Apple risolve la causa sugli e-book (pagando)

840 milioni di dollari sono tanti anche per Apple: è proprio per evitare di pagare una cifra del genere che Cupertino ha raggiunto un accordo stragiudiziale per il caso e-book, senza però rinunciare a procedere con l’appello. Il risarcimento milionario, somma delle richieste relative alla class action dei consumatori e alle azioni intentate da 33 diverse autorità locali statunitensi, avrebbe potuto concretizzarsi già dal prossimo mese, e se non altro Apple ha evitato un salasso immediato.

Caso-Ebook

Ebook a scuola e il non-problema dell’interoperabilità delle piattaforme

Il Decreto Ministeriale sull’adozione degli ebook nelle scuole, pubblicato a fine settembre, ha suscitato alcune polemiche in rete, principalmente da parte di chi ritiene che rispetto al precedente Decreto Profumo il nuovo dispositivo approvato dal Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza sia particolarmente favorevole per gli interessi degli editori tradizionali.
Riccardo Luna ha pubblicato ieri sul Post un’interessante intervista “chiarificatrice” al Ministro in cui si toccano alcuni aspetti interessanti, dal punto di vista prettamente “tecnologico” quali la necessità di garantire interoperabilità e Open Access nella scelta dei dispositivi sui quali gli alunni possano fruire degli ebook.

Caso e-book: ritornano i link diretti sulle app Kindle e Barnes & Noble?

Quando si dice andarci giù pesante. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso nota la proposta di ingiunzione per i rimedi relativi al caso del cartello e-book. Per Apple sarebbero dolori: cancellazione di tutti gli accordi coi cinque giganti dell’industria editoriale facenti parte della «cospirazione» e divieto di ulteriori patti per musica, film, serie televisivi e libri che potrebbero portare a un’innalzamento dei prezzi. Ma non sono tanto queste misure a preoccupare davvero Apple: secondo il Dipartimento di Giustizia, diventerebbe inoltre necessario permettere agli altri distributori di e-book – come Amazon e Barnes & Noble – la possibilità, per due anni, di inserire link diretti ai loro store all’interno delle rispettive applicazioni per iOS.

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Caso ebook: multa salata in arrivo per Apple?

D’accordo che Wall Street ha accolto con moderato entusiasmo i risultati del Q3 di Apple, va bene che la politica di riacquisto delle azioni di Cupertino significa ottimismo per il futuro dell’azienda, ma cinquecento milioni di dollari di multa non sono uno scherzo, neanche per un gigante. Ebbene, questa è la cifra che Apple potrebbe essere costretta a pagare per il caso ebook.

Danni

Apple giudicata colpevole nel processo ebook

Apple ha perso il primo round nel processo sul prezzo degli ebook. Il giudice Denise Cote ha infatti emesso una sentenza dove, in centosessanta pagine, si dichiara che Cupertino ha violato lo Sherman Act – la disposizione antitrust statunitense – cospirando con cinque grandi editori per alzare artificialmente il prezzo dei libri elettronici.

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Nuovi Videocorsi EspertoMac di BuyDifferent: Motion, GarageBand e Logic Pro

BuyDifferent è un nome ormai noto nel settore della vendita online di componentistica e accessori per Mac e dispositivi Apple. Ma forse non tutti sanno che BuyDifferent non si occupa solo di questo. Dal 2008 l’azienda ha iniziato a curare anche l’aspetto formativo, con un’offerta multimediale che è andata crescendo nel tempo e che a dicembre si è arricchita di nuovi videocorsi ed e-book della collana EspertoMac  dedicati in particolar modo ai software creativi Apple.

Causa sugli ebook: Jobs conosceva la posizione degli editori?

Il Dipartimento di Giustizia americano potrebbe utilizzare un video pubblicato dal Wall Street Journal nel 2010 (sezione da 1:52 in poi) come prova nella causa antitrust contro Apple e altri 5 editori, colpevoli, secondo le accuse, di essersi accordati per spingere verso l’alto il prezzo dei libri digitali.

Nel filmato, girato dalla giornalista del Wall Street Journal Kathrine Boehret alla presentazione dell’iPad di prima generazione, Steve Jobs parla con Walt Mossberg di vari aspetti relativi al nuovo iPad e rivela, con una sicurezza che il DOJ giudica sospetta, che presto non ci saranno differenze di prezzo fra i bestseller su Amazon e su iBookstore.

Caso antitrust sul prezzo degli ebook: perché Apple può vincere contro il DOJ

Poco meno di un paio di settimane fa il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ) ha intentato una causa antitrust contro Apple e altri 5 editori, rei di aver fatto cartello per alzare artificialmente il prezzo degli ebook. In un mercato dominato totalmente dal modello Amazon, che compra ebook in grandi quantità e poi li rivende a prezzi bassi accettando margini molto risicati (e spesso andando in perdita), l’agency model di Apple (l’editore fa il prezzo, il distributore si prende il 30%) avrebbe favorito secondo il DOJ un meccanismo anticoncorrenziale di accordi fra gli editori finalizzati ad alzare artificialmente il prezzo dei libri digitali.

Tre degli editori coinvolti hanno già patteggiato, mentre Apple e altri due publisher sono intenzionati ad affrontare il dibattimento. Secondo un editoriale di L.G Crovitz pubblicata ieri dal Wall Street Journal questa è la scelta giusta, perché l’impostazione del caso scelta dal DOJ sarebbe palesemente sbagliata perché imperniata sulla presunta illiceità, per se, dell’agency model.

Caso antitrust su iBookstore e prezzi degli ebook, Apple risponde

Due giorni fa il Dipartimento di Giustizia Americano ha depositato una causa contro Apple e altri 5 editori accusandoli di aver stretto accordi anti-concorrenziali finalizzati all’innalzamento dei prezzi degli ebook sul mercato.

Nella serata di ieri Apple ha risposto ufficialmente con una dichiarazione rilasciata dal portavoce Tom Neumayr a Peter Kafka di All Things Digital:

L’accusa di collusione mossa dal DOJ contro Apple è semplicemente non vera. Il lancio dell’iBookstore nel 2010 ha favorito l’innovazione e la concorrenza, interrompendo la stretta monopolistica di Amazon sull’editoria. Da allora i consumatori hanno beneficiato di ebooks che sono più interattivi e coinvolgenti. Così come abbiamo permesso agli sviluppatori di decidere i prezzi sull’App Store, allo stesso modo gli editori possono sceglierli sull’iBookstore.

Stesso tenore e stessa impostazione della difesa da parte dei due editori che hanno scelto di non patteggiare subito, ovvero Penguin Group e MacMillan. Gli altri tre editori coinvolti, HarperCollins, Hachette e Simon&Schuster hanno invece scelto di accettare un accordo proposto dal DOJ.

Il Museo Immaginato di Philippe Daverio arriva su iPad

Philippe Daverio è uno storico e critico d’arte di valore, uno dei pochi a saper davvero veicolare la cultura artistica tramite l’ormai vetusto medium televisivo. Per il sottoscritto il suo “Il Capitale”, erede del suo precedente “Passepartout” in onda nel primo dopopranzo domenicale, sono l’unico appuntamento televisivo rispettato con una qualche continuità.

A fine 2011 Daverio ha pubblicato per Rizzoli “Il museo immaginato”, un libro d’arte illustrato in cui il critico si diverte a condurre il lettore in un museo ideale e impossibile completamente inventato (e in parte progettato anche su carta) da lui.
Ora l’editore ha pubblicato su iBookstore un’interessante versione per iPad che sfrutta le possibilità del tablet per offrire un esperienza di lettura interattiva.

Apple presenterà un GarageBand per eBook all’evento del 19 gennaio?

Evento Apple 19 gennaio

Evento Apple 19 gennaioGiovedì 19 gennaio Apple terrà un evento al Guggenheim di New York, il tema dell’evento è l’istruzione, ci si attendono quindi gustose novità in ambito educational, ma non solo, sicuramente si parlerà anche di eBook.

Secondo varie fonti, tra cui il Wall Street Journal ed ArsTechnica Apple presenterà durante l’evento un nuovo software per creare eBook, il tool viene paragonato a GarageBand e permetterà veramente a tutti di creare libri elettronici in modo semplice e rapido.

Kindle Cloud Reader: Amazon aggira le regole di Apple

Fatta la regola, trovato il modo per aggirarla. Ad Amazon basterebbe forse questa frase tanto banale per introdurre Kindle Cloud Reader, la sua nuova web app che permette la lettura degli eBook per Kindle attraverso i browser Chrome e Safari ma anche tramite iPad. L’applicazione Kindle per iPad è già disponibile in App Store da parecchio tempo ma, con l’avvento delle nuove subscription rules, Amazon ha dovuto disabilitare la possibilità di acquistare nuovi libri digitali attraverso un comodo link in essa presente.

La Kindle web app è già attiva ed ecco il link per accedervi. Come hanno notato i ragazzi di TechCrunch, Kindle Cloud Reader supporta la funzione “local storage“: in poche parole, è possibile leggere libri offline anche su iPad. Feature decisamente molto comoda ad esempio quando si viaggia in aereo o si possiede un iPad solo Wi-Fi.

iBooks diventa più interattivo con ePub 3

In Italia iBookstore è tutt’ora un sogno. Mentre l’editoria italiana stenta a prendere delle decisioni che mettano d’accordo tutti gli interessanti per la pubblicazione di libri in digitale, non esiste ancora nemmeno uno standard universalmente scelto per gli ebook.

Se da un lato ePub è una soluzione free e si sta imponendo come il formato più scelto, dall’altro Amazon, che rappresenta un colosso per l’editoria digitale in America, e grazie alla lingua anglosassone ha già un ruolo importante anche in Inghilterra, è forte di Kindle e del suo store, e sceglie ancora di usare il proprietario formato mobi. Anche Apple ha scelto di votarsi all’ePub per iBooks e il suo iBookstore, anche se il formato ha delle limitazioni, sopratutto per quanto riguarda la pubblicazione di contenuti con particolari layout o caratteri. La situazione è però cambiata di recente. Lo scorso 23 maggio l’International Digital Publishing Forum ha ufficializzato lo standard ePub 3, destinato a risolvere queste limitazioni.

Random House passa all’agency model; presto su iBookstore?

Random House, il più grande editore/distributore degli Stati Uniti e del mondo ha ceduto all’agency model ed ha annunciato che da ieri tutti gli ebooks in catalogo vengono venduti secondo questo modello. L’agency model, se ne è parlato parecchio dopo l’introduzione di iBookstore, consiste nel vendere direttamente al consumatore attraverso un agente che tiene per se una percentuale sul costo del libro. Si contrappone al modello “all’ingrosso”, che è quello librario tradizionale: il distributore vende alla libreria un tot di volumi e tocca poi alla libreria prezzarli e smerciarli per fare profitto.

Un esempio di agency model è per l’appunto quello di iTunes Store e dunque di iBookstore: il publisher decide il prezzo del libro secondo regole stabilite ma con una relativa elasticità. In caso di vendita il 30% tocca ad Apple, mentre il resto se lo tiene l’editore. Non a caso la scelta di Random House sembra spianare la strada ad un ingresso del gigante USA nella libreria virtuale di Apple.

Ecco Google eBooks, i libri volano sulla nuvola

Google ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo servizio eBooks e l’annesso eBookstore, un marketplace virtuale da cui è possibile scoprire, leggere, scaricare gratuitamente e acquistare più di tre milioni di libri in formato elettronico.

La vera novità, di cui già si vociferava da tempo, è il modello che Big G ha scelto per questa nuova impresa. Tutti i volumi rimarranno “on the cloud” e il sistema integrato di Google Books, cui si potrà accedere con il proprio account Google, permetterà di leggere i propri libri “praticamente su qualsiasi dispositivo dotato di una connessione ad internet”. Per iPhone, iPod touch e iPad nonché per i dispositivi Android è disponibile un’applicazione dedicata.

Il servizio è al momento accessibile solamente negli Stati Uniti ma nel corso del 2011 è prevista l’estensione anche a paesi esteri.

Ebook: Google sfida Apple e Amazon, IBS si fa il reader

Arriverà entro la fine dell’anno Google Editions, la risposta di Big G all’iBookstore di Apple e al Kindle Store di Amazon. La libreria virtuale del gigante di Mountain View seguirà un modello nuovo rispetto a quello dei due concorrenti. Non avendo, per ora, eBook readers da vendere Google punta tutto sulla creazione di una libreria virtuale integrata on the cloud collegata al Google Account dell’utente.

Una scelta, quella di non legare la propria impresa ad un particolare dispositivo, che a prima vista sembrerebbe vincente. In questo modo Google non sceglie se stare dalla parte di Kindle o di iPad, che, volenti o nolenti, con tutti i distinguo del caso, dominano il mercato degli eBook readers spartendosi il 79% dell’utenza. Non sono numeri in libertà: li mette nero su bianco una recente ricerca di ChangeWave. Per gli stessi motivi lascia dubbiosi la scelta di IBS che proprio ieri ha lanciato il suo nuovo eBook reader Leggo IBS, sfidando, non senza un pesante ritardo, i due titani Apple e Amazon.

App Week: TuttoLibri de La Stampa per iPad

La scorsa settimana TuttoLibri de La Stampa ha compiuto 35 anni e ha festeggiato il compleanno con il lancio di una nuova versione per iPad. E’ con grande piacere che dedico la rubrica App Week di questa settimana ad un’altra applicazione “editoriale” ben riuscita dopo la piacevole sorpresa de “La Vita Nòva” del Sole 24 Ore, lanciata un paio di settimane fa.

Sia TTL (TuttoLibri) per iPad che La Vita Nòva sono due esempi di un nuovo corso che si intravede finalmente anche in Italia. Sono esperimenti di un nuovo approccio al mezzo iPad di cui è piacevole essere le cavie e che, pur con alcuni limiti, indicano la buona volontà di trovare vie nuove da parte degli editori e della “vecchia stampa”.

Se nel caso di un inserto dedicato alle nuove tecnologie come la Vita Nòva il passaggio su iPad è stato praticamente un atto dovuto, la carica simbolica della rinascita su iPad di TuttoLibri è certamente maggiore.

Apple e Amazon, carenza di concorrenza?

Il Procuratore Generale dello Stato del Connecticut, Richard Blumenthal, vuole fare chiarezza sui rapporti che si sono venuti a creare fra i maggiori editori statunitensi e due dei più grandi distributori di eBook del paese, vale a dire Amazon e Apple. L’ipotesi è che si siano originati equilibri anti-concorrenziali fra le due aziende dell’IT a causa dei contratti che gli editori hanno sottoscritto con entrambe e che impediscono, di fatto, un livellamento verso il miglior prezzo possibile per i libri digitali.

Il nocciolo della questione è egregiamente riassunto da un passaggio del comunicato ufficiale con cui l’ufficio del Procuratore ha dato notifica dell’avvio dell’indagine:

“Sia Amazon che Apple hanno raggiunto accordi con i maggiori editori di ebook che assicurano ad entrambi il miglior prezzo per gli ebook sulla concorrenza con clausole del tipo ‘most favored nation‘. […] Questi accordi sembrano impedire ad alcuni editori l’offerta di prezzi scontati ad alcuni concorrenti di Apple e Amazon, perché altrimenti essi sarebbero costretti ad offrire lo stesso trattamento ad Apple e Amazon.”

iSBN, l’ebookstore per iPhone e iPad di ISBN edizioni

Manca solamente una settimana all’arrivo dell’iPad in Italia e ancora c’è ben poca chiarezza sui progetti degli editori e più in generale sul mercato degli eBook in Italia (se ne esiste uno). All’ultimo Salone del Libro di Torino è stata annunciata ufficialmente la nascita di edigita, una joint venture fra tre grandi gruppi editoriali (Feltrinelli, Messaggerie Italiane con GeMS, RCS Libri) il cui scopo è la conversione in digitale di almeno 2000 titoli entro l’autunno.

Quella che viene definita “una rivoluzione italiana nella distribuzione degli ebook” è in realtà un tentativo goffo e tardivo con cui i grandi editori cercano di farsi portatori di un cambiamento che non comprendono nemmeno fino in fondo. Basta dare un’occhiata al modo in cui si presentano al Web (Untitled Document) e all’uso improprio che viene fatto di termini basilari della materia “ebook” nel comunicato di presentazione dell’iniziativa.

Nella Terra Desolata dell’editoria digitale italiana c’è ancora un po’ di spazio per chi ha deciso di seguire una strada indipendente. ISBN edizioni è una casa editrice, fondata a Milano nel 2004 come marchio de Il Saggiatore, indipendente dal 2009 e attualmente diretta da Massimo Coppola (avete presente il programma di MTV, “Avere Vent’anni”? Qui il podcast su iTunes).