Basta un poco di zucchero e la pillola va giù. Non sempre. Soprattutto se la pillola in questione è Beats Pill+, l’app che permette agli utenti di controllare tramite telefono lo speaker prodotto dall’azienda di Dr. Dre e Jimmy Iovine con design studiato da Apple.
Apple vs Google
Bing e Yahoo contro Google per la ricerca su iOS
Come ben sapranno gli utenti Apple più navigati, sia Yahoo che Bing, assieme a DuckDuckGo, si possono impostare manualmente come motori di ricerca predefiniti su iOS già da qualche anno. Ma la “dittatura del default” è un aspetto da non sottovalutare: sono milioni e milioni gli utenti che non cambieranno mai quell’opzione, continuando ad utilizzare il motore di ricerca impostato dal sistema. Utenti che si traducono in market share mobile per chi riuscirà a garantirsi l’ambita posizione all’interno dei dispositivi Apple.
Google ha acquisito Skybox oppure Skynet?
Entro il 2016 la flotta di 6 satelliti di imaging messi in orbita da Skybox sarà in grado di fotografare ad alta risoluzione tutto il globo terrestre. Due volte al giorno. Entro il 2018, quando tutti i 24 satelliti di cui è previsto il lancio saranno in orbita, Skybox riuscirà a fornire una sorta di video real-time ad un frame rate sufficiente ad individuare il traffico di automobili su un’autostrada. Le implicazioni per Google, che si è accaparrata la notevole tecnologia per soli 500 milioni di dollari, sono molteplici e aprono scenari nuovi e controversi.
Tim Cook all’attacco di Android, lascia parlare i numeri
Craig Federighi, Senior Vice President responsabile di iOS e OS X, è stato il vero mattatore del keynote di ieri con cui Apple ha dato il via alla 25a edizione della WWDC.
Tim Cook è stato sul palco per poco tempo ed ha provveduto, come ormai è suo ruolo, a snocciolare numeri di varia natura, principalmente descrittivi del successo di iPhone, iOS, Ma e OS X. Alcune slide sono servite a Cook per attaccare con particolare veemenza Android e l’ecosistema frammentato che sottende al sistema operativo mobile di Google.
Marissa Mayer vuole la ricerca di Yahoo! predefinita su iOS
Su iOS, ad oggi, gli utenti possono scegliere se effettuare le proprie ricerche su Internet con Safari utilizzando Google Search, Bing o Yahoo! Search. Nonostante le tre opzioni, Google rimane il motore di ricerca predefinito e per questo in assoluto il più utilizzato. Le indiscrezioni parlano di un contratto da più di un miliardo di dollari all’anno che Google verserebbe ad Apple pur di mantenere questa posizione di privilegio all’interno del sistema operativo di iPhone e iPad.
I rapporti fra Cupertino e Mountain View non sono dei più idilliaci, però, e ci potrebbe essere spazio per un terzo incomodo. Marissa Mayer, CEO di Yahoo! ed ex-dirigente Google, lo sa bene e vorrebbe approfittarne. Il suo obiettivo, spiega Kara Swisher in un dettagliato articolo su Re/code, è convincere Apple ad abbandonare Google in favore di Yahoo! search su iOS.
Perché Apple non denuncia Google?
Il nuovo processo Apple VS Samsung iniziato due settimane fa a San José, in California, ha riportato d’attualità quella frase che Steve Jobs confidò al suo biografo, Walter Isaacson: “Spenderò fino al mio ultimo respiro per redimere questo torto. Distruggerò Android, perché è un prodotto rubato. Sono intenzionato ad innescare una guerra termonucleare su questo aspetto”.
Gli avvocati di Samsung, pochi giorni fa, hanno rivelato un’ulteriore documento che prova l’estrema belligeranza di Steve Jobs, vale a dire l’email a Phil Schiller sui piani futuri di Apple, nella quale l’iCEO indicava il 2011 come l’anno della Guerra Santa con Google.
E allora, viene da chiedersi, perché diamine Apple non ha denunciato Google invece di Samsung?
Phil Schiller smette di seguire Nest su Twitter dopo l’acquisizione da parte di Google
Una delle conseguenze più recenti dell’acquisizione di Nest da parte di Google si è concretizzata nel weekend, su Twitter: l’account ufficiale del Senior Vice President del Marketing di Apple, Phil Schiller, ha “defollowato” il profilo dell’azienda fondata da Tony Fadell.
Liberi di archiviare la “notizia” nello scaffale degli “embé?”, ma in realtà nel semplice gesto virtuale si cristallizzano implicazioni più importanti.
Passare da iPhone ad Android: Eric Schmidt pubblica una guida
“Molti dei miei amici che hanno un iPhone stanno passando ad Android.” Lo scrive Eric Schmidt, il Chairman di Google, nell’introduzione della “guida” per passare da iPhone ad Android pubblicata ieri sul suo profilo su Google Plus.
I motivi per passare ad Android, secondo Schmidt, sono sotto gli occhi di tutti: i telefoni top di gamma (Samsung Galaxy SIV, Droid Ultra, Nexus 5) hanno schermi migliori, sono più veloci ed hanno un’interfaccia più intuitiva. Ragioni soggettive o decisamente discutibili che fanno da preambolo ad un intervento pubblico che nel complesso suona parecchio “strambo”.
Il “Rockstar” di Apple e Microsoft contro Google: un commento
Nel 2011 un consorzio composto da Apple, Microsoft, RIM, Sony, EMC e Ericsson si aggiudicò un importante pacchetto di brevetti strategici appartenuti alla defunta telco canadese Nortel con un’offerta di 4,5 miliardi. Google, che aveva offerto soltanto cento milioni di dollari in meno, si ritrovò con un pugno di mosche.
A due anni di distanza da quell’acquisizione il consorzio, che va sotto il nome di “Rockstar”, ha deciso di passare all’azione e giovedì scorso, 31 ottobre, ha fatto causa a Google ed altre aziende dell’universo Android, per la violazione di alcuni brevetti contenuti proprio nel pacchetto Nortel. La guerra mondiale dei patent, in altre parole, è appena diventata ufficialmente “termonucleare”.
Android e iOS dominano il mercato Smartphone, segnali di vita per Windows Phone
Ieri la società di analisi di mercato IDC ha diffuso nuovi dati relativi all’evoluzione mercato smartphone globale nel corso del primo trimestre dell’anno in corso.
Dall’analisi troviamo la conferma, senza sorprese, che le “mobile wars” sono uno scontro a due, con Android e iOS che si aggiudicano il 92,3% del market share. Si allarga però il gap fra le due piattaforme a favore del robottino verde, mentre Window Phone dà timidi segnali di vita e di crescita, mentre BlackBerry OS continua a sprofondare verso l’abisso.
Hangouts, il messenger di Google per iOS e Android
Dopo anni di quiete il mercato delle applicazioni di messaggistica cross-platform ha subito un interessante accelerazione in contemporanea: prima l’annuncio dell’espansione al desktop di Viber, poi l’inaspettato annuncio di RIM, che da quest’estate aprirà Blackberry Messenger ad iOS e Android ed infine, poche ore fa, la presentazione di Google Hangouts, nuova applicazione multipiattaforma che farà concorrenza diretta ad iMessage e FaceTime.
iOS VS Android, chi sta vincendo davvero?
Il mercato smartphone si è ormai definitivamente assestato su una sfida a due: Google Vs Apple, ovvero Android VS iOS.
Con buona pace dei sostenitori di Redmond, Windows Phone non sta riuscendo a rimettere il troppo tempo perduto, mentre gli sforzi di Blackberry per non finire nel dimenticatoio appaiono sempre più vani.
E dunque, sgombrando il campo dai piccoli nomi che non influiscono sul risultato generale, chi è fra due giganti che sta davvero vincendo la sfida?
Harry McCracken, giornalista di Time, ha provato a dare una (non facile) risposta all’annoso quesito, raccogliendo quanti più dati possibili.
Apple e Google: dimmi che campus vuoi e ti dirò che azienda sei
Quanto si può capire della corporate culture e della filosofia aziendale di due giganti della Silicon Valley quali sono Apple e Google a partire dai progetti architettonici per i loro nuovi headquarter?
Si può capire molto, almeno secondo il parere di Brian Schermer, architetto ed esperto della progettazione di spazi di lavoro intervistato sulla questione dal magazine Quartz.
iOS e Android sul Web mobile: chi sta vincendo?
Lunedì Akamai ha pubblicato il suo “State of the Internet Report”, una relazione statistica sulla popolarità dei maggiori browser durante il terzo trimestre solare del 2012.
I risultati sono particolarmente interessanti per quanto riguarda l’utilizzo dei browser per dispositivi mobili per la navigazione in rete, poiché quella che viene fornita è un analisi valida per valutare i pattern di utilizzo dei principali OS per smartphone e tablet.
Google Maps: meglio su iPhone che su Android, lo dice anche Mossberg
La scorsa settimana David Pogue, noto columnist tecnologico del New York Times, ha sganciato il carico da undici: la versione per iOS di Google Maps è realizzata benissimo, meglio di quella per Android. Il che, capirete bene, è una contraddizione non da poco.
Ora anche Walt Mossberg, decano del giornalismo tecnologico statunitense, rincara la dose e conferma quello che già il collega aveva fatto notare: fra Google Maps per iOS e Google Maps per Android va dichiarato il no contest, come nel wrestling.
Tablet a prezzo di costo: i conti in tasca a Google ed Amazon
Alcuni analisti e molti potenziali clienti hanno criticato il prezzo di partenza dell’iPad mini, 329$ / 329€, considerato troppo alto in confronto a quello del Google Nexus 7 da 16GB (249$) e del Kindle Fire HD di Amazon (199$). Se dai secondi è lecito aspettarsi questa critica, visto che sono quelli che sganceranno la grana, altrettanto non si può dire dei primi – gli analisti – per i quali non dovrebbe essere difficile capire che non è molto sensato confrontare questi prezzi senza tenere conto di un elemento importante: Google e Amazon non ricavano alcun profitto dalla vendita dei propri dispositivi.
Google omaggia Steve Jobs nella app Gmail
Dopo anni di stimata collaborazione, fra i piani alti di Cupertino e Mountain View siamo ormai a livelli da Guerra Fredda. Apple e Google non sono arrivate ad uno scontro diretto, ma i rapporti sono glaciali. Il divorzio dalle GMaps è solo l’ultimo capitolo di una saga iniziata ufficialmente con le dimissioni di Eric Schmidt, l’ex-CEO di Google, dal CdA Apple nell’agosto del 2009.
Se i rapporti formali sono compromessi, altrettanto non si può dire di una certa stima reciproca che ancora alberga a livelli più bassi della scala gerarchica. La dimostrazione sta tutta negli screenshot dell’app Gmail per iPhone e iPad.
Mappe per iOS: Google temporeggia, Woz rassicura
La polemica sulla qualità delle nuove mappe di iOS 6, da più parti giudicate inferiori
iOS 6 e le mappe della discordia: Apple al lavoro per risolvere i bug
Mercoledì, in concomitanza con l’uscita di iOS 6, sono state pubblicate le prime recensioni “illustri” di iPhone 5. Praticamente tutti i recensori sono d’accordo nell’affermare che il nuovo telefono è un miglioramento sensibile rispetto al predecessore. Giudizi unanimemente positivi, dunque, tranne che per l’app Mappe, che con la nuova versione di iOS non si basa più su Google Maps. Piovono critiche anche da parte degli utenti per il gran numero di bug e imprecisioni. Un’ondata di scontento che Apple ha cercato di arginare con una dichiarazione ufficiale.
Tim Cook e Larry Page: dialogo aperto sui brevetti
Il recente verdetto della giuria del caso Apple VS Samsung, nettamente favorevole a Cupertino, ha lasciato presupporre un possibile inasprimento della guerra per il predominio sul mercato mobile. In particolar modo c’era chi ipotizzava che il prossimo bersaglio dell’azienda possa essere addirittura Google e Android nel suo complesso.
Secondo quanto scrive Reuters, però, la direzione presa dai vertici di Big G e di Apple potrebbe essere diametralmente opposta.
Apple e Google si preparano per la “guerra delle mappe”
Fra le novità che Apple potrebbe presentare alla WWDC 2012 (al via dall’11 giugno a San Francisco), si suppone ci sia anche una piattaforma di mapping, forse 3D, alternativa a quella di Google.
La nuova tecnologia sviluppata in-house potrebbe animare l’applicazione Mappe di iOS 6, con un aggiornamento che eliminerebbe definitivamente uno dei legami fino ad oggi più saldi fra Cupertino e Mountain View.
Ieri Google ha inviato ai media americani un invito per un evento speciale che si terrà il 6 giugno prossimo e durante il quale verrà presentata “La prossima dimensione di Google maps”, con un chiaro riferimento alla tridimensionalità.
Un tale annuncio a così poca distanza dalla WWDC non può che essere interpretato come un’ulteriore indizio del fatto che presto anche il mapping potrebbe essere un nuovo… terreno di scontro fra Apple e Google.
Motorola Mobility fa ancora causa ad Apple, Google approva
Motorola Mobility attacca nuovamente Apple e lo fa con una causa per violazione di brevetti depositata ieri presso il tribunale del Distretto del Sud della Florida.
I patent di cui Motorola contesta la violazione sono 6 e riguardano nello specifico l’iPhone 4S e iCloud. Sembra solo un nuovo “banale” tassello che si va ad aggiungere al già complicatissimo puzzle legale che contrappone Apple a vari altri produttori del settore Mobile. In realtà è lo scontro più “diretto” che si sia mai registrato fra Apple e Google, che ha dovuto approvare preventivamente la decisione di Motorola Mobility.
Computer indossabili, la nuova frontiera per Apple e Google?
Computer indossabili, che si interfacciano con gli smartphone e sono in grado di aumentare l’integrazione fra il digitale e la vita di tutti i giorni, sempre più “always connected”. E’ una delle prospettive tecnologiche su cui sia Apple che Google sarebbero al lavoro da almeno un anno. Lo scrive il sempre ben informato Nick Bilton su Bits, il blog tecnologico del New York Times, in un articolo dedicato alle soluzioni tecnologiche ad uno dei problemi introdotti dalla crescente popolarità degli smartphone, ovvero l’isolamento generato da dispositivi la cui interfaccia è ancora totalmente basata su uno schermo in cui ci siamo auto-costretti a guardare con frequenza sempre maggiore. Osserviamo le nostre vite digitali fissando uno schermo, scrive Bilton, come tanti Narciso sul bordo di uno stagno virtuale.