Apple ha ottenuto questa settimana un brevetto per il suo cilindro di vetro che è diventato il simbolo dell’Apple Retail Store di Shanghai. Sui documenti depositati all’ufficio brevetti degli Stati Uniti c’è anche la firma dell’ex-CEO e co-fondatore di Apple Steve Jobs.
Apple retail
Angela Ahrendts, nuova SVP Retail di Apple, compare nella pagina dei dirigenti
Per la prima volta dai tempi di Nancy Heinen sulla pagina delle bio dei dirigenti Apple torna la fotografia di una donna. E’ il volto di Angela Ahrendts, ex-CEO di Burberry, da pochi giorni ufficialmente in forza come nuova Senior Vice President responsabile del settore Apple Retail.
Ahrendts ricopre il ruolo che fu, per molti anni, di Ron Johnson, ovvero colui al quale si deve il grande successo e lo sviluppo globale degli Apple Store.
Segreti Apple: un canale di YouTube mostra costruzione e dietro le quinte di un Apple Store
Apple fatica a tenere controllati i leak riguardanti i suoi nuovi prodotti (iPhone 5s e iPhone 5c erano già noti ben prima della presentazione ufficiale) ma di rado si riesce a scoprire come funzonano le quinte degli Apple Store e quali siano le direttive date ai dipendenti dei negozi di Cupertino. Un nuovo canale comparso di recente su YouTube, sembra però pronto a mostrarci tutti i segreti della sezione Retail di Apple.
Q2 2013 Apple: appunti dalla conference call con gli analisti
Ieri sera Apple ha annunciato i risultati fiscali per il secondo trimestre del 2013 (periodo gennaio-marzo). Come avevano previsto gli analisti i profitti sono calati a causa di un abbassamento del margine lordo, “causato” dal successo dell’iPad mini, ma il fatturato è cresciuto.
Tim Cook e Peter Oppenheimer ne hanno parlato a lungo durante la conference call con gli analisti, durante la quale il CEO ha reiterato quanto già allegato al comunicato ufficiale di ieri sera: l’autunno del 2013 porterà con sé grosse novità, fra cui probabilmente anche un prodotto interamente nuovo.
Di seguito ho raccolto alcuni appunti e qualche numero dalla call con gli analisti di ieri sera.
Ron Johnson licenziato da J.C. Penney, tornerà alla Apple?
Ron Johnson, CEO di J.C. Penney, è stato licenziato dopo un anno e mezzo dalla sua assunzione. Johnson, dopo un decennio alla guida della divisione Retail di Apple, aveva deciso di percorrere una nuova strada. Creare una catena di negozi di straordinario successo come gli Apple Store non deve essere stato facile, ma evidentemente riportare in positivo un business in crisi nel settore della grande distribuzione deve essere ancora più complicato.
Ora che Johnson è tornato sul mercato, non sfugge a nessuno che il posto di SVP Retail Apple che aveva lasciato vacante circa due anni, dopo la breve parentesi Browett, non è ancora stato assegnato: si prepara forse un suo ritorno a Cupertino?
Quale futuro per la divisione Retail di Apple?
Dal momento in cui Apple ha annunciato che Ron Johnson avrebbe abbandonato la compagnia, nel 2011, la divisione Retail di Cupertino sta vivendo un lungo periodo fatto di cambi al vertice, scelte sbagliate e correzioni di rotta.
Dopo una parentesi infelice durata meno di un anno con John Browett al comando, ora manca di nuovo un “capo”.
La lotta per il primo posto ha mietuto un’altra vittima. E’ Jerry McDougal, uno dei Vice Presidenti più in vista, che ha lasciato Apple nei giorni scorsi. Causa ufficiale delle dimissioni: “vuole trascorrere più tempo con la propria famiglia”.
Quick Look: Apple Retail Philosophy
I video aziendali dalle finalità motivazionali non sono una rarità nell’ambito corporate. Ma non sono tante, probabilmente, le aziende che in una simile produzione ripongono la stessa cura dei dettagli che verrebbe riservata ad un filmato pubblicitario destinato al pubblico. Questo filmato interno Apple, prodotto da Washington Square Films, era destinato ai dipendenti di Apple Retail, ma non sfigura di certo se confrontato con la qualità dei video promozionale mostrati dall’azienda durante i suoi keynote.
Negli Apple Store, in un anno, è passata (quasi tutta) la popolazione degli Stati Uniti
Qualche giorno fa la debacle sui presunti licenziamenti negli Apple Store è stata archiviata ufficialmente come “errore tecnico” legato ad una nuova formula di distribuzione dei dipendenti di cui il neo-arrivato SVP John Browett si è accollato personalmente la “colpa”.
Quel passo falso appare ancora più strano alla luce di nuovi numeri diffusi da Apple Retail: nel corso del 2012 fiscale Apple (che va da ottobre 2011 a fine settembre 2012) negli Store della Mela in tutto il mondo hanno messo piede circa 300 milioni di persone, solo 11 milioni di persone in meno rispetto alla popolazione attuale degli Stati Uniti d’America.
John Browett (SVP Retail) e il pasticciaccio brutto degli Apple Store
Circa quattro mesi fa Apple ha annunciato l’assunzione di John Browett, ex CEO di Dixons, nel ruolo di Senior Vice President della divisione Retail. Il posto era vacante dopo l’addio di Ron Johnson.
L’assunzione di Browett, visti i suoi trascorsi non esattamente brillanti, ha fatto sollevare più di un sopracciglio, mentre Tim Cook rassicurava che la scelta del nuovo SVP era stata operata con attenzione e criterio.
Nelle scorse settimane Browett ha però fornito il destro ai suoi detrattori, con un passo falso nella gestione dei dipendenti che non ricordiamo essere mai avvenuto nell’epoca Johnson.
John Browett inadatto per guidare la divisione Retail di Apple? Tim Cook difende la scelta
Martedì Apple ha comunicato ufficialmente il nome del successore di Ron Johnson alla guida di Apple Retail. E’ John Browett, CEO di Dixons retail ed ex-CEO di Tesco.com. Ammetto per primo di essere rimasto sorpreso dalla scelta e nel parlarne qui su TAL non ho mancato di far notare che l’ultima esperienza con un Senior Vice President venuto da fuori (Mark Papermaster) è stata tutt’altro che positiva per Apple.
I miei dubbi, che in un primo momento – confesso – ho ritenuto potessero essere eccessivi, si sono dimostrati poca cosa rispetto all’ondata di commenti negativi che ha investito i social network dopo la comunicazione della nomina.
Moltissimi utenti inglesi si sono chiesti come mai Apple abbia scelto per quel ruolo il CEO di un’azienda che, almeno nel Regno Unito, è simbolo di pessima esperienza d’acquisto. Ma Tim Cook, in una mail ad un utente Apple, difende la scelta.
John Browett è il nuovo Senior Vice President Retail di Apple
Dopo l’addio di Ron Johnson, ora CEO della grande catena di department store JC Penney, Apple è rimasta priva di una figura che ricoprisse il suo incarico, vale a dire Senior Vice President della divisione Retail. Stamani l’azienda di Cupertino ha annunciato ufficialmente che il posto è stato assegnato.
Non a Steve Cano, già responsabile degli Apple Store globali, come ipotizzato tempo fa, ma ad un esterno: John Browett. Come spiega il comunicato ufficiale Apple, Browett viene da un’esperienza presso catena europea di tecnologia Dixons Retail, dove ha ricoperto il ruolo di CEO dal 2007 ad oggi. In precedenza ha ricoperto il ruolo di CEO anche presso TESCO.com. Da aprile, spiega ancora il comunicato, il nuovo SVP sarà responsabile del settore retail e si occuperà dell’espansione degli Apple Store in tutto il mondo, nonché della gestione di tutti quelli già aperti.
Il CEO Tim Cook ha commentato così la nuova assunzione: “I nostri negozi retail sono incentrati sul servizio al cliente e John condivide questo impegno come nessun altro che io abbia incontrato. Siamo entuasisti di vederlo unirsi al nostro team e portare la sua incredibile esperienza nel settore retail in Apple.”
Francia: aprirà un Apple Store quasi trasparente
Apple ha già dato prova del suo amore per il vetro e l’alluminio sia attraverso i suoi dispositivi che tramite i suoi Apple Store. Mentre a Cupertino si lavora per dare inizio ai lavori di costruzione del nuovo Apple Campus, Apple Retail Store vengono aperti in tutto il mondo, incastonati in luoghi storici (come quello nazionale aperto a Bologna o quello recentemente inaugurato nel Grand Central Terminal di New York City) o liberi da ogni vincolo architettonico. Proprio di quest’ultimo genere sarà il prossimo Apple Store francese, che dovrebbe aprire a Aix en Provence. L’edificio, riporta la rivista aixendialogue, utilizzerà quasi esclusivamente vetro, per dare l’illusione di essere completamente trasparente.
Sarà Steve Cano il successore di Ron Johnson?
Ron Johson, ex Vice Presidente Senior della divisione Apple Retail, dal primo novembre è diventato ufficialmente il CEO di JC Penney ed ha lasciato vacante il posto che occupava a Cupertino. Giusto ieri scrivevamo che per adesso quel posto rimane libero, anche se la divisione, come un orchestra ben accordata dopo dieci anni di affiatamento, per un po’ potrà permettersi di procedere senza un timoniere.
La ricerca di un nuovo SVP da parte di Apple però sarebbe effettivamente in corso e fra i nomi dei papabili a raccogliere l’eredità di Johnson c’è Steve Cano, colui che attualmente supervisiona le operazioni internazionali di Apple Retail. Cult Of Mac ha piazzato lo scoop dando ormai per certa la promozione ma Apple ha poi parzialmente smentito.
Apple perde Ron Johnson, sarà CEO di J.C. Penney
Il Vice Presidente responsabile del settore Retail di Apple, Ron Johnson, lascia il suo incarico. Dal primo novembre 2011 ricoprirà la carica di Chief Executive Officer di J.C. Penney, nota catena statunitense di grandi magazzini. Johnson è indubbiamente uno degli uomini chiave del direttivo Apple: è lui che ha plasmato il concetto di Apple Store assieme a Steve Jobs (convincendo per altro l’iCEO che la Genius Bar fosse una buona idea) ed è sotto la sua guida che l’azienda ha prosperato nel settore Retail con l’apertura di più di 325 Store nel mondo.
Al via gli Apple Store 2.0
Gli Apple Store australiani sono stati i primi a mostrare al pubblico questa mattina le novità previste dal rinnovamento dell’esperienza retail nei negozi Apple di cui tanto si è discusso durante l’ultima settimana. Terminato il meeting delle 7 di mattina i dipendenti hanno tolto il velo dai tavoli e aperto i negozi. Quel che colpisce subito guardando le prime foto postate dal sito australiano Mac Prices è la decisione di fondare sull’iPad l’esperienza Apple Store 2.0 – così è stato definito il nuovo corso che coincide con il decennale di Apple Retail.
Apple ha deciso di installare uno speciale iPad-catalogo presso ogni prodotto in esposizione. I clienti possono utilizzare questi tablet, incastonati in supporti di plexiglass appositamente realizzati, per navigare fra le caratteristiche dei prodotti in esposizione, in modo da ottenere uno sguardo d’insieme anche su modelli non esposti.
Dieci anni fa apriva il primo Apple Store
Il 19 maggio del 2001 apriva il primo Apple Store, all’interno del Tysons Corner Center di MacLean, Virginia. Come ricorda Joe Wilcox, che aveva partecipato nei giorni precedenti al press tour guidato dal CEO Steve Jobs in persona, il periodo non era dei migliori: l’economia americana non viveva un periodo d’oro, la bolla delle dot-com stava per esplodere e nel settore retail la crisi si era tradotta in licenziamenti diffusi in molte grandi catene.
In questo panorama la scelta di Apple – aprire uno Store dedicato alla vendita al dettaglio di prodotti informatici – non sembrava delle più promettenti. Ma chi avesse avuto modo di ascoltare Steve Jobs in quel primo press tour avrebbe capito che gli introiti e la profitability non erano in cima alla lista delle priorità di Apple.
Tecnologia NFC negli Apple Store? Il quadro si complica
Giusto ieri vi abbiamo segnalato il parere di Toni Sacconaghi, analista di Bernstein Research secondo cui Apple non introdurrà un chip NFC nel prossimo iPhone. Sacconaghi adduceva fra le motivazioni anche il fatto che sono ancora troppo pochi i punti di vendita compatibili con la nuova tecnologia. Una nuova indiscrezione diffusa da Boy Genius Report mischia di nuovo le carte in tavola: secondo alcune fonti interne al settore Retail, Apple starebbe già modificando i POS presenti negli Store per renderli compatibili con i sistemi di pagamento NFC.
iPad 2 e il problema dei fornitori di componenti
Lo scorso anno, nei primi mesi dalla commercializzazione dell’iPad, Apple ha avuto diversi problemi nel tenere testa alla domanda del mercato. Quest’anno, secondo le stime di DigiTimes, Cupertino sarà in grado di aumentare la produzione mensile di iPad da 4,0 a 4,5 milioni di unità al mese, arrivando a vendere 12 milioni di iPad 2 nel corso del secondo trimestre solare del 2011. Nel frattempo gli Apple Retail Store sono rimasti a secco di tablet, facendo supporre che Apple abbia già venduto tutto l’hardware che aveva prodotto.
Apple Store a Madrid, ancora un edificio storico
L’espansione europea della catena Retail di Apple continua a pieno regime anche nel 2011. Sono già numerose le città del vecchio continente in cui verranno aperti a breve nuovi Apple Store. Al computo delle location ora se ne aggiunge un’altra: Madrid. Lo scorso anno aveva aperto i battenti nella capitale spagnola uno dei primi due Store della penisola iberica, all’interno del centro commerciale Xanadù.
Il nuovo punto vendita madrileno sembra confermare invece un nuovo trend che la squadra capeggiata da Ron Johnson ha inaugurato nel 2010 a Parigi e Londra, vale a dire la ristrutturazione conservativa di un grande edificio storico in un punto nevralgico del centro città. Trend destinato ad interessare probabilmente anche Berlino.
Apple assume in Irlanda, aprirà uno Store ad Amsterdam e scatena l’odio di un dipendente
Non è difficile immaginare che l’Irlanda in questo periodo non sia una delle mete prioritarie di chi sta cercando lavoro all’estero. Ma nonostante il paese del quadrifoglio stia attraversando una crisi senza precedenti, c’è chi ancora assume alla grande e offre parecchie occasioni di impiego: Apple cerca 500 dipendenti in quel di Cork, sede delle operazioni in Europa.
Nuovi affari e assunzioni in vista anche in un altro paese del Vecchio Continente. Ad Amsterdam la divisione Retail di Apple sarebbe in procinto di aprire un nuovo Flagship Store in centro. Ma non sono tute rose e fiori, e c’è chi non è così contento di far parte della grande famiglia Apple. Un dipendente inglese di Apple ha sfogato tutto il suo odio verso la Divisione retail di Cupertino in un blog chiamato non a caso Crapple Store.
Apple Store Grugliasco, dei licenziamenti e delle polemiche
Nei giorni scorsi alcuni ex-dipendenti in prova presso il nuovo Apple Store di Grugliasco (TO) hanno denunciato su varie pubblicazioni nazionali il modo a loro dire ingiusto con cui sarebbero stati cacciati dalla dirigenza del negozio prima della fine del loro periodo di prova. Molti di voi ci hanno segnalato questa notizia e forse vi sarete pure chiesti perché non ne avete letto anche qui su TAL. Il motivo è semplice: i primi articoli apparsi sui giornali parlavano di “dipendenti in prova licenziati”, rimarcando la presunta ingiustizia di questi “allontanamenti”. Una non notizia, in pratica, dato che secondo la legge nel periodo di prova sia l’azienda che il dipendente possono risolvere il rapporto di lavoro anche senza preavviso.
Ieri l’Espresso ha pubblicato però la lettera di Marco Savi, uno dei 4 “allontanati” di Grugliasco. E’ una lettera che sposta il problema dall’allontanamento alle modalità di formazione, di cui Savi contesta i metodi e, a suo dire, la palese inadeguatezza. Ne esce un quadro non certo idilliaco sulle dinamiche interne allo Store di Torino. Savi in particolar modo denuncia l’incompetenza dei manager e gli aspetti eccessivamente “motivazionali” del training, che secondo lui hanno comportato una scarsa preparazione tecnica dei dipendenti.
Nella lettera di Savi si riconoscono alcuni aspetti tipici delle dinamiche della formazione all’interno di una grande azienda che possono non piacere ma che non sono prerogativa di Apple. Per capirne di più ho chiesto ad una nostra fonte, che a tutt’oggi lavora per uno degli altri tre Apple Store italiani, di dirci la sua sulla questione alla luce della lettera inviata da Marco Savi all’Espresso.
Una Apple Lounge per il nuovo Store di St. Louis?
Nel Centro Commerciale Galleria di St. Louis, Missouri, c’è un piccolo Apple Store che vanta incassi da record. Apple ha premiato la location iniziando a progettare uno Store che sarà il più grande mai realizzato negli U.S.A. all’interno di un mall. Il sempre informatissimo Gary Allen di IfoAppleStore ha pubblicato una prima piantina dello Store in costruzione, in cui si nota un particolare curioso.
Di fronte allo Store pare sia previsto uno spazio Lounge, eredità di un precedente Starbucks trasferitosi al secondo piano del centro commerciale, che Apple potrebbe utilizzare come “sala d’attesa” per i Check In della Genius Bar o come area per il training. Indovinate un po’ come viene definita questa insolita aggiunta architettonica? Non spremetevi troppo le meningi, vi basta guardare il logo qui sopra, in alto nella pagina o in alternativa il bannerino con la lampadina nella nostra sidebar.
Microsoft VS Apple nel Mall Of America
I Microsoft Store, punti vendita dell’azienda di Redmond liberamente ispirati all’esperienza di una certa altra azienda nel settore retail, stanno cominciando a comparire in varie città statunitensi. I primi due sono sorti in California, uno in Arizona e un altro in Colorado.
Uno dei prossimi Store è attualmente in fase di costruzione all’interno del Mall of America, il più grande centro commerciale degli Stati Uniti. La location non è stata scelta a caso: esattamente di fronte allo Store dell’azienda Redmond è già aperto e attivo da tempo un Apple Store.