Tim Cook rassicura gli investitori: in Cina tutto a posto

Il tracollo dei mercati cinesi ha toccato, come prevedibile, anche le azioni AAPL. Una reazione prevedibile, vista l’importanza del mercato cinese per l’azienda di Cupertino. Apple solitamente non commenta l’andamento delle azioni, ma in questo caso Tim Cook si è sentito in dovere di rassicurare gli investitori.

Il Q3 2015 è un record, e il titolo Apple crolla

Il valore delle azioni di un’azienda pubblicamente quotata non sono il riflesso dell’effettivo valore dell’azienda. O almeno, non sempre. Di sicuro non nel caso di Apple, che ieri ha ufficializzato un trimestre da record e allo stesso tempo ha subito una batosta che ha scosso il portfolio di parecchi azionisti. Principalmente per due ragioni collegate: il modo in cui “ragiona” Wall Street e il meccanismo perverso delle “previsioni” degli analisti finanziari.

wall street

Bob Mansfield passa all’incasso delle AAPL

Bob mansfield

Bob mansfield

Quando si dice un ottimo modo per iniziare la settimana: lunedì scorso il capo della divisione progettazione hardware di Cupertino, Bob Mansfield, ha venduto il 99% dei titoli Apple in suo possesso. Nel suo portfolio rimangono solamente 501 azioni AAPL e l’operazione ha consentito al SVP di incassare la notevole cifra di 13,7 milioni di dollari. Lo specifica un SEC Form 4 pubblicato da Apple martedì per documentare la transazione, come richiesto a tutte le aziende pubbliche statunitensi in questi casi. Secondo praticamente tutti i commentatori e analisti del settore, l’operazione non getta alcuna ombra sul futuro di Mansfield a Cupertino: il SVP è solo molto bravo a far fruttare le sue azioni.

Apple è una “magical growth story” nel settore tecnologico

Dopo la conference call di ieri sera (ore italiane) durante la quale Apple ha annunciato i risultati strabilianti (che hanno segnato un nuovo record) dell’ultimo trimestre fiscale, analizziamo quali sono state le reazioni delle più autorevoli voci della finanza a Wall Street. Il trimestre di marzo ha stabilito un nuovo record per le vendite di Mac, mentre per il settore mobile ha permesso di raggiungere circa 190 milioni di dispositivi iOS venduti nel mondo.

Mark Moskowitz di J.P Morgan ha rilasciato una nota agli investitori in tarda serata nella quale prevede un rimbalzo delle azioni di Apple nel momento in cui gli investitori riacquisteranno confidenza per la continua crescita di Apple. Una specie di boomerang, quindi, che potrebbe ritorcersi addirittura contro l’azienda di Cupertino, la quale ha segnato un nuovo record con una crescita dell’83% anno su anno (“troppo grande per ignorare come Apple sfidi la legge di gravità”, ha scritto Moskowitz).

Q409: profitti record per Apple

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Apple ha pubblicato poco fa un comunicato ufficiale con cui annuncia i risultati dell’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2009. Sono stati tre mesi da record, con profitti stellari raggiunti grazie alle vendite dei Mac e di iPhone.
Il fatturato del Q409 ammonta a 9,87 miliardi di dollari, con un profitto netto di 1,67 miliardi, pari a 1,82$ per azione. I risultati sono particolarmente sorprendenti se confrontati con il Q408: durante lo stesso trimestre lo scorso anno Apple incassava 7,9 miliardi di dollari con un profitto di 1,14 miliardi.

Un nuovo giovedì nero per AAPL

Il titolo di Apple ha perso ieri 6,72 punti percentuali chiudendo a 80,49$ per azione, praticamente la quotazione di AAPL di quasi due anni fa (Gennaio 2007). Il picco negativo arriva dopo un periodo di forti oscillazioni: dapprima il crollo del titolo a fine settembre dovuto al downgrade del rating da parte di due analisti buontemponi, poi una leggera ripresa stroncata dal falso infarto di Steve Jobs che ha fatto scendere il valore sotto la soglia psicologica dei 100$, di seguito ancora una risalita fino a 110$ registrata a metà ottobre ed ora di nuovo il baratro degli 80,49$. Tutto questo nonostante Apple sia una società sana, con una disponibilità di liquidità invidiata da tutto il settore, e previsioni rosee (nel limite che al termine “roseo” può imporre lo zeitgeist attuale).