Steve Jobs in 30 anni di copertine

mosaic52d64c87287df161afa9c90bcf4939e408269466Il designer Sam Kuo ha messo online sul proprio sito un’ampia galleria di copertine di riviste su cui campeggia, in una foggia o in un’altra, ad un’età o ad un’altra, il co-fondatore e CEO di Apple Steve Jobs. Tutte le riviste raffigurate sono in possesso di Kuo, che ha iniziato questa collezione nel 2002 e da allora si è procurato rotocalchi “d’epoca” da tutto il mondo.
Questa nutrita galleria offre uno spaccato dell’evoluzione di Steve Jobs, anche da un punto di vista estetico. Sulle copertine presenti nella collezione troviamo il Jobs giovane e il Jobs del nuovo millennio, il Jobs vestito con la sua divisa ufficiale (maglioncino e jeans) e il jobs in abito elegante o col farfallino, Jobs con barba e Jobs senza barba. Insomma tutte le declinazioni dell’iconografia del mito. Dopo il salto trovate una nostra gallery ridotta con le copertine a nostro parere più belle. In alcuni casi, come per questo numero di Inc., Kuo ha pubblicato sul sito anche alcune pagine interne della rivista.
Voi quale copertina preferite?

In vendita una mega collezione di memorabilia Apple

Se siete alla ricerca di uno dei poster del lancio del primo iMac, di una brochure illustrativa di un vecchio hardware Apple o magari il manuale delle istruzioni del primo Macintosh, questa potrebbe essere l’occasione che fa per voi. Blair Saldanah, appassionato collezionista di memorabilia cupertiniane, sta (s)vendendo tutta la sua nutrita collezione perché, purtroppo, ha necessità di raccogliere fondi per questioni  di salute (il sistema sanitario americano costringe a volte ad azioni come questa). E’ anche per questo motivo che alcuni prezzi sono piuttosto alti.

Gli oggetti elencati al momento non comprendono l’hardware anche se fra non molto verranno messi in vendita tre PowerBook, tre PowerBook Duo con rispettivi DuoDock, e un raro Macintosh Portable, con annessi manuali e custodia.

T-shirt Apple e il collezionismo delle magliette con la mela morsicata

ioioi.jpg

I fan della mela morsicata non sono gente comune. Sono spesso persone che hanno fatto della loro “diversità” una bandiera, come nelle lotte sociali, come nel 68′. Gente che resiste strenuamente in una società che vorrebbe piegarli all’uso di strumenti più facili, più ovvii. Gente che non si è mai arresa a Windows, insomma. Come quelli che bevono la Pepsi invece della Coca Cola, o vanno da Burger King invece che da Mc Donald’s. E questa passione non passa solo attraverso un sistema operativo. E’ un orgoglio che “batte dentro”, quello di essere diversi, “unici”.

Ed è per questo che nella storia di Apple i gadget hanno avuto sempre un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità del Mac-user. Le t-shirt, i cappellini, i badge. Tutti elementi per far conoscere al prossimo la “malattia” di cui si è portatori. Ma ve lo immaginate uno che va in giro con la maglietta di Vista? O uno che in macchina attacca un adesivo con la finestrella colorata?
Nemmeno io. Invece un vero fan dell’Apple si compiace e sorride all’auto che gli sta accanto perchè ha visto una meletta bianca attaccata posteriormente. Vorrebbe fermarlo, quasi. Anche se ha comprato solo un iPod.