Brevetti Nortel: dettagli sull’asta

In un post di ieri vi abbiamo parlato dell’acquisizione del portfolio brevetti di Nortel da parte di un consorzio di aziende fra le quali è presente Apple. Un articolo di Reuters, pubblicato ieri, fornisce maggiori dettagli sulle dinamiche dell’asta. Reuters descrive l’asta come una battaglia “fast and furious” tra Apple e Google, alle quali si sono aggiunte anche Sony, Intel, Ericsson e RIM.

Ma vediamo nel dettaglio come si è svolto l’affare, durato praticamente quattro giorni, che si è concluso con una cifra circa tre volte superiore rispetto al prezzo stimato di mercato. Inizialmente le parti erano cinque, inclusi due consorzi: Apple, Intel, Google, un consorzio formato da Ericsson, RIM, Microsoft, Sony e EMC e un gruppo guidato da RPX, azienda specializzata nell’acquisto di brevetti.

Nortel vende brevetti per 4,5 miliardi di dollari

Nortel, multinazionale canadese leader nel settore delle reti e delle telecomunicazioni, ha annunciato con un comunicato ufficiale che si è conclusa l’asta per la vendita del suo portfolio brevetti, resa necessaria dal grave periodo di crisi che ha colpito l’azienda. I brevetti sono stati acquisiti per la cifra pari a 4,5 miliardi di dollari da un consorzio di aziende formato da Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, RIM e Sony.

Per quasi cinque miliardi di dollari le aziende hanno acquistato più di 6.000 brevetti nel campo delle comunicazioni wireless, delle reti di quarta generazione, VoIP, semiconduttori e tanto altro. Come si può leggere nel comunicato, “Al termine di un’asta molto tesa, siamo lieti di come si è conclusa l’asta per questo esteso portfolio di brevetti”, queste sono le parole di George Riedel, CSF e Presidente delle Unità di Business di Nortel.

Apple “brevetta” Aperture per schermi touch (e parla di uno stilo)

L’anno scorso è stato il turno di iMovie. Quest’anno è toccato a GarageBand. Ora, come scoperto da Patently Apple, gli ingegneri di Cupertino starebbero pensando all’interfaccia touch di un’altra applicazione per Mac. Stiamo parlando di Aperture. Il celebre software fotografico che, se convertito con la ricchezza di funzioni che già contraddistingue iMovie e GarageBand, potrebbe davvero rappresentare un importante miglioramento per il fotoritocco e l’organizzazione fotografica su iOS.

Apple trova l’accordo con Sony. Alcuni indizi su iCloud

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In un post di ieri vi avevamo parlato dell’accordo con EMI Music per la licenza sullo streaming multimediale e vi avevamo accennato che Apple avrebbe concluso lo stesso accordo anche con Universal e Sony entro la settimana. Come da aspettative, quindi, apprendiamo che sarebbe già stato firmato l’accordo con la divisione musicale di Sony Corporation per offrire il catalogo dell’etichetta discografica in streaming.

Resta da chiudere il cerchio, quindi, con la conclusione delle trattative con Universal, unica tra le grandi a non aver ancora firmato con l’azienda di Cupertino. Ed è proprio per questo che ci aspettiamo che la notizia arrivi a breve: impossibile concedere un tale vantaggio alla concorrenza

iOS 5: Apple in trattativa con Nuance per il riconoscimento vocale?

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In base a quanto riportato da TechCrunch, Apple potrebbe essere in trattativa con Nuance per avvantaggiarsi del sofisticato sistema di riconoscimento vocale sviluppato dall’azienda nel prossimo aggiornamento del sistema operativo mobile iOS 5.

La notizia era stata messa in circolazione da una dichiarazione poi corretta da Steve Wozniak (forse in realtà aveva detto qualcosa che non avrebbe dovuto?), il quale sosteneva che Apple era in trattativa per l’acquisizione di Nuance. Woz, successivamente, era tornato sui suoi passi correggendo Nuance con Siri (effettivamente acquisita da Apple ad aprile 2010).

Apple denuncia Samsung per plagio

Apple ha denunciato Samsung per i suoi smartphone e tablet, accusando il colosso coreano di avere copiato sia per estetica che per funzioni iPhone e iPad. L’accusa viene rivolta al Galaxy Tab, al Nexus S, all’Epic 4G e al Galaxy S 4G.

La relazione tra Apple e Samsung è piuttosto complicata. Da un lato è evidente che i prodotti delle due compagnie siano in diretta concorrenza (Samsung è probabilmente la principale produttrice dei dispositivi elettronici concorrenti agli iDevice di Apple), dall’altro Samsung rappresenta un tassello fondamentale nella produzione di iPhone, iPod touch ed iPad, essendo le fabbriche della multinazionale asiatica al lavoro anche sulle componenti di diversi prodotti Apple.

Nokia attacca di nuovo Apple nonostante la decisione dell’ITC

Qualche giorno fa vi abbiamo messi al corrente circa la sentenza emessa da un giudice della ITC (International Trade Commission), il quale sostiene che Apple non ha infranto i cinque brevetti appartenenti e contestati dal colosso finlandese della telefonia mobile.

Ieri, tuttavia, Nokia ha emesso un nuovo comunicato stampa sul suo sito ufficiale attraverso il quale spiega di non essere affatto d’accordo con la sentenza del giudice James Gildea e afferma di aver depositato una nuova denuncia nei confronti dell’azienda di Cupertino, spiegando che i brevetti appartenenti a Nokia sono infranti in praticamente tutti i prodotti mobili prodotti da Apple.

Apple non ha infranto i cinque brevetti Nokia

Buone notizie sul fronte delle “patent wars” per l’azienda di Cupertino. Nell’ultimo scontro tra Apple e Nokia, infatti, un giudice della ITC (International Trade Commission) ha stabilito che Apple non ha infranto i cinque brevetti appartenenti e contestati dal colosso finlandese della telefonia mobile.

Secondo quanto riportato da Reuters, il giudice James Gildea ha sottolineato che “nella sua determinazione iniziale Apple non ha violato i brevetti Nokia”. La battaglia legale, finalizzata a spillare un po’ di soldi (scusate la brutalità, ma si fa quasi solo per interessi economici) all’azienda amministrata da Steve Jobs, era iniziata circa due anni fa (dicembre 2009), quando Nokia accusò Apple di aver infranto brevetti di sua proprietà legati al settore della user interface, fotocamera, antenna e gestione dei consumi attraverso iPhone, iPod e Mac.

Microsoft contro il marchio “App Store”, troppo generico

AppleInsider ha riportato che Microsoft sarebbe tornata all’attacco di Apple, avanzando un’obiezione nei confronti di App Store, un marchio depositato da Apple già nel Luglio 2008, ritenuto troppo generico per essere correttamente registrato.

Il marchio depositato da Apple, descrive l’App Store come un:

“Servizio di vendita al dettaglio per software per computer fornito via Internet ed altri sistemi informatici e reti di comunicazione per l’utilizzo su dispositivi palmari mobile e altri devices elettronici”.

Intel e Nvidia raggiungono l’accordo, cosa troveremo nei prossimi MacBook?

Dopo diversi mesi di disputa, nella giornata di oggi Intel e Nvidia hanno annunciato di aver raggiunto l’intesa per un accordo di cross-licensing a proposito dei rispettivi brevetti.

Da quanto emerso, l’accordo prevede il pagamento, da parte di Intel, di 1,5 miliardi di dollari che saranno versati nelle casse di Nvidia nell’arco di sei anni, in cambio dell’accesso alle tecnologie brevettate dal produttore di chipset grafici. Al contrario, Nvidia continuerà a non poter sviluppare chipset grafici per gli ultimi processori di Intel (nello specifico, Nehalem, Westmere e Sandy Bridge).

Paul Allen ci riprova, rinnovata la causa contro Apple e altre aziende

Il co-fondatore di Microsoft Paul Allen non demorde e decide di continuare la sua battaglia contro Apple, Google e altre grandi aziende, ree, secondo lui, di aver violato la proprietà intellettuale della sua Interval Licensing, la società detentrice dei brevetti registrati da Interval Research, l’azienda di Allen chiusa nel 2000.

Verso fine agosto Allen aveva denunciato Apple, Google, eBay, Facebook, Youtube ed altre grandi aziende del settore IT lamentando la violazione di brevetti sull’e-commerce. A inizio dicembre il giudice del Tribunale Distrettuale, Marsha Penchman, aveva rigettato la causa, accogliendo le richieste di Apple e Google, perché troppo vaga. Secondo la Corte era addirittura difficile per gli accusati capire da cosa si sarebbero dovuti difendere. Ai legali della Interval Licensing erano state concesse circa due settimane per rivedere la causa e presentarne una versione riveduta e corretta.

Apple si spartisce i brevetti di Novell con Microsoft; Nokia rincara la dose

Grazie ad un documento pubblico depositato presso l’antitrust tedesca si è scoperto che dietro la CPTN Holdings LLC, azienda che ha provveduto ad acquisire un importante pacchetto di 882 brevetti appartenuti alla Novell, si celano le partecipazioni di Apple, Microsoft, EMC e Oracle.
Nel contempo arrivano novità dal fronte finlandese: Nokia ha deciso di rincarare la dose e ha allargato ad altri tre paesi del Vecchio Continente la causa che la vede contrapposta ad Apple per violazione della proprietà intellettuale.

Apple e Google si contendono i brevetti di Nortel

Il fallimento della telco canadese Nortel e la conseguente vendita dei più di 4000 brevetti nel settore delle telecomunicazioni registrati in passato dall’azienda è un’occasione ghiotta che Google, Apple e altri nomi importanti del settore dell’IT stanno cercando di non farsi sfuggire.

In particolare, secondo quanto rivela Reuters, sia Cupertino che Mountain View avrebbero già partecipato, assieme ad altre aziende, ad una prima tornata di offerte per alcuni dei patents più importanti. Brevetti che ad Apple e Google, concorrenti giovani in un settore particolarmente litigioso come quello delle telecomunicazioni, tornerebbero assai utili per difendersi dai futuri attacchi legali dei giganti del settore.

Apple aggiunge 12 brevetti alla causa contro Motorola

A proposito delle cause legali tra Apple e Motorola per l’infrazione di brevetti legati alle tecnologie impiegate nei rispettivi smartphone, apprendiamo da AppleInsider che l’azienda di Cupertino ha aggiunto ben 12 brevetti da sottoporre all’esame della corte di competenza.

L’azienda amministrata da Steve Jobs, infatti, ha aggiunto ulteriori 12 brevetti tra quelli (ritenuti) infranti dalla concorrente Motorola. Allo stato attuale il numero di brevetti contestati è salito a 24, mentre Motorola ritiene che Apple abbia utilizzato impropriamente la proprietà intellettuale appartenente a 18 suoi brevetti.

Motorola sotto investigazione per brevetti sul multitouch

In base a quanto riportato in una nota ufficiale diramata nella giornata di martedì, la US International Trade Commission ha avviato una serie di indagini nei confronti di Motorola in seguito alle accuse mosse dall’azienda di Cupertino a proposito dell’infrazione di brevetti legati alla tecnologia multitouch per smartphone. Come si può leggere nel comunicato, il caso è descritto come “In the Matter of Mobile Devices and Related Software, 337-750, U.S. International Trade Commission (Washington)”.

Non si tratta del primo caso di questo genere tra le due aziende, coinvolte in una specie di ping pong di reciproche accuse per la violazione di brevetti legati al settore degli smartphone. Tutto è iniziato ad ottobre, quando Motorola ha accusato Apple di aver infranto la proprietà intellettuale di ben 18 brevetti e di essersi rifiutata di acquisire la licenza per le tecnologie in essi descritte.

Apple e l’iPad in fibra di carbonio

guscio iPad fibra di carbonio

guscio iPad fibra di carbonio

Apple ha registrato un nuovo brevetto relativo ad una scocca in fibra di carbonio. Anche se nel brevetto, denominato “Reinforced Device Housing”, non viene direttamente menzionato l’iPad, la foto a corredo del documento (che vedete in testa all’articolo) sembra non lasciare spazio a dubbi. Nel brevetto il guscio viene descritto come destinato ad un “dispositivo elettronico o di altro tipo” e composto di vari strati di CFRP (Carbon Fiber Reinforced Plastic) disposti a forma di croce. Le trame delle fibre di carbonio verrebbero inoltre disposte in senso alternato per ogni strato in modo da cercare di evitare rotture o crepe nel materiale.

Azienda taiwanese fa causa ad Apple per il nome iPad

Proview è il nome di un’azienda taiwanese che ha fatto causa ad Apple per l’utilizzo del nome iPad in territorio cinese. Una decina di anni fa infatti l’azienda, che produce schermi, aveva senza successo cercato di introdurre sul mercato un computer tablet chiamato I-Pad.

Apple sta studiando display multi-mode?

In un nuovo brevetto, dal titolo “Integrated Touch Sensitive Display Gate Driver”, viene mostrato un sistema che permetterebbe ai display di nuova generazione di passare dalla modalità tradizionale a quella “touch”, in modo da poter scegliere in base alle esigenze quale interazione utilizzare.

Il documento, svelato dall’USPTO (U.S. Patent and Trademark Office), potrebbe far pensare che i futuri display impiegati da Apple nei suoi computer permetteranno all’utente di scegliere tra due modalità distinte “display” e “touch”. Nel primo caso l’interazione avverrà in modo tradizionale, nel secondo avverrà attraverso l’utilizzo delle dita.

Apple accusata di aver infranto brevetti con Cover Flow e Time Machine

In base a quanto riportato da AppleInsider, Apple ha perso una causa a proposito della violazione di alcuni brevetti, provocata dalle interfacce grafiche di Cover Flow e Time Machine.

Mirror Worlds LLC, che nel 2008 aveva sporto denuncia nei confronti dell’azienda di Cupertino accusandola di aver infranto alcuni brevetti di sua proprietà circa la creazione di flussi di documenti ordinati in base al tempo, è risultata vincitrice in base alla volontà della giuria federale.

Il co-fondatore di Microsoft apre la guerra dei brevetti

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il co-fondatore di Microsoft, Paul Allen, ha sporto denuncia nei confronti di Apple e di altre corporation per la presunta infrazione di brevetti posseduti dalla sua azienda. Nella giornata di venerdì Allen ha praticamente denunciato mezza Silicon Valley, accusando i giganti di Internet come Facebook, Google e eBay di aver fatto fortuna utilizzando quella che lui ritiene tecnologia propria.

Rivolgendosi alla corte di Seattle il cinquantasettenne esperto di software rivendica i diritti di funzionalità che troviamo tutti i giorni navigando sul Web e per le quali le aziende che ne fanno uso dovrebbero pagare le rispettive royalty. Che la battaglia abbia inizio; nessuna delle aziende chiamate in causa è disposta ad accettare le accuse del signor Allen. Un portavoce di Google, ad esempio, ha dichiarato che “Questa causa contro alcune delle più innovative aziende americane riflette l’infelice abitudine di alcune persone nel competere presso le aule di tribunale piuttosto che sul mercato”.

“Where To?” e il brevetto Apple, tutto chiarito

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dello strano caso dello screenshot dell’applicazione “Where To?” utilizzato da Apple all’interno di una richiesta di brevetto per un sistema software che aveva delle preoccupanti analogie con l’app sviluppata da FutureTap.

Ortwin Gentz, il fondatore della software house, ha pubblicato sul blog ufficiale un post di aggiornamento sulla questione, riportando la risposta di Apple ai quesiti inviati dal legale esperto di brevetti assoldato per l’occasione.

In buona sostanza tutto si è risolto per il meglio ed Apple ha confermato che il brevetto in questione utilizza uno screenshot di “Where To?”  solo come esempio di applicazione che potrebbe beneficiare del sistema software descritto.