AAPL: il 2009 in positivo e l’assenza di Jobs

Il 2008 è stato un anno nero per il titolo di Apple, che ha visto dimezzare il proprio valore a seguito di molti fattori concomitanti: revisioni al ribasso del rating spesso discutibili da parte di analisti e broker nonostante gli ottimi risultati trimestrali registrati per tutto il corso dell’anno, notizie fasulle sulla salute di Steve Jobs e coccodrilli su cui ha finito per indagare pure la SEC.

E’ decisamente presto perché a Cupertino possano tirare un respiro di sollievo, borsisticamente parlando, ma il 2009 è sicuramente iniziato nel migliore di modi, con AAPL che nella sessione dello scorso 2 aprile ha chiuso a 112,71$, ovvero +31,24% rispetto agli 85,88$ dell’apertura di seduta del 2 gennaio.

AAPL torna sopra i 100 dollari

La presentazione di iPhone OS 3.0 che si è tenuta a Cupertino martedì scorso non è piaciuta solamente agli utenti del melafonino. Anche gli investitori hanno mostrato di apprezzare le novità introdotte da Scott Forstall e Greg Jowsiak nel modo a loro più consono: comprando. AAPL nella giornata di ieri ha chiuso in crescita a 101,52$, tornando finalmente a superare la soglia cosiddetta “psicologica” dei 100$.

Saranno state le novità di iPhone OS 3.0, o il sentore che questo aggiornamento darà del gran filo da torcere al Palm Pre (smartphone ancora non disponibile ma già da molti considerato l’unico vero iPhone killer su piazza), fatto sta che gli investitori, almeno per una volta, sembrano aver deciso di rispondere in maniera sensata alle notizie giunte da Cupertino.

AAPL torna a quota 110$

I potenti della terra hanno legiferato e sono riusciti a iniettare una buona dose di fiducia negli investitori. Le borse di tutto il mondo hanno risentito positivamente delle scelte degli ultimi giorni dopo la tremenda picchiata della settimana scorsa, i sette giorni più neri che si ricordino dal 1929. Nel proprio piccolo anche AAPL ha potuto cavalcare la prima inversione di tendenza dall’esplosione della bolla dei mutui subprime registrando un buon +13,9% e raggiungendo quota 110$ ad azione, lontano dalla pericolosa soglia psicologica dei 100$. Riuscirà l’evento di oggi ad aiutare ulteriormente la risalita del titolo di Apple?

Il falso infarto di Steve fa crollare AAPL sotto i 100$

Il titolo di Apple è sceso ieri sotto i 100$ (-3,03 alla chiusura dei mercati) per la prima volta da 52 settimane. Già sapevamo che in quel di Wall Street tirava una brutta aria per AAPL e più in generale per il listino tecnologico. A far scendere ancora una volta il titolo di Cupertino, però, non sono stati gli analisti con i loro downgrade o ulteriori statistiche che mostrano un calo netto dei consumi del settore elettronico, bensì una notizia deliberatamente falsa. Sul sito iReport di CNN, una sorta di social network dell’informazione dove ognuno può postare le proprie notizie dal basso senza filtro giornalistico, un utente anonimo e privo di feedback ha postato un report secondo cui Steve Jobs si sarebbe trovato in ospedale in seguito ad un infarto. Il messaggio è rimasto sul sito per mezzora ed è stato ripreso da diversi forum online, fino a che Apple non ha seccamente smentito e CNN ha rimosso il post da iReport. Nel frattempo il titolo, che poi si sarebbe leggermente ripreso per crollare di nuovo, era sceso del 7,5% circa.

AAPL, un’altra giornata nera

Quella di ieri è stata un’altra giornata nera per il titolo di Apple dopo il crollo delle quotazioni avvenuto lunedì. Alla chiusura dei mercati AAPL ha perso l’8,27% e adesso solamente dieci centesimi lo separano dalla pericolosa soglia psicologica dei 100$.  La schizofrenia che ha assalito Wall Street non ha fatto danni solo in quel di Cupertino: Sun  (-7,74%), RIM (-7,37%), Google (-5,16%) ed HP  (-3,82%) sono solo alcuni dei titoli tecnologici del Nasdaq che ieri hanno vissuto un’altra giornata da dimenticare. Per i produttori di computer e dispositivi elettronici la causa scatenante di questo sensibile calo (oltre al maelström finanziario che sta per inghiottire il Nasdaq, è ovvio) è una ricerca di ChangeWave che mostra un drastico calo nelle intenzioni di acquisto di prodotti elettronici da parte dei consumatori americani.

Apple supera la capitalizzazione di Google

La città immaginaria di Paperopoli si trova nei dintorni di San Francisco, nell’altrettanto immaginario stato del Calisota. Ma se dovessimo ipotizzare con maggior precisione il luogo dove si trova il deposito di Paperone potremmo indicare senza eccessiva approssimazione, almeno da un punto di vista metaforico, l’area delimitata da Infinite Loop a Cupertino. Questo cappello Disneyano, che qualcuno di voi avrà certamente attribuito ad un colpo di sole, serviva solo ad introdurre una notizia economica non indifferente: la capitalizzazione azionaria di Apple ha superato quella di Google.

Apple vale il quadruplo di Dell

Il nemico numero uno di Apple viene molto spesso identificato con Microsoft. Anche se le due aziende non vantano certo un passato di amore cristallino, al di là di caustiche dichiarazioni e frecciatine dei rispettivi dirigenti, oggi possono sfoggiare, almeno pubblicamente, un normale rapporto d’affari come ce ne sono tanti nell’IT americano. Certamente non si può dire lo stesso del rapporto fra Apple e Dell, una delle più conosciute aziende produttrici di PC del mondo e vera nemesi della società di Cupertino. Un tempo leader del settore Computing sia in ambito home che in ambito business, Dell, nel corso di dieci anni, è stata ampiamente scavalcata da Apple in termini di valore societario. Ieri sera alla chiusura dei mercati, Apple valeva quattro volte di più della società di Round Rock.

iStocks Widget: i titoli della borsa italiana compatibili con Stocks


istocks icona
Nome: iStocks Widget 0.3.1
Categoria: Finanza – Licenza: Free
Data di rilascio: 11/04/2008 – Piattaforma: PPC/Intel

Se siete dei maghi della finanza o volete semplicemente seguire i vostri titoli nella borsa italiana direttamente dalla vostra Dashboard senza le limitazioni del widget Stocks di mamma Apple, ecco a voi iStocks Widget.

Mentre infatti Stocks di Apple vi permette di visionare soltanto le quotazioni dei titoli statunitensi, il progetto di Martin Backschat vi consente invece di visualizzare e monitorizzare tutti i titoli statunitensi e non, compresi quindi anche quelli europei.

Il widget vi permette di visualizzare quotazioni e grafici di titoli, indici e valute e, soprattutto, è disponibile anche in lingua italiana.

Steve Jobs agli azionisti Apple: tenete duro

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Apple Insider ha pubblicato un comunicato privato che la scorsa settimana Steve Jobs ha scritto a dipendenti e investitori per parlare del difficile “momento di incertezza” che Apple sta attraversando in borsa. Jobs rassicura tutti e invita i possessori delle azioni della società di Cupertino a “resistere” confidando in una rapida ripresa nei prossimi mesi.

Jobs ammette apertamente la batosta subita dalla società in questi giorni di follie finanziarie:

“Wow… sono stati giorni che non dimenticheremo facilmente. Le nostre quotazioni sono state scombinate da fattori molto più grandi di noi ”

Morgan Stanley: non puntate contro Apple

ap_morgan_stanley_070919_ms.jpgNonostante gli ottimi risultati finanziari relativi al primo quarto del 2008, le quotazioni di Apple in borsa sono calate drasticamente, forse anche a causa del pericolo di un periodo di recessione in arrivo. In una relazione rilasciata venerdì, gli analisti di Morgan Stanley, invitano però gli investitori a non sottovalutare la posizione di Apple e anche se ammettono che un eventuale calo nelle vendite dei dispositivi di punta dell’azienda, come iPod ed iPhone e Macintosh, potrebbero indebolire la posizione degli stocks AAPL, gli attuali investimenti nella ricerca da parte di Apple giustificano l’ipotesi di una serie di novità in arrivo che potrebbero rinsaldare la posizione del titolo sul mercato.

AAPL cola a picco in borsa

applestocks.pngNonostante i risultati finanziari più che positivi annunciati martedì da Apple, il titolo della compagnia di Cupertino (AAPL) è sceso ieri di 9,62  punti percentuali, arrivando a perdere quasi il 16% verso metà seduta, con una netta risalita in chiusura. Le quotazioni avevano raggiunto i 200$ a fine dicembre ma sono bruscamente calate di più di 70$ dall’inizio del 2008. Il brutto periodo che stanno attraversando le borse in questi giorni nell’ottica di un’imminente pericolo recessione può indicarsi come una delle cause dei drastici risultati del titolo Apple, ma ci sono altre fondate ragioni che possono spiegare la particolare penalizzazione subita dall’azienda di Cupertino.

Apple annuncia i risultati finanziari del Q1-2008

applstocksbm01222008.jpgApple ha annunciato ieri i risultati relativi al primo quarto dell’anno fiscale 2008, ovvero il quarto trimestre del normale anno solare, terminato il 29/12/2007. La compagnia riporta entrate complessive per 9,6 miliardi di $ e un profitto netto per il Q1 di 1,58 miliardi di $. Il margine lordo è del 34,7% rispetto al margine del 31,2% dello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite a livello internazionale hanno contato per il 45% del fatturato. Gli straordinari risultati riportati da Apple non sembrano però aiutare il titolo: AAPL al momento sta perdendo il 3,42%, risucchiato dal crollo della borsa americana indotto dai timori di una nuova ondata di recessione, a discapito della decisione della FED di tagliare i tassi.

Apple e la borsa: puntare sull’effetto Keynote

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Matthew Haughey, noto blogger americano fondatore di MetaFilter, ha avuto un idea che sta facendo il giro di internet e che è piaciuta anche agli addetti del settore di Fortune: quale guadagno si sarebbe potuto ricavare negli ultimi dieci anni acquistando le azioni Apple un giorno prima del Keynote di San Francisco e rivendendole uno o due giorni dopo? Un sacco di soldi, secondo Matthew. Il metodo utilizzato da Haughey è molto semplice: è andato a cercare le statistiche del titolo AAPL (ovvero Apple) relative al periodo 14-15 gennaio dal ‘98 in poi ed ha analizzato i dati. Il risultato è un netto guadagno, con indici di profitto entusiasmanti negli ultimi due anni.