Nel corso delle ultime settimane si sono intensificati i rumor sul possibile lancio di un nuovo iPhone in primavera e di un (ulteriore) nuovo iPad poco più avanti.
Sono solo speculazioni, spesso provenienti da fonti discutibili, ma potrebbero essere anche il segnale di un cambiamento in atto e di un aumento della frequenza dei cicli di aggiornamento dei due prodotti di punta di Cupertino.
Graham Spencer su MacStories ha delineato alcuni interessanti aspetti della questione che Horace Dediu, sul suo Asymco, aveva già affrontato con la sua autorevolezza da analista Apple prossimo all’infallibilità.
analisi
iPod touch 3G, i tempi sono maturi?
Nei commenti al nostro articolo di qualche giorno fa sui rumor relativi ad iPhone 5 con chip A5X e ad un nuovo iPod touch aggiornato, il nostro lettore Michele ha rispolverato una vecchia chimera: l’iPod touch con supporto alla connettività 3G.
Se ne è parlato spesso, per lo più prossimità degli eventi musicali che Apple fino al 2010 ha tenuto in quel di settembre, ma un iPod touch con una simile caratteristica non è mai arrivato sul mercato.
E in fondo la domanda rimane sempre la stessa: un iPod touch con una connessione dati avrebbe senso alla luce del target cui il prodotto è destinato? Ad Apple converrebbe aggiungere questa feature? Io penso di no, e vi spiego perché.
iPhone Verizon ferma l’ascesa di Android
Si è fatta attendere parecchio ma la versione di iPhone compatibile con la rete dell’operatore Verizon sta mostrando i suoi frutti. La quota di mercato di iPhone, infatti, è cresciuta in questo inizio del 2011 soprattutto grazie all’introduzione, durante il mese di febbraio, del modello WCDMA. Android, la piattaforma mobile di Google, è stata tra le prime a subirne le conseguenze, tanto che è stata interrotta la sua crescita costante per la prima volta dal Q2 2009.
I dati si riferiscono ad un’analisi condotta dal NPD Group, i cui risultati sono stati pubblicati durante la giornata di ieri. L’analisi, a proposito delle vendite di dispositivi mobili negli USA durante il primo trimestre del 2011, mostra gli effetti dell’introduzione del modello iPhone Verizon-compatibile sul mercato degli smartphone.
iOS domina il mobile Web grazie ad iPad
Nonostante l’arrembante avanzata del sistema operativo Android di Google, i risultati di un’analisi condotta dalla firm ROI365 mostrano che iOS continua ad essere in vantaggio soprattutto grazie alla rapida crescita di iPad. Grazie al campionamento di milioni di visitatori fornito da Google Analytics è stato possibile sostenere quanto appena scritto.
I dispositivi Android, nel loro complesso, continuano ad essere in testa (sempre per quanto riguarda il traffico Web generato) rispetto ad iPhone 4 ma non rispetto a tutti i dispositivi iOS. Nonostante i recenti report che vedrebbero Android in vantaggio nei confronti di iPhone 4 sia come vendite che come crescita, Jeff Tribble (ROI365) sostiene che i risultati della ricerca condotta su un campione di quattro milioni di visitatori unici (su una vasta gamma di siti Internet) mostrano che il vantaggio di Android su iPhone “è esiguo e non è aumentato molto nell’ultimo trimestre”.
Mac App Store alimenta il mercato delle app
Per iniziare la settimana, riportiamo i risultati di un’analisi condotta durante il mese di febbraio 2011 da Distimo, azienda che si occupa di indagini di mercato nel settore delle applicazioni. Solo dopo appena due mesi dall’apertura dello store digitale per le applicazioni per Mac OS X, infatti, è emerso che la vendita delle app appartenenti alla top 300 permette all’azienda di Cupertino di incassare, in media, metà di quanto è possibile ottenere dalla vendite delle prime 300 app per iPad.
Come potete vedere dall’immagine di apertura, tuttavia, le app per il tablet vantano ancora un considerevole vantaggio sui volumi di vendita e il risultato evidenziato dall’indagine è stato ottenuto soprattutto per il maggior prezzo medio delle app vendute su Mac App Store.
Apple nel 2011, quali novità?
Per Apple il 2010 è stato un vero Annus Mirabilis. Escluse poche eccezioni l’azienda ha vissuto un anno di straordinaria crescita. Le vendite dei Mac in aumento continuo, il grande successo dell’iPad e dell’iPhone 4, il rinnovo dell’Apple TV e la maturazione di una piattaforma come iOS che primeggia nel settore mobile: tutto ha contribuito al grande successo della Mela. Del passato abbiamo già parlato abbastanza nel nostro riassunto del 2010 Apple pubblicato la scorsa settimana. Ora è il momento di fare il punto sull’anno che viene. Tutto suggerisce che anche il 2011 possa essere un anno di grandi successi per l’azienda di Cupertino, non ci sono nubi all’orizzonte. Organizziamo dunque le idee e cerchiamo di capire che cosa possono aspettarsi gli utenti Apple nel corso dei prossimi 362 giorni.
Mac App Store. La prima grossa novità dell’anno sarà l’inaugurazione del Mac App Store. Il negozio virtuale di applicazioni per Mac aprirà i battenti il prossimo giovedì, 6 gennaio. Un regalino della Befana da parte di Apple, di cui ignoriamo ancora alcuni particolari. Di sicuro si sa già che le applicazioni non mancheranno fin da subito (larga parte degli sviluppatori ha accolto positivamente questa possibilità) e che lo Store semplificherà molto la scoperta, l’acquisto e l’installazione di nuove applicazione sui Mac.
iPad al posto di un notebook?
I risultati dell’indagine Alphawise di marzo 2010 condotta da Katy Huberty hanno portato alla luce che il 44% dei possessori di iPad non ritiene opportuno acquistare un ulteriore notebook e che il 41% di chi ha già comprato un iPad non comprerà un iPod touch poiché sarebbe un “doppione”.
Lo scopo dell’indagine condotta dall’analista di Morgan Stanley è stato quello di cercare di capire se iPad ha potenzialità di cannibalizzazione nei confronti degli altri prodotti della Mela o se occupa una giusta fascia all’interno del mercato dei dispositivi portatili.
Quantcast: Mac OS X guadagna terreno nei confronti di Windows
In una ricerca effettuata da Quantcast, i dati mostrano che Mac OS X continua a guadagnare terreno nei confronti dei sistemi Windows in Nord America, in base al traffico generato sul web.
Quantcast è un’azienda che si occupa proprio di misurare ed analizzare il traffico web e, in base agli ultimi dati, Mac OS X genera il 10,9% delle visite sui siti internet contro l’86,8% di Windows, in leggero calo durante il mese di gennaio.
Apple VS Microsoft, il sasso è già nella fionda
In un post di qualche giorno fa scrivevamo che Apple ha una liquidità nettamente superiore a Microsoft e che se volesse, almeno in via teorica, potrebbe comprarsi la DELL mantenendosi in attivo di circa 9 miliardi di dollari. Oggi a riconferma della salubre condizione economica dell’azienda della mela portiamo un’utile prova visiva. Nel grafico ad inizio post è schematizzato il raffronto fra gli incassi di Microsoft e quelli di Apple in base agli ultimi dati rilasciati da entrambe le aziende. Apple nell’ultimo trimestre ha guadagnato circa 3/4 della cifra guadagnata dal gigante Microsoft e la crescita del profitto anno su anno è del 75% per Apple e solo del 9% per Microsoft. Niente male considerato che, approssimando leggermente, l’azienda di Redmond detiene il 90% del marketshare nel settore PC e Cupertino solo il 10%.
MacBook e MacBook Pro, uno sguardo critico
Ieri l’euforia per l’annuncio dei nuovi attesissimi portatili di Apple ha prevalso su tutto il resto. I nuovi MacBook sono effettivamente macchine straordinarie e non dubitiamo che Apple riuscirà a venderne diversi milioni nel corso dei prossimi mesi. Il campo di distorsione della realtà questa mattina ha però esaurito il suo effetto ed oggi possiamo cercare di focalizzare l’attenzione anche su alcuni aspetti negativi della nuova gamma di portatili. Secondo alcuni si tratta certamente di minuzie mentre secondo altri Apple ha commesso errori imperdonabili. Come accede spesso la verità crediamo stia nel mezzo, ma lasciamo a voi la sentenza, limitandoci ad esporre alcune impressioni soggettive a mente fredda.
Apple: un milione di iPhone 3G venduti nel weekend
Nelle prime ore della mattinata alcuni analisti hanno rilasciato le proprie stime sul numero di iPhone 3G venduti da Apple nel corso del primo fine settimana. Gene Munster, il più ottimista, sosteneva che Apple potesse aver venduto circa 450.000 telefoni in tre giorni. Le previsioni si sono rivelate quanto mai prudenti. La stessa Apple ha da poco rilasciato un comunicato stampa con cui informa di aver venduto addirittura un milione di iPhone 3G nei primi tre giorni di commercializzazione. Ecco che cosa ha affermato Steve Jobs a riguardo: “Il primo weekend di vendita di iPhone 3G è stato fantastico. Ci vollero 74 giorni per vendere il primo milione di iPhone, quindi il nuovo iPhone 3G ha chiaramente registrato un’ottima partenza in giro per il mondo”.
Safari 4 e il salvataggio delle web application
Ieri Engadget ha segnalato alcuni screenshots realizzati dal sito ApfelTalk.de in cui viene mostrata una funzione di Safari 4 denominata “Save as a Web application“. I fermo immagine sarebbero stati realizzati sulla nuova versione di Mac OS X Snow Leopard, ma la l’opzione del browser in questione è già disponibile nella Beta della versione 4 di Safari, e anche TAL l’aveva già scovata durante la recensione della release preliminare, pubblicata a poche ore dalla presentazione del WWDC. Cerchiamo di capire insieme perché questa opzione apparentemente poco significativa è invece un’importante novità.
Morgan Stanley: non puntate contro Apple
Nonostante gli ottimi risultati finanziari relativi al primo quarto del 2008, le quotazioni di Apple in borsa sono calate drasticamente, forse anche a causa del pericolo di un periodo di recessione in arrivo. In una relazione rilasciata venerdì, gli analisti di Morgan Stanley, invitano però gli investitori a non sottovalutare la posizione di Apple e anche se ammettono che un eventuale calo nelle vendite dei dispositivi di punta dell’azienda, come iPod ed iPhone e Macintosh, potrebbero indebolire la posizione degli stocks AAPL, gli attuali investimenti nella ricerca da parte di Apple giustificano l’ipotesi di una serie di novità in arrivo che potrebbero rinsaldare la posizione del titolo sul mercato.