Il trailer del nuovo documentario su Steve Jobs, “The Man in the Machine”

Il 4 settembre arriverà nei cinema americani (e sarà disponibile on demand) un nuovo documentario sulla vita di Steve Jobs. Si intitola “The Man in the Machine” e lo ha girato il regista premio oscar Alex Gibney, già famoso per “Going Clear” un duro documentario su Scientology che aveva fatto infuriare i devoti del culto fondato da Ron Hubbard. Chi suole definire Apple come una specie di “chiesa laica” ha gli appigli giusti per lanciarsi in un parallelo con la reazione al documentario su Jobs da parte dei vertici Apple, cui “The Man in the Machine” proprio non è piaciuto.

Becoming Steve Jobs: nuova “biografia” del co-fondatore Apple

Un nuovo libro si aggiunge alla lunga lista di volumi dedicati alla vita di Steve Jobs. Si chiama Becoming Steve Jobs ed è frutto del lavoro trentennale di Brent Schlender, reporter per il Wall Street Journal e Fortune, che nel corso della sua carriera ha intervistato e conosciuto da vicino il co-fondatore Apple.

Christian Bale lascia il ruolo di Jobs nel film di Sorkin e Boyle

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Christian Bale non sarà Steve Jobs nel film di Aaron Sorkin diretto da Danny Boyle. Solo una manciata di giorni fa, Sorkin aveva confermato che sarebbe stato Bale a vestire i panni del CEO e co-fondatore di Apple nel lungometraggio tratto dalla biografia di Walter Isaacson. Ora arriva una notizia che cambia le carte in tavola. Bale non si sente adatto a interpretare il posto, e lascia il ruolo di protagonista del film a qualcun altro.

Christian Bale sarà Steve Jobs nel film di Sorkin

Christian Bale, il Batman di Christopher Nolan, sarà Steve Jobs nel film prodotto da Sony scritto da Aaron Sorkin e tratto dalla biografia ufficiale del co-fondatore di Apple. A confermarlo è proprio Sorkin, in una intervista rilasciata a Bloomberg per il programma Studio 1.0.

Aaron Sorkin parla del film su Steve Jobs alla D10


Aaron Sorkin è l’autore di The Social Network, pluripremiato lungometraggio sull’ascesa di Mark Zuckerberg. Ma non solo. Sorkin è (e sarà per diverso tempo) al lavoro sullo script del film su Steve Jobs, ispirato alla biografia scritta da Walter Isaacson. Lo sceneggiatore si è trovato a parlare con Walt Mossberg durante la D10 Conference, per discutere proprio sul film.

Aaron Sorkin scriverà la sceneggiatura del film ufficiale su Steve Jobs

E’ ufficiale: dopo “The Social Network” Aaron Sorkin scriverà la sceneggiatura del film tratto dalla biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson. Lo hanno annunciato ieri sera la Co-Chairman di Sony Pictures Entertainment, Amy Pascal e Doug Belgrad, Presidente della Columbia Pictures. I produttori per il progetto sono Mark Gordon, Scott Rudin e Guymon Casady.

Non si tratta del film indipendente cui parteciperà Ashton Kutcher ma del lungometraggio per il quale, a detta di molti, Sony Pictures ha completato l’acquisizione dei diritti del libro già da qualche mese. Indiscrezioni che a quanto pare hanno trovato rapidamente conferma.

Apple non vuole la Bio di Jobs come prova al processo contro Samsung

Uno dei passaggi più famosi e controversi della biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson è certamente quello in cui il co-fondatore Apple ne dice di cotte e di crude su Android, concludendo che avrebbe “speso fino al suo ultimo respiro, se necessario, e ogni centesimo che Apple ha in banca” per distruggere il sistema operativo mobile di Google, reo di aver copiato spudoratamente iOS.
E’ probabile che sia per questo e per qualche altro elemento contenuto nel libro che i legali di Apple hanno chiesto al giudice Lucy Koh di non ammettere la bio di Jobs come prova nel processo contro Samsung che si terrà a luglio in California.
E’ solo una delle richieste alla Corte avanzate dagli avvocati di Cupertino. E anche quelli di Samsung, naturalmente, hanno le loro.

Insanely Simple, il libro di Ken Segall su Apple e Steve Jobs

La biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson è uno dei libri più venduti del 2011. E’ stato un grande successo, com’era inevitabile vista l’uscita a poca distanza dalla prematura scomparsa del fondatore dell’azienda, lo scorso ottobre.
E’ difficile trovare qualcuno cui la biografia non sia piaciuta e il nostro sondaggio sull’argomento, che ha raccolto più di 1200 voti, mostra che la maggior parte di coloro che già l’hanno letta o la stanno leggendo mostrano di apprezzarla.
Per quanto la biografia sia un’esaustiva visione d’insieme della vita dell’uomo Steve, è forse leggermente superficiale sugli aspetti più tecnici dell’operato di Jobs imprenditore. Un’ottima critica in tal senso l’ha formulata John Gruber su Daring Fireball, secondo cui Isaacson, nel complesso, non è stato un buon biografo.
Personalmente credo che Gruber non abbia del tutto torto (leggete il suo articolo, ve lo consiglio) ed è per questo che attendo con ansia il libro di Ken Segallcreative che ha lavorato per anni a stretto contatto con Steve Jobs, ha avuto l’idea del nome iMac e ha collaborato alla realizzazione della famosissima campagna Think Different. Già dal titolo del volume, Insanely Simple, è facile intuire l’impostazione che Segall ha voluto offrire.

Apple Store 5th Avenue di New York: il cubo prima e dopo

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Venerdì scorso Apple ha svelato pubblicamente il nuovo look dell’Apple Store sulla Quinta Avenue di New York. Il cubo di vetro è stato enormemente semplificato e nella nuova versione è costituito da 15 pannelli giganti, vale a dire 75 pannelli in meno rispetto ai 90 del “modello 1.0”.
Poche ore dopo la rimozione delle protezioni dall’opera appena completata, Apple ha aggiornato la pagina Web dello Store di New York con le foto del nuovo cubo. Un confronto diretto con le foto della precedente struttura era il minimo che si potesse chiedere. Ci ha pensato @rogerdodgerTM a mettere l’una di fianco all’altra le immagini del prima e del dopo.
La ristrutturazione del cubo sulla 5th Avenue non è cosa da poco ed ha un significato profondo per l’azienda di Cupertino. Lo spiega anche Walter Isaacson nella sua biografia ufficiale di Steve Jobs.
Spoiler Alert: nei prossimi paragrafi citiamo un passaggio della biografia di Steve Jobs. Siete avvisati: se non l’avete ancora letta e non volete conoscere dettagli in anteprima, non leggete oltre.

La bio di Steve: 379.000 copie vendute in una settimana

La biografia di Steve Jobs firmata Walter Isaacson si sta rivelando un grande successo. Nel corso della prima settimana di commercializzazione negli U.S.A. sono state vendute 379.000 copie del libro. Lo rivela Nielsen Bookscan US, che si occupa di tracciare le vendite di libri in ogni formato, comprese ovviamente le vendite online e i download delle versioni ebook.
Il libro ha subito scalato la classifica dei bestseller ma non è ancora un successo da record. Non è bello sentirselo dire così, coi crudi numeri a riprova, ma pare proprio che le memorie del Presidente George W. Bush, pubblicate l’anno scorso, ad una settimana dal lancio abbiano venduto ancora meglio (430 mila copie).

La Mercedes di Steve senza targa: svelato il mistero

Come alcuni di voi già sapranno, in questi giorni su TAL siamo entrati in modalità spoiler-free, per consentire a tutti di leggere in santa pace e senza fastidiose anticipazioni la biografia di Steve Jobs. La precauzioni che ho adottato per evitare di essere vittima io stesso degli spoiler che tutti i siti del Tech Web sembrano intenzionati a pubblicare, mi spingono ad ignorare molti articoli che popolano il mio feed reader sulla base dei loro titoli. Se nel titolo si annida la promessa di una rivelazione succulenta solitamente tiro oltre senza leggere di più, non senza una punta di risentimento verso chi vuole a tutti i costi rovinarmi la lettura di un libro ben scritto e denso di piccoli particolari da gustare con calma.
Per questo motivo ho quasi mancato una “vera rivelazione” su uno dei tanti misteri mondani che fornivano quel tocco di eccentricità post-hippy alla figura di Steve Jobs: il motivo per cui la Mercedes dell’iCEO circolava sempre senza targa.  Presupponevo, sbagliando, di trovarmi di fronte ad un altro estratto del libro di Walter Isaacson. Lo svelamento del “segreto della targa” va invece attribuito a Jon Callas, CTO di Entrust con un passato alla Apple.

Dalla biografia: Steve e la “distruzione di Android”; l’iCEO triste per HP

Lunedì prossimo uscirà in tutto il mondo la prima biografia autorizzata di Steve Jobs, firmata Walter Isaacson. L’attesa è alle stelle, mentre cominciano a trapelare altri brani salienti del libro che senza ombra di dubbio si piazzerà immediatamente in testa alle classifiche di vendita in mezzo mondo. Dopo La Stampa, che ieri ha pubblicato un interessante passaggio sul rapporto fra Jobs e Jony Ive e dopo Repubblica, che ieri ha pubblicato uno stralcio della traduzione italiana gentilmente fornito da Mondadori (il cortocircuito politico-editoriale è parecchio interessante) in cui si racconta la storia dell’iPod special edition per gli U2, ecco che oggi saltano fuori altri passaggi salienti grazie all’Associated Press.
Nella biografia si parla esplicitamente della rabbia di Steve nei confronti di Android e di come fu lui stesso ad ordinare la guerra legale contro HTC che aprì una seconda fase di quelle che ormai potremmo definire come “smartphone wars”. Ma ci sono anche altri spunti interessanti.

Spoiler Alert: seguono alcuni stralci della biografia, con dettagli riportati dalla Associated Press. Se non volete altre informazioni perché volete leggere il libro senza aver letto il “trailer”, non proseguite oltre.

La biografia di Steve Jobs esce il 24 ottobre

Steve Jobs e Walter Isaacson

L’editore statunitense Simon & Schuster ha annunciato ieri che l’attesissima biografia di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson arriverà sugli scaffali prima del previsto: non più a fine novembre come precedentemente annunciato bensì il prossimo 24 ottobre.
Il libro si può già ordinare su Amazon (dove le prenotazioni in questi giorni sono schizzate alle stelle) o anche tramite iBookstore. Nella versione italiana della libreria virtuale di Apple sono presenti due versioni del libro: una è l’edizione UK, a 15,99€, l’altra è la versione tradotta di Mondadori. Per entrambe la data di uscita è la stessa della versione americana, anche se Mondadori, cui avevo richiesto qualche giorno fa un commento, non ci ha fatto sapere se effettivamente la data è confermata ufficialmente e sostituisce la precedente.

L’autore dell’unica vera biografia autorizzata di Steve Jobs, ha condiviso con Phil Elmer-DeWitt, ieri, una testimonianza di cui vi consiglio vivamente la lettura. E’ un estratto dell’articolo che Isaacson ha scritto per il numero speciale di TIME di questa settimana, disponibile da oggi anche su iPad. Un altro estratto estremamente toccante dell’articolo di Isaacson è stato pubblicato da 9to5 Mac.

La bio di Steve lievita: 208 pagine in più

Dopo Amazon e iBookstore, ora anche l’editore Simon & Schuster ha iniziato ad accettare i preordini sull’attesissima biografia ufficiale di Steve Jobs firmata Walter Isaacson. E c’è una sorpresa: il numero delle pagine note fino a poco tempo fa è aumentato, passando da 448 a 656.
A notare il particolare è setteb.it, anche se non è chiaro se questo aumento sia dovuto a correzioni e soprattutto aggiunte dell’ultimo momento oppure se quella pubblicizzata dall’editore sia una versione del libro “potenziata” da contenuti extra, come parrebbe suggerire la definizione “enhanced eBook”.

La biografia di Steve Jobs ha una copertina

L’attesa biografia di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson ha una copertina e una nuova potenziale data d’uscita. Chi si aspettava una foto inedita del co-fondatore Apple rimarrà deluso: la Simon & Schuster ha scelto di utilizzare una foto che più famosa non si può, ovvero il “ritratto di Jobs con mano al mento”.
A svelare per prima il look del libro è Kara Swisher di All Things Digital, secondo cui l’annunciata biografia ufficiale non uscirà nel 2011, come precedentemente annunciato, ma molto prima. Il 21 novembre prossimo. In tempo per finire sotto l’albero di Natale e scalare la classifica dei best seller più venduti sotto le vacanze.