Cina: quando anche gli Apple Store sono dei cloni


C’è da ammetterlo. Tra le tante abilità che possiede la Cina, una delle migliori è certamente la creazione di cloni. Chiunque segua le notizie riguardanti iPhone sa che, periodicamente, compaiono sulla rete nuove copie dello smartphone di Cupertino. Alcune di queste sono talmente simili all’originale che è davvero difficile, sopratutto a schermo spento, riuscire a capire se si tratta di un fantastico fake o dell’unico iPhone. Ma perché limitarsi ad iPhone, quando si può riuscire a copiare un intero Apple Store?

Dalla Russia col furgone: i cloni Mac di RussianMac

Se da un lato l’azione legale di Apple nei confronti di Psystar potrebbe giungere al termine in tempi brevi (e l’esito sembra scontato), ecco che a Cupertino ora devono iniziare a fare i conti con un altro produttore di cloni Mac, che ha sede in Russia, e che, con un estro creativo senza precedenti, si fa chiamare RussianMac.

Un po’ come i cugini tedeschi di PearC (quelli degli scatolotti che fanno girare Mac OS X), anche in questo caso i Russi sono convinti di non infrangere alcuna EULA (ovvero Accordo di Licenza con l’utente finale, che tutela il software Apple) fintanto che i loro prodotti restano commercializzati nel territorio russo.

Psystar respinge le accuse di negligenza


Apple ha presentato un esposto alla corte che si sta occupando della disputa legale con Psystar, l’ormai nota casa produttrice di Mac cloni, accusando l’azienda di negligenza nell’ottemperanza ad alcune norme processuali. Ve ne parlavamo proprio ieri. Psystar, in sostanza, si rifiuterebbe di fornire ad Apple documenti fiscali (fatture, report sui profitti et similia) che sarebbe obbligata a produrre.
Ieri l’azienda di cloni ha risposto in maniera contraddittoria a queste nuove accuse, suscitando ulteriori perplessità sulla propria condotta, non sono in ambito legale.

Apple: Psystar non collabora come dovrebbe

Si inasprisce il confronto legale fra Apple e Psystar, l’azienda produttrice di cloni Mac denunciata dai legali di Cupertino la scorsa estate. Dopo le numerose schermaglie iniziali fatte di denunce e contro-denunce, adesso Apple ha inviato un esposto alla corte federale che si sta occupando del caso per portare all’attenzione del giudice William Alsup il comportamento scorretto di Psystar. L’azienda si rifiuta di fornire ai legali di Apple documenti fiscali che per regolamento processuale sarebbe costretta a produrre senza esitazioni.

Psystar vs Apple: il clonatore vince una piccola battaglia

La guerra fra Apple e Psystar è ancora lunga e Cupertino sta decisamente vincendo. Ciò nonostante la scorsa settimana l’azienda di cloni con sede in Florida ha vinto la sua prima (marginale) battaglia. Il giudice della U.S. District Court William Alsup ha deliberato in favore dell’“amendment” della denuncia da parte di Psystar. Significa, in parole povere, che Psystar è autorizzata a modificare la propria controdenuncia (quella che seguì al primo “attacco” da parte di Apple) in modo che essa possa essere convalidata dal giudice e successivamente portata in tribunale per il procedimento vero e proprio.