L’iPad di Diane Campbell: piccolo capolavoro di marketing Apple

Un servizio giornalistico che mette in luce un problema organizzativo nella catena di vendita di una grande azienda non è mai piacevole per la compagnia in questione e rischia di trasformarsi in pubblicità negativa. Se l’azienda però si chiama Apple c’è da aspettarsi che la frittata possa essere sapientemente rivoltata, e che quel servizio si trasformi in pubblicità positiva (quasi) a costo zero.

Diane Campbell aveva messo da parte 600$ per comprarsi un iPad, il suo primo computer, ma quando si è recata all’Apple Store di Palo Alto per il grande acquisto, un commesso le ha fatto sapere che non sarebbe stato possibile effettuare il pagamento in contanti (una premura necessaria per poter tracciare meglio chi compra e garantire il limite di due iPad acquistabili per persona). Diane non si è data per vinta e si è rivolta a un emittente locale affiliata della ABC-TV per denunciare “l’ingiustizia” subìta.

Negli U.S.A. Apple allarga la copertura sanitaria ai dipendenti part-time

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Mentre a Washington infuria la battaglia politica sulla riforma della sanità voluta dal Presidente Obama, Apple ha deciso di attuare una scelta importante per la copertura sanitaria dei dipendenti degli Apple Store sparsi su tutto il territorio U.S.A..
A partire dal 2010 anche i dipendenti assunti da almeno un anno con un contratto part-time minimo di 15 ore settimanali avranno diritto alla copertura sanitaria full-benefit finora riservata unicamente ai dipendenti a tempo pieno. Un cambiamento importante in un paese in cui le aziende nella maggior parte dei casi offrono un assicurazione “lite edition”, per dirla con l’App Store, ai lavoratori part-time impiegati per almeno 20 ore a settimana.

Apple Store, 1600 licenziamenti da inizio anno?

I conti vanno abbastanza bene, AAPL sale, il fatturato del trimestre di marzo cresce rispetto al 2008 e cresce pure il margine lordo. Ma a quanto pare anche per Apple non sono tutte rose e fiori. Si ipotizza che il settore Retail abbia accusato il colpo inferto all’economia americana dalla crisi economica e che l’azienda abbia licenziato circa il 10% dell’organico degli Apple Store. I dati che lasciano supporre questo scenario emergono dall’ultimo 10-Q, il documento fiscale trimestrale che le aziende quotate in borsa inviano alla SEC, la CONSOB statunitense, ma c’è chi sostiene che i licenziamenti non siano effettivamente avvenuti.