Secondo fonti vicine alla cosa, Apple ha appena donato 500.000 dollari in beneficenza ad un’associazione che si occupa di contrastare la povertà, SF Gives. L’iniziativa, introdotta per la prima volta lo scorso Marzo, nasce da un’idea di Marc Benioff, già CEO di Salesforce.com, e Daniel Lurie, CEO di Tipping Point, che hanno lanciato SF Gives con l’obiettivo di trovare venti aziende disposte a donare 500.000$ ciascuna in beneficenza, per un totale di dieci milioni di dollari da raggiungere entro mercoledì prossimo. Certo, con le somme che Apple conserva nelle sue casse una cifra simile sembra quasi irrisoria, ma si tratta comunque di un passo interessante perché sottolinea ancora una volta l’impegno filantropico di Tim Cook, da sempre portato avanti dal CEO.
Beneficenza
Laurene Jobs, un Apple II che torna a casa, e la beneficenza di Steve
Laurene Powell Jobs era ad una mostra d’arte a San Fracisco, qualche giorno fa, quando ha ricevuto un regalo inaspettato. Intorno al 1980, Laurene, moglie di Steve Jobs, aveva donato un Apple II a una organizzazione senza scopo di lucro per la cura dei problemi alla vista nei paesi in via di sviluppo. Ora il computer è tornato a casa.
(RED): Ive e Newson presentano l’asta con un video
Ne abbiamo già parlato ampiamente, ma non è la stessa cosa senza i bicipiti e la mascella volitiva di Jony. Mi riferisco all’asta (RED) che si terrà presso Sotheby nelle prossime settimane per raccogliere fondi a favore dell’associazione fondata da Bono, cantante e frontman della band irlandese U2.
Tim Cook: un caffè con il CEO costa 610 000 dollari
Quando sareste disposti a pagare per sedervi ad un tavolo di fronte a Tim Cook? Qualcuno è arrivato a sborsare oltre 600 000 dollari. No, Cook non ha chiaramente bisogno di raccogliere denaro, ma ha scelto di mettere a disposizione qualche minuto del suo tempo per una raccolta fondi a favore del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights in collaborazione con CharityBuzz.
La Apple filantropica di Tim Cook
Steve Jobs è stato spesso criticato, sia quando era ancora in vita sia dopo la sua morte, per lo scarso interesse che ha sempre nutrito verso la beneficienza e la filantropia. Nella visione del mondo dell’americano medio, e soprattutto dei media americani, il successo e la ricchezza devono essere controbilanciati da una “restituzione” alla società di parte della propria ricchezza. Un meccanismo che, per quanto generalmente lodevole, spesso sfocia nell’ipocrisia o nella spettacolarizzazione della beneficienza, soprattutto da parte dei personaggi dello show business.
A Steve Jobs non è mai importato più di tanto di ottemperare a questo dovere non scritto e se beneficienza ha fatto (e sappiamo che anche lui aveva a cuore le proprie cause) certamente non lo ha dato a vedere.
La “sua” Apple ricalcava un po’ quella tendenza, nonostante gli iPod (Product) RED ed altre iniziative meno pubblicizzate.
E’ una delle caratteristiche dell’azienda sulle quali Tim Cook ha espresso la maggiore discontinuità rispetto al proprio predecessore. Ulteriori prove di questa discontinuità arrivano dalle indiscrezioni su quanto discusso dal CEO con i dipendenti durante l’incontro che ha fatto seguito all’annuncio dei risultati fiscali, la scorsa settimana.
AppsForWater, compra un’applicazione e il ricavato andrà in beneficenza
Segnalo volentieri l’iniziativa di Gaucho Software che ha riunito una serie di applicazioni per Mac, iPhone e iPad a scopi benefici. Acquistando oggi una delle applicazioni che fanno parte dell’iniziativa, il 100% del ricavato verrà donato all’organizzazione no-profit charity: water.
Charity: water si occupa di portare acqua potabile nei paesi in via di sviluppo, finanziando progetti e iniziative sul tema (il 100% delle donazioni ricevute vengono indirizzate a questo scopo).
Comprando oggi una delle tante applicazioni che fanno parte dell’iniziativa AppsForWater, contribuirete a finanziare Charity: Water e i suoi progetti. Dopo il salto, alcune apps che varrebbe la pena acquistare (specialmente oggi).
VaVeliero, cover commemorativa in favore della Fondazione Umberto Veronesi
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di un evento milanese degno di plauso. Oggi torniamo a parlare di eventi benefici, ma questa volta a mettersi in luce con un’iniziativa di tutto rispetto è VaVeliero, azienda Made in Italy produttrice di accessori per iDevice.
Lo staff di VaVeliero, in memoria di Steve Jobs, ha deciso di ricordare l’iCEO con una cover commemorativa per iPhone 4/iPhone 4S che riporta il motto che con cui chiuse il discorso della consegna dei diplomi del 2005 alla Staford University: “stay ungry, stay foolish” (siate affamati, siate folli). E per sensibilizzare gli utenti sugli sforzi che la ricerca compie ogni giorno contro la malattia che ha causato la morte di iSteve, il cancro ed anche altre malattie che ancora non hanno delle cure, il ricavato delle vendite delle cover sarà devoluto a favore della Fondazione Umberto Veronesi.
Apple e Microsoft, due modi diversi di far beneficenza
Da quando il comando dell’ammiraglia Apple è passato nelle mani di Tim Cook ci sono stati diversi cambiamenti. Nuovi uomini chiave nel gruppo dei SVP, qualche giorno di riposo in più per i dipendenti della Mela per ricompensarli del loro impegno ed una nuova policy per quanto riguarda le donazioni. Senza più steve Jobs al comando, infatti, dalle casse della Mela usciranno un bel po’ di quattrini: 1 US$ donato da Apple per 1US$ donato dai suoi dipendenti (fino ad un massimo di 10000 US$ per dipendente). Ed il sistema di donazioni si estenderà, pian piano, anche ai reparti al di fuori degli U.S.A..
Storia diversa è invece quella di Microsoft che da quando ancora aveva come comandante in capo l’amico-nemico dell’iCEO, Bill Gates, ha fatto della beneficenza un cavallo di battaglia. Tanto che Gates e signora hanno istituito la Bill and Melinda Gates Foundation. Ma questo non basta. Rispetto ad Apple, Microsoft ha il merito di lasciare più libere le varie delegazioni sparse sul globo per quanto riguarda la beneficenza. Un esempio è l’evento voluto da Microsoft Italia che si è tenuto a Milano qualche giorno fa.
Humble Indie Bundle 3, cinque giochi al prezzo che vuoi tu
Torna l’Humble Indie Bundle, la terza versione del pacchetto è più ricca che mai. Per chi non lo sapesse, ricordiamo che Humble Indie Bundle è una iniziativa che nasce per promuovere i giochi indipendenti. E’ possibile acquistare un bundle con cinque giochi (per Mac, Linux e Windows) al prezzo che che vogliamo noi, l’offerta è libera e non esiste una cifra di partenza minima.
Non solo, perchè possiamo decidere come suddividere la nostra offerta, ovvero se donare tutti i soldi agli sviluppatori, o tutti i beneficienza (ad associazioni come Child’s Play), per esempio. Davvero una bella iniziativa per promuovere il movimento indie.