Caricatori, l’Europa spinge per lo standard unico: come reagirà Apple?

caricatori apple

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A livello europeo, in team di caricatori di smartphone e altri dispositivi mobili, si sta facendo largo una strada che sembra ben delineata. Ci sono elevate possibilità che, a livello continentale, vengano introdotte nuove regole per fare in modo che tutte quelle aziende che producono i caricatori adottino finalmente uno standard unico.

La Commissione Europea indaga sugli acquisti in-app

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Su App Store è quasi diventata la norma. Stiamo parlando delle applicazioni gratuitamente scaricabili che contengono contenuti aggiuntivi da acquistare al loro interno. I cosiddetti acquisti in-app tanto popolari sui dispositivi mobili iOS e Android sono ora al vaglio della Commissione Europea.

Apple e gli operatori: l’Europa vuole vederci chiaro

L’Unione Europea vuole capire meglio quali sono i rapporti fra Apple e gli operatori che distribuiscono l’iPhone nel vecchio continente.
Sulla base delle informazioni raccolte finora, la Commissione ritiene che Apple possa aver spinto gli operatori ad accordi anti-concorrenziali, con clausole e obblighi finalizzati a danneggiare i concorrenti o ad imporre oneri eccessivi sugli operatori. A tal fine in questi giorni i “carriers” europei stanno ricevendo questionari specifici attraverso i quali i commissari vogliono raccogliere nuovi dati per verificare questa possibilità. 

La Commissione Europea indaga su iBookstore per pratiche anticoncorrenziali

La Commissione Antitrust dell’Unione Europea ha aperto un’indagine sulle pratiche anti-concorrenziali di Apple e cinque grandi editori, Hachette Livre, Harper Collins, Simon & Schuster, Penguin e Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck, tutti rei, secondo l’accusa, di aver operato in maniera anti-concorrenziale sul mercato degli ebooks con una serie di accordi datati 2010.
Apple e gli editori, è questo che dice fra le righe il comunicato ufficiale diffuso oggi, avrebbero agito comunemente per minare alla base il predominio di Amazon nel settore e per riuscire ad introdurre sul mercato libri ad un prezzo medio più alto rispetto a quello – eccessivamente basso per gli editori – di 9,99€ che l’azienda di Jeff Bezos aveva reso ampiamente popolare.

L’antitrust UE vuole fare chiarezza nella causa Apple VS Samsung

Continua l’interesse della Commissione Europea per la concorrenza nei confronti della battaglia globale fra Apple e Samsung, dopo l’indagine che il medesimo organismo pare abbia già avviato nei confronti di Samsung qualche settimana fa. Adesso la posizione dell’organo di vigilanza comunitario è chiara: la scontro legale fra i due giganti dell’IT, in quanto fortemente legata all’uso di brevetti relativi a standard del settore, è una potenziale minaccia per la concorrenza. E’ raro che la Commissione Europea si sbilanci su cause in corso, ma è altresì raro assistere, almeno nei tribunali europei, a vere e proprie “guerre termonucleari” fra colossi come Apple e Samsung. Il Commissario europeo Joaquìn Almunia ieri ha espresso una posizione chiara sulla vicenda.

La UE indaga sui brevetti usati da Samsung contro Apple

La Commissione Europea ha aperto un’inchiesta antitrust nei confronti di Samsung, rea di aver utilizzato dei brevetti sottoposti a termini di licenza FRAND nelle cause intentate contro Apple in vari tribunali del vecchio continente.
FRAND è un acronimo che sta per “fair, reasonable and non-discriminatory” e indica un tipo di licenza applicabile a quei brevetti che hanno un valore diffuso nell’ambito di un settore in quanto attinenti a tecnologie di base utilizzate da molti attori concorrenti. E’ il caso ad esempio dei patents sulla tecnologia 3G che Samsung ha citato nelle azioni legali con cui cerca di ottenere il blocco di svariati dispositivi Apple in Europa.
Se la Commissione Europea stabilirà che Samsung ha “forzato” i termini di utilizzo dei propri brevetti soggetti a licenza FRAND, tutte le cause Samsung VS Apple in Italia, Germania, Francia, Olanda e Inghilterra potrebbero essere archiviate. Rimarrebbero ovviamente valide quelle di segno opposto, vale a dire quelle intentate da Apple.

La Commissione UE chiude due indagini antitrust su Apple

Joaquín Almunia

Con un comunicato ufficiale diffuso sabato scorso, il Commissario Europeo per la vigilanza sulla concorrenza Joaquín Almunia ha annunciato la chiusura di due indagini preliminari che l’organo della UE da lui presieduto aveva avviato nei confronti di Apple nella scorsa primavera.
La commissione voleva vederci chiaro sul bando ai compilatori di terze parti di applicativi per iOS come l’iPhone packager di Adobe incluso in Flash CS5. Le restrizioni della garanzia di iPhone 4 su base geografica in vigore nel vecchio continente erano la seconda questione oggetto di indagine.

I recenti cambiamenti ai T.o.S. dell’iOS Developer Program e la modifica della policy di garanzia dell’iPhone in Europa sono due misure ritenute sufficienti dalla Commissione per porre termine alle indagini.

Un iTunes Store pan-europeo? Forse ci siamo

Ciò che di buono era stato seminato a Settembre dello scorso anno, durante l’incontro organizzato da Neelie Kroes, Commissario Europeo sulla Concorrenza, cui aveva partecipato anche lo stesso Jobs, potrebbe iniziare a dare i propri frutti.

In quell’occasione si era evidenziata la necessità, impellente, di unificare il mercato europeo dell’e-commerce, ancora frammentato tra le diverse nazioni dell’UE. In questo modo, esisterà un unico iTunes Store europeo, dove i prezzi dei brani (ma anche gli artisti in catalogo) saranno gli stessi in tutto il vecchio continente, senza distinzioni e in un’ottica di unità e chiarezza, come spiega l’Associated Press:

Steve Jobs in Europa per parlare di e-commerce

Ieri Steve Jobs è volato in Europa per partecipare ad un incontro organizzato da Neelie Kroes, Commissario Europeo sulla Concorrenza, e parlare di e-commerce insieme ad alcuni protagonisti di spicco del settore. Fra gli invitati a questa “tavola rotonda” vi erano anche John Elkan, presidente della holding IFIL, Ben Verwaayen, CEO di Alcatel-Lucent, John Donahoe, CEO di eBay, Roger Faxon, CEO di  EMI e altri ancora, fra cui l’outsider Sir Mick Jagger. Jobs era accompagnato dal Vice Presidente responsabile dei Servizi Internet Eddy Cue. La discussione verteva principalmente sulla unificazione del mercato europeo dell’e-commerce, mercato musicale in testa, ed è solo il preludio ad una ulteriore analisi che prenderà piede nei prossimi mesi.