L’iWatch è realtà

Qualche tempo fa, quando lo schermo touch del nuovo iPod nano era già stato rivelato da alcune foto spia, avevamo ipotizzato, non senza un po’ di dovuto scetticismo, che nei progetti di Apple ci fosse l’iWatch. L’orologio elettronico multifunzione, da sempre chimera dei veri MelaGeek con il poster di Woz in camera, è finalmente diventato realtà e si chiama… iPod nano.
Steve Jobs lo ha ammesso anche sul palco dello Yerba Buena Center For the Arts: “c’è addirittura uno dei nostri alti dirigenti che lo ha messo al polso e lo usa come un orologio”.

Del resto basta una fascia da polso o un cintolino chiuso a cui “clippare” l’iPod nano e il gioco è fatto. E personalmente credo che questa possibilità di utilizzo fosse nella testa di Ive e compagnia fin da quando hanno pensato di squadrare e rimpicciolire il formato del nuovo iPod. Altrimenti perché prendersi la briga di installare proprio una “applicazione orologio” fra quelle in dotazione al dispositivo?

Esperienze Apple: lo sputafuoco e la sua nuvola

Ieri è arrivato alla mail della redazione il messaggio del lettore Fulvio Tedeschi che ha voluto raccontarci una sua “esperienza Apple”. Un aneddoto curioso in cui il Mac, l’iPhone, un’ottima app e “la nuvola” hanno salvato una serata della sua compagnia di artisti di strada. Un messaggio simpatico e sincero che ci va di condividere con tutti voi, in questa (non tanto calda, almeno qui) giornata d’agosto.

Ciao TAL,
sono vostro lettore da quando mi sono
“auto-switchato” al Mac, acquistando un fantastico iBook G4 12″ che mi ha lasciato qualche mese fa. Ho letto molte storie interessanti sul vostro blog, e penso che quello che mi è successo questo week-end valga la pena di essere raccontato.
Faccio parte di IannàTampé, un associazione culturale di artisti di strada che ha sede in provincia di Alessandria.