La Cina indaga sugli Apple Store non autorizzati [Update]

Come vi avevamo riportato qualche giorno fa, la fama di infallibili clonatori associata ai cinesi non smette mai di stupirci. Non contenti nel limitarsi a clonare tutti i dispositivi mobili prodotti da Apple, sembrerebbe che un imprenditore locale abbia deciso di aprire un vero e proprio Apple Store, clonando lo stile dei veri punti vendita al dettaglio dell’azienda di Cupertino.

In seguito all’evidente curiosità innescata dall’incredibile scoperta, secondo quanto riportato da Reuters, il governo orientale ha aperto un fascicolo per indagare meglio sull’accaduto, mentre diversi clienti (giustamente) adirati sono tornati nello store per chiedere una prova della legittimità dei loro acquisti.

Cina: quando anche gli Apple Store sono dei cloni


C’è da ammetterlo. Tra le tante abilità che possiede la Cina, una delle migliori è certamente la creazione di cloni. Chiunque segua le notizie riguardanti iPhone sa che, periodicamente, compaiono sulla rete nuove copie dello smartphone di Cupertino. Alcune di queste sono talmente simili all’originale che è davvero difficile, sopratutto a schermo spento, riuscire a capire se si tratta di un fantastico fake o dell’unico iPhone. Ma perché limitarsi ad iPhone, quando si può riuscire a copiare un intero Apple Store?

I produttori cinesi utilizzano i display scartati da Apple per i cloni?

Secondo quanto riportato da alcune fonti taiwanesi, i produttori orientali utilizzerebbero i pannelli capacitivi che non hanno superato i test di qualità di Apple per iPad 2 per realizzare i famosi cloni dei prodotti dell’azienda di Cupertino, che sono sempre più simili agli originali e che rappresentano un mercato decisamente importante per il paese (a discapito di Apple, ovviamente).

Le fonti hanno confermato al DigiTimes che i pannelli IPS da 9,7” scartati da Apple non vengono distrutti ma potrebbero essere sfruttati dai produttori locali per equipaggiare i prodotti clone venduti sul territorio cinese. I pannelli, realizzati principalmente da Samsung e LG, hanno una produzione stimata per 12-15 milioni di unità nel secondo trimestre, mentre gli iPad previsti per la vendita sono “solo” 7-9 milioni.

Quick Look: qual è il clone?

E’ risaputo che ormai l’arte di clonare qualsiasi tipo di prodotto in Cina ha raggiunto livelli altissimi. Nel caso dell’iPhone, però, non è facile trovare cloni davvero indistinguibili. C’è sempre qualche particolare che differenzia l’originale dalla copia.
Fa eccezione il clone che vedete nell’immagine di apertura, che raggiunge un livello di somiglianza impressionante. Chi non ha una buona familiarità con iPhone 4 non credo che possa distinguere l’originale dal falso. Voi ci riuscite? Dei due, qual è il clone?

iPad 2, code e disagi al debutto in Cina

Vetrina Rotta Apple Store

iPad 2 Cina

Venerdì scorso l’iPad 2 ha debuttato in Cina e già dalla giornata di giovedì una folla di persone si è radunata intorno all’Apple Store di Pechino, alcuni, come da tradizione, hanno dormito direttamente sul posto, con la speranza di essere tra i primi ad acquistare il nuovo tablet Apple.

Purtroppo non sono mancati disagi e problemi, AppleInsider parla di quattro persone ferite e di una vetrina rotta, un commesso dell’Apple Store ed un cliente hanno avuto un alterco piuttosto pesante, quando le porte del negozio sono state chiuse la folla si è inferocita e per la polizia locale non è stato facile tenere la situazione sotto controllo.

iPad in Giappone da oggi, in Corea e ad Hong Kong da venerdì

Apple Store Tokyo
Apple Store Tokyo
Fila davanti all'Apple Store di Ginza, a Tokyo

Apple ha annunciato ufficialmente che l’iPad 2 arriverà oggi, 28 aprile, in Giappone. Il Tablet di seconda generazione sarà inoltre disponibile da venerdì 29 aprile ad Hong Kong, in Corea del Sud, Singapore e in altre otto nazioni. Si tratta di una fase di lancio in Estremo Oriente che non tralascia neppure la Cina, dove l’iPad 2 in verisone Wi-Fi sarà disponibile dal 6 maggio.

iPhone 5: Reuters conferma il lancio a settembre

La produzione del prossimo iPhone 5 sembra sia veramente prevista per la prossima estate. Lo conferma anche l’agenzia giornalistica Reuters in un ultimo report all’interno del quale descrive le informazioni ricevute da tre persone vicine al business delle catene di produzione che lavorano per Apple, secondo le quali l’assemblaggio del prossimo iPhone avrà inizio solo a luglio, così da permettere la messa in vendita del telefono a settembre.

iPhone 5: nuove conferme per il lancio autunnale

iPhone 5 concept
Concept di iPhone 5 realizzato da "item"

Cosa ne sarà di iPhone 5? Ma soprattutto quando sarà presentato? Da qualche settimana si rincorrono i rumor secondo cui Apple starebbe programmando il lancio del suo nuovo smartphone per il prossimo autunno, piuttosto che per la fine di questa primavera, come siamo ormai stati abituati a vedere per i precedenti modelli. Le speculazioni riguardo ad un lancio ritardato di iPhone trovano anche una parziale conferma nell’invito che Apple ha rilasciato per la WWDC di quest’anno, in cui si fa chiaro riferimento ad iOS e Mac OS ma non si parla di novità hardware.

Ora Avian Securities sostiene di avere informazioni che arrivano direttamente dalla catena di produzione che lavora per assemblare gli smartphone di Cupertino. Stando alla fonte di queste indiscrezioni la produzione di un nuovo iPhone ancora non sarebbe iniziata. Possibile quindi che Apple abbia davvero in programma di lanciare sul mercato iPhone 5 il prossimo autunno.

Quick Look: iWorld, 2041

L’iPhone 44G, presentato da Apple nel 2041 assomiglierà pure ad un attuale e comunissimo iPhone

Il nuovo Apple Store di Shanghai conquisterà la Cina

Un’azienda in forte crescita come Apple non può di certo rinunciare ad un mercato florido come quello cinese, una delle realtà emergenti degli ultimi decenni. L’azienda di Cupertino, del resto, non nasconde di voler accrescere la sua presenza sul suolo dell’estremo oriente.

Lo dimostra l’intenzione che c’è dietro l’apertura del prossimo store di Shanghai, il più grande Apple Store per la vendita al dettaglio che sarà realizzato in Cina. Secondo quanto riportato da China Real Time, infatti, quello che sarà il quinto punto vendita cinese (il terzo di Shanghai oltre ai due di Pechino) sorgerà presso Nanjing Road. Quello che vedete nell’immagine di apertura è l’ultimo punto vendita aperto lo scorso luglio a Shanghai, con l’ingresso che ricorda molto l’idea dello store sulla 5th Avenue di New York.

Foxconn, suicida un ingegnere di 25 anni

Il 2010 ormai si è chiuso, ma la triste scia di suicidi che funesta Foxconn prosegue anche nel nuovo anno. La prima, e speriamo ultima, “vittima” del 2011 si chiama Wang Ling ed era un ingegnere 25enne che lavorava allo stabilimento Foxconn di Shenzhen.
La storia della ragazza è diversa da quella degli altri dipendenti Foxconn che si sono tolti la vita lo scorso anno e nel 2009, sia perché Wang Ling non era una semplice operaia ma svolgeva mansioni d’ufficio, sia perché a spingere al suicidio la ragazza sarebbero state le pressioni e gli insulti di un suo superiori. E non è tutto. Pochi giorni prima di gettarsi nel vuoto, la dipendente era stata ricoverata in un ospedale psichiatrico su richiesta dell’azienda e dichiarata schizofrenica.

Foxconn: i ragazzini che costruiscono gli iPhone

Foto pubblicata per gentile concessione di J. Pouille

Il giornalista francese Jordan Pouille, corrispondente da Pechino per il periodico francese La Vie, poco prima di Natale è tornato a visitare gli stabilimenti Foxconn di Shenzen, in cui già era stato a giugno. Ne ha scritto sul suo giornale e sul suo blog, ha fatto molte foto e un video. E’ una testimonianza importante e precisa, che mette a nudo qual è il vero problema di Foxconn e che dovrebbe essere letta da chiunque abbia ricevuto in regalo per Natale un iPhone o un altro prodotto marchiato Apple, Nokia, Sony, HP (…).

Pouille racconta le storie di alcuni degli operai-ragazzini di Shenzen. Non c’è sfruttamento di lavoro minorile, ma praticamente tutti i dipendenti che vivono e lavorano nella iPod city hanno un’età compresa fra i 18 e 23 anni. Foxconn non vuole impiegare manodopera più “vecchia”. E’ uno dei parametri che secondo l’azienda del magnate Terry Gou favorisce la produttività, al pari dell’organizzazione scientifica delle fasi di lavoro e alla disciplina militare cui bisogna sottostare per non essere licenziati.

Apple Store online e App Store sbarcano in Cina

Come riportato da AppleInsider, nella giornata di ieri è stato aperto l’Apple Store online anche per la Cina, insieme ad una versione di App Store in lingua cinese.

L’azienda di Cupertino, quindi, si lancia ad ali spiegate nel mercato dell’estremo oriente, uno dei più cospicui e redditizi del momento. L’intenzione è quella di rafforzare la presenza nel mercato chinese, nel quale sono già presenti quattro punti vendita al dettaglio.

Meizu M8, Apple impone lo stop alle vendite del clone di iPhone

Secondo quanto comunicato dallo stesso Jack Wong, direttore di Meizu, Apple è riuscita a fermare le vendite dell’azienda asiatica che produce lo smartphone M8, ritenuto troppo simile ad iPhone.

In base alle indiscrezioni pervenute precedentemente le due aziende avevano già trovato un accordo che prevedeva l’interruzione della produzione di nuovi modelli. Sembrerebbe, però, che l’azienda di Cupertino sia tornata sui suoi passi e abbia impedito a Meizu la vendita di qualunque unità di M8 presente attualmente negli store.

Cina: iPhone 4 sold out in quattro giorni

Quattro giorni fa l’operatore telefonico cinese Unicom ha iniziato le vendite del nuovo iPhone 4. Sembra che i cinesi apprezzino davvero molto lo smartphone dell’azienda di Cupertino. Come riportato da MacWorld, infatti, in soli quattro giorni sono state vendute circa 100.000 unità, prosciugando le scorte a disposizione del gestore.

La notizia, confermata dal vice-presidente di Unicom, Li Gang, non può che far piacere a Steve Jobs e soci; di questi tempi, tutti sanno quanto sia importante conquistare un mercato così florido come quello dell’estremo oriente.

iPhone, i cinesi comprano in America per rivendere in Cina

iPhone 4 Cina

iPhone 4 Cina

Il New York Times segnala un fenomeno curioso legato all’iPhone in Cina. Da tempo sembra si sia infatti sviluppato uno “strano” business legato al telefono Apple.

Moltissimi utenti cinesi acquistano l’iPhone presso l’Apple Store di New York, ad un prezzo di 600 dollari (sbloccato, libero quindi dai vincoli imposti da AT&T). Fin qui nulla di strano, se non fosse che i telefoni acquistati vengono subito rivenduti a negozi di elettronica e telefonia in Cina ad un prezzo di 750 dollari. I negozianti rivendono poi i telefoni a circa 1.000 dollari, con un guadagno davvero notevole.

iPhone 4 (e due nuovi Apple Store) in Cina dal 25 settembre

Apple ha annunciato che l’iPhone 4 sarà disponibile in Cina dal prossimo sabato, 25 settembre. Gli acquirenti cinesi potranno acquistarlo presso gli Apple Store già presenti a Pechino e Shanghai, oltre che nei due nuovi Apple Store che apriranno proprio sabato in altre due zone delle medesime città. Il telefono verrà venduto anche dai centri autorizzati dell’operatore China Unicom che ha previsto contratti telefonici biennali per l’acquisto del dispositivo.

iPad disponibile in Cina dal 17 settembre

Apple ha annunciato oggi con un comunicato stampa che l’iPad sarà disponibile anche in Cina da venerdì 17 settembre. Alla fine di questa settimana anche gli Apple fan cinesi potranno acquistare il vero iPad, al posto di uno degli innumerevoli cloni disponibili nel paese asiatico.

L’iPad in Cina sarà venduto tramite Apple Store e rivenditori selezionati, ma non è ancora chiaro se sarà possibile acquistare la tavoletta delle meraviglie online, sul sito di Apple.

Il personale dei negozi selezionati da Apple sarà a disposizione per aiutare i clienti ad attivare l’iPad e spiegare agli utenti tutte le principali funzioni del tablet.

Caso Devine, si dimette dirigente della JLJ Holdings

Il caso Devine, il manager Apple che cedeva informazioni riservate a diversi fornitori orientali di Apple in cambio di mazzette, continua ad arricchirsi di nuovi particolari.
Ora dalla Reuters arriva la notizia delle dimissioni del Presidente del C.d.A. della JLJ Holdings, il gruppo con sede a Singapore che controlla la Jin Li Mould, una delle aziende citate nella causa civile che Apple ha intentato contro il proprio dipendente. Andrew Ang, complice di Devine, era un manager presso la medesima ditta (ma non vi lavorerebbe più dal 2009) nonché cognato del dirigente dimissionario.

Apple pronta ad acquisire uno sviluppatore di giochi cinese?

Di notizie improbabili, soprattutto quando si parla di rumors, in questi giorni ce ne sono diverse, ma la notizia di una possibile acquisizione da parte di Apple di una software house di videogiochi cinese, sfiora l’inverosimile. O forse no?
Come al solito, in questi casi, essendoci pochi elementi a smentirla, bisogna per lo meno concedere il beneficio del dubbio alla news in sé: Apple si appresterebbe ad acquistare Handseeing Information Technology, una software house che sviluppa giochi e focalizzata sulle Rich Internet Applications.