Nuance TV: da oggi il televisore si controlla con la voce (e la Apple TV?)

Apple TV. O meglio, Apple Televisore. È questo l’argomento piccante delle ultime settimane. Le voci di corridoio dicono che Apple sarebbe più che interessata a presentare sul mercato un televisore dalle funzioni rivoluzionarie. Qualcosa in grado di cambiare davvero il mezzo televisivo, almeno secondo Steve Jobs, che nella sua biografia ufficiale parla di avere capito come cambiare la TV per sempre. Tra le funzioni che la nuova Apple TV si dice potrebbe avere c’è anche il controllo remoto attraverso Siri, l’assistente personale che ha fatto il suo debutto lo scorso autunno su iPhone 4S.

A rafforzare questa ipotesi una notizia di queste ore: Nuance, compagnia la cui tecnologia è stata utilizzata sia in OS X Lion che per lo sviluppo di Siri, ha lanciato Dragon TV, un sistema di controllo vocale creato per televisori.

Siri controlla il termostato, l’automobile e si prepara a un futuro integrato

Quando Apple ha presentato Siri è apparso subito chiaro che le capacità dell’assistente virtuale erano solo il primo assaggio di un futuro in cui un dispositivo come l’iPhone 4S potrà trasformarsi in un hub vocale capace di accedere alle funzioni più disparate. Al momento Apple ha bisogno di testare Siri in maniera controllata, con un set di funzioni ridotto che permetta di gestire i comandi di milioni di utenti in contemporanea. Per l’apertura delle API alle terze parti c’è ancora tempo, dobbiamo solo attendere la naturale evoluzione di un’interfaccia che è sul mercato, ricordiamolo, da poco più di un mese.
Tuttavia “attendere” è un termine che non compare nel vocabolario degli hacker e degli appassionati smanettoni tecnologici. Smanettoni come Brandon Fiquett, che grazie al Siri Proxy Server di plamoni è già riuscito a far gestire a Siri l’accensione e lo spegnimento della sua Acura.

Controllare Siri con la mente? No, è una bufala

Nei giorni scorsi il video girato da un gruppo di hackers che sostiene di riuscire a controllare Siri su iPhone 4S con “la forza della mente” ha fatto il giro del Mac Web. Hanno pure dato un bel nome degno di un romanzo di Tom Clancy a tutta l’operazione: Progetto Black Mirror. Nel video (lo trovate più sotto nell’articolo) uno dei ragazzi della squadra si attacca un paio di elettrodi alla testa e grazie ad un elaborato accrocchio di cavi e componenti, un chip per il riconoscimento vocale e un Arduino riesce a comunicare con Siri senza proferire verbo, solo con la potenza della corteccia cerebrale. Per dirla con Pizzul, “è tutto molto bello”. Peccato che sia, molto probabilmente, un’elaborata bufala.

Voice Control su iOS 5, un video-concept (un po’ limitato)

I rumors di una possibile partnership fra Apple e Nuance per l’implementazione di nuove funzioni di riconoscimento vocale su iOS 5 e Mac OS X Lion si sono fatti sempre più insistenti nei giorni scorsi. Ci sono già indizi concreti che puntano al possibile accordo, che si dice possa essere pronto per essere annunciato al WWDC, nascosti dentro l’ultima versione preliminare di Lion.
La curiosità di scoprire come Apple potrà sfruttare le tecnologie di Nuance all’interno di iOS 5 è tanta. Il designer Jean Michael Cart ha creato un concept video con alcune idee per possibili implementazioni della tecnologia. Ma come fa notare giustamente MacRumors, ha dimenticato un particolare importante.

Controllo Vocale iPhone 4 e 3GS, tutti i comandi


A qualcuno potrà sembrare strano, ma una delle funzioni native che mi trovo ad usare più spesso sul mio iPhone 4 sono i controlli vocali, in particolare quando ascolto la musica o per telefonare a qualcuno mentre sto guidando. La mia impressione, però, è che fra tutte le feature di iPhone, il Voice Control sia la più negletta. Spero vivamente in un aggiornamento della funzione in una prossima versione di iOS – c’è già qualche rumor a riguardo – che riesca soprattutto ad internazionalizzare davvero il riconoscimento e la pronuncia dei nomi. Continuare a sentirsi dire “riproduco brani di Dascìn” quando chiedi la playlist dei “The Shins” non è il massimo. Per non parlare di quando il comando fa partire una chiamata ad un contatto a caso con la “Sc” nel nome.

Ma la funzione è negletta anche per un altro motivo: per trovare un elenco dei comandi disponibili bisogna necessariamente andare a spulciare il manuale dell’iPhone (o visitare siti che lo copiano per filo e per segno). Ho deciso di appuntare i comandi vocali qui di seguito con alcune note e osservazioni derivanti dall’uso. Vi chiedo di partecipare attivamente e di dire la vostra lasciando un commento. Se conoscevate già tutti i comandi meglio per voi; se non avevate idea di poter chiedere l’ora al vostro iPhone, be’, questo articolo fa decisamente al caso vostro.

MacBook e iPod touch, immancabili compagni di viaggio

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MacBook e iPod touch sono stati inseriti da Time nella classifica dei 25 migliori accessori tecnologici da portare con sé in un viaggio nel 2009.

Il nuovo MacBook unibody bianco si colloca al 4° posto della classifica ed è stato premiato soprattutto per la maggiore robustezza e per lo stile rispetto al suo predecessore. E’ dotato di un trackpad in fibra di vetro (come i suoi fratelli maggiori MacBook Pro) che supporta le gestures, come lo zoom in/out con due dita o la rotazione delle foto.

Il suo schermo a retroilluminazione LED con diagonale da 13”, insieme ad una nuova batteria integrata permettono di fornire un’autonomia di circa 7 ore (in determinate configurazioni di utilizzo). E’ stato premiato anche per essere un prodotto “verde”, rispettoso delle nuove norme per la protezione dell’ambiente come la riduzione di tossine pericolose (mercurio, ftalati e cloruro di polivinile (PVC), ecc.) e certificato EPEAT Gold.

iPhone 3G S e il Controllo Vocale


Fra le nuove funzioni di iPhone 3G S, quella che durante questo fine settimana mi ha maggiormente sorpreso è il Voice Control. Il controllo vocale, è vero, è una tecnologia già “scafata” e pure Google, prendendosi qualche libertà di troppo rispetto alla maggioranza degli sviluppatori, qualche mese fa l’ha implementata su iPhone 3G.
Forse prevenuto a causa di passate esperienze negative con il controllo vocale di altri telefoni (una funzione che in molti casi apporta più fastidi che benefici nell’esperienza d’uso) ho pensato che il controllo vocale di iPhone 3G S potesse essere una feature minore, diciamolo pure, un riempitivo ben pubblicizzato, rispetto ad altre nuove funzionalità. Magari, pensavo, funzionerà al top solo in inglese. Mi sbagliavo.

La migliore dimostrazione ce la dà Rene Ritchie di TheiPhoneBlog con il video che potete vedere dopo il salto.