La nuova vita di Apple nelle aziende

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Apple ha da sempre la nomea di essere una azienda che dedica i propri prodotti al pubblico di utenti. Alla persona media che vuole usare il proprio Mac per creare l’album fotografico o il video della vacanza, per capirci. Oltre a questo pubblico di ‘utenti medi’, c’è poi una schiera di creativi che apprezza il software disponibile in esclusiva su sistemi Apple per il loro lavoro.

Mac: in un anno raddoppiate le vendite alle aziende

Le vendite in ambito aziendale dei computer di Apple dovrebbero fare notizia. A pensarlo è Charlie Wolf di Needham & Company, che ha pubblicato i risultati da record degli ultimi mesi. L’analista ha sottolineato come, in un mercato dove le vendite di PC sono in calo del 13,3 percento, Apple è riuscita, nel corso di un anno, ad aumentare le vendite dei suoi computer del 62,7 percento.

Apple è il primo marchio al mondo

Per la prima volta da quando esiste la classifica stilata (nata 13 anni fa) da Millward Brown Optimor, conosciuta con il nome di BrandZ Top 100, Apple ha completato la scalata raggiungendo il primo posto ai danni di Google. La classifica, aggiornata periodicamente, valuta i più influenti marchi sul mercato in diversi settori dal punto di vista economico-competitivo.

BrandZ nasce per classificare le più importanti aziende che creano ricchezza attraverso la vendita di beni e servizi direttamente al consumatore (che sia privato o aziendale), valutando l’importanza del marchio piuttosto che dell’azienda in sé. E’ una classifica che tiene conto di una profonda analisi finanziaria, integrata con ricerche sui consumatori (grazie ad un database con 2 milioni di sondaggi condotti in 30 diversi paesi).

iOS conferma la leadership nel settore Enterprise

Secondo quanto emerso da un’indagine condotta da Good Technology, nell’ultimo trimestre si è delineato un aumento del 64% dello share di iPad tra tutte le attivazioni effettuate nelle oltre 2,000 aziende servite. Good Technology è un provider di servizi mobili per le aziende.

Il forte incremento ha permesso all’azienda di Cupertino di consolidare la leadership nei confronti di Google e Android, mantenendo più del doppio delle attivazioni portate a termine durante tutto il 2010. Per chi non la conoscesse, Good Technology è un’azienda che fornisce servizi di messaggistica push, gestione dei dispositivi e servizi di sicurezza per gli utenti in ambito Enterprise (di fatto rappresenta un’alternativa ai servizi offerti da RIM con BlackBerry).

Apple e Unisys per sfondare nell’industria e nel governo USA

In base a quanto riportato in un articolo di Bloomberg, Apple sta cerando di estendere il proprio mercato nel settore industriale e presso le agenzie governative degli Stati Uniti.

Per raggiungere lo scopo Steve Jobs ha incaricato Unisys Corp., azienda che fornirà la manutenzione ed altri servizi a tutte le aziende e gli organi amministrativi che decideranno di acquistare i prodotti dell’azienda di Cupertino.

iOS tiene testa ad Android in ambito aziendale

Come riporta AppleInsider, il sistema operativo mobile di Apple tiene testa a quello open-source di Google anche in ambito aziendale, nonostante Android abbia praticamente quintuplicato la sua quota di mercato nell’arco di nove mesi.

iOS di Apple riesce a mantenere a distanza di sicurezza Android, che deve raddoppiare ulteriormente la sua presenza in ambito corporate per poter raggiungere il sistema operativo dell’azienda di Cupertino.

Apple spende solo 1,5 milioni all’anno per le lobby

1,5 milioni di dollari, l’equivalente di qualche spicciolo ritrovato nella tasca dei pantaloni: ecco quanto spende Apple ogni anno per foraggiare i gruppi di pressione, le lobby che spingono sui governanti statali e federali statunitensi per approvare leggi favorevoli alle aziende che le pagano.

Una pratica regolamentata e trasparente, con dati pubblici a disposizione di chi li richiede. Se avete visto il film “Thank you for smoking”, filtratelo da alcune iperboli narrative e avrete sicuramente una mezza idea anche di come le lobby funzionino.

Ma 1,5 milioni di dollari sono tanti o pochi se spesi per questo tipo di attività? Beh, decisamente pochi. Silicon Alley Insider, in uno dei suoi “grafici del giorno”, ha messo a confronto la spesa in lobbying di Apple con quella di altri giganti dell’Information Technology (dati riferiti al 2009). La spesa di Cupertino è una bazzecola se confrontata alla spesa di altre aziende del settore, soprattutto in rapporto al fatturato.

iPhone Conference 2008 di Ginevra: cosa aspettarsi

In questo momento, mentre il presente articolo è pubblicato, parte della redazione di TAL si trova a Ginevra ad assistere, come preannunciato nei giorni scorsi, alla iPhone Conference 2008. La frase simbolo dell’evento è “How to get your company in people’s pocket“, che è possibile tradurre “Come mettere la tua azienda nelle tasche delle persone“. Partendo dal fenomeno mediatico di nome iPhone, i vari “speaker” invitati alla conferenza dimostreranno durante l’arco della giornata come iPhone stia avendo un fortissimo impatto sulle aziende come sui consumatori e spiegheranno come uno sviluppatore (anche indipendente) possa farsi strada in App Store.

HSBC pronta a passare ad iPhone 3G?

Le ultime dichiarazioni di Brenton Hush, CIO (Chief Information Officer) di HSBC, devono aver gelato il sangue nelle vene ai dirigenti della RIM, l’azienda produttrice degli smartphones Blackberry e attuale fornitore degli smartphone utilizzati dalla grande multinazionale del settore bancario: “Stiamo prendendo in considerazione iPhone per il gruppo HSBC… e quando dico questo intendo a livello globale“. Niente male se si considera che HSBC è un gigante da 300,000 dipendenti nel mondo.

Axel Springer AG si affida ai Mac

Der Apfel

Se pensate che l’Axel del titolo abbia a che fare qualcosa con Axl Rose, il cantante degli Guns N’ Roses, siete fuori strada e in questo articolo non sveleremo la data definitiva dell’uscita di Chinese Democracy. Axel Springer AG è infatti l’importante società editoriale tedesca che pubblica il Die Welt e i noti quotidiani di gossip Bild, più una serie di pubblicazioni minori in diversi paesi europei. L’azienda ha reso pubblica nei giorni scorsi la propria decisione di sostituire tutto il parco PC (qualcosa come 12.000 computer)  con macchine Apple entro cinque anni.

Nelle imprese i Mac costano meno di Windows

Un nuovo studio di Nucleus Research sembra sfatare il diffuso mito secondo il quale dotare la propria azienda di macchine targate Apple costa di più che dotarla di Pc Windows. La ricerca non prende in considerazione solamente l’investimento iniziale per l’acquisto dei Mac ma analizza con maggior cura il ROI, il Return On Investment, confrontando quello garantito dai computer di Cupertino con quello che comportano invece i più comuni PC.

IBM vuole passare a Mac?

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Il mondo trema e il cielo sta per cadere. Big Blue, il gigante cattivo che ventiquattro anni fa veniva preso a martellate da una atletica signorina in un noto spot Apple, vuole passare a Mac? Non proprio. Secondo quanto riportato da un documento interno di IBM, l’azienda ha iniziato a testare la possibilità di fornire computer Apple ai propri dipendenti. Per adesso si tratta di un semplice esperimento, limitato nel numero di dipendenti coinvolti, che mira ad ottenere un feedback sulla reale interoperabilità di più sistemi operativi all’interno delle strutture aziendali. In parole povere anche alla IBM si sono accorti dell’errore chiamato Vista.