Un servizio giornalistico che mette in luce un problema organizzativo nella catena di vendita di una grande azienda non è mai piacevole per la compagnia in questione e rischia di trasformarsi in pubblicità negativa. Se l’azienda però si chiama Apple c’è da aspettarsi che la frittata possa essere sapientemente rivoltata, e che quel servizio si trasformi in pubblicità positiva (quasi) a costo zero.
Diane Campbell aveva messo da parte 600$ per comprarsi un iPad, il suo primo computer, ma quando si è recata all’Apple Store di Palo Alto per il grande acquisto, un commesso le ha fatto sapere che non sarebbe stato possibile effettuare il pagamento in contanti (una premura necessaria per poter tracciare meglio chi compra e garantire il limite di due iPad acquistabili per persona). Diane non si è data per vinta e si è rivolta a un emittente locale affiliata della ABC-TV per denunciare “l’ingiustizia” subìta.