorno gli agenti di sicurezza dell’aeroporto hanno “contestato” gli oggetti che aveva in valigia, scatenando la sua ira.
La bluebox di Steve e Woz: Magical
La scorsa settimana, all’inizio dell’evento per l’introduzione dei nuovi iPod, Steve Jobs ha salutato dal palco Steve Wozniak, presente fra il pubblico, invitandolo ad alzarsi e a prendersi gli applausi della platea. Nel presentare Woz, Jobs lo ha definito il suo “partner in crime”, il suo “complice”. Un modo di dire, certamente, ma non del tutto metaforico nel caso specifico. La prima cosa che i due realizzarono insieme, infatti, non fu un computer Apple, ma una bluebox.
La bluebox era un dispositivo che, per farla semplice, permetteva di ingannare il sistema telefonico americano e consentiva di chiamare gratuitamente qualsiasi parte del mondo. Come è facile intuire, non era prettamente legale. Non era un’invenzione di Steve & Steve, ma del mitico John “Captain Crunch” Draper, programmatore e phreaker californiano che aveva scoperto la base del trucchetto inviando in una cornetta un segnale acustico a 2600 Hz come quello riprodotto dal fischietto in regalo con la marca di cereali Cap’n Crunch.
Anteprima: Überfanboy
Jonah Peretti è più che un fanboy, a giudicare dal divertente messaggio che ha postato
Anteprima: turtleneck forever
Una previsione del futuro look dell’iCeo in una vecchia pubblicità dell’Apple II. Il turtleneck non
Steve Jobs alla conferenza di Allen & Co, oppure no?
Ogni anno a luglio, la crème de la crème dell’industria e della politica americane si riunisce a Sun Valley, nell’Idaho, per la conferenza organizzata da Allen & Co. Si tratta di un incontro esclusivo, chiuso alla stampa, che si ripete ogni anno ininterrottamente sin dal 1983, durante i quali i grandi manager fanno cose da grandi manager e fra partite a golf e sessioni di tiro al piattello approfittano dell’evento per diffondere annunci importanti relativi alle loro aziende e per stringere accordi e partnership.
All’edizione di quest’anno della colonia estiva di Allen & Co. doveva partecipare anche Jobs, come già fece nel 2005. Bloomberg lo dà fra i presenti (e pare proprio che nella riservatissima lista degli invitati il suo nome ci sia), ma c’è un report contrastante da una buona fonte. Kenneth Lee del Financial Times ha scritto su Twitter che Jobs non parteciperà all’evento.
Hold & Mute: possibile che Jobs non sapesse che…
Qualche giorno fa, in una movimentata discussione, abbiamo affrontato il “problema” del tasto “in attesa” rimosso dalla schermata di chiamata, per fare spazio al nuovo pulsante che avvia le videochiamate con FaceTime.
Ancora Jobs: Hold e Mute? La stessa cosa.
Viene il dubbio che in effetti non sia Steve Jobs a rispondere ma qualcuno del suo staff, vista la frequenza delle mail che si susseguono. L’ultima (per il momento) riguarda il pulsante “in attesa”, sostituito da quello che attiva FaceTime su iPhone 4.
Jobs e gli sfondi su iPhone 3G: ecco la risposta
Era un po’ che ci mancavano le risposte di El Jobso via mail sui più disparati argomenti. Sembra che abbia deciso di rispondere a tale Erica, lettrice di Gizmodo, delusa dal fatto che con il nuovo iOS 4 non sia riuscita comunque ad impostare un’immagine di sfondo nella Springboard del suo iPhone 3G.
Anteprima V: Freedom from porn
Link al video su Vimeo Due street artist Californiani non amano la recente crociata di
Steve Jobs alla D8: l’iPad, Adobe, il prototipo di iPhone e molto altro
Questa notte alle 3:00 (ora italiana, le 18:00 in California), Steve Jobs è salito sul palco della D8: All Things Digital Conference del Wall Street Journal per una lunga intervista con Kara Swisher e Walt Mossberg. Gli argomenti toccati durante la chiacchierata sono stati tanti. Fra gli altri il problema di Adobe Flash e la scelta di Apple di tenere fuori questa tecnologia dai suoi dispositivi mobili, il prototipo di iPhone 4G comprato da Gizmodo, Apple TV e molto altro ancora. Di seguito un sunto dell’intervista. Trovate i video ufficiali diffusi dal Wall Street Journal sul sito della D8 (disponibili con player HTML5 se leggete da iPhone o iPad).
Microsoft e Adobe Flash
All’inizio dell’intervista Kara Swisher ha ricordato che la scorsa settimana Apple ha superato la capitalizzazione di mercato di Microsoft. Jobs ha definito la situazione “surreale per chiunque lavori in questo settore da un bel po’”, ma ha anche aggiunto che questo tipo di valutazioni finanziarie, in fondo, non valgono granché.
Steve Jobs alla conferenza D8: All Things Digital
Steve Jobs alla D5 (2007) – Photo: Asa Mathat
Si aprirà quest’oggi la ottava edizione di D: All Things Digital, la conferenza tecnologica organizza ogni anno dall’omonimo supplemento del Wall Street Journal diretto da Walt Mossberg e Kara Swisher. Saranno i due noti tecnologi a fare gli onori di casa alla tre giorni che vedrà come ospiti CEO di grandi aziende dell IT e altri Executive del settore.
Ad inaugurare la prima serata della conferenza, all’incirca alle 21:00 18:00 di oggi (ora della California – le 06:00 3:00 di domani in Italia), un’intervista al CEO di Apple Steve Jobs. Sul palco del Terranea Resort, lussuoso complesso sito nei pressi di Los Angeles che ospita la D8, insieme a El Jobso ci sarà Kara Swisher. Non mancheranno di certo gli argomenti di discussione.
El Jobso risponde ancora: Safari e il supporto a HTML5
Nuova risposta via mail di Steve Jobs a un lettore di MacStories, tal Eugenij Sukharenko che ha chiesto notizie in merito al supporto di HTML5 nella versione desktop di Safari, il browser di casa Apple.
Mac App Store? Nope!
Tutto nasce da un rumor di settimana scorsa, nel quale si riportava che Apple dalla prossima versione di Mac OS X avrebbe iniziato ad accettare applicazioni per Mac esattamente nello stesso modo utilizzato per iPhone e iPod touch. Rixstep giunge a questa conclusione partendo dal recente aggiornamento del Mac Developer Program, con il quale è stato portato a $99 annui, e dal fatto che Mac OS X 10.7 avrà il kernel support solo per quegli applicativi firmati con un certificato Apple.
YouTube è un’alternativa al Blu-ray per la distribuzione di video HD
Steve Jobs torna a rispondere alle mail dei clienti della Mela e questa volta si parla di video in alta definizione, più precisamente dei mezzi con i quali distribuirli.
Attualmente il supporto fisico ideale per la distribuzione di tali video è rappresentato dalla tecnologia Blu-ray ma, come sapete, nessun Mac è dotato di lettore/masterizzatore compatibile con questo tipo di supporti.