Un anno fa Apple acquisiva l’azienda israeliana di memorie flash Anobit; ultimamente il CEO di Anobit, Ariel Maislos, ha lasciato l’azienda, potendo così condividere una serie di dettagli riguardo la sua esperienza con Apple. All’intervista ha pensato ZDNet, che ha voluto parlare soprattutto delle modalità con cui è avvenuta l’acquisizione e della differenza nel lavorare con Apple rispetto ad Intel (altra azienda che collabora con Anobit).
Anobit
Apple si prepara ad aprire il suo centro di ricerca in Israele
Apple sta portando avanti i propri piani per l’apertura di un centro di ricerca in Israele. Lo scrive un quotidiano locale, il Calcalist, ovvero lo stesso giornale che per primo diede la notizia dell’acquisizione dell’israeliana Anobit da parte dell’azienda di Cupertino, successivamente confermata ufficialmente da un portavoce della compagnia californiana.Anobit è un’azienda che si occupa di memorie a stato solido e già oggi è responsabile della produzione di un componente critico nell’assemblaggio delle memorie dei dispositivi iOS.
Il centro di ricerca, che avrà sede ad Haifa e si suppone possa aprire alla fine di febbraio, potrebbe essere invece più orientato allo sviluppo di nuove soluzioni nel settore dei semiconduttori.
Apple conferma l’acquisizione di Anobit
Poco prima di Natale si è diffusa la voce, confermata da più fonti non ufficiali, dell’acquisizione dell’azienda israeliana Anobit da parte di Apple.
Un report di Reuters, riprendendo la notizia dal quotidiano “Calcalist”, dava per certo l’accordo, che a Cupertino sarebbe costato circa 500 milioni di dollari, mentre da Apple non arrivavano né conferme né smentite.
Ora il portavoce Steve Dowling ha rotto il silenzio e ha fornito un “si” ufficiale, seppur sottoforma di dichiarazione preconfezionata che nulla svela sulle ragioni che hanno mosso l’acquisizione e soprattutto sul prezzo pagato per la transazione.
Reuters: Apple acquisisce Anobit per mezzo miliardo
Secondo quanto riporta Reuters, Apple avrebbe chiuso l’accordo già vociferato nei giorni scorsi per l’acquisizione di Anobit, azienda israeliana che si occupa di flash storage. La cifra versata da Cupertino si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di dollari. Se confermata, quella di Anobit entrerebbe di diritto fra le operazioni di acquisizione economicamente più imponenti della storia di Apple.
E’, ancora una volta, una mossa strategica finalizzata a garantire un vantaggio sensibile sulla concorrenza, visto che le tecnologie di Anobit potrebbero permettere ad Apple di puntare su soluzioni di storage Flash più economiche, più capienti e allo stesso tempo più affidabili.
Apple aprirà un centro di Ricerca & Sviluppo sui semiconduttori in Israele?
Della presunta acquisizione di Anobit ve ne abbiamo già parlato: Cook e soci starebbero pensando di acquistare (o forse lo hanno già fatto in sordina, come accade sempre in questi casi) una compagnia israeliana specializzata nella realizzazione di memorie flash con una nuova tecnologia (proprietaria) che aumenterebbe durata e prestazioni, diminuendo i costi e i tempi di produzione.
Trattasi di rumors, per carità, ma il Globes, sito israeliano di informazione, ha pubblicato qualche dettaglio in più sul rapporto tra Apple e il territorio di Israele, spifferando che l’azienda di Cupertino sia addirittura interessata ad aprire un centro di ricerca e sviluppo proprio in quell’area.
Apple interessata a comprare Anobit per 400-500 milioni di dollari
Sembra che Apple sia interessata ad acquistare Anobit, compagnia israeliana specializzata nella produzione di memorie flash per il mercato mobile. Al momento le notizie sono piuttosto confuse, secondo Calcalist l’acquisto sarebbe già avvenuto, ma le due compagnie non hanno voluto commentare la notizia, del resto Apple non commenta mai i rumors, questo è noto.
Anobit produce memorie flash basate sulla tecnologia proprietaria MSP (Memory Signal Processing) tecnologia che aumenta la durata e le prestazioni delle memorie, abbassando al tempo stesso i prezzi delle stesse.