Dal prossimo lunedì, ovvero il 7 giugno 2010, per i clienti AT&T finisce la favola del traffico dati illimitato attraverso il proprio iPhone. Ad annunciarlo è la compagnia stessa attraverso un comunicato in cui vengono presentati i nuovi piani tariffari relativi al traffico dati in vista dell’ufficiale abilitazione del tethering via iPhone anche negli States. Novità in negativo anche per iPad 3G: dal 7 giugno i futuri possessori del tablet di mamma Apple non potranno più sottoscrivere la tariffa dati illimitata al prezzo di 29,99 dollari al mese ma potranno attivare un piano da 2GB mensili al costo di 25 dollari.
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Apple spende solo 1,5 milioni all’anno per le lobby
1,5 milioni di dollari, l’equivalente di qualche spicciolo ritrovato nella tasca dei pantaloni: ecco quanto spende Apple ogni anno per foraggiare i gruppi di pressione, le lobby che spingono sui governanti statali e federali statunitensi per approvare leggi favorevoli alle aziende che le pagano.
Una pratica regolamentata e trasparente, con dati pubblici a disposizione di chi li richiede. Se avete visto il film “Thank you for smoking”, filtratelo da alcune iperboli narrative e avrete sicuramente una mezza idea anche di come le lobby funzionino.
Ma 1,5 milioni di dollari sono tanti o pochi se spesi per questo tipo di attività? Beh, decisamente pochi. Silicon Alley Insider, in uno dei suoi “grafici del giorno”, ha messo a confronto la spesa in lobbying di Apple con quella di altri giganti dell’Information Technology (dati riferiti al 2009). La spesa di Cupertino è una bazzecola se confrontata alla spesa di altre aziende del settore, soprattutto in rapporto al fatturato.
Il CEO di AT&T, iPad e la rete 3G
Ci deve essere qualcosa di leggermente distorto nella mentalità imprenditoriale dei dirigenti di AT&T. O almeno questo è quanto traspare dalle loro dichiarazioni, che la dicono lunga sul perché la maggior parte degli utenti iPhone statunitensi ami il proprio melafonino nonostante AT&T.
Tempo fa Ralph De La Vega, capo della divisione Servizi al Consumatore del carrier statunitense, aveva ipotizzato la possibilità di corrispondere degli incentivi ai “grandi utilizzatori” di traffico dati per convincerli a… navigare di meno. La grande trovata sarebbe servita a migliorare la condizione generale del network 3G di AT&T, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta densità.
Ora il CEO in persona, Randall Flagg Stephenson, ha dichiarato nei giorni scorsi, durante un incontro con gli azionisti, che AT&T non ritiene che l’iPad sarà un prodotto che sfrutterà molto i collegamenti Wi-Fi e meno la rete 3G: “Mi aspetto che non ci siano molte persone intenzionate a sottoscrivere un ulteriore abbonamento”.
Evento Apple del 27 gennaio: iPhone con Verizon?
Non sarà solo l’inedito “tablet, iTablet, iSlate o iPad” il protagonista dell’evento Apple del 27 gennaio perché è in arrivo un’importante novità anche per iPhone. Mentre tutti gli “iPhone maniaci” attendono la presentazione di iPhone OS 4.o e, perché no, anche di iPhone 4G, il Mac web estero è certo di un’importante verità: Verizon sarebbe pronta ad affiancare AT&T per quanto riguarda la vendita di iPhone negli USA. Una notizia che apparentemente interessa poco tutti noi ma che, invece, porta con sé un importante svolta: Apple e AT&T non potranno più giocare a “scarica barile” su temi caldi come, ad esempio, il tethering e la possibilità di effettuare chiamate Voip sfruttando la rete dati mobile.
AT&T: New York non è pronta per l’iPhone [Updated]
Immaginate di essere il più grande operatore telefonico dello Stato più potente del mondo. Avete qualche problemino di gestione delle reti con il vostro smartphone di punta in una delle più grandi metropoli di suddetto Stato. Qual è la soluzione da adottare? Potenziare la rete e migliorare il servizio per vendere più smartphone? No, interdire la vendita del dispositivo agli abitanti della grande metropoli. Più semplice, più rapido.
La scenetta surreale che vi ho appena descritto non è un’invenzione. E’ quanto sta combinando AT&T agli abitanti dell’area metropolitana di New York, Stati Uniti d’America. Chiariamo: non c’è un piantone di uomini in nero dell’AT&T ad aspettare i newyorchesi fuori dagli Apple Store. La limitazione è stata applicata, per il momento, al sito della compagnia.
AT&T dice la sua sull’Operazione Chokehold di Fake Steve Jobs
Ieri vi parlavamo di una curiosa iniziativa nota come Operazione Chokehold (strangolamento), messa in piedi un po’ per satira e un po’ per gioco da Dan Lyons, giornalista di Newsweek meglio noto come Fake Steve Jobs, ed intesa come protesta per il pessimo servizio che AT&T offre agli utenti iPhone negli USA. Fake Steve ha pubblicato sul suo blog un finto memorandum interno ad Apple che faceva riferimento a questa sedicente operazione di boicottaggio che consisterebbe nell’invitare il maggior numero di utenti iPhone ad attivare la propria connessione dati venerdì a mezzogiorno per un’ora consecutiva.
Un portavoce di AT&T, interrogato da Cult of Mac, ha fatto sapere che il carrier è a conoscenza della natura satirica dell’idea di Lyons ma ha precisato anche che l’istigazione di una protesta di questo genere è un atto irresponsabile.
Fake Steve Jobs lancia l’Operazione Chokehold contro AT&T
Gli utenti iPhone italiani hanno molto da rimproverare ai propri carrier, in primis per il cartello anti-concorrenziale delle due sorelle TIM e Vodafone finalizzato a tirare verso l’alto il prezzo del melafonino per convincere il maggior numero di utenti a sottoscrivere contratti capestro. Negli U.S.A. la concorrenza nel mercato della telefonia mobile gode di salute decisamente migliore, ciò nonostante sembra che anche gli utenti iPhone statunitensi non se la passino meglio di noi. Il problema di fondo è il pessimo servizio offerto da AT&T, unico partner di Apple per la distribuzione del melafonino, le cui reti 3G sembrano reggere molto male il peso di un gran numero di dispositivi collegati e comandati da utenti vogliosi di generare traffico dati.
Dan Lyons, giornalista di Newsweek, meglio noto come Fake Steve Jobs sta provando a cavalcare l’onda del malcontento generalizzato e vorrebbe riuscire ad organizzare una sorta di Network-strike, un’azione dimostrativa coordinata e plurale volta a mettere in ginocchio il network di AT&T ad un’ora prefissata in segno di protesta.
iPhone e AT&T: non è più amore. Spunta T-Mobile
Gli operatori telefonici mobili sono sempre più oggetto di critiche: ognuno di noi, a ragione, desidererebbe tariffe ogni giorno più vantaggiose oltre ad una impeccabile copertura di rete. Purtroppo le nostre speranze saranno difficilmente soddisfatte in prossimo futuro e fa quasi piacere leggere che anche dall’altra parte del mondo le cose non sono poi così diverse.
I clienti di AT&T (il colosso delle telecomunicazioni che mantiene l’esclusiva di iPhone sul suolo americano) si lamentano della scarsa copertura della rete e dei pessimi servizi offerti: una pessima pubblicità che di rimando arriva anche a toccare Apple rischiando così di mettere in cattiva luce il gioiellino iPhone. Probabilmente è a causa di questa notizia che oggi è rimbalzato un inedito rumor: Apple potrebbe affidare iPhone a T-Mobile, altro colosso statunitense delle telecomunicazioni.
La lotta è aperta: ecco cosa può cambiare globalmente se Apple decidesse di aprire il mercato anche a T-Mobile o ad altri operatori americani di telefonia mobile.
AT&T contro Verizon: Apple dice la sua con due spot
In queste settimane negli Stati Uniti si sta consumando un vero e proprio scontro mediatico (e legale) fra i due carrier più importanti dal paese. Da una parte Verizon, che ha lanciato una campagna pubblicitaria che attacca nel vivo iPhone e AT&T mostrando una mappa del paese in cui viene evidenziata la scarsa copertura della rete 3G. Dall’altra AT&T che oltre ad aver denunciato Verizon per pubblicità ingannevole ha provveduto a lanciare alcuni ads con Luke Wilson che rispondono direttamente alla “pubblica sfida”.
Ora anche Apple entra a gamba tesa nella questione con un paio di spot che cominceranno a girare sui canali televisivi statunitensi in questi giorni, in cui vengono elencate alcune peculiari funzioni garantite dalla connessione 3G che gli smartphone di Verizon, connessi su rete CDMA2000, non possono invece permettersi di implementare. Il denominatore comune è questo: con il 3G si possono effettuare chiamate e contemporaneamente navigare su internet. Con la rete CDMA2000 no.
iPhone e Verizon: AT&T pronta a perdere l’esclusiva?
Dopo aver lanciato iPhone negli USA con un contratto di esclusiva con AT&T (colosso delle telecomunicazioni a stelle e strisce), Apple con il tempo ha capito che consentire la vendita del melafonino a due o più carriers locali è il modo migliore per incrementare le vendite del suo prodotto. Le dinamiche che entrano in gioco sono diverse (in primis la concorrenza tra operatori che li spinge ad offrire promozioni e il desiderio dei clienti di evitare la MNP) e la conseguenza comune è un amento fisiologico delle vendite.
Per quanto riguarda il mercato americano, Verizon non ha mai nascosto un interesse nei confronti di iPhone e da sempre sono presenti rumors che vedono un accordo molto vicino tra le aziende. Il CEO di Verizon, dopo aver bistrattato iPhone nello spot del Motorola Droid, lancia messaggi di amore ad Apple. Se davvero terminasse l’esclusiva tra AT&T e Apple, non sarebbe solo lo scenario USA a cambiare radicalmente.
Ufficiale: AT&T supporta il VoIP over 3G su iPhone
Uno dei grossi limiti di applicativi VoIP come Skype o Fring su iPhone 3G e 3GS è l’impossibilità di utilizzarli per effettuare e ricevere chiamate sfruttando la connessione 3G. Qualcosa, in questo senso, è finalmente cambiato. Almeno negli Stati Uniti.
Dopo la diffusione di alcune indiscrezioni riportate dal Washington Post e attribuite a fonti vicine ad AT&T, il carrier U.S.A. (partner unico di Apple per la distribuzione di iPhone negli Stati Uniti) ha ufficializzato il supporto dei servizi VoIP con connessione 3G sull’iPhone. Il palcoscenico per tale annuncio sarebbe dovuto essere la CTIA Conference, evento che riunisce i grandi nomi dell’industria della telecomunicazione, al via quest’oggi a San Diego ma l’operatore statunitense ha anticipato i tempi con un comunicato stampa.
Sulle promesse degli operatori
Negli Stati Uniti è già polemica perché AT&T ancora non ha preparato la sua rete per poter supportare l’invio di messaggi multimediali MMS per i suoi utenti. Ricorderete forse che, durante la presentazione del firmware 3.0, il pubblico rumoreggiò, vedendo che la funzionalità di tethering e quella di MMS non sarebbero stati disponibili da subito per gli utenti del colosso statunitense delle telecomunicazioni.
Le cose starebbero, però, per cambiare: AT&T ha infatti annunciato che a partire dal 25 settembre prossimo i messaggi multimediali saranno supportati per gli utenti di iPhone 3G e iPhone 3Gs, mentre per i possessori del primo modello del telefono mobile di Cupertino, come noto, questa funzionalità non è stata inserita da parte di Apple.
Nuovo iPhone video già in vendita l’8 Giugno?
Circola da poche ore un nuovo rumor che, se confermato, spazzerebbe via in un attimo tutto ciò che abbiamo letto e scritto fino ad ora. Il nuovo iPhone video (così viene chiamato il nuovo iPhone 2009 nel rumor che vi proponiamo) potrebbe essere già disponibile nei negozi USA l’8 Giugno, giusto al termine del keynote del WWDC 2009 (presumibilmente in Italia lo potremmo acquistare il giorno seguente poiché il fuso orario ci è svantaggioso). E c’è ancora di più: il nuovo iPhone video sarà disponibile nelle versioni 8GB, 16GB, e 32GB: mancherebbe l’annunciata versione economica da 4GB che però arriverebbe poco dopo. Con questa nuova indiscrezione si capisce quanto sia ricca di aspettative e di fantasia l’attesa del popolo Apple nei confronti del nuovo iPhone video. Questa indiscrezione, però, ci pare esagerata: scopriamo il perché.
Dammi un iPhone 32GB e hai un Blackberry Bold. Un iPhone 32GB?
In questi giorni continuano a susseguirsi le indiscrezioni circa l’arrivo di un nuovo iPhone 32GB: impossibile dire se tutto questo sia opera di “photoshoppers” burloni oppure sia opera di qualche webmaster poco attento alla segretezza dei delle informazioni che maneggia. Come si evince perfettamente dalla foto, sul sito delle permute di AT&T per i dispositivi BlackBerry è presente un fantomatico iPhone da 32GB: nonostante l’immagine stata inviata da un anonimo utente, è possibile verificare la correttezza dell’informazione perché la voce “iPhone 32GB” è ancora disponibile. Ed è quello che noi di TAL abbiamo fatto: iPhone 32GB per AT&T esiste davvero e, se usato e in buone condizioni, vale “appena” 335 dollari. Ne prendo 10, grazie.
Nuovo iPhone: AT&T pronta a diminuire i prezzi. E in Italia?
Questa volta non è arrivata nessuna nuova indiscrezione su come sarà il nuovo iPhone ma un interessante rumor su quelle che potrebbero essere le prossime tariffe di AT&T rivolte al nuovo modello del melafonino. Come tutti sappiamo, a parte in Italia e qualche altro “paradiso telefonico” in cui iPhone viene venduto anche senza siglare un contratto biennale a fronte di un prezzo maggiorato, in tutto il mondo per acquistare il melafonino è necessario pagare un canone mensile che, di paese in paese e di operatore in operatore, offre servizi diversi. Si vocifera dunque, per la felicità dei clienti americani, che AT&T potrebbe abbassare le tariffe per rendere più appetibile il nuovo iPhone in un mercato della telefonia mobile che stenta a riprendersi pienamente dal momento di crisi economica.
Fermandomi un attimo a pensare, la domanda nasce spontanea: cosa mai accadrà in Italia dopo la presentazione del nuovo iPhone?
iPhone 3G: anche negli USA acquisto online spedito a casa
A chi fosse ancora scettico riguardo al prossimo arrivo di un nuovo iPhone, sottopongo una notizia che ha fatto il giro del Web nella serata di ieri. È ora possibile acquistare negli USA iPhone 3G direttamente dall’Apple Store online. E qual è la novità, dirà ora il più attento tra voi?
Ecco, la novità è che non sarà più necessario recarsi presso un negozio Apple per concludere l’acquisto ma sarà possibile attivare il contratto biennale con AT&T dalla propria abitazione. La presente procedura era già possibile con lo store online di AT&T: siamo sicuri che la stessa esperienza, gestita da Apple, possa risultare più piacevole per l’utente finale.
iPhone: senza contratto anche negli Apple Store. Nuovo modello in arrivo?
Dopo AT&T, anche negli Apple Store americani è in vendita una “particolare versione di iPhone 3G“: non serve più l’oneroso contratto con AT&T per portarsi a casa il gioiellino di casa Apple. Sono ormai molte e sempre diverse tra loro le voci che vogliono l’arrivo (nel classico periodo Giugno-Luglio) del nuovo modello di iPhone e questa “novità” di un melafonino disponibile senza contratto non fa altro che animarle sempre di più. Il tutto sembra infatti la classica mossa commerciale dello svuotamento del magazzino utile per far spazio a qualcosa di nuovo, cercando di monetizzare il più possibile.
Apple e AT&T citati per lentezza della connesione 3G
L’America, per luogo comune, è considerata da molti anche la nazione in cui è possibile portare in tribunale chiunque (o qualunque azienda) per la più futile questione. Se si fa caso ai dettagli dei beni che vengono prodotti in America, sono spesso presenti, ad esempio, alcuni avvisi per evitare che l’utente compia qualche azione stravagante con il prodotto stesso e poi “faccia causa” all’azienda per mancata avvertenza. Se in Italia la connessione 3G latita e noi utenti ci lamentiamo con i poveri addetti ai call center (ultimo esempio è la piaga della connessione 3G da iPhone su rete Vodafone su cui TAL indaga da tempo e vi presenterà i risultati prossimamente), in America si passa spesso per vie legali. Apple e AT&T, infatti, sono appena state coinvolte in una nuova causa legale per via delle disfunzioni della connessione internet mobile attraverso il melafonino.
iPhone OS 3.0: con USB Tethering iPhone diventa un modem
Lo aveva annunciato tra le righe Scott Forstall (Senior Vice Presidente per il software di iPhone) durante la conferenza dedicata all’iPhone OS 3.0 e sono arrivate prontamente le prove: all’interno dell’iPhone OS 3.0 è presente un anche una nuova funzionalità che permette di trasformare iPhone in un modem USB o bluetooth per poter navigare ovunque con il proprio computer. L’unico problema, come peraltro accennato da Forstall stesso, è mettere d’accordo tutti i vari operatori telefonici mondiali: paradossalmente potrebbe essere possibile utilizzare la funzione di tethering di iPhone in Spagna ma non negli USA.
iPhone: AT&T da giugno accetterà permute per il nuovo modello?
Si fa strada un rumor davvero interessante se rapportato all’ottica che vuole l’arrivo del nuovo modello di iPhone per Giugno 2009. Si vocifera infatti che AT&T (che ricordiamo essere il colosso della telefonia USA carrier ufficiale di iPhone) abbia pronto un piano singolare: accetterà dai suoi clienti, in permuta, il vecchio telefono cellulare per poter consegnare loro un nuovo modello ad un prezzo allettante.
La notizia può essere letta in due modi totalmente opposti: c’è chi vede in questa decisione inedita la maniera di allontanare lo spettro della crisi economica che sembra aleggiare anche nel florido mercato della telefonia mobile e c’è invece chi legge in questa “scelta aziendale” l’arrivo di un nuovo quanto importante telefono cellulare, cioè la nuova versione di iPhone.
iPhone come modem: nuovi rumors sul tethering
Nonostante quanto avvenuto per il MacWorld 2009, non si placano i rumors riguardo alla possibilità di utilizzare iPhone come modem. Il tethering ufficiale (senza quindi la necessità di applicare il Jailbreak al proprio melafonino) è forse una delle features “dimenticate da mamma Apple” che più è attesa dagli iPhoners mondiali. Se i rumors precedenti indicavano la possibilità di utilizzare iPhone come modem previo pagamento di un obolo, questa nuova indiscrezione trapelata si discosta ben poco. Nuovo è però il prezzo richiesto: si passa dai 30 Dollari ad “appena” 10 Dollari al mese. In tutta questa vicenda, sia Apple che AT&T non stanno proprio facendo una bella figura: c’è però un colpo di scena alle porte.
iPhone come modem: tethering finalmente in arrivo?
La possibilità di usare iPhone come modem (tethering) avrebbe dovuto essere “dietro l’angolo” già due mesi fa: purtroppo non si è ancora avverato nulla e i possessori del melafonino si sono rassegnati ad acquistare una chiavetta per la connessione internet mobile oppure hanno applicato il Jailbreak per poter installare applicazioni come PDAnet. Sarà il clima di euforia generale pre-MacWorld (sebbene senza papà Steve si spera possa essere avvincente), sarà che a poche ore dalla presentazione dei nuovi prodotti “ognuno dice la sua”, ecco che ritorna il rumor che vuole AT&T pronta a permettere il tethering da iPhone. I rumors precedenti, se questa nuova indiscrezione risulterà veritiera, sono stati rispettati: il tethering da iPhone avrà un costo non indifferente. Cosa succederà nel resto del mondo e, soprattutto, cosa diavolo si inventeranno TIM e Vodafone questa volta?
iPhone come modem: colpo di scena?
Stiamo, ormai da troppo tempo, assistendo a una di quelle telenovelas i cui spettatori sanno già in partenza non finirà mai, ma, sono compiaciuti nel seguirla per via di protagonisti affascinanti, personaggi malvagi e colpi di scena impensabili. Anche nella storia infinita dell’utilizzo di “iPhone come modem” ci sono dei protagonisti carismatici (tra cui Steve Jobs), i “cattivoni” rappresentati dalle compagni telefoniche (AT&T in testa) e colpi di scena impensabili (l’applicazione NetShare ritirata dal mercato poche ore dopo la sua pubblicazione). Quando Apple permetterà la presenza su App Store di applicazioni che permettano di usare iPhone come modem (il cosiddetto tethering)? Forse il finale di questa lunga storia è più prossimo di quanto possa sembrare con un inaspettato colpo di scena.