Anche quest’anno Apple risparmia sulla pubblicità

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La pubblicità gioca un ruolo fondamentale nel successo di una compagnia, e anche quest’anno, come da diverso tempo a questa parte, i dati riguardo le spese per il marketing di Apple stupiscono per le loro esigue dimensioni.

Dell restituirà soldi agli investitori e tornerà privata

Mi sono sempre chiesto quante volte Michael Dell, nel corso degli ultimi 15 anni, abbia rimpianto quella sua risposta, diventata celebre, che diede quando gli fu chiesto un parere sulla crisi di Apple, nel 1997:

“Cosa farei? Chiuderei l’azienda e darei indietro i soldi agli investitori.”

Ecco, oggi Mr. Dell ha seguito il suo stesso consiglio e ha annunciato ufficialmente che ricomprerà tutte le azioni della propria azienda, restituendo di fatto i soldi agli investitori.

Dell XPS 12 e la pubblicità che cita Apple

Quando Apple era sull’orlo del fallimento, a metà anni ’90, Michael Dell rispose ad una domanda sul futuro dell’azienda concorrente con una frase che l’avrebbe “perseguitato” per molti anni a venire: “la chiuderei”, disse, “e darei indietro tutti i soldi agli azionisti”.
La citazione è stata ripresa, anno dopo anno, con tono sempre più canzonatorio, mentre Apple continuava a crescere fino a raggiungere, oggi, un valore che è 30 volte quello di Dell.
A quanto pare alla Dell se ne sono fatti definitivamente una ragione, tanto da arrivare ad ammettere la il dominio incontrastato dell’iPad e del MacBook Air nelle proprie pubblicità.

Deutsche Bank: se l’iPad fosse considerato PC…

Immagine: Fortune

L’iPad non è né uno smartphone, né un laptop. E’ stato lo stesso Steve Jobs a parlare dell’iPad come primo esponente di una categoria completamente nuova, una terza via che semplicemente prima dell’avvento del Tablet di Cupertino non esisteva. Per questo motivo gli analisti che si occupano di seguire l’andamento del mercato PC non includono iPad nei propri grafici sulla crescita del settore.

E’ pur vero, però, che l’iPad è un dispositivo abbastanza completo con cui un buon numero di utenti effettua quelle stesse operazioni per cui normalmente si utilizza un PC (ad esempio controllare la posta, navigare su Internet, guardare un video o delle foto, scrivere un documento). Perché dunque non provare ad inserire nelle analisi di settore anche il Tablet di Cupertino?

Chris Whitmore (Deutsche Bank) ci ha provato, è il risultato è decisamente interessante.

USA: Mac market share supera il 10%

In base a quanto riportato dalla firm di analisi Gartner, durante il terzo trimestre 2010 Apple ha stabilito un nuovo record per quanto riguarda le vendite dei suoi Mac, grazie ai quali è riuscita a superare la soglia di mercato del 10% negli Stati Uniti.

Come si può leggere nel rapporto stilato, “Apple ha avuto un altro trimestre proficuo. Aumentando il traffico verso Apple, grazie al rilascio di iPad (gli iPad non sono inclusi nelle statistiche di Gartner sui computer), così come gli aggiornamenti di iMac e Mac Pro, ha contribuito alla sua crescita”.

iPad Killers, la carica dei 32

Nella foto: DELL Streak

Si fa un gran parlare di tablet, in questo 2010, e pare che ogni settimana debba saltar fuori un nuovo prodotto in grado di far vedere i sorci verdi all’iPad. Ma di veri concorrenti del Tablet di Apple ancora non se ne vedono. Pochi sono già in commercio, tanti “usciranno presto” e un bel po’ vivono solo nei rumors dei siti tecnologici. Technologizer ha fatto un po’ di chiarezza e con encomiabile sforzo ha stilato la lista dei 32 Tablet, pescando da tutte e tre le suddette categorie.

Non so voi ma a me quel lungo elenco ricorda la tipica scena della rissa dei film con Bud Spencer e Terence Hill. I cattivi li attaccano in gruppo e loro li stendono a schiaffoni e pedate senza troppa fatica e rimediando al massimo una sberla. L’iPad nella parte che era di Bud Spencer (Terence Hill ha più dell’iPhone) e tutti gli altri Tablet come buoni caratteristi, bravi cascatori (e magari sanno pure fare la… presa USB) ma inevitabilmente relegati al ruolo di comparse.

Steve Jobs è il quarto CEO più pagato degli ultimi dieci anni

Una delle curiosità che colpisce sempre positivamente è lo stipendio che “nominalmente” Jobs riceve da Apple ogni anno: un solo dollaro. Ovviamente, questo non significa che nelle tasche di Jobs arrivi così poco per il lavoro che svolge, perché in realtà il suo guadagno è una somma di bonus e guadagni realizzati su titoli e stock option.
Questo, gli permette di incassare cifre che fanno girare la testa e che lo rendono uno degli amministratori delegati più pagati degli ultimi dieci anni.

Apple “regala” Mac mini in Taiwan

Quando si pensa ad Apple, probabilmente, l’immaginario collettivo è di un’azienda pseudo-perfetta, infallibile e che non commette mai errori. Ultimamente, forse per il caldo, a Cupertino stanno perdendo un po’ i colpi (ogni riferimento è puramente casuale).

Questa volta, però, lo scenario è diverso; secondo quanto riportato da Yahoo! News, sono state vendute diverse unità di Mac mini in Taiwan a prezzi scontatissimi, per errore. Lo scorso venerdì, infatti, sono stati messi in vendita sullo Store Education taiwanese il modello desktop e il modello server ad un prezzo inferiore del 40% rispetto a quello nominale.

Greenpeace loda Apple e critica Dell

Greenpeace, da sempre spina nel fianco di qualunque azienda abbia a che fare con prodotti elettronici (e non solo), loda la politica seguita da Apple per quanto riguarda la mancanza di sostanze chimiche nocive all’interno dei suoi prodotti. iPhone, ad esempio, è privo di PVC e BFR, considerate sostanze dannose per la salute.

Non si può dire la stessa cosa di Dell, che invece è stata “bacchettata” da Greenpeace per non aver rispettato gli accordi secondo i quali tali sostanze sarebbero state eliminate dai propri prodotti a partire dalla fine del 2009.

Apple domina le vendite di computer negli Stati Uniti ad ottobre

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Venerdì l’NPD Group ha rilasciato delle statistiche riguardanti le vendite di computer durante il mese di ottobre 2009 negli Stati Uniti. Dai dati emerge che Apple ha dominato tale mercato, soprattutto grazie alla recente presentazione di nuovi prodotti. In particolare, il nuovo iMac da 21,5” è in testa alle vendite del mese per quando riguarda i sistemi deskop, mentre il MacBook da 13” è leader tra i notebook nello stesso periodo.

Inoltre, i prodotti di Cupertino occupano diverse posizioni nelle top 10 di ogni categoria, ad esempio il nuovo iMac da 27” (nonostante i recenti problemi riscontrati) occupa la terza posizione dei sistemi desktop mentre i restanti modelli MacBook si trovano in ottava, nona e decima piazza per i notebook.

Tutti i soldi di Apple in un grafico

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La riserva aurea di Apple continua a crescere ad una velocità sorprendente. L’attuale liquidità dell’azienda di Cupertino ammonta a 34 miliardi di dollari ed è, per ovvi motivi, l’invidia di un’intera industria che nell’anno appena trascorso ha dovuto fare i conti con i grandi e piccoli problemi dovuti alla crisi. Allo stato attuale Apple potrebbe comprare un concorrente del calibro di DELL e tenere ancora un bel gruzzoletto da parte, tanto per dirne una.

SiliconAlley Insider ha prodotto un grafico che mostra la crescita delle riserve monetarie di Apple nel corso degli ultimi anni. Colpisce la rapidità con cui sono cresciuti gli incassi nel corso degli ultimi anni, dapprima dopo il passaggio ad Intel e successivamente con il lancio di iPhone.

DELL Adamo: c’è qualcosa di familiare in quel laptop



L’Adamo della DELL è un nuovo portatile ultrasottile di cui si sa ancora poco e il cui lancio continua ad essere inspiegabilmente ritardato. A giudicare da questo video promozionale, però, perlomeno si comincia a capire da dove abbiano preso ispirazione i designer della nota azienda produttrice di PC. Tralasciamo il fatto che alla DELL abbiano deciso di sfoderare un laptop ultrasottile a circa un anno e mezzo di distanza dall’immissione del primo vero laptop ultra-thin, vale a dire il Mac Book Air, o che in piena crisi la DELL cerchi di lanciare un PC pubblicizzandolo come un bene di lusso.

Apple ha il miglior magazzino, grazie a Tim Cook

Stando a una ricerca effettuata da UBS sulle modalità di gestione del magazzino delle principali società operanti nel settore dell’IT, Apple vanterebbe un piccolo primato per quanto riguarda la riduzione (al minimo) dei giorni di magazzino.

Quanto più un’azienda riesce a tenere basso quel valore, tanto più significa che è in grado di rispondere correttamente alla domanda di mercato, senza tenere scorte di prodotti invenduti in magazzino per lunghi periodi o, peggio ancora, non riuscendo a soddisfare in tempo la domanda per via delle scorte esigue.

Il primato di Apple si attesta sui cinque giorni, ma negli ultimi anni di attività tale valore, per Cupertino, è oscillato dai tre ai dieci, mentre il valore complessivo del fatturato non ha fatto altro che aumentare, arrivando al valore approssimativo attuale di dieci miliardi di dollari.

Dell: Apple non è poi così “verde”

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Il dirigente esecutivo di Dell, Bob Pearson, ha apertamente criticato Apple per la sua recente campagna pubblicitaria, in cui i nuovi MacBook Unibody vengono presentati come the world’s greenest family of notebooks (la famiglia di notebook più “verdi” del mondo).

Come si può leggere dal post pubblicato sul sito di Dell, Pearson si dichiara sorpreso dai nuovi spot di Apple e dalla reazione che ha avuto la blogosfera in merito agli annunci di Cupertino; stando alle prime righe, Pearson vorrebbe solo che Apple si aprisse maggiormente al dialogo sull’ambiente, nella speranza che la collaborazione tra grandi aziende possa portare a prodotti più ecologici.

In realtà, poi, le dichiarazioni del direttore esecutivo di Dell, prendono tutta un’altra piega.

Apple ha più soldi di Microsoft, potrebbe “permettersi” la DELL

Microsoft ha recentemente presentato i dati fiscali di chiusura del trimestre. Sepolto sotto una montagna di numeri e conti si nasconde un fatto storico: per la prima volta nella storia della seconda era Jobs, Apple ha più soldi in banca di Microsoft. Nel caveau di Redmond se ne stanno al sicuro (fra contanti, equivalenti di liquidità e investimenti a breve termine) 20,7 miliardi di dollari. A Cupertino la cifra ammonta invece a 24,5 miliardi, circa 4 miliardi di dollari in più. E non è finita, c’è n’è anche per Michael Dell. Si, esatto, quel Dell, il fondatore dell’omonima azienda che nel 1996 affermò sprezzante: “l’unica cosa da fare con Apple sarebbe chiuderla e dare indietro i soldi agli investitori”.

U.S.A: il 32% degli acquirenti PC vuole un Mac

Secondo un nuovo sondaggio condotto da ChangeWave Research su un campione di 4000 intervistati, i consumatori americani che hanno intenzione di comprare un computer Apple, preferendolo a qualsiasi altro brand del settore, sono sempre di più. Il 32% del campione ha affermato di aver intenzione di acquistare un Mac nel corso dei prossimi 90 giorni; al secondo posto troviamo DELL che ha raccolto le preferenze del 28% degli intervistati.

Apple supera la capitalizzazione di Google

La città immaginaria di Paperopoli si trova nei dintorni di San Francisco, nell’altrettanto immaginario stato del Calisota. Ma se dovessimo ipotizzare con maggior precisione il luogo dove si trova il deposito di Paperone potremmo indicare senza eccessiva approssimazione, almeno da un punto di vista metaforico, l’area delimitata da Infinite Loop a Cupertino. Questo cappello Disneyano, che qualcuno di voi avrà certamente attribuito ad un colpo di sole, serviva solo ad introdurre una notizia economica non indifferente: la capitalizzazione azionaria di Apple ha superato quella di Google.

Apple vale il quadruplo di Dell

Il nemico numero uno di Apple viene molto spesso identificato con Microsoft. Anche se le due aziende non vantano certo un passato di amore cristallino, al di là di caustiche dichiarazioni e frecciatine dei rispettivi dirigenti, oggi possono sfoggiare, almeno pubblicamente, un normale rapporto d’affari come ce ne sono tanti nell’IT americano. Certamente non si può dire lo stesso del rapporto fra Apple e Dell, una delle più conosciute aziende produttrici di PC del mondo e vera nemesi della società di Cupertino. Un tempo leader del settore Computing sia in ambito home che in ambito business, Dell, nel corso di dieci anni, è stata ampiamente scavalcata da Apple in termini di valore societario. Ieri sera alla chiusura dei mercati, Apple valeva quattro volte di più della società di Round Rock.

Barack Obama come Apple, Hillary Clinton come DELL

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L’America in questo periodo non freme solo per l’imminente MacWorld (che la maggioranza degli americani forse non sa nemmeno cosa sia) ma anche per l’inizio della campagna elettorale con i primi turni delle primarie presidenziali. E questo cosa c’entra con Apple e la tecnologia direte voi? C’entra, almeno a sentire Matt Cooper di portfolio.com, secondo il quale Barack Obama può essere paragonato ad Apple, Hillary Clinton alla DELL. Il senatore dell’Illinois è portatore di un nuovo modo di fare politica e la sua formazione recente e l’ascesa al potere ricordano molto da vicino il rinascimento vissuto da Apple in questi primi anni del nuovo millennio.