La statua di Steve Jobs che verrà installata a Cupertino

E’ stata svelata ieri, a Belgrado, la statua di Steve Jobs che Apple installerà all’interno della propria sede in quel di Cupertino. Le prime foto mostrano un modello in scala della statua finita, che secondo quanto riporta MacRumors sarà alta dai 3 ai 5 metri e verrà spedita a Cupertino una volta completata.

La statua è composta da un busto di Steve installato su  un cippo alto e stretto, “ornato” a sua volta dai numeri 1 e 0, dalla lettera A latina, da una antica lettera cirillica serba simile alla E e dall’ultima lettera dell’alfabeto cirillico serbo, la Ш, utilizzata come piedistallo per la statua.

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Glitch Art facile con Image Glitch

Avete mai sentito parlare di Glitch Art? E’ una pratica artistica digitale abbastanza diffusa che consiste nella rivalutazione estetica degli errori provocati dagli strumenti di imaging digitale, siano essi le foto e videocamere che usiamo ormai con frequenza quotidiana o i software che le immagini ci permettono di manipolarle.

Michael Tompert e l’arte di distruggere prodotti Apple

YouTube è ormai infestata dai video di sciroccati di varia estrazione che non appena esce un nuovo prodotto Apple si fiondano a comprarlo per distruggerlo nei modi più disparati, all’inconsapevole ricerca dei propri warholiani 15 minuti di celebrità.
Michael Tompert ha portato questa pratica “to the next level”, come direbbero gli americani, e ha deciso che i prodotti Apple, distrutti ad arte, potevano essere il soggetto per le sue fotografie. Ma non pensate che la mano di Michael sia armata dall’odio verso Cupertino, da semplici ragioni pubblicitarie à là Will It Blend o dalla semplice ricerca della facile fama che crede di ottenere chi realizza i video di cui sopra. Tutt’altro. Quello di Tompert è un vero e proprio omaggio alla bellezza dei prodotti Apple.

Una faccia da PhotoBooth

E’ inutile negarlo. Tutti i Mac Users, prima o poi, si sono sentiti chiedere la fatidica domanda da un amico poco tech savvy: “Che cos’ha il tuo Mac in più rispetto ad un PC?”. Tutti, almeno una volta, avranno rinunciato ad intavolare discussioni tecno-filosofiche e avranno semplicemente lanciato PhotoBooth e attivato alcuni dei filtri integrati nel programmino, con il chiaro intento di strappare facili WOW e l’approvazione divertita dell’amico la cui faccia è appena stata trasformata in un grugno contorto grazie alla potenza di Quartz Composer.

Il designer Mark Pernice non si è accontentato della dimensione ludica del giochino PhotoBooth ed ha voluto fare un passo ulteriore, motivato dalle più pure intenzioni artistiche. Ha scattato una foto della sua faccia distorta con il programma e poi, con l’aiuto di un esperto di effetti speciali, ha trasformato il ghigno bidimensionale in una vera e propria maschera indossabile.