iTunes Preview: contenuti dello Store visibili sul browser

itunes-previewDopo il Singolo della settimana, Apple ha inaugurato un nuovo servizio web dedicato ad iTunes Store, iTunes preview. Lo scopo è di poter navigare tra i contenuti (per il momento solo quelli che riguardano la sezione musica) di iTunes Store senza dover necessariamente utilizzare l’applicazione nativa (iTunes, ndr).

Ciò è stato ottenuto reindirizzando tutti i link generati dall’applicazione ad un sito chiamato, appunto, iTunes preview. La nuova sezione del sito Apple offre tutti i dettagli di ogni contenuto, dai commenti alle recensioni, in modo da poter fornire le stesse informazioni sia navigando con il proprio browser sia utilizzando iTunes. E’ anche possibile esplorare album e brani per genere.

iWork on-line già da oggi?

Qualche giorno fa vi avevamo proposto un rumor davvero interessante: iWork e iMovie trasformate in applicazioni web e presumibilmente connesse al pacchetto MobileMe. C’è un nuovo importante indizio riguardo alla versione on-line di iWork che è puntualmente indicato da 9to5Mac: il dominio iWork.com, che è di proprietà di Apple da lungo tempo, è impostato per andare on-line proprio questa settimana con una versione beta di questa nuova piattaforma. È interessante notare come Apple voglia provare ad entrare in un settore di mercato dominato da Google Docs che, come sapete, è offerto gratuitamente a tutti gli utenti registrati. Come sarà strutturata effettivamente la versione on-line di iWork? Ecco la versione del noto sito di rumors.

Macworld 2009: iWork e iMovie diventeranno web-applications?

Mancano davvero pochi giorni all’ultimo Macworld di Apple, ma i rumors, ormai parte integrante di qualunque evento collegato alla mela, non smettono di susseguirsi, stuzzicando le nostre aspettative per questo attesissimo evento.

A quanto pare Apple starebbe progettando di rendere la sua suite iWork (Pages, Numbers e Keynote) una applicazione web, probabilmente collegata (o inserita) nel pacchetto di MobileMe. iWork, per chi non lo conoscesse, è il pacchetto di applicativi per l’ufficio proposto da Apple e, come è logico aspettarsi, fa della semplicità e dell’usabilità le sue armi vincenti; Pages è a metà strada tra un software di impaginazione grafica e uno di videoscrittura, Keynote è il software per le presentazioni (utilizzato dallo stesso Jobs durante i suoi Keynote) e Numbers, l’ultimo arrivato, è il programma per i fogli di calcolo.

SproutCore, il cuore Open di MobileMe

Lo sviluppatore che oggi volesse creare un’applicazione per il web si troverebbe davanti ad un bivio: potrebbe scegliere di sviluppare il proprio progetto con le tecnologie proprietarie di Adobe (Flash, Air), di Microsoft (Silverlight) o di Sun (Java), con il conseguente set di plugin che l’utente dovrà scaricare per il loro funzionamento; potrebbe invece decidere di seguire la strada tracciata da Google ed utilizzare linguaggi Open, come  HTML, Javascript, Ajax e CSS. Con questi semplici strumenti i programmatori di Google hanno creato applicazioni che possono gareggiare quasi alla pari con le più note e complete applicazioni desktop, senza nemmeno necessitare dell’installazione di un semplice add-on. Apple, in un momento critico per lo sviluppo del cosiddetto cloud computing, ha scelto  la seconda alternativa per sviluppare il nuovo servizio MobileMe: secondo i rumors del WWDC, il successore di .Mac è stato creato su piattaforma SproutCore, un framework open basato su Javascript. Cerchiamo di capire insieme cosa significa tutto questo.