Il co-fondatore di Google Larry Page ha appena rilasciato la sua intervista dal momento in cui è stata fondata Alphabet, azienda che include il business di Google al suo interno. Page, ex CEO di Google e ora amministratore delegato di Alphabet, ha dichiarato che lui e Steve Jobs non erano d’accordo sul modo di guidare le rispettive aziende, ma entrambi avevano ragione.
CEO
Tim Cook ai neo-laureati: “Non dovete scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato”
Durante il suo intervento per la fine dell’anno accademico tenuto alla George Washinton University la scorsa domenica, il CEO di Apple tim Cook ha raccontato ai nuovi laureati di seguire la loro Stella Polare, sostenendo che non è necessario fare una scelta tra giusto e sbagliato, ma trovare un lavoro che permetta di sopravvivere facendo del bene al mondo.
Tim Cook è una macchina, la sua arma: il silenzio
Tim Cook è una macchina. A descriverlo così, come un perno dell’azienda e come un vero e proprio stacanovista, è un nuovo libro dedicato alla vista di Steve Jobs. Nel testo viene anche descritta l’ascesa dell’ultimo CEO di Apple durante il periodo in cui Jobs guidava l’azienda.
Il CEO di Intel: i nostri rapporti con Apple sono buoni e migliorano ogni giorno
Brian Krzanich è CEO di Intel da meno di un anno. Ma ha assicurato che i rapporti tra Apple e Intel sono più che buoni, e anzi, che le due aziende si stanno avvicinando sempre più tra loro con il passare del tempo.
Pubbliche Relazioni: Apple apre alla stampa grazie a Cook
Per anni l’ufficio pubbliche relazioni di Apple ha preparato le dichiarazioni stampa per i principali prodotti lanciati da Cupertino, e ha fatto in modo che solo un numero molto ristretto di giornalisti fosse in diretto contatto con i PR di Apple. In alcune occasioni, altrettanto rare, qualche rivista ha avuto anche l’onore di poter intervistare un dirigente della compagnia. La situazione sotto il dominio di Cook sta però cambiando.
Cook scrive una lettera di congratulazioni ai dipendenti e li invita ad un incontro privato
A meno di 24 ore dall’annuncio del trimestre da record di Apple, il CEO Tim Cook ha scritto una lettera ai dipendenti di Apple congratulandosi con loro per le performance. La mail contiene anche un invito ai dipendenti per un incontro riservato che dovrebbe tenersi nelle prossime ore in un auditorium di un edificio periferico della sede Apple.
Tim Cook: le ragioni del tour mediatico
Tim Cook ha stupito tutti negli scorsi giorni. Il CEO di Apple ha infatti rilasciato una approfondita intervista a Bloomberg Businessweek, e a distanza di poche ore è stata pubblicata anche una intervista video trasmessa dalla NBC. Questo avviene solo qualche mese dopo l’annuale intervista della All Things D Conference di Walt Mossberg, che per Steve Jobs era l’unica occasione per parlare in pubblico. Per quale motivo Cook si è aperto in tale maniera al pubblico così improvvisamente?
Tim Cook non si lascia scappare nulla sulla Apple TV
Tim Cook sembra avere voglia di parlare, ma sempre senza raccontare troppo. Dopo una intervista rilasciata a Bloomberg Businesweek, il CEO di Apple si è seduto al tavolo di un Apple Retail Store con Brian Williams di NBC. Il giornalista ha cercato in tutti i modi di ottenere informazioni sulla tanto vociferata Apple TV, senza però riuscire a ottenere risposte soddisfacenti.
Tim Cook e l’intervista a Bloomberg: i passaggi salienti
Bloomberg Businessweek ha pubblicato una lunga intervista a Tim Cook dopo i suoi primi mesi da CEO di Apple. Il suo predecessore, Steve Jobs, non era solito rilasciare dichiarazioni alla stampa, fatta eccezione per l’annuale D All Things Digital Conference a cui quest’anno ha preso parte anche lo stesso Cook. Lunga oltre 10 pagine, l’intervista può essere letta integralmente sul sito di Bloomberg. Di seguito trovate alcuni degli spunti più interessanti.
Apple non ha più un CEO in divisa d’ordinanza
Che la mancanza di una figura carismatica come quella di Steve Jobs si faccia sentire è cosa nota a tutti. I keynote di Apple non sono più come prima e non si respira più quel velato campo di distorsione della realtà che aveva attirato anche le alte cariche governative americane e con cui il fu iCEO era solito condire ogni parola che usciva dalla sua bocca.
Inoltre, Jobs era come un cartone animato. Come un eroe dei fumetti. Quei personaggi che siamo abituati a vedere vestiti sempre nello stesso modo. Dalla prima all’ultima puntata. Nelle foto ufficiali della leadership di Apple così come nella realtà. Nel quotidiano così come nelle grandi occasioni, magari seduto a tavola col Presidente degli Stati Uniti d’America. Come dimenticare i turtleneck neri coi Levi’s, le New Balance e gli occhiali (privi di montatura) alla Harry Potter? La divisa, spiegata poi nella biografia ufficiale di Jobs, sembrava dover essere una caratteristica anche del nuovo CEO (oltre che degli altri SVP -eccezion fatta solo per Ive-) seppur diversa da quella dell’iCEO visto come è solito vestirsi per le presentazioni di nuovi servizi e prodotti. Ed invece così non è.
iPhone 5: AllThingsD scommette sul 4 ottobre
È da mesi che si sente parlare della data di lancio di iPhone 5, e finalmente arriva voce da una fonte affidabile come AllThingsD che Apple starebbe preparando il suo evento di presentazione per il 4 ottobre. A riportare la notizia è il solito John Paczkowski, che ha ricevuto una soffiata da una persona vicina alla situazione. A presentare l’evento dovrebbe essere il nuovo CEO di Cupertino, Tim Cook, che potrebbe sfruttare l’occasione per dimostrare al mondo che anche senza Steve Jobs Apple resta comunque Apple.
Tim Cook è il CEO giusto per Apple?
La giornata di ieri, probabilmente, sarà la data dell’anno (o forse del decennio) per il mondo Apple. Le dimissioni di Steve Jobs, CEO e co-fondatore dell’azienda, costretto quasi sicuramente ad abdicare a causa delle sue serie condizioni salute. Il pomeriggio americano è stato sconvolto da questa notizia, quasi come un fulmine a ciel sereno. Ovunque, su Twitter, Facebook e i più famosi giornali/blog è apparsa la notizia.
Tim Cook, che era stato nominato CEO ad-interim per il periodo di assenza di Steve Jobs, sarà il nuovo amministratore delegato dell’azienda di Cupertino e dovrà fare i conti tutti i giorni con l’inevitabile ombra della gestione Jobs. Non sarà di certo facile, ma secondo il Consiglio di Amministrazione (e lo stesso Steve Jobs, che lo ha indicato come suo successore), Cook ha tutte le carte in regola per svolgere questo ruolo e per dare inizio ad una nuova era.
Steve Jobs continua ad amministrare nonostante la sua assenza
Sono passati ormai più di sei mesi da quando Steve Jobs ha lasciato il day-to-day management di Apple (ovvero le operazioni giornaliere che svolge un amministratore delegato) per occuparsi di un problema ben più importante, ovvero la sua salute. Nonostante la sua assenza fisica, tuttavia, l’iCEO continua ad influenzare le scelte strategiche più importanti della sua azienda.
Quella che si appresta ad essere la più lunga delle sue tre assenze per malattia non impedisce ad un uomo di straordinaria passione di partecipare attivamente alla direzione dell’azienda che è specchio della sua anima. Continua a suggerire, a fare domande e a interrogarsi sul futuro di un’azienda che sembra essere sempre di più pronta per l’era del dopo-Steve.
Zuckerberg si è ispirato a Steve Jobs per amministrare Facebook
Mark Zuckerberg è un giovane imprenditore che ha creato dal nulla un impero milionario: Facebook. Una sorte simile a quella del CEO di Apple, Steve Jobs, che in un anonimo garage della California ha ideato e prodotto, con l’aiuto di Steve Wozniak, il primo PC. Pare che Zuckerberg abbia scelto di seguire, durante la creazione della sua compagnia, le politiche applicate dallo stesso Jobs per amministrare Apple. Come spiegato da Bryan Veloso, ex designer per il social network: “Non è un segreto che Zuckerberg si sia al tempo ispirato a Steve Jobs.”
Il giovane Steve Jobs nelle parole di Michael Scott, primo CEO di Apple
Quando nasce una compagnia dall’intuizione di persone giovani e geniali, c’è da chiedersi se sia davvero il caso di lasciare la guida dell’azienda ai suoi fondatori. È stato il caso di Larry Page e Sergey Brin con Google, ed è stato lo stesso per Steve Jobs e Steve Wozniak.
Michael Scott è stato il CEO di Apple ai tempi in cui il guru dell’informatica era ancora una testa calda e Apple stava progettando l’Apple II. In una intervista rilasciata in esclusiva a Business Insider, Scott dice la sua a proposito di Steve Jobs agli albori di Apple.
iPhone 5: più piccolo, sottile e con una nuova SIM?
Per quanto possa essere minuzioso Steve Jobs nel definire i protocolli di sicurezza interni alla sua azienda, ci sarà sempre qualche dirigente esterno, in qualche modo legato ad Apple, che si farà sfuggire informazioni sensibili sui prodotti futuri. Questa volta è capitato al CEO di France Telecom, Stephane Richard, che durante una recente intervista ha svelato che Apple ha raggiunto l’accordo con gli operatori telefonici nell’uso di una SIM card ancora più piccola (invece della SIM “universale”) al fine di progettare un iPhone ancora più piccolo e sottile.
La possibilità di utilizzare una SIM integrata, indipendente dal proprio operatore telefonico, era emersa lo scorso anno. Tale scelta avrebbe permesso ai clienti Apple di acquistare gli iPhone direttamente sullo store online e di attivarlo successivamente, indipendentemente dal proprio operatore telefonico.
Steve Jobs, CEO del decennio anche per Market Watch
Se leggendo il titolo di questo articolo avete avuto un dejà vu, tranquilli non c’è nessun bug nella Matrice. Steve Jobs è stato nominato CEO del decennio una seconda volta. A questo giro, dopo Fortune a novembre 2009, è Market Watch, dopo Fortune, a ritenere che il cofondatore di Apple sia stato il migliore capitano d’azienda degli ultimi dieci anni.
Fra le motivazioni addotte per l’assegnazione del “titolo” c’è anche questa volta la resurrezione di Apple avvenuta nella seconda era Jobs: da azienda al tracollo al secondo posto nella classifica delle maggiori aziende americane per capitalizzazione di mercato nel giro di poco più di due lustri.
Ronald D. Sugar entra nell’esecutivo di Apple
In base a quanto riporta AppleInsider a quanto apprendiamo da un comunicato stampa Apple, nella giornata di ieri Ronald G. Sugar è entrato a far parte dell’esecutivo di Apple.
Precedentemente, sin dal 2003, Sugar ricopriva il ruolo di Presidente e CEO della Northrop Grumman Corporation, multinazionale americana che opera nel campo aerospaziale e della difesa. Ancor prima di arrivare alla Northrop, egli ricoprì ruoli dirigenziali presso Litton Industries e TRW Inc. (nello specifico il ruolo di Chief Financial Officer).
Tim Cook non andrà alla HP
Nella giornata di ieri era stato diffuso sul Web un rumor quanto mai bizzarro a proposito del possibile passaggio di Tim Cook alla HP.
Secondo quanto riportato da diversi blog d’oltreoceano, innescati da Fly On The Wall (un sito che si occupa di gossip), il COO di Apple avrebbe lasciato il suo posto nell’azienda di Cupertino per andare a ricoprire il ruolo di CEO presso HP, in cerca di un nuovo amministratore delegato.
CEO di ARM: Apple non ha motivo di acquisire l’azienda
Dopo l’audace rumor apparso in rete nella giornata di ieri riguardo il presunto interesse di Apple nei confronti di ARM, è intervenuto il CEO dell’azienda leader nel settore del mobile chip designing. Le opinioni degli addetti ai lavori sono state contrastanti, ma sono molti coloro che non ritengono visibilmente vantaggiosa un’acquisizione così importante, costosa e complessa.
Se si considera l’attuale esperienza di Apple nel settore delle architetture hardware per dispositivi mobili (maturata anche grazie alla recente acquisizione di PA Semi) e gli accordi di licenza definiti al momento con ARM, non c’è un gran motivo per effettuare questa transazione.
Tim Cook diventerà CEO di GM? No
Tim Cook, COO di Apple, l’uomo che ha sostituito Steve Jobs durante i periodi di assenza per malattia del co-fondatore nel corso del 2009 e del 2004, è uno dei papabili per il posto di CEO alla General Motors. L’ipotesi è stata diffusa nei giorni scorsi da Silicon Alley Insider, cui una fonte anonima avrebbe fatto sapere che Cook è il candidato migliore suggerito a General Motors dalla firm Spencer Stuart, specializzata nella “ricerca del personale” di alto livello.
L’attuale CEO ad interim di GM, Edward Whitacre, vorrebbe alla guida di GM un executive che abbia maturato esperienza in un’azienda al top per innovazione e soddisfazione dei clienti. Chi meglio di Cook potrebbe rispondere a questi requisiti? La possibilità che Cook accetti una simile offerta di lavoro, però, è decisamente bassa.
Jobs è tra i CEO più apprezzati
Il sito Glassdoor.com, che si occupa di raccogliere pareri e opinioni su più di 18.000 compagnie chiedendo direttamente agli impiegati di valutarle in forma anonima, ha pubblicato una classifica dei migliori e peggiori CEO (amministratore delegato, ndA) attualmente in circolazione.
Per accedere alla classifica era necessario disporre di almeno 50 commenti, sia positivi che negativi, dai propri dipendenti; il nostro caro Steve Jobs è stato “recensito” più di 290 volte e, a quanto pare, molti erano pareri positivi.
La CEO di Avon entra a far parte del direttivo di Apple
Apple ha annunciato questa settimana che la CEO del colosso della cosmetica Avon, Andrea Jung, è entrata a far parte della Board of Directors di Apple. La Jung, laureata a Princeton, siede anche nel consiglio d’amministrazione di General Electric ed è la prima donna che entra nel direttivo di Apple da 10 anni a questa parte. L’arrivo di Jung segue a poca distanza quello di un’altro importante membro, il CEO di Google Eric Schmidt.
Attualmente la Board of Directors di Apple è così composta:
- Bill Campbell (Chairman and former CEO, Intuit Corp.)
- Millard Drexler (Chairman and CEO, J. Crew)
- Albert Gore Jr. (Former Vice President of the United States)
- Steve Jobs (CEO, Apple, Inc.)
- Andrea Jung (Chairman and CEO, Avon Products)
- Arthur D. Levinson, Ph. D. (Chairman and CEO, Genentech)
- Dr. Eric Schmidt (CEO, Google)
- Jerry York (Chairman, President and CEO Harwinton Capital)