Venerdì scorso il giudice William Alsup, del tribunale della California del Nord, ha deciso di accogliere la richiesta di giudizio anticipato nel caso che vede contrapposta l’azienda e Psystar, noto produttore di cloni Mac con sede in Florida. Apple ha, di fatto, vinto la causa, perché è stato deciso che la violazione del copyright da parte di Psystar è effettivamente avvenuta.
E’ curioso notare che la scorsa settimana, prima che il giudizio arrivasse, nel Mac Web è stato citato a più riprese un articolo pubblicato dal Miami New Times. Si tratta di un profile sui due fratelli fondatori del clone maker Psystar, Rudy e Robert Pedraza.
Se da un lato l’articolo è interessante perché accende i riflettori sui due protagonisti di una delle più seguite diatribe legali della storia di Apple dall’altro ci sono molti punti in cui l’articolo scade vistosamente nella retorica della lotta fra il Davide e il Golia di turno. Addirittura vengono narrati alcuni aspetti della nascita di Psystar avvolgendo il tutto in un alone epico, quasi a voler scimmiottare le origini di Apple. Peccato che il passato di un azienda non possa essere clonato senza che il risultato sembri posticcio e pretestuoso. E’ con un retrogusto molto particolare che si legge quell’articolo, ora che Psystar è fritta.