Daily Mail: Jony Ive rimarrà in California

Jony Ive è uno dei pilastri della Apple dell’era Steve Jobs. Per questo i rumors di qualche tempo fa su un possibile abbandono del suo ruolo in Apple, motivato secondo le indiscrezioni dalla volontà di tornare in UK per motivi familiari legati all’educazione scolastica dei figli, avevano suscitato tanto clamore.

Ora il Daily Mail, in un interessante profilo del designer industriale britannico più famoso del mondo smentisce quelle voci e sostiene che Ive sia tutt’altro che in rotta con Apple e che non abbia alcuna intenzione di tornare in patria.

iPod è causa di incidenti mortali sulle strade britanniche

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Vi è mai capitato di essere in auto per strada e incontrare quei gruppi di ciclisti che corrono senza curarsi di nessuno lungo il ciglio della carreggiata? A me è capitato e devo dire che mi è sempre venuto da pensare quanto fosse pericoloso il loro comportamento sia per loro che per chi è alla guida. Ancora più pericoloso se, ad esempio, tra una pedalata e l’altra, cuffie bianche ben piantate nelle orecchie, ci si accompagna con le note delle canzoni preferite, poiché ci si priva del senso più importante in quelle situazioni, l’udito; come ci si può accorgere di un auto che sbuca all’improvviso o essere avvertiti dal clacson di un automobilista?

Dalla Gran Bretagna arriva un’iniziativa interessante, nell’ambito della sicurezza stradale, organizzata dal Dipartimento per i Trasporti per avvertire i ciclisti dei rischi che corrono quando sono per strada. Edmund King, presidente dell’Associazione dell’Automobile ed incaricato per la diffusione della campagna ritiene che “[gli iPod] sono pensati per essere dispositivi mobili, ma se sei in bicicletta hai bisogno di tutti i tuoi sensi”.

L’iPod l’ha inventato un inglese nel 1979

L’idea alla base dell’iPod è opera di un suddito della Regina Elisabetta, ma non si tratta del designer Jony Ive. Kane Kramer, 52 anni, è l’uomo che circa 30 anni fa brevettò per primo l’idea da cui Apple ha preso spunto per la creazione del lettore che ha rivoluzionato il mondo della musica digitale. A rivelarlo sono dei documenti processuali depositati dall’azienda di Cupertino che ha chiesto a Kramer di testimoniare in proprio favore contro Burst.com, una società che negli anni ’90 ha registrato una serie di generici brevetti riguardanti la riproduzione digitale di musica e ora ha denunciato mezza Silicon Valley (e pure Redmond) pretendendo milioni di dollari di diritti sulle proprie “invenzioni”.