AAPL: calcoli ipotetici e previsioni controcorrente

Gli investitori che hanno dato fiducia ad Apple nel momento difficile, in quel buio 1997, all’albeggiare della seconda era Jobs, oggi che il titolo di Cupertino ha raggiunto i suoi massimi storici possono decisamente sorridere: la fiducia riposta nell’azienda è sta ampiamente ripagata.

E se proprio in quel periodo un utente, al posto di un computer, avesse comprato anzi delle azioni AAPL, oggi quanto si ritroverebbe in tasca?

Kyle Conroy, partendo da un suggerimento spuntato fuori originariamente da alcuni commenti su Y Combinator, ha realizzato una tabella che mostra quanto avrebbe fruttato un investimento pari al costo di un prodotto Apple nel corso degli ultimi 13 anni.

Ma nel clima di generale esaltazione delle magnifiche sorti e progressive delle quotazioni del titolo Apple c’è anche chi avverte dei rischi di un possibile sell off in quel di maggio. Un avviso destinato a rimanere inascoltato mentre il titolo si avvierà verso un inesorabile ribasso?

AAPL: il 2009 in positivo e l’assenza di Jobs

Il 2008 è stato un anno nero per il titolo di Apple, che ha visto dimezzare il proprio valore a seguito di molti fattori concomitanti: revisioni al ribasso del rating spesso discutibili da parte di analisti e broker nonostante gli ottimi risultati trimestrali registrati per tutto il corso dell’anno, notizie fasulle sulla salute di Steve Jobs e coccodrilli su cui ha finito per indagare pure la SEC.

E’ decisamente presto perché a Cupertino possano tirare un respiro di sollievo, borsisticamente parlando, ma il 2009 è sicuramente iniziato nel migliore di modi, con AAPL che nella sessione dello scorso 2 aprile ha chiuso a 112,71$, ovvero +31,24% rispetto agli 85,88$ dell’apertura di seduta del 2 gennaio.