Con i suoi selfie, Samsung è più cool di Apple

Durante il processo Apple VS Samsung abbiamo scoperto che il Senior VP per il marketing Phil Schiller odia le pubblicità di Samsung che si prendono gioco degli acquirenti di Cupertino in coda agli Apple Store. Allora chissà cosa ne penserà della serie di selfie che Samsung sta lanciando su Twitter e con le quali sta promuovendo (con successo) Galaxy Note 3. Dopo Ellen DeGeneres agli Academy Awards, l’ultimo selfie madie in Samsung è quello di David Ortiz, giocatore dei Red Sox, che si è fotografato con il presidente Barack Obama.

Cook e i big della Silicon Valley dopo l’incontro con Obama

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Nella giornata di lunedì il CEO di Apple Tim Cook si è seduto ad un tavolo con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e altri 15 dirigenti della Silicon Valley per parlare di HealthCare.gov, il sito della riforma Obamacare che ha visto un lancio a dir poco fallimentare, e le questioni di privacy e sicurezza legate alla NSA che stanno molto a cuore ai dirigenti di queste aziende.

Tim Cook si incontra con Obama per parlare di NSA e HealthCare.gov

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Il CEO di Apple Tim Cook si incontrerà con il presidente Obama e altri dirigenti della Silicon Valley per parlare di due argomenti che in questo momento stanno molto a cuore al popolo americano. Stiamo parlando di NSA, privacy e sicurezza e del lancio fallimentare di HealthCare.gov, il sito tramite il quale è possibile selezionare e acquistare la propria assicurazione sanitaria.

iPhone vietato a Barack Obama

Obama Apple
Fare il Presidente degli Stati Uniti d’America vuol dire sacrificare molte delle cose, e tra esse anche utilizzare un iPhone. Lo sa bene Barack Obama, che pochi giorni fa ha dichiarato di non poter utilizzare il telefono di Apple.

PRISM: Apple (e molti altri) hanno consegnato i vostri dati alla NSA

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Si tratta della notizia del giorno. Probabilmente del mese. Forse dell’anno. La National Security Agency, agenzia statunitense specializzata nella sicurezza nazionale, ha avuto accesso negli scorsi sette anni ai dati degli utenti di Verizon, Microsoft, Skype, Facebook, Yahoo e persino Apple, in certi casi con l’accesso diretto ai server di queste compagnie.

Quick Look: I’m President Obama, AMA

Come probabilmente avrete letto un po’ ovunque stamane, il Presidente Obama ieri ha tenuto un veloce AMA su Reddit. Per i non iniziati, trattasi di un thread in cui una celebrità (o qualcuno che abbia dalla sua un’esperienza interessante o curiosa) risponde alle domande della community dei Redditor.
Il computer con cui POTUS si è connesso a Reddit, ha risposto (e ha fatto crashare i server di Reddit) lo vedete nell’immagine qui di seguito, diffusa dal suo staff su Twitter. E’ un MacBook Pro, con tanto di Magic Mouse (alla mancina) al seguito.

Obama: video in stile Apple per la rielezione

Ieri è partita ufficialmente la campagna elettorale per la rielezione di Barack Obama alla carica di Presidente degli Stati Uniti d’America nel 2012. Lo staff di POTUS ha diffuso un primo video promozionale per inaugurare il percorso verso le elezioni.

Il motivo per cui ve ne sto parlando qui su TheAppleLounge è che la prima cosa che ho pensato guardando il video (e come me, ho scoperto via Twitter, anche altri) è che fra questo promo e i video Apple c’è una somiglianza che va oltre l’adesione ad uno stile comune, ad una sorta di zeitgeist pubblicitario.

L’impressione è che qualche anno di promo Apple estremamente ben realizzati possa avere avuto un impatto importante sulla visione, sulla cultura e sull’estetica di chi cura l’immagine pubblica della persona più potente e importante degli Stati Uniti d’America.

Apple, Cisco, Oracle e quei capitali da rimpatriare

I conti di Apple non sono mai stati così sani. Le vendite vanno alla grande e i liquidi a disposizione dell’azienda crescono. Ma c’è un ma: buona parte dei profitti Apple avvengono ormai fuori dal suolo patrio e ingenti somme (miliardi e miliardi di dollari) sono “congelate” all’estero, in attesa di poter essere rimpatriate.

Il problema per cui quei soldi non tornano a casa? Semplice: il fatto che riportare negli U.S.A. quei capitali significherebbe versarne il 35% nelle casse dell’ufficio imposte. 
E’ per questa ragione che Apple e altre grandi aziende con sede negli U.S.A. (Cisco, Oracle e Pfizer fra le altre) starebbero premendo perché il governo approvi un periodo di “tax holiday” che consenta di riportare a casa i capitali versandone in tasse solamente il 5%.

Obama autografa un iPad con Adobe Ideas

Ma chi se ne frega direte voi, con tutti i problemi che hanno gli Stati Uniti e il mondo intero, se P.O.T.U.S. ha autografato un iPad con il suo ditone usando Adobe Ideas. Ma forse vi sfugge qualcosa: quello di Sylvester Cann (che vedete nella foto) è il primo iPad in assoluto firmato da un Presidente degli Stati Uniti. Come dite? L’iPad è nato sotto la presidenza Obama e quindi era impossibile che qualche Presidente lo firmasse prima di lui? Quisquilie.

Anteprima: Obama e il suo iPhone 4

Il Presidente Obama ha finalmente diffuso un messaggio alla nazione sul più grave problema del momento. Non la perdita di petrolio della BP né Le dimissioni del generale McChrystal ma la fastidiosissima “death grip” dell’iPhone 4. Una difficile questione a cui lui, in quanto mancino, è particolarmente sensibile. (Traduzione a seguire).

[Joy Of Tech]

Person of the year di TIME: Steve Jobs “in finale”

Anche quest’anno TIME magazine sceglierà a proprio insindacabile giudizio una “Person of the year”, ovvero un uomo o una donna che rappresentino efficacemente il 2009 appena trascorso. Nel 2008 fu il turno di Barack Obama, che era stato da poco eletto alla presidenza degli Stati Uniti. Nel 2007 fu la volta di Putin, mentre nel 2006 sulla copertina della rivista lo schermo di un Mac rifletteva (con un malriuscito effetto specchio ottenuto con carta argentata) ciascuno di noi, protagonisti della rivoluzione del web 2.0.

Fra i papabili di quest’anno, assieme a capi di stato e potenti di tutto il mondo compare anche il nome di Steve Jobs. I lettori possono dare un voto su una scala da 1 a 100 a ciascuno dei personaggi elencati. La classifica provvisoria (nel momento in cui scriviamo) vede in testa l’individuo collettivo rappresentato dai “contestatori iraniani” con una media di 91, a seguire Barack Obama (51) e terzo Steve Jobs(49).

Zunegate: il primo scandalo dell’era Obama

Con la vittoria di Obama alle presidenziali, Apple ha azzeccato indirettamente il miglior product placement della storia dell’azienda. Tempo fa vi segnalavamo come il presidente eletto fosse un convinto Mac User, così come molti di coloro che hanno gestito la sua campagna elettorale. L’aura di presidente Mac la scorsa settimana ha rischiato di incrinarsi pericolosamente quando Neil Santos, un reporter del Philadelphia City Paper, ha scovato il president-elect mentre utilizzava uno Zune, in palestra. Lo scandalo si è diffuso rapidissimo fra la comunità Mac prima che un portavoce di Obama intervenisse per smentire almeno in parte l’affermazione del giornalista.

Obamizzatevi con un plugin per PhotoBoot

Avete presente il noto poster di Obama in tre colori realizzato da Shepard Fairey? Quell’illustrazione in stile vector è divenuta uno dei simboli della campagna del nuovo Presidenct Elect e se ne sono visti rifacimenti di ogni sorta, anche in chiave umoristica. Ora anche chi non è esperto di grafica vettoriale e non ha voglia né tempo di seguire l’ottimo tutorial di VectorTuts per realizzarne una variante personalizzata con Illustrator potrà Obamizzare una propria foto semplicemente utilizzando PhotoBoot e il plugin Obamafy realizzato da Duby Kaufmann.

Barack Obama, un Mac alla Casa Bianca

Barack Obama è stato acclamato, a ragione, come il presidente internet. Il ruolo dei nuovi media, del web sociale e l’incredibile padronanza del mezzo da parte degli organizzatori della campagna del neo-eletto e da parte di Obama stesso è qualcosa che ha sorpreso molti, anche i più web-ottimisti. Scoprire che poi il president-elect sia addirittura un Mac user non può che dare una piccola soddisfazione in più a tutti gli amanti della Mela. Quale miglior product placement per un MacBook Pro, se non lo studio ovale?

Lo sappiamo bene che i problemi che dovrà affrontare Obama quando diverrà ufficialmente il 44° presidente a partire dal 20 gennaio saranno leggermente più complessi e importanti rispetto all’attesa del nuovo aggiornamento critico di Leopard. Il fatto che molte delle decisioni del nuovo inquilino della White House passeranno attraverso la tastiera del suo Mac non può però lasciarci indifferenti.

Jobs e Gates supportano Barack Obama

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Il percorso a tappe delle primarie americane procede a ritmo serrato. In campo democratico Obama e la Clinton si fronteggiano ancora testa a testa a suon di comizi, eventi, spot su tutti i media, e dunque in sostanza a suon di quattrini. Le campagne elettorali, si sa, macinano dollari su dollari e inevitabilmente chi ottiene maggiori contributi ha maggiori possibilità di successo nella corsa alla Casa Bianca.
Il meccanismo dei finanziamenti ai candidati presidenziali statunitensi è tuttavia totalmente trasparente e chiunque può accedere alle informazioni su contributi e contributori. E’ dunque semplicissimo scoprire chi hanno deciso di finanziare i due nomi più conosciuti dell’informatica: Steve Jobs e William Gates III.