Secondo un report di ZDNet, Samsung starebbe per avviare la produzione di processori da 14 nanometri per Apple, Qualcomm e AMD. La compagnia coreana si è occupata della produzione di chip per Cupertino già dal lancio del primo iPhone, nel 2007, ma recentemente le cose sono cambiate e Samsung ha cominciato a ricoprire un ruolo di minore importanza nella cosa. Prima del lancio dell’iPhone 6, infatti, era la casa coreana, dai suoi stabilimenti in Texas, ad occuparsi della produzione dei processori ARM di Apple, ma a partire dai chip A8 presenti in iPhone 6 e iPhone 6 Plus, la palla è passata a Taiwan Semiconductor Manufacturing Co.
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Mac Pro: il processore può essere sostituito in casa
Le prime unità del Mac Pro di ultima generazione hanno cominciato ad arrivare nelle mani degli acquirenti negli scorsi giorni. Apple, che fatica a tenere testa alla domanda per il suo ultimo computer per i professionisti, permette di personalizzare l’hardware del computer durante la fase di acquisto, ma sembra che anche il processore di Mac Pro possa essere aggiornato in un secondo momento.
Intel presenta i nuovi processori Haswell. Nuovi MacBook alla WWDC?
Intel ha annunciato il lancio della nuova gamma di processori Core, conosciuti in precedenza come Haswell. I nuovi processori saranno installati su diversi nuovi computer, e non è improbabile che facciano la loro comparsa anche nello speed-bump per i MacBook che ci si attende di vedere la prossima settimana durante la WWDC.
Nuova Apple TV: il chip A5 è costruito da Samsung a 32nm
Questa settimana è arrivata sul mercato la nuova Apple TV. Potreste non avere notato alcuna differenza, considerato che le sue funzioni e la sua scocca sono identiche a quelle della precedente versione. L’unica differenza è all’interno: un nuovo processore A5. Negli scorsi giorni si è speculato riguardo il chip, chi avrebbe potuto produrlo e con quale tecnologia. Oggi gli esperti di Chipworks e Silicon–IP hanno fatto a pezzi il chip per scoprire cosa nasconde.
A7: Intel produrrà il 10% dei processori per i prossimi telefoni di Apple?
Intel potrebbe produrre le nuove generazioni di processori per gli iDevice del futuro? La notizia è tornata in voga in questi giorni, mentre una fonte interna avrebbe raccontato degli accordi che Apple e Intel starebbero cercando di firmare. Ora arriva una nuova notizia dal non sempre affidabile DigiTimes, secondo cui Intel potrebbe produrre il 10% di tutti i chip A7.
2014: TSMC sostituirà Samsung nella produzione di chip per Apple?
Si tratta di una voce di corridoio, ma pare (e lo riporta il non sempre affidabile DigiTimes) che la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company abbia effettuato un investimento di 700 milioni di dollari per la produzione di processori a 20nm. La spesa, inizialmente prevista per il 2013, aiuterebbe la compagnia ad uscire da un momento problematico.
Sempre secondo quanto riportato dal DigiTimes, TSMC avrebbe infatti riscontrato alcuni problemi nella produzione di chip a 28nm, e starebbe faticando a soddisfare la domanda di questi ultimi. Scopo della compagnia sarebbe riuscire a ottenere un contratto con Apple per la produzione dei processori AX che saranno montati sulle prossime generazioni di iDevice.
Intel teme i chip ARM
A cosa starà lavorando Apple? Proprio di ieri è il rumor secondo cui gli ingegneri di Cupertino starebbero preparando un nuovo modello di device completamente nuovo da lanciare entro la fine dell’anno. Sarà qualcosa che userà un chip Intel oppure i processori ARM che già fanno funzionare iPhone, iPad e iPod touch? Apple ha dimostrato come i suoi processori per dispositivi portatili possano fare la differenza quando si tratta di esperienza mobile, ma è possibile che Apple decida di lasciare i processori Intel da parte e cominci a montare processori della seria A anche sui suoi Mac? Intel pensa che sia un’opzione plausibile, ma soprattutto inquietante.
iPad 2, prestazioni grafiche incredibili
Per tutti coloro che ritengono che sarà Apple ad inseguire la concorrenza con il suo secondo modello di iPad (e non viceversa, come ritengo personalmente) illustriamo i risultati di un bechmark condotto da AnandTech per valutare le prestazioni del sottosistema grafico di iPad 2.
Dai risultati, mostrati nel grafico in apertura, è emerso che il chip multicore SGX integrato nel nuovo processore dual-core Apple A5 fornisce prestazioni dalle 3 alle 7 volte superiori rispetto al primo iPad e quasi quattro volte superiori rispetto ai tablet della concorrenza che utilizzano chip come il Tegra 2 di Nvidia (non proprio l’ultima arrivata nel mercato delle schede grafiche), come Motorola Xoom.
iPhone 5 e iPad 2: NFC sul mercato mainstream?
Come riportato da Bloomberg, Apple potrebbe aver deciso di introdurre un chip NFC (Near Field Communication) nei prossimi modelli di iPhone e iPad per sfruttare tutte le funzionalità del sistema di pagamento già integrato in iTunes attraverso i propri dispositivi mobili.
Non è la prima volta che si sente parlare della possibile introduzione della tecnologia senza fili negli iDevice dell’azienda di Cupertino, ma in passato se ne parlava in termini molto vaghi. Ora, invece, secondo quanto afferma Olga Kharif di Bloomber, tutto potrebbe concretizzarsi con la presentazione dei prossimi modelli di iPhone (stranamente si fa riferimento solo ad AT&T, senza considerare Verizon; semplice dimenticanza?) e iPad.
Apple ha acquisito Intrinsity per il chip designing
Secondo quanto riportato dal New York Times Apple ha acquisito Intrinsity, azienda del Texas (di Austin per l’esattezza) che si occupa della realizzazione di chip di piccole dimensioni da utilizzare all’interno di dispositivi mobili come iPhone e iPad.
Dopo l’acquisizione di PA Semi, Apple conferma ancora una volta il proprio interesse a diventare leader nel settore del mobile computing portando in casa aziende (con le loro tecnologie) che hanno una certa competenza a riguardo.
Apple assume ex-dirigente IBM: future innovazioni o problemi legali?
E’ di questi giorni la notizia dell’assunzione da parte di Apple di un esperto di microprocessori e server Blade, precedentemente posto in alcune file “abbastanza-alte” dell’IBM.
La persona in questione si chiama Mark Papermaster e probabilmente, non fosse per la sua abilità, non si troverebbe citato in giudizio dal suo ex datore di lavoro.
Ottenendo un posto (interessantissimo) a Cupertino ha infatti attivato una delle clausole incluse nel precedente contratto e, più precisamente, una che ne vieterebbe l’assunzione presso aziende concorrenti a distanza da un anno dal suo distaccamento da IBM.
La faccenda, per quanto interessante dal punto di vista giuridico (con tutta probabilità si procederà per vie legali), ci distoglie da cose ben più importanti: perchè Apple vuole un esperto di chip?
MacBook Air Update 1.0; i chip Intel dei prossimi modelli
Apple ha rilasciato un nuovo aggiornamento specifico per il MacBook Air volto a risolvere alcuni piccoli bugs del notebook ultrasottile. Questo update, in particolare, risolve i problemi relativi alla riproduzione video e interessa anche il processore. Nel frattempo all’Intel Developers Forum di San Francisco il gigante di Santa Clara ha presentato un nuovo chip ultra-small basato su quello del MacBook Air, che fu progettato appositamente per Apple.
Apple: forniremo ancora i chip di P.A. Semi ai militari
Il cittadino americano medio può dormire sonni tranquilli. Apple ha comunicato ufficialmente ai tizi con la mimetica che continuerà a produrre ancora per un periodo che varierà fra i tre e i cinque anni i chip di P.A. Semi, l’azienda di progettazione di CPU acquisita qualche tempo da Steve Jobs e soci. Nei mesi scorsi era trapelata la notizia che Apple non avrebbe dismesso del tutto la produzione ma ora, secondo quanto riportato dall’EETimes, l’azienda di Cupertino ha confermato che non dismetterà la linea di produzione e continuerà ad evadere gli ordini di alcune aziende strategiche del settore della difesa.
P.A. Semi continuerà a fornire chip ai militari
Apple non dismetterà completamente l’attuale linea di produzione di P.A. Semi, l’azienda produttrice di circuiti integrati ad alta efficienza energetica acquisita dall’azienda di Cupertino un mese fa per circa 300 milioni di dollari. Secondo quanto riportato da The Register, PA Semi avrebbe tranquillizzato alcuni clienti particolarmente importanti confermando che l’azienda avrebbe continuato a fornire l’attuale linea di prodotti. Una notizia di poco conto, se non fosse che i chip di PA Semi sono utilizzati dalle maggiori aziende nel settore della difesa statunitense.