Kodak fa nuovamente causa ad Apple per violazione di brevetti

Kodak denuncia apple

Kodak, purtroppo, è a un passo dalla bancarotta. Per attirare su di sé le attenzioni di investitori e possibili acquirenti, sta tirando fuori le unghie aggrappandosi a quello che può: in questo caso la proprietà intellettuale, o meglio, la proprietà di alcuni brevetti.

Per farlo, punta il dito contro Apple e HTC, rei di aver infranto alcuni brevetti di sua proprietà. Déjà vu? Direi di sì, dato che circa un paio di anni fa Kodak aveva già fatto causa ad Apple e RIM per l’utilizzo illecito di alcune tecnologie brevettate.

A quanto pare, quindi, la storia si ripete.

Apple denuncia gli Apple Store non autorizzati

Sapevamo che la notizia dell’esistenza di alcuni Apple Store fasulli in Cina non sarebbe passata inosservata all’ufficio legale dell’azienda di Cupertino. Dopo aver appreso qualche settimana fa che le autorità cinesi avevano disposto la chiusura con effetto immediato di due punti vendita non autorizzati (per mancanza di una licenza commerciale), AppleInsider scrive che Apple avrebbe intrapreso un’azione legale con lo scopo di ottenere la chiusura di tutti i punti vendita che usano impropriamente la sua immagine.

La causa si estenderebbe a tutti i punti vendita che cercano in qualche modo di infrangere i diritti di immagine e di copyright dell’azienda di Cupertino, non solo in Cina. Quello che vedete nell’immagine di apertura, infatti, è un piccolo negozio situato nella periferia di New York. Per ora si sa solamente che la denuncia è stata depositata presso la Corte Distrettuale di New York, a Brooklyn, e che gli imputati sono diverse decine.

Lily Allen denuncia Apple

Oggi spezziamo il continuo flusso di rumor e novità sui prodotti Apple con una notizia che potrebbe essere classificata come “gossip” per il mondo dello spettacolo. Come avrete intuito dal titolo, la protagonista della vicenda è la cantante Lily Allen che, forse per passare il tempo durante la sua maternità, ha deciso di sporgere denuncia nei confronti dell’azienda di Cupertino.

Perchè? Dopo aver subito un attacco informatico (del quale non si conoscono molti dettagli) ai danni del suo MacBook, l’artista ha richiesto, invano, un intervento dell’assistenza Apple. In base a quanto riportato dal The Sun, procedere legalmente contro Apple era l’unico modo che la Allen aveva per ricevere informazioni sulle modalità dell’attacco subito.

Nuovi sviluppi nel caso del manager Apple che intascava mazzette

Pegatron, una controllata di Asustek Computer, ha sospeso una manager di alto livello responsabile di un’unità produttiva con sede in Cina perché coinvolta nel caso Devine, il manager Apple accusato di aver intascato mazzette da fornitori asiatici in cambio di informazioni riservate sui prodotti in cantiere a Cupertino. Diverse aziende utilizzavano i dati comprati dalla talpa per negoziare contratti favorevoli.

La manager sospesa era a capo di una fabbrica della Kaedar Electronics, un’azienda acquisita da Pegatron nel 2008. Ma il direttore finanziario di Pegatron Jonathan Chang ha fatto sapere a Bloomberg che i pagamenti sono stati effettuati dalla Kaedar in buona fede e che la responsabile riteneva che si trattasse di comuni esborsi di natura commerciale.

I dipendenti del Genius Bar portano Apple in tribunale

A quanto pare non bastavano le decine di cause che ogni giorno Apple riceve da aziende concorrenti, ora ci si mettono anche i dipendenti a remarle contro.

Scherzi a parte, alcuni dipendenti del Genius Bar, sempre pronti a fornire assistenza ai clienti negli Apple Store, hanno denunciato Apple per alcune violazioni contrattuali, come la negazione dei periodi di risposo concordati e mancato pagamento degli straordinari.

L’ITC inizia ad investigare sulla questione Apple VS HTC

L’U.S. International Trade Commission (ITC, d’ora in poi) ha deciso di investigare sulla questione Apple VS HTC; come ricorderete, circa un mese fa, Apple ha fatto causa ad HTC per la presunta violazione di ben 20 brevetti (tutti relativi ad iPhone, alla sua interfaccia, architettura ed hardware).

Dopo aver risposto alle accuse con un comunicato stampa, in cui HTC annunciava che si sarebbe difesa totalmente dalle accuse di Apple e che non si sarebbe fatta indietro, ora è arrivato il turno dell’ITC di iniziare ad investigare per fare un po’ di chiarezza sulla questione.

Apple rifiuta di inviare un iPhone sostitutivo al legittimo proprietario

if-you-can-read-this

Cosa succede se ti rubano l’iPhone e il ladro ne richiede uno sostitutivo per problemi di software? Secondo la politica di Apple in ambito di garanzia l’iPhone sostitutivo viene inviato al ladro e non al legittimo proprietario, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno l’intervento delle forze dell’ordine.

E’ successo ad Alisa, derubata nella metropolitana di Brooklyn circa due settimane fa. Del suo iPhone non aveva avuto più notizie finché il ladro non ha richiesto un melafonino sostitutivo tramite Apple Care e le è stata notificata la richiesta con una mail al suo indirizzo di posta.

Apple denuncia un produttore di cloni MagSafe

magsafe-clone

Lunedì Apple ha intrapreso un’azione legale, presso la Corte Federale della California, contro un produttore di terze parti che distribuirebbe su diversi siti, tra i quali Amazon, delle copie identiche e meno costose dei suoi alimentatori MagSafe per MacBook. Come si apprende dalla denuncia, Media Solutions Holdings “infrange il brevetto vendendo alimentatori che sono praticamente uguali esteticamente a quelli brevettati. Attraverso diversi siti internet e altro, vende questi cloni di alimentatori da usare con notebook Apple, come i MacBook. L’infrazione ha danneggiato Apple e le ha provocato danni irreparabili”.

Open Computer: Apple denuncia la Psystar

Apple ha sguinzagliato gli avvocati ed ha deciso di fare causa alla Psystar, l’azienda della Florida che ha sfidato apertamente l’EULA di Mac OS X e da qualche mese vende PC con il Sistema Operativo di Cupertino preinstallato. Psystar, forte del silenzio di Apple, era arrivata a proporre anche un proprio clone di Xserve su cui l’azienda, a richiesta, avrebbe potuto installare la versione server di Mac OS X.  Alcuni hanno interpretato quel silenzio come un tacito assenso da parte di Cupertino ed erano già pronti a scommetere sul ritorno alla pratica della concessione in licenza del sistema operativo (la scelta che mise  definitivamente in ginocchio Apple a metà anni ’90). E’ invece più probabile che Cupertino abbia atteso diversi mesi prima di denunciare l’azienda  al fine di studiare la migliore strategia legale prima della querela.

Stock Options retrodatate: arriva un’altra causa

steve-jobs-lawyer.jpg

Una nuova denuncia riapre l’amara questione delle stock-options retrodatate e il conseguente scandalo finanziario che investì Apple ad inizio decennio. Secondo quanto riportato da FindLaw il Boston Retirement Board, un fondo pensionistico che ha investito da anni in azioni Apple, ha sporto querela contro Jobs & Co. in base a nuovi particolari emersi da un inchiesta condotta dalla Superior Court della Contea di Santa Clara sui registri contabili dell’azienda di Cupertino.

T-Mobile risponde a Vodafone e chiede i danni.

vodtmob.jpg

T-Mobile ha rilasciato una dichiarazione in risposta all’ordinanza del tribunale di Amburgo ( di cui vi avevamo parlato ieri) che aveva imposto la vendita di iPhone senza limitazioni di contratto al Carrier tedesco su richiesta di Vodafone.
Nel comunicato stampa T-Mobile dichiara che sicuramente ricorrerà in appello per sovvertire la sentenza e che nel frattempo continuerà a vendere gli iPhone assieme ai propri contratti a 399 Euro, offrendo tuttavia la possibilità di acquistare un iPhone senza contratto per la modica cifra, si fa per dire, di 999 Euro.