Il Datacenter in North Carolina sarà alimentato da un enorme impianto ad energia solare

Il Datacenter Apple di Maiden

Il gigantesco Datacenter di Apple in North Carolina sarà alimentato da un enorme impianto ad energia solare. L’impianto solare che fornirà energia al grande centro dati sarà la più grande operazione degli Stati Uniti legata al fotovoltaico (20 megawatts) che sia di proprietà di un utente finale. Apple alimenterà l’impianto anche con una installazione di pile a combustione combustibile¹ da 5 megawatt, la maggiore nel Paese che non appartenga ad una impresa di servizi pubblici.

Il motivo di questo mix di energie è ovviamente quello di compensare la variabilità di erogazione di energia solare a secondo delle condizioni atmosferiche (soleggiato, nuvoloso, pioggia e via dicendo).

L’iDatacenter compare su Google Maps

Datacenter Apple

Datacenter Apple

Se ieri l’altro aveste cercato l’indirizzo 6010 Startown Road, Maiden su Google Maps, alla sinistra della strada avreste potuto notare una placido campo della North Carolina. Forse poco più a Sud avreste visto ancora in piedi la casa dei Fulbright, la famiglia cui Apple ha versato 1,7 milioni di dollari di indennizzo per un pezzo di terra e una catapecchia che forse ne valeva meno della metà.

Da ieri, la stessa ricerca su Google Maps restituisce una vista ben diversa. Il gigantesco DataCenter Apple, che finora avevamo visto solo grazie ad immagini aeree “rubate” dai cronisti, è magicamente comparso fra il verde circostante. Nessun segno di lavori in corso e nessun mezzo pesante ad ostruire i due vialetti di accesso. A suggerire che l’immagine di Google è relativamente recente e ci mostra il Datacenter pronto per partire a macinare dati a pieno regime.

iTunes e lo streaming musicale, un sondaggio

Verso la fine della scorsa settimana si sono moltiplicati i rumors sul lancio da parte di Apple di un nuovo servizio di streaming musicale. Si tratterebbe, secondo Reuters e Peter Kafka (All Things Digital) di una specie di “cloud music locker” in cui far confluire tutti i propri acquisti iTunes (e tutta la propria libreria). I file musicali sarebbero in questo modo disponibili sempre e ovunque, su qualsiasi dispositivo della Mela.

La possibilità di un servizio di questo genere, preconizzato da tanti commentatori già in passato dopo l’acquisto di LaLa da parte di Apple, mi lascia dubbioso e ho come l’impressione che questo servizio sia atteso più dalla nicchia di analisti/esperti/advanced user che dalla “base” ¹. Per questo vorrei sapere che ne pensate voi lettori. Siete in fremente attesa dello streaming remoto della vostra libreria musicale o siete più che soddisfatti del vecchio metodo di sincronizzazione “concreta” della musica?  Rispondete al nostro sondaggio e fatevi sentire come sempre nei commenti.[poll id=”80″]

Un design innovativo per il data center Apple

Quando si pensa alle innovazioni introdotte da Apple si finisce immancabilmente per citare uno dei tanti prodotti di successo dell’azienda di Cupertino, dal Macintosh all’iPhone, dal PowerBook all’iPad. Innovativi, certamente, ma frutto spesso di innovazioni invisibili, che stanno a monte e che riguardano in primo luogo i processi di progettazione industriale, di design e le architetture operative dell’azienda.

Una di queste “innovazioni invisibili” Apple la sta plasmando in questi mesi in North Carolina, all’interno del data center di Maiden, nella contea di Catawba: secondo quanto rivelato da due aziende del settore, la Instor e la Electrorack, Apple avrebbe ordinato rack e strutture su misura, diverse da qualsiasi altro prodotto presente sul mercato, per rispondere a particolari requisiti di progettazione.

Uno sguardo d’insieme al 2010 di Apple

Il 2010 è stato un anno ricco di novità e di successi per Apple, non privo di qualche difficoltà e qualche inciampo, ma nel complesso positivo e soprattutto all’insegna della crescita, sia in borsa sia sul mercato, con il superamento dei 300$ per azione e il sorpasso su Microsoft nella classifica delle principali aziende per capitalizzazione di mercato.

Ad inizio gennaio Apple annuncia che l’App Store ha raggiunto i tre miliardi di download, ma la vera bomba verrà sganciata alla fine del mese: dopo rumors, illazioni e indiscrezioni di ogni ordine e grado, il 27 gennaio Steve Jobs presenta ufficialmente l’iPad. Inizia così il percorso verso la nascita di iOS 4, che quando viene presentato, ad aprile, porta ancora il nome di iPhone OS.

Nel frattempo, il 18 marzo, se ne va uno dei Consiglieri di Amministrazione di Apple, Jerome “Jerry” York. Il 3 aprile entra in commercio l’iPad Wi-Fi, e in un giorno Apple ne vende già 300.000. Ci vorrà un mese esatto, e l’introduzione della versione con connessione 3G, per superare la soglia del milione di iPad venduti.