Nella seconda metà del 2011 una lunga serie di suicidi portò all’attenzione del mondo le condizioni dei lavoratori della Foxconn, la mega-conglomerata che impiega centinaia di migliaia di operai per assemblare dispositivi delle maggiori aziende del settore dell’elettronica di consumo, Apple compresa.
All’inizio del 2012, sulla spinta di una serie di inchieste che porteranno il New York Times ad aggiudicarsi il premio Pulitzer, Apple intensificò i controlli sui fornitori orientali e favorì una (costosa) ispezione presso Foxconn da parte della Fair Labor Association.
A più di un anno di distanza, però, ci troviamo ora a raccontare la stessa storia. Nel giro dell’ultimo mese altri tre operai del gigante cinese si sono tolti la vita.
Foxconn userà i robot per assemblare l’iPhone 6
Foxconn inizierà ad utilizzare robot industriali per la produzione dell’iPhone 6, sostituendo così parte della forza lavoro “umana” che da sempre contribuisce alla fase di assemblaggio del telefono Apple.