Sta suscitando molto scalpore in rete la decisione di Madfinger Games di rendere gratuito Dead Trigger per Android, lasciando invece a pagamento la versione per iOS. Lo studio ha pubblicato Dead Trigger alla fine di giugno su App Store e Google Play, ad un mese di distanza però la versione Android diventa gratis.
Android
Android 4.1 Jelly Bean: Siri ha paura di Google Voice Search?
Il nuovo sistema operativo mobile di Google, Android 4.1 Jelly Bean, è una evoluzione di Ice Cream Sandwich. Maggiore fluidità e cura nei dettagli sono le prime caratteristiche che saltano all’occhio. Ma non finisce qui. Mountain View ha anche dichiarato guerra a Siri con la sua rinnovata funzione Google Voice Search.
Quick Look: tu chiamala se vuoi frammentazione
Un’interessante visualizzazione pratica di ciò che si intende per il concetto di “frammentazione” dell’ecosistema Android:
Apple domina il mercato dei giochi mobile negli USA
Che le piattaforme mobili di Apple siano delle perfette console da gioco non è una novità e del resto non è la prima volta che parliamo di questo argomento. Torniamo a parlarne perchè l’agenzia NewZoo ci fornisce dei dati interessanti riguardo al mercato dei giochi mobile negli USA relativi al mese di marzo 2012.
Da questi dati emerge che gli iDevice battono smartphone e tablet Android tra i videogiocatori. Apple domina il mercato con una quota pari all’84% (suddivisa tra iPad, iPhone ed iPod Touch) mentre Android deve accontentarsi di un misero 16%.
Google si è ispirata ad iPhone per i suoi smartphone? Pubblicati alcuni progetti del 2006
Google avrebbe cominciato a lavorare al design dei suoi dispositivi Android ben prima del lancio di iPhone. Su questo ci sono davvero pochi dubbi. Due anni prima che il T-Mobile G1 venisse presentato, Google si era presentata agli operatori mobili con il Google Phone, di cui potete vedere un disegno nell’immagine di apertura. Si tratta di uno smartphone con tastiera QWERTY che ricorda i prototipi distribuiti internamente a Google nel 2008.
Page: “Le dichiarazioni di Jobs su Android? Tutta scena” [Aggiornato]
[Aggiornamento]: Steve Isaacson, biografo di Jobs, ha negato ieri sera le affermazioni di Page, spiegando le ragioni per cui Jobs era così “termonucleare” quando si trattava di parlare di Android. Il suo comportamento era dovuto alla sua esperienza con Microsoft. Jobs credeva in un sistema chiuso, dove fosse possibile controllare software e hardware. Gates era però riuscito a “rubare” l’interfaccia di Apple, e a rivenderla in maniera promiscua a Dell e IBM. Microsoft ha così superato Apple, diventando la forza dominante del mercato PC. Jobs aveva osservato la stessa situazione in ambito smartphone. Spiega Isaacson: “È la copia di quello che è successo con Android. Prima viene dato in licenza in maniera promiscua. Poi Android sorpassa Apple per quota di mercato. Questo lo ha fatto assolutamente infuriare. Non era una questione di soldi. Ha detto: ‘Non sono qui per essere comprato. Vi distruggerò’.”
Steve Jobs non odiava davvero Android, almeno non secondo a Larry Page, co-fondatore e attuale CEO di Google. No, dice Page, Jobs dimostrava il suo disprezzo verso il sistema operativo di Moutain View “solo per spettacolo”. Lo racconta proprio Page in una intervista pubblicata da Bloomberg Businessweek, cercando di mitigare le dichiarazioni che Jobs ha fatto al suo biografo, Walter Isaacson.
Google guadagna quattro volte di più da iOS che da Android
Benché iOS concorra con Android, Google ha comunque un buon guadagno dalla piattaforma di Apple. Per essere precisi, Mountain View incassa con iOS cinque volte tanto quello che guadagna con il suo sistema operativo mobile. A pubblicare la notizia è il Guardian, che in un articolo pubblicato oggi spiega in dettaglio la situazione (e soprattutto la fonte dei dati).
Nuovo iPad: Samsung lo paragona con il Galaxy Note
Apple deve avere scosso i cuori di Samsung ieri sera, quando ha presentato il nuovo iPad, che fa di una fotocamera da 5 megapixel (dalla qualità provata su iPhone 4S) e del Retina Display i suoi due punti di forza per quanto riguarda l’hardware. La compagnia coreana non ha fatto attendere la sua “risposta”, paragonando uno dei suoi tablet di punta, il suo Galaxy Note, al nuovo tablet di Cupertino. Il risultato è una tabella in cui iPad perde su tutti i fronti.
Apple favorita contro HTC grazie al parere di un giudice sul brevetto ‘263
A fine dicembre la International Trade Commission ha deliberato in favore di Apple nel caso contro HTC, imponendo il blocco delle importazioni degli smartphone della High Tech Computers negli Statesa partire da metà aprile 2012. Per Apple era una sorta di vittoria di Pirro (come avevamo già spiegato approfonditamente), perchè la corte ha deliberato in favore di Apple decretando la violazione di un brevetto sui cosiddetti “data detectors”, mentre si è espressa a favore di HTC in relazione ad un brevetto ben più cruciale, il ‘263 sulle Realtime API.
Apple si è appellata contro quella decisione, che ha preso per buona la difesa di HTC (definita “gioco di parole formalistico” dagli avvocati di Cupertino). Adesso un giudice della corte d’Appello di Chicago, seppur nell’ambito di una delle cause con Motorola, riapre i giochi con la deposizione di un parere su quel brevetto che sembra dare apertamente ragione alla linea difensiva di Apple nell’appello contro HTC.
Saruman e Fintaren, gli strani farmaci con cui si curano gli utenti Android
E’ risaputo, Apple gode di ampio seguito fra i medici, molti dei quali sono legati all’azienda di Cupertino da parecchio tempo. Uno dei motivi è che in passato (e ancora oggi) alcuni importanti applicativi professionali giravano (e girano) solamente sull’OS della Mela.
Conosco personalmente un buon numero di dottori che dal Mac sono saltati di iPhone in iPhone e di iPad in iPad, prove viventi dell’effetto alone in senso opposto. Molti di loro (diciamo pure tutti) sono degli Apple-maniaci niente male, dite pure fanboy se vi fa piacere, “they’ve been called worse things“. Difendono il loro Mac a spada tratta, decantano la superiorità dei loro smartphone con i colleghi androidiani non appena se ne presenta l’occasione.
Uno di questi, che per comodità chiamerò genericamente iMedico, è particolarmente legato ad iFarmaci, l’app che come sapete gode di ampio successo fra ipocondriaci, infermieri volenterosi di contraddire estemporaneamente i medici in corsia con dati inconfutabili e rappresentanti farmaceutici con problemi di memoria a breve termine.
Pochi giorni fa l’iMedico mi ha raccontato una storia curiosa che riguarda proprio iFarmaci e un’analoga applicazione per Android, chiamata Farmacoid, curiosamente simile al corrispettivo per iOS.
Kindle Fire: il vero concorrente di iPad?
Amazon è entrata in gioco da qualche settimana sul mercato dei tablet con il suo Kindle Fire. Venduto esclusivamente negli Stati Uniti (almeno fino ad ora), il tablet di Amazon è arrivato a sconvolgere i concorrenti Android in un mercato dominato da iPad. La ragione della sorpresa degli altri produttori di tablet Android è semplice: il prezzo. Venduto al prezzo di 199 $, e prodotto al costo di 201,70 $, il Kindle Fire dimostra la politica aggressiva che la compagnia di Jeff Bezos si può permettere grazie alle vendite di contenuti e prodotti materiali che saranno effettuate proprio attraverso il Fire.
Carrier IQ, 150 milioni di smartphone spiano gli utenti
Nelle ultime 24 ore il nome dell’azienda americana Carrier IQ è salito prepotentemente alla ribalta dopo che un ricercatore esperto di sicurezza su Android, Trevor Eckhart, ha scoperto che su dispositivi Android, Blackberry e Nokia gira un software in grado di tracciare una quantità incredibile di informazioni sulle abitudini di utilizzo e sulla posizione geografica dell’utente.
Niente a che vedere con il locationgate, il mini-scandalo che colpì Apple quando venne scoperto un file di DB sull’iPhone che teneva traccia della posizione del telefono sulla base della triangolazione delle celle di telefonia. Il servizio fornito da Carrier IQ, i cui clienti sono gli operatori di telefonia mobile, permette una profilazione molto più dettagliata, al limite del pedinamento digitale. Come se non bastasse, il software è talmente integrato nel sistema che non può essere disattivato o rimosso se non effettuando un rooting del telefono (su Android) al fine di installare una versione del S.O. differente e priva del software.
iOS e Android dominano il mercato dei giochi portatili negli USA
Secondo le previsioni dell’agenzia Flurry, basati sui dati NPD, iOS e Android raggiungeranno alla fine del 2011 il 58% di quota di mercato nel settore dei giochi portatili negli Stati Uniti. I dati si riferiscono ai guadagni generati dai dispositivi mobili e dalle vendite software.
La previsione si basa sull’altissimo tasso di crescita degli smartphone, sempre più usati come console da gioco a discapito di piattaforme come PSP, Nintendo DS e 3DS. Secondo molti, gli handheld tradizionali sono alla frutta e presto cesseranno di esistere.
McAfee: malware su Android cresciuto del 76%, iOS al sicuro
Il malware MacDefender, il finto antivirus per Mac che tanto scalpore ha destato nei mesi scorsi e che Apple ha già stroncato con aggiornamenti e controlli serrati, aveva fatto drizzare le antenne a tanti detrattori Apple. Qualcuno teorizzava pure con convinzione l’inizio della fine per quell’aura di “sicurezza intrinseca” che ancora avvolge OS X.
Chissà se gli stessi che hanno gridato “al lupo al lupo” per MacDefender saranno altrettanto celeri nel segnalare l’ultimo rapporto di MacAfee sulla diffusione del malware per piattaforme mobile nel corso del secondo trimestre 2011. La nota firm di sicurezza informatica segnala una crescita del 76% del software malevolo presente su Android, con 44 nuove app “crimeware” rilevate. Minacce riscontrate su iOS nel medesimo periodo: zero, nisba, nada.
Google acquista Motorola
Con un post sul blog ufficiale della compagnia, Google ha fatto sapere che acquisirà Motorola Mobility. Si tratta di una notizia che giunge come una sorpresa, ed è ufficializzata dal nuovo CEO e co-fondatore della compagnia Larry Page, che scrive: “Il completo impegno di Motorola Mobility per Android ha creato un naturale interesse tra le nostre compagnie. Insieme, creeremo una stupefacente user experience che supercaricherà l’intero ecosistema Android per il beneficio degli utenti, dei partner e degli sviluppatori”.
HTC vuole trovare un accordo di licenza con Apple
La “patent war” tra HTC e Apple potrebbe presto conoscere una tregua secondo quanto riportato da AppleInsider. Un dirigente del produttore di smartphone, principalmente con piattaforma Android, ha dichiarato pubblicamente che la sua azienda ha intenzione di trovare un accordo di licenza con Apple per mettere la parola fine alla disputa legale per la tutela dei rispettivi brevetti.
Come saprete, all’inizio di questo mese Apple ha ottenuto una pesante vittoria nei confronti di HTC, giudicata dalla ITC statunitense (con una sentenza preliminare) colpevole di aver violato due brevetti registrati dall’azienda di Cupertino. Come se non bastasse, Apple ha quindi approfittato del vantaggio per accusare HTC di un’ulteriore violazione della sua proprietà intellettuale.
Eric Schmidt (Google): ci fanno causa perché non sanno innovare
Eric Schmidt faceva parte del board Apple quando ancora l’iPhone non era altro che un progetto visionario fortemente voluto da Steve Jobs. Si dice che l’astio con cui lui e The Steve si siano detti addio dipenda dal fatto che quell’esperienza ha fornito a Schmidt le basi per avviare in gran segreto un progetto antagonista (Android) in quel di Mountain View. Ora l’ex-CEO e attuale Chairman di Google sembra essersi dimenticato il piccolo particolare e durante un discorso alla Mobile Revolution Conference di Tokyo ha sganciato una vera e propria bomba mediatica, accusando Apple di “gelosia” e “carenza di innovazione”.
iPad genera l’1% del traffico Web mondiale
In base a quanto emerso da una nuova analisi, iPad rappresenta l’1% di tutto il traffico Web mondiale, una percentuale impressionante se si considera che ha poco più di un anno di vita e che il miglior rivale rappresenta una fetta 50 volte più piccola.
L’analisi, condotta dalla firm di ricerca Net Applications, mostra (come potete vedere dall’immagine di apertura) la continua crescita del traffico generato dal tablet di Apple sin dal suo debutto sul mercato avvenuto all’inizio del 2010. Per quanto riguarda il solo mercato USA, inoltre, la curva si avvicina sempre di più alla soglia del 2%.
Symantec: iOS è più sicuro di Android
Secondo un’analisi effettuata da Symantec, noto produttore di antivirus, il sistema operativo mobile di Apple offre una maggiore sicurezza ai propri utenti rispetto al concorrente Android di Google. Symantec ha pubblicato in settimana un documento di 23 pagine, intitolato “Una finestra sulla sicurezza dei dispositivi mobili”, nel quale spiega la robustezza dei due sistemi operativi nei confronti di differenti tipologie di attacchi malevoli.
Nel documento, inoltre, vengono descritte falle di sicurezza emerse fino ad ora e quelle che potrebbero emergere in futuro per entrambe le parti. Nel confronto, Symantec sostiene che iOS è più sicuro di Android, grazie ad una “protezione completa” contro attacchi malware.
Quasi metà Europa comprerà un iPhone
Secondo quanto emerso da un recente sondaggio, i clienti europei sono il doppio più propensi all’acquisto di un iPhone rispetto ad uno smartphone della famiglia Android. I risultati ottenuti dallo European Mobile User Study 2011 condotto dallo Yankee Group mostrano che il 40% degli utenti del vecchio continente ha intenzione di acquistare un iPhone come prossimo smartphone, mentre solo il 19% vorrebbe comperare uno smartphone Android.
Inoltre, il 17% di coloro che sono stati sottoposti al sondaggio sceglierebbe un BlackBerry mentre il 15% opterebbe per Nokia. Come si può leggere nel commento dei risultati, firmato dal VP per la ricerca della firm di analisi Declan Lonergan, “Questi dati sottolineano la forza crescente di Apple nel mercato europeo degli smartphone e, in particolare, il suo spettacolare brand appeal. I dati inoltre enfatizzano le enormi problematiche affrontate da Nokia e RIM per cercare di trattenere lo share di mercato in questo settore sempre più dinamico e competitivo”.
Apple VS Nokia, prime stime sulle cifre dell’accordo e altre implicazioni
Ieri Nokia ha ufficializzato la stipula di un accordo extragiudiziale con Apple che segna il termine delle ostilità legali fra le due aziende. A perderci è nettamente Cupertino, che ha accettato di pagare all’azienda finlandese un una tantum e le royalties per il futuro sfruttamento dei brevetti al centro del contendere.
Le cifre dell’accordo sono top secret ma diversi analisti hanno già provveduto a tirar fuori le prime stime delle dimensioni finanziarie di una pace parecchio costosa. Si vocifera di un pagamento di 420 milioni di € (608 mln $ ) “sull’unghia” e di successivi versamenti di circa 95 milioni di Euro a trimestre per le royalties.
Il patteggiamento fra i due giganti potrebbe inoltre avere non poche implicazioni anche per gli altri produttori di smartphone, che potrebbero trovarsi a fronteggiare Nokia per l’utilizzo degli stessi brevetti per cui Apple ha raggiunto l’accordo.
Cloud player di Amazon è ora compatibile con iOS
Amazon, il colosso della distribuzione online al primo posto nella sua categoria secondo la classifica BrandZ Top 100 (dove ha sopravanzato Wallmart), ha aggiunto, senza annunciarlo pubblicamente, il supporto al sistema operativo di Apple iOS per il suo neonato servizio Cloud player.
Cloud player è un nuovo servizio che si colloca nell’ambito del tanto chiacchierato cloud computing e che offre ai clienti di Amazon uno spazio remoto sul quale caricare i propri brani musicali per poterli ascoltare attraverso qualunque computer o dispositivo connesso ad Internet.
Intel interessata alla produzione di Apple A4 e A5?
Secondo gli ultimi rumor raccolti da AppleInsider, il colosso di Santa Clara potrebbe essere interessato alla produzione dei nuovi processori progettati da Apple, Apple A4 e A5. Considerando il successo e i numeri di vendita, si tratterebbe per Intel di un affare da diversi milioni di dollari, a discapito di Samsung (attuale produttore dei suddetti processori).
Come saprete, Intel e Apple sono già partner per quanto riguarda la fornitura di processori per sistemi x86 (come le CPU Sandy Bridge impiegate negli ultimi MacBook Pro e iMac) ma non lo sono per la fornitura di processori per dispositivi mobile. Apple A4 (presente in iPhone 4 e iPad) e Apple A5 (presente in iPad 2 e, probabilmente, nel prossimo iPhone 5), infatti, sono prodotti da Samsung previo pagamento delle licenze ad ARM (che realizza l’architettura delle CPU) e Imagination Technologies.