Angela Ahrendts intervistata al prossimo allo Year Ahead Summit di Bloomberg

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Il senior VP di Apple per il gli Store Angela Ahrendts è stata nell’ombra per qualche tempo. Ahrendts sarebbe dovuta diventare la portavoce del modo di intendere i negozi di Apple, ma non si è più sentito parlare di lei dopo il lancio di Apple Watch (primo lancio per Apple a non avere accumulato code di fronte agli Store grazie alle prenotazioni online).

L’auto di Apple arriverà nel 2020?

Il progetto Titan, così si chiama secondo le fonti “l’esperimento” automobilistico di Apple, procede a gonfie vele. L’azienda di Cupertino avrebbe già assunto un buon numero di ingegneri e manager soffiati a Tesla, General Motors e altri grandi nomi del settore. Ora arriva anche una nuova indiscrezione sulle tempistiche del lancio di una eventuale auto Apple: il 2020.

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L’auto Apple assomiglierà ad un Magic Mouse? Sicuramente no, ma i nuovi concept scarseggiano.

L’obbiettivo sarebbe quello di produrre un’auto che possa competere con nuovi modelli elettrici di fascia media che arriveranno sul mercato fra circa due anni. Da una parte ci sono le auto di GM, dall’altra la Model X di Tesla, la prima versione “popolare” dell’auto di Elon Musk. La Model X sarà in grado di percorrere più di 300 chilometri con una sola carica e costerà meno di 30.000 dollari.

iPhone: nel 2014 due modelli da 4,7 e 5,5 pollici?

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Apple sta davvero lavorando ad un iPhone con uno schermo di grandi dimensioni? Secondo quanto riportato da Bloomberg, la compagnia di Cupertino starebbe sviluppando due smartphone con schermi da 4,7 e 5,5 pollici, oltre a un nuovo sistema per il riconoscimento dell’intensità della pressione sui suoi dispositivi.

I magneti dell’iPad possono fermare un pacemaker, come tutti i magneti

Siete pronti per il magnet-gate, il nuovo “scandalo” che farà perdere tempo inutile alla divisione marketing di Cupertino in comunicati e smentite?
Se il “report” di Bloomberg Businessweek continuerà a girare e il conseguente interessamento dei media mainstream andrà a buon fine, ci sono buone possibilità di tempesta mediatica.
Gli ingredienti non mancano: un prodotto Apple (l’iPad), una studentessa 14-enne cervellona, la “scoperta” di un effetto nocivo dell’iPad sulla salute (di alcuni), vale a dire la capacità di fermare un pace-maker con i magneti presenti nel dispositivo e nelle Smart Cover.

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Se stretti attorno al collo, i cavi di un PaceMaker potrebbero strozzarvi

Apple è ottava tra i marchi più valutati al mondo

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLounge

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLoungeImmagine tratta da AppleInsider.com

Quanto vale il marchio Apple? Più di quanto valesse lo scorso anno, questo è sicuro. Ma non ancora quanto altri brand. Per avere un po’ di numeri ci viene in aiuto Bloomberg che si è avvalso del lavoro di Interbrand che ha stilato la classifica dei brand economicamente più forti, quelli maggiormente valutati, del globo. Si tratta di una Top 100 che è riassunta nell’immagine di apertura nella più breve Top 10.

Ci interessa la Top 10 perché Apple, dopo l’ultimo anno appena trascorso, è entrata a far parte delle dieci aziende con il brand più forte e valutato. L’azienda co-fondata da Steve Jobs era entrata nella Top 20 nel 2009, per raggiungere il 17 posto nel 2010 e scalare altre 9 posizioni nell’ultimo anno piazzandosi all’ottavo posto per il 2011.

iPhone 5: il 21 ottobre per Best Buy, Deutsche Telekom apre i preordini


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Buy, catena di centri commerciali tra le più celebri negli Stati Uniti, ha delle informazioni riguardo il lancio di iPhone 5. Almeno così pare stando ad una nota distribuita internamente e pubblicata da thisismynext.com. Il documento, di cui potete vedere uno screen qui sopra, riporta: Process Dsiplay o Granger installeranno un espositore Apple sui grandi display C2. Vi preghiamo di essere sicuri che un manager/amministratore delle chiavi sia disponibile alle 6 a.m. per accedere al negozio.

HTC vuole trovare un accordo di licenza con Apple

La “patent war” tra HTC e Apple potrebbe presto conoscere una tregua secondo quanto riportato da AppleInsider. Un dirigente del produttore di smartphone, principalmente con piattaforma Android, ha dichiarato pubblicamente che la sua azienda ha intenzione di trovare un accordo di licenza con Apple per mettere la parola fine alla disputa legale per la tutela dei rispettivi brevetti.

Come saprete, all’inizio di questo mese Apple ha ottenuto una pesante vittoria nei confronti di HTC, giudicata dalla ITC statunitense (con una sentenza preliminare) colpevole di aver violato due brevetti registrati dall’azienda di Cupertino. Come se non bastasse, Apple ha quindi approfittato del vantaggio per accusare HTC di un’ulteriore violazione della sua proprietà intellettuale.

iPad sostituirà la carta sugli aerei?

Il tablet dell’azienda di Cupertino potrebbe a breve essere protagonista anche ad alta quota. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, iPad è stato autorizzato dagli enti statunitensi per essere utilizzato come cartina digitale dai piloti di alcuni voli charter.

In questo modo, non è improbabile pensare che tale approvazione segni l’inizio di una lunga serie di richieste da parte delle compagnie di linea (e di trasporto) per poter sostituire vecchie mappe cartacee con dispositivi come iPad. Delta Air Lines, il secondo trasportatore del mondo, sta cercando di ottenere l’approvazione per testare iPad e tablet simili nelle cabine di pilotaggio durante il prossimo trimestre.

iPhone nano torna alla carica con MobileMe gratuito

L'iPhone nano in un immagine fake vecchia di due anni

Alla fine della scorsa settimana Bloomberg ha pubblicato alcune indiscrezioni sul lancio di un nuovo modello di iPhone più piccolo e meno costoso. L’articolo aveva tutta l’aria di essere il solito minestrone riscaldato a base di rumors sull’iPhone nano, vale a dire illazioni senza alcun fondamento che girano per il Mac Web ormai da più di due anni.

Stavolta, però, potrebbe esserci qualcosa di vero. Anche il Wall Street Journal è montato alla grande sulla giostra dei rumors e ha provveduto a rincarare la dose con un pezzo della “solita” Yukari Iwatani Kane che conferma le indiscrezioni sull’iPhone nano e aggiunge la possibilità che da giugno o giù di lì MobileMe possa diventare gratuito e includere un servizio di cloud storage e streaming per le librerie iTunes degli utenti.

iPhone 5 e iPad 2: NFC sul mercato mainstream?

Come riportato da Bloomberg, Apple potrebbe aver deciso di introdurre un chip NFC (Near Field Communication) nei prossimi modelli di iPhone e iPad per sfruttare tutte le funzionalità del sistema di pagamento già integrato in iTunes attraverso i propri dispositivi mobili.

Non è la prima volta che si sente parlare della possibile introduzione della tecnologia senza fili negli iDevice dell’azienda di Cupertino, ma in passato se ne parlava in termini molto vaghi. Ora, invece, secondo quanto afferma Olga Kharif di Bloomber, tutto potrebbe concretizzarsi con la presentazione dei prossimi modelli di iPhone (stranamente si fa riferimento solo ad AT&T, senza considerare Verizon; semplice dimenticanza?) e iPad.

Intel e Nvidia hanno trovato un accordo?

Secondo quanto riportato da Bloomberg, durante la scorsa settimana Intel e Nvidia sono state in contatto per cercare di trovare un accordo e porre fine alla causa legale tra le due aziende. Tutto è cominciato lo scorso anno nel mese di marzo quando Nvidia accusò il colosso di Santa Clara di aver violato l’accordo di cross-licensing che permetteva alle aziende di sfruttare vicendevolmente le proprie tecnologie.

La fonte del rumor è da attribuire a due persone, non identificabili per ovvi motivi, che tuttavia non hanno svelato i dettagli del “patteggiamento”. Come sostiene Uche Orji, analista presso UBS AG di New York, l’accordo permetterebbe ad entrambe le parti di evitare una lunga procedura legale. Soprattutto Intel trarrebbe dei benefici dal momento che potrebbe tornare ad utilizzare la tecnologia di Nvidia per competere con AMD.

Larry e Sergey volevano Steve Jobs come CEO di Google

Sergey Brin e Larry Page, i due co-fondatori di Google, avevano pensato a Steve Jobs come CEO di Google quando erano alla ricerca di un Chief Operating Officer per l’azienda nel 2001. Lo rivela un nuovo episodio di Game Changers, la serie di documentari di Bloomberg TV dedicata ai grandi innovatori della Silicon Valley di cui avevamo già parlato in occasione della puntata dedicata a Steve Jobs.

All’inizio del decennio, su pressione dei venture capitalist che allora gestivano gli investimenti, Sergey e Larry si erano messi a cercare qualcuno che potesse gestire a dovere un’azienda che non voleva smettere di crescere. In quel periodo i loro viaggi a Cupertino erano routine.

Steve Jobs non è convinto del successo di Apple TV?

Jobs, come abbiamo avuto modo di ricordare svariate volte, ha affermato che Apple TV rimane solo un hobby per la sua azienda e che sfondare nel settore delle pay-Tv è davvero impossibile al momento.
Con parole del genere, è davvero difficile dare credito a tutti i rumors che si sono susseguiti in questi giorni: la fantomatica iTV, a 99$ e con supporto ad iOS, alla luce di quanto Jobs ha dichiarato poco più di un paio di mesi fa, sembra davvero fuori dai progetti di Cupertino.
Eppure, per molti, iTV vedrà la luce proprio durante lo Special Event del prossimo 1 Settembre, anche se Jobs in prima persona non crede che possa avere successo.

iPad e Bloomberg sono inseparabili

Tra gli utilizzatori eccellenti di iPad spicca sicuramente il primo cittadino della Grande Mela. Stando infatti a quanto riporta il New York Daily News, il sindaco Bloomberg non se ne separerebbe praticamente mai, utilizzandolo per le più svariate funzioni.

Apple ha tentato di acquisire AdMob prima di Google?

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Un articolo scritto da Serena Saitto, Brian Womack e Connie Guglielmo per Bloomberg, sostiene il recente interesse di Apple nei confronti di AdMob, società specializzata in pubblicità per dispositivi mobili con sede a San Mateo, California. Interesse subito tramontato dopo che Google ha deciso di investire 750 milioni di dollari per poterla acquisire.

“AdMob Inc. è stata contattata da Apple riguardo una possibile acquisizione prima che la compagnia accettasse un’offerta da 750 milioni di dollari da parte di Google Inc., secondo quanto riferito da persone informate sui fatti”, si legge nell’articolo. Secondo una fonte che ha preferito rimanere anonima dal momento che la negoziazione non era pubblica, Apple ha contattato AdMob poche settimane prima che Google facesse la sua offerta,

Bloomberg e il coccodrillo di Jobs

Quando capitò a Mark Twain, lo scrittore statunitense rispose con grande ironia che le voci circa la sua morte erano state largamente esagerate. Ieri è toccato a Steve Jobs: Bloomberg ha pubblicato per errore sul proprio sito l’obit (diminuitivo di obituary, necrologio) del capo di Apple con tanto di XXXX al posto delle date e, ben più importante, con l’intera lista di fonti e contatti per i giornalisti che chiuderanno il pezzo. Non facciamo finta di stupirci. Uno dei benefit che si acquisiscono una volta divenuti grandi celebrità è anche questo: poter leggere il proprio necrologio in anticipo.