Hotel Californiano accoglierà un ritiro Apple a 30 anni dal “bagno naturista” del Team Macintosh

Siete il direttore di un hotel californiano con vista sull’oceano e fra i vostri ospiti ci sono gli ingegneri di una delle aziende più in voga del momento. Verso sera, mentre altri clienti stanno cenando, ve li ritrovate tutti nudi in piscina, uomini e donne, che ridono e scherzano come hippy fuori tempo massimo. Che fareste?
Non è un quesito onirico partorito da uno psicanalista da due soldi. E’ quanto avvenne davvero nel gennaio del 1983 all’hotel La Playa Carmel durante uno dei ritiri del Macintosh Team di Steve Jobs. La reazione del direttore, in quel caso, fu abbastanza comprensibile: allontanamento “gentile ma fermo” degli ospiti e messa al bando delle prenotazioni da parte dell’azienda.

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Apre un nuovo Apple Retail Store a Palo Alto

Un nuovo Apple Store ha aperto la scorsa settimana a Palo Alto, in California. Come sempre Apple ha studiato con attenzione ogni dettaglio riguardante il luogo dove il negozio è stato inaugurato, e i suoi interni.

Apple cerca un pizzaiolo a Sacramento

Se pensate che per lavorare per l’azienda di Cupertino serva necessariamente una laurea in Informatica, Ingegneria Elettronica o altre affini, ricredetevi. Basta saper fare bene la pizza. Avete letto bene. Apple sta cercando un pizzaiolo e ha messo l’annuncio di lavoro nel posto che gli attiene, ovvero assieme a quelli per ingegneri e altri specialisti del software e dell’hardware nelle pagine delle proposte di impiego per il settore corporate.

Il luogo di lavoro non è Cupertino ma Sacramento, probabilmente nella “cafeteria” di una delle sedi distaccate dell’azienda.

Il Senatore Al Franken chiede a Google e Apple di definire una policy per la privacy

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Dopo le due udienze indette dal Senato USA in seguito ai problemi emersi a causa del salvataggio delle informazioni di localizzazione su Android e iOS, il Senatore Al Franken (che ha condotto le udienze) torna ad esprimere la sua opinione attraverso una lettera inviata alle due aziende californiane, invitandole a definire una policy per la privacy ben definita, “chiara e comprensibile”, per tutte le app presenti nei rispettivi application store.

Come si può leggere nella lettera, “Durante l’udienza ho chiesto ad Dr. Tribble (Apple VP per la Tecnologia Software, ndr) e al Sig. Davidson (Direttore Google per la politica pubblica nelle Americhe, ndr) se Apple e Google avrebbero richiesto che tutte le applicazioni nell’App Store di Apple e nell’Android Market avessero delle privacy policy chiare e comprensibili”.

Apple affitterà un Data Center nella Silicon Valley?

Negli scorsi mesi il data center costruito da Apple in North Carolina ha fatto molto parlare di sé. Alcuni credono che rappresenterà il cuore del MobileMe del futuro, altri che si tratterà della piattaforma che farà funzionare il nuovo iTunes Cloud che Apple starebbe programmando da tempo, altri ancora riportano che il data center servirebbe a far funzionare anche la tecnologia di riconoscimento vocale di Nuance che Apple dovrebbe introdurre in iOS 5 alla WWDC. E una possibilità non esclude le altre.
Secondo quanto riporta Data Center Knowledge Apple, quello della Carolina del North non è l’unico data center in costruzione che ha a che fare con Apple. DuPont Fabros Technology ne sta costruendo un altro in quel di Santa Clara, in California, a soli 12 kilometri da Cupertino ed Apple è una delle terze parti che a quanto pare ne affitterà una parte.

Apple sta lavorando ad un navigatore per iOS?

Come riporta AppleInsider, l’azienda di Cupertino potrebbe essere a lavoro per sviluppare un proprio software per la navigazione satellitare compatibile con il sistema operativo mobile iOS. Le voci sono state diffuse dopo che Apple stessa ha aggiornato la sezione del sito dedicata alla pubblicazione di nuove offerte di lavoro all’interno dell’azienda.

Durante la settimana, infatti, sono stati inseriti quattro nuovi posti di lavoro identici destinati ad ingegneri del software, da integrare nel team di sviluppo di iOS, che abbiano esperienza nell’ambito di software per la navigazione.

A Berkeley un Apple Store da 1,7 milioni?

Secondo quanto riportato da ifoAppleStore.com, Apple spenderà circa 1,7 milioni di dollari per ristrutturare un edificio a Berkeley che ospiterà un nuovo Store al dettaglio di circa 400 metri quadrati.

Gary Allen di ifoAppleStore.com ha riportato la notizia dopo essere venuto a conoscenza dei progetti (che potete osservare nell’immagine di apertura) che riguardano un locale situato nella Fourth Street di Berkeley (California), utilizzato fino a poco tempo fa da un’agenzia per l’adozione di animali.

iOS 4.0 su iPhone 3G, materia da tribunale

Le conseguenze dell’installazione di iOS 4.0 su iPhone 3G sono note: rallentamenti, performance pessime, batteria che va a farsi friggere in men che non si dica e via discorrendo. Molti utenti sono insorti e hanno protestato, ma la californiana Bianca Wofford ha deciso di andare oltre e ha fatto causa ad Apple presso la Superior Court di San Diego.

La Wofford non si è limitata a denunciare Apple per aver impallato il suo telefonino con un aggiornamento “poco felice” ma accusa Jobs e soci di aver addirittura “cospirato” contro gli utenti. La sua tesi? A Cupertino avrebbero pianificato più o meno scientificamente “l’impallamento” degli iPhone 3G per costringere i propri clienti, ancora legati ad un contratto con AT&T,  ad acquistare un nuovo modello di melafonino.

Anteprima: Steveland

I piani catastali per la casa di Steve Jobs rivelati da Gizmodo la scorsa settimana

iMac G5: archiviata la class-action contro Apple

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Un giudice federale della corte di San Jose, California, ha respinto una class-action intrapresa contro Apple per problemi riscontrati allo schermo degli iMac di Cupertino. Chiariamo subito che non si tratta dei nuovi modelli di iMac, sebbene anche questi ultimi abbiano mostrato malfunzionamenti legati alla scheda grafica e al display.

In questo caso di tratta di una causa intrapresa da un certo Aram Hovsepian, residente in Florida, che ha presentato un reclamo il 31 dicembre del 2008 chiedendo ad Apple danni per 5 milioni di dollari per sé e per tutti quelli che hanno riscontrato i suoi stessi problemi.

Psystar dichiara fallimento, processo rinviato o finito?

Psystar, l’azienda produttrice di cloni al centro di un’ormai nota diatriba legale con Apple, ha dichiarato ufficialmente fallimento e ha depositato i documenti per la richiesta del “Chapter 11” (più o meno l’equivalente della nostra amministrazione controllata).
A quanto si apprende da MacObserver, fonte dello scoop, la richiesta è stata depositata da Psystar giovedì della scorsa settimana mentre i legali di Apple sarebbero venuti a conoscenza dei nuovi sviluppi durante il weekend lungo del Memorial Day.

Caso Papermaster: Apple potrebbe spuntarla su IBM

L’assunzione del nuovo Vice Presidente sezione iPhone/iPod Mark Papermaster da parte di Apple si è trasformata in un percorso ad ostacoli. Dopo la decisione del giudice Kenneth Karas di cui  vi abbiamo parlato qualche giorno fa, Apple si è vista costretta a rimuovere la biografia del sostituto di Tony Fadell dalla pagina dei Top Executives sul proprio sito.

Papermaster è stato denunciato da IBM, l’azienda per cui lavorava prima della proposta di Apple, poiché avrebbe violato il non-compete agreement firmato a suo tempo con BigBlue, che al momento, legalmente parlando, tiene ancora il coltello dalla parte del manico. Ma con un piccolo colpo di scena alla Perry Mason, John Gruber di Daring Fireball ha scovato un precedente in una sentenza di un caso analogo datato 1998 che deporrebbe nettamente a favore di Apple.

Apple si schiera in favore dei diritti delle coppie gay

Dopo la presa di posizione di Google anche Apple si aggiunge alla lista delle aziende californiane schierate per il NO al referendum sulla Proposition 8, un tentativo di emendamento alla costituzione della California atto a vietare il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Apple non si è limitata ad un appoggio morale ma ha provveduto a legittimare il proprio supporto contro la Prop 8 versando un contributo di 100.000 dollari all’associazione dei sostenitori del NO. Nel comunicato ufficiale rilasciato dall’azienda di Cupertino si legge:

Apple è stata fra le prime aziende californiane ad offrire eguali diritti e privilegi ai propri dipendenti legati a persone dello stesso sesso e noi crediamo fermamente che i diritti fondamentali di una persona, incluso il diritto a sposarsi, non debbano essere messi in discussione in base all’orientamento sessuale. Apple ritiene che questa sia una questione di diritti civili, più che una semplice questione politica, ed ha pertanto deciso di schierarsi pubblicamente contro la Proposition 8.”