Steve Jobs, la tag cloud dei tributi

Steve's tag Cloud - clic per ingrandire

Dall’annuncio delle dimissioni di Steve Jobs, la scorsa settimana, la rete si è letteralmente riempita di interessantissime testimonianze su Steve Jobs scritte da chi ha lavorato con lui o ha condiviso con il nuovo Chairman di Apple una parte della propria vita. Storie che fino ad ora, per un motivo o per l’altro, erano rimaste nell’ambito dei ricordi personali di molti, sono saltate fuori e hanno offerto uno sguardo interessante al passato dell’uomo e del CEO.
Visto che molte parole sono state spese, ho pensato che fosse il caso di raccoglierne almeno un po’ da alcuni dei tributi che più mi sono piaciuti e provare a farne una tag cloud. La trovate qui sopra. Lo so che ormai le tag cloud, comprese quelle di Wordle, sono una roba che fa 2.0 trés facile, una roba da convegno politico che si vuole mettere al passo coi tempi senza capirci granché,  ma ero curioso di capire che cosa uscisse fuori, in automatico, dalle migliaia di parole su Steve che ho letto in questi giorni.

Un tributo a Steve lungo 21 km

Joseph Tame è un Digital Media Producer inglese che vive e lavora a Tokyo. Il suo hobby, a metà fra corsa e tecnologia, è quello di disegnare con il GPS: con il suo iPhone appresso, Tame corre per le strade di Tokyo secondo percorsi prestabiliti che una volta renderizzati su un’applicazione ad hoc rivelano un disegno sulla mappa. Un’intera sezione del suo sito è dedicata a questa sua passione.
L’ultima creazione dell’eclettico corridore tecnologico, super appassionato Apple, è un grande logo della Mela realizzato con una corsa di 21 km come tributo a Steve Jobs.

Quick Look: iTuned Steve

Nei giorni scorsi, dopo l’ufficializzazione delle dimissioni di Steve Jobs, il famoso video del discorso

Steve Jobs: la biografia conterrà i dettagli delle dimissioni

È di poco più di un giorno fa la notizia che Steve Jobs ha rassegnato le dimissioni da CEO di Apple per lasciare il posto a Tim Cook. Non c’è dubbio che l’evento rappresenti un momento storico tanto per la compagnia (Jobs è stato CEO dal 2000 fino a ieri) quanto per l’uomo. Anche per questa ragione Walter Isaacson introdurrà i dettagli delle dimissioni di Apple in Steve Jobs, il suo libro biografico ufficiale sulla vita dell’ormai ex-CEO più importante della Silicon Valley.

Tim Cook manda una email ai dipendenti Apple

Il nuovo CEO di Apple Tim Cook questa mattina ha inviato una lettera ai dipendenti Apple in cui parla del suo nuovo ruolo e rassicura tutti: Apple non cambierà. Nell’email, che non è stata divulgata pubblicamente ma è giunta alla redazione di Ars Technica tramite una fonte fidata, Cook approfitta per tutti i ringraziamenti del caso e afferma che i migliori anni di Apple hanno ancora da venire.
Ecco di seguito il testo integrale della lettera tradotto in italiano.

Team:

è con estremo entusiasmo che mi appresto a svolgere il ruolo di CEO dell’azienda più innovativa al mondo. Unirmi ad Apple è stata la decisione migliore che io abbia mai preso ed è stato il privilegio di una vita poter lavorare per Apple e Steve per più di 13 anni. Condivido l’ottimismo di Steve circa il brillante futuro che attende Apple.

Le dimissioni di Steve Jobs: the aftermath

Quel giorno, quello in cui Steve Jobs ha dato le proprie dimissioni, è arrivato. Tutti, più o meno, ci aspettavamo la notizia ma ciò non toglie che l’annuncio dato ieri notte dall’azienda sia stato un vero e proprio shock.
Nella lettera in cui annunciava l’abbandono della carica di CEO Steve Jobs ha fatto capire con una sola frase, “chiedo che sia messo in atto il nostro piano di successione”, che le procedure per il passaggio delle consegne erano già stabilite e decise, nonostante l’assenza di una strategia pubblica sia spesso stata oggetto di contestazione da più parti.
Cosa succede ora? John Gruber ha pubblicato qualche ora fa un articolo in cui riassume in maniera egregia quale sarà il futuro di una Apple senza Steve Jobs al timone.
E nonostante molti si siano attenuti alla facile equazione implicita dimissioni=peggioramento delle condizioni di salute di Steve, con tanto di titoli da brividi sui giornali online, il decano del giornalismo tecnologico statunitense, Walt Mossberg, sostiene che Steve continuerà ad essere coinvolto nelle decisioni strategiche dell’azienda.