VirusTotal Uploader, il (brutto) software antivirus da oggi anche per OS X

Come ha dimostrato anche il recentissimo attacco da parte di ignoti hacker ai danni di alcuni malcapitati utenti australiani, sembrano ormai un ricordo i tempi in cui ci si poteva bullare dell’inattaccabilità di Mac e derivati nei confronti di virus, trojan, malware e adware. Un segnale arriva anche da Google, che attraverso la sua controllata VirusTotal (acquistata due anni fa) ha appena annunciato il lancio per OS X del suo popolare tool antivirus VirusTotal Uploader.

VirusTotal

MACDefender si evolve e non ha bisogno della password di admin

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Il noto malware per Mac OS X emerso qualche settimana fa si è evoluto per cercare di infettare i nostri Mac in maniera ancora più semplice. Come riportato da Intego, azienda specializzata nello sviluppo di antivirus, è stata scoperta una nuova variante di MACDefender che non ha bisogno della password di amministratore per poter infettare la macchina vittima. Tutto ciò è possibile installando l’applicazione solo per l’utente corrente e non per tutti gli utenti del Mac.

Le versioni precedenti del finto antivirus, infatti, chiedevano di inserire la password di amministratore per poter procedere all’installazione. Attualmente, invece, non viene richiesta alcuna password all’utente poiché l’applicazione viene installata nella cartella Applicazioni dell’utente correntemente loggato nel sistema, rendendo pertanto inutili i privilegi di amministratori.

Apple consiglia di installare un antivirus

Lo so, avrei potuto scrivere che “i cani consigliano di accarezzare di più i gatti”, o che “i fabbri consigliano di dare l’antitarme ai portoncini blindati” e avrei scritto qualcosa di controverso ma decisamente meno sconvolgente. Eppure è proprio così, il titolo non è sbagliato: in una nota pubblicata in sordina il 21 novembre nella Knowledge Base, Apple consiglia agli utenti di installare un Antivirus sul proprio Mac.

Abbiamo controllato. La nota non è stata scritta da Franco Battiato in un rigurgito del suo fantastico periodo nonsense e l’era del cinghiale bianco non è ancora ritornata. Da Cupertino tuttavia si sono spinti nell’universo del surreale solo fino ad un certo punto: l’installazione di un Antivirus è consigliata solamente per “complicare la vita” agli sviluppatori di codice malevolo e non è spacciata per necessaria, dato che semplicemente non lo è.

I virus su Mac non arriveranno con l’aumento del market share


Ciclicamente, quando si parla di Apple e dei virus, se ne esce qualcuno con frasi del tipo: “i virus per Mac non ci sono perché ce ne sono pochi“, oppure “quando ci saranno più Mac in giro, arriveranno i virus anche per voi“, ecc.

Nulla di più falso e sbagliato

Fino al System 9, l’ultima incarnazione del cosidetto Classic, i virus esistevano anche per i Macintosh ed erano necessari antivirus anche per questi sistemi, oggi considerati l’isola felice della protezione dai virus.

E’ stato il passaggio a Mac OS X, le cui basi poggiano su solide fondamenta Unix, a eliminare il problema dei virus per il System 9 e a creare le basi per un sistema la cui sicurezza sia interna e non legata ad un programma di terze parti.
Con Leopard, il primo sistema Apple completamente Unix compliant, la società di Cupertino espande la compatibilità di OS X verso il mondo Unix, garantendo oltre ai vantaggi dell’esecuzione nativa di codice Unix anche una maggior sicurezza.

Hotspot Shield: uno scudo contro gli hacker wireless


Nome: Hotspot Shield 0.942
Categoria: Sicurezza – Licenza: Free
Data di rilascio: 30/04/2008 – Piattaforma: PPC/Intel

Hotspot Shield crea una rete privata virtuale (VPN) tra il vostro computer portatile e il vostro router wireless.

Si tratta di una vera e propria “galleria” impenetrabile agli snoopers e che impedisce ad eventuali hackers di visualizzare le vostre mail, i vostri messaggi istantanei, le vostre informazioni personali riservate (anche finanziarie) che possono essere accessibili su una rete wireless.

Hotspot Shield è un software di sicurezza che va a criptare tutti i dati che scambiate tra hotspot e computer, impedendo agli hackers di decifrare eventuali furti di dati.