Bob Mansfield, niente di strano dietro il cambio di ruolo

06159670-photo-bob-mansfield-appleLa scomparsa del profilo di Bob Mansfield dalla pagina della “leadership” sul sito Apple, ieri, ha destato qualche preoccupazione. Si è pensato potesse essere il segno di un’imminente addio di Mansfield all’azienda, dopo la decisione, presa lo scorso anno, di non andare in pensione e di rimanere a Cupertino ancora per due anni. Apple ha spiegato ufficialmente che non era questo il caso e due pesi massimi del Mac Web quali John Gruber e Om Malik hanno confermato tramite fonti proprie la versione ufficiale.

Bob Mansfield non è più SVP of Technologies

Cercasi Bob Mansfield disperatamente. Nella tarda serata di ieri (domenica pomeriggio negli Stati Uniti) il Senior Vice President of Technologies di Apple è sparito di botto dall’organigramma, insieme alla sua biografia e alla foto sul sito ufficiale. Poco fa il portavoce dell’azienda Steve Dowling ha rilasciato un commento al riguardo ad AllThingsD: «Bob non fa più parte del gruppo dirigenziale di Apple, ma rimarrà a lavorare su progetti speciali rispondendone direttamente a Tim [Cook]». Ma gli interrogativi non mancano.

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iWatch, più bio-sensore che orologio interattivo?

Chi si ricorda i rumor, molto vaghi, che precedettero il lancio dell’iPhone nel 2007 e il lancio dell’iPad nel 2010 probabilmente non faticherà a notare qualche somiglianza con la ridda di speculazioni che si stanno accumulando sulla natura dell’iWatch.
Dopo l’approvazione del brevetto che sembra indicare nel Liquidmetal il materiale con cui Apple realizzerà il nuovo prodotto, ora 9to5 Mac tira un po’ le fila della faccenda e sostiene, citando fonti anonime, che l’iWatch sarà più simile al Jawbone Up o al Fuel Band di Nike che non al Pebble Watch ed altri dispositivi simili.

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Kevin Lynch: colpo grosso per Apple o pessimo acquisto?

L’assunzione di Kevin Lynch nel ruolo di Vice President of Technology alla Apple ha scatenato una ridda di commenti di natura diametralmente opposta da parte di esperti e commentatori.
Da un lato chi ritiene che l’ex CTO di Adobe sia un’ottimo acquisto per Cupertino, dall’altro coloro secondo cui Lynch è un vero e proprio “bozo” (vedi nota), in particolar modo a causa delle sue posizioni sulla “questione Flash”. Fu proprio lui a rispondere con toni alquanto accesi a quei Thoughts on Flash con cui Steve Jobs spiegò per filo e per segno i motivi per cui non voleva il plugin di Adobe sui suoi dispositivi mobili. Un video virale in cui il nuovo Vice Presidente distrugge alcuni iPhone 3GS, in particolare, ha fatto il giro del Web e suscitato un acceso dibattito.

Scott Forstall lascia Apple, Jony Ive a capo del reparto Human Interface

Ha sorpreso un po’ tutti il comunicato stampa con il quale Apple ha annunciato che Scott Forstall, fino ad oggi vicepresidente della sezione software per iPhone, lascerà l’azienda il prossimo anno, ma a quanto pare la decisione ai vertici Apple è già stata presa. Insieme a lui, anche John Browett, a capo del settore retail, è pronto a fare i bagagli.

Craig Federighi e Dan Riccio diventano Senior Executive Apple, Mansfield rimane

Piccoli Vice President crescono. Poche ore fa Apple ha annunciato che Dan Riccio, attuale VP della divisione Hardware Engineering e Craig Federighi, VP della divisione Mac Software Engineering, sono stati promossi al ruolo di Senior Vice President. Ora fanno parte del team di top leader Apple (quelli che hanno diritto ad una foto in questa pagina, per intenderci) e “faranno rapporto” direttamente al CEO Tim Cook. Altra buona notizia: il quasi pensionato Bob Mansfield ha deciso di rimanere.

Bob Mansfield, SVP hardware, presto in pensione

Il Senior Vice President della divisione Hardware Engineering, Bob Mansfield, andrà in pensione nel giro di pochi mesi. L’annuncio, totalmente inaspettato, è stato dato oggi da Apple con un comunicato stampa. A Mansfield, che in molti hanno imparato a conoscere per la sua presenza nei video promozionali dei nuovi prodotti Apple (compreso quello per il recente MacBook Pro con Retina Display) succederà Dan Riccio, Vice Presidente della divisione iPad Hardware Engineering.

Bob Mansfield passa all’incasso delle AAPL

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Quando si dice un ottimo modo per iniziare la settimana: lunedì scorso il capo della divisione progettazione hardware di Cupertino, Bob Mansfield, ha venduto il 99% dei titoli Apple in suo possesso. Nel suo portfolio rimangono solamente 501 azioni AAPL e l’operazione ha consentito al SVP di incassare la notevole cifra di 13,7 milioni di dollari. Lo specifica un SEC Form 4 pubblicato da Apple martedì per documentare la transazione, come richiesto a tutte le aziende pubbliche statunitensi in questi casi. Secondo praticamente tutti i commentatori e analisti del settore, l’operazione non getta alcuna ombra sul futuro di Mansfield a Cupertino: il SVP è solo molto bravo a far fruttare le sue azioni.

Le mille facce di Papermaster secondo Repubblica

La notizia dell’abbandono del SVP Apple Mark Papermaster è approdata anche nelle sezioni tecnologiche dei grandi giornali nazionali italiani, probabilmente perché considerata uno strascico della questione dell’antennagate, vicenda sulla quale i media mainstream nostrani hanno dato del loro peggio.

Ieri Repubblica ha raccolto lo spunto dell’ANSA, che ha riportato con le consuete imprecisioni la notizia dell’addio del dirigente all’azienda di Cupertino. Non vogliamo segnalare tutti gli errori e le drastiche approssimazioni di cui è infarcito il pezzo, ve lo lasciamo come esercizio. Piuttosto è interessante notare quante volte sia cambiato l’aspetto di Mark Papermaster nella foto pubblicata da Repubblica e come di tre immagini usate in tempi diversi per accompagnare l’articolo, non una sia quella del dirigente al centro della questione.

Apple apre le porte dei laboratori Top Secret

Al termine della conferenza stampa tenutasi ieri a Cupertino, un ristretto gruppo di giornalisti (una decina) ha ricevuto la possibilità di visitare i laboratori segreti (almeno fino all’altro ieri) di test all’interno del campus Apple, per la prima volta aperti ai non addetti ai lavori. Neppure i PR che hanno accompagnato i giornalisti durante la visita avevamo mai avuto l’onore di visitarli.

Dietro una serie di porte di sicurezza si cela una zona off-limits, probabilmente la Neverland di qualunque geek o appassionato del settore. Ad accoglierli c’era Ruben Caballero, ingegnere ed esperto di comunicazioni wireless, lo stesso citato nell’ormai famoso articolo di Bloomberg definito dallo stesso Steve Jobs “una totale cavolata” (in realtà la traduzione di “bullshit” sarebbe leggermente più forte).

Nuovo Mac mini in arrivo al MacWorld 2009?

Non è un mistero che noi di TAL parteggiamo calorosamente per il Mac mini. Il piccoletto ci piace ancora e speriamo sinceramente che Apple non abbia in mente di tagliare dalla propria linea di computer il suo Mac più economico. I rumors più recenti sono decisamente contrastanti: prima salta fuori la storia di un possibile rinnovo in tempo per l’estate di San Martino (la nebbia agli irti colli, piovigginando sale, e sotto il maestrale, urla e biancheggia il Mac) da stappare insieme al Novello, poi la smentita secca e ufficiale arriva direttamente da Apple: “la nostra linea di prodotti per le festività è già completa”, ha detto a Macworld il portavoce Bill Evans. Ora si apre un nuovo spiraglio e possiamo di nuovo sperare che Apple abbia in mente qualcosa per il mini. Ci sarà comunque da aspettare il MacWorld 2009.