Oltre all’arrivo dei presunti nuovi Mac, l’ormai imminente WWDC ’12 riserverà sicuramente diverse novità anche alla vastissima comunità di sviluppatori, sempre più attiva nello sviluppo di app per dispositivi mobili. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Apple sarebbe al lavoro per introdurre un nuovo strumento di tracking per le app che rispetti la privacy degli utenti.
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La prossima versione di Safari difenderà la privacy
Come riportato dal Wall Street Journal, la prossima versione del browser Safari disporrà di un meccanismo aggiuntivo che permette all’utente di non inviare informazioni personali ai servizi di advertising, proteggendo al meglio la proprio privacy.
Lo strumento, noto con il nome “do-not-track”, è già disponibile nell’ultima versione del browser progettato da Apple inclusa nella seconda preview di Mac OS X Lion (Mac OS X 10.7) rilasciata agli sviluppatori qualche settimana fa. Come saprete, attualmente i maggiori servizi di advertising (tra cui Google) sfruttano le informazioni inviate involontariamente dall’utente (attraverso il proprio browser) per realizzare delle pubblicità “su misura” per ogni cliente in base alle sue preferenze.
The Daily: un dollaro a settimana?
Torniamo a parlare del The Daily, il primo quotidiano digitale dedicato esclusivamente ad iPad (almeno inizialmente) realizzato da una collaborazione tra Apple e News Corp., l’azienda amministrata da Rupert Murdoch.
Il lancio del quotidiano era previsto per questa settimana ma, a causa di problemi non confermati ufficialmente, bisognerà attendere ancora qualche settimana. In base a quanto vi avevamo riportato, infatti, il ritardo potrebbe essere legato ad un imprevisto relativo al servizio di sottoscrizione che potrebbe essere introdotto dall’azienda di Cupertino per supportare e facilitare la diffusione di abbonamenti ai contenuti editoriali digitali.
Apple denunciata per violazione della privacy
Qualche giorno fa vi avevamo informati circa la violazione della privacy da parte di alcune applicazioni presenti sia nell’App Store che nell’equivalente store digitale per Android. Dall’analisi condotta dal Wall Street Journal era emerso, infatti, che diverse app inviano dati personali ai server di diverse aziende che si occupano di mobile advertising senza il consenso esplicito dell’utente.
In base a quanto riporta AppleInsider, di conseguenza, un utente ha citato Apple in tribunale per quanto appena scritto. La causa legale, depositata il 23 dicembre, potrebbe trasformarsi in class action e coinvolgere tutti i possessori di iPhone che hanno scaricato app a partire dal dicembre 2008.
Android e iOS: le app vi spiano
Qualche giorno fa, il Wall Street Journal ha pubblicato i risultati di un’interessante indagine a proposito di come viene gestita la privacy sui dispositivi iOS e Android. Senza troppo stupore, ci si è resi conto che in realtà i dati sensibili degli utenti sono tutt’altro che protetti da occhi indiscreti, almeno per quanto riguarda un campione di app.
Nel dettaglio, sono state analizzate 101 app famose per smartphone (sia per Android che iOS) ed è risultato che 56 di queste (il 55%) trasmette l’UDID (un identificativo univoco associato ad ogni terminale) a terzi senza il consenso esplicito dell’utente. Voi direte: “l’UDID non contiene informazioni personali”; certo questo è vero, ma se altre app inviano ulteriori informazioni oltre l’UDID non è certo difficile incrociarle per ottenere un quadro degli utenti. Infatti, 47 app tra quelle ispezionate inviano anche la posizione del telefono e 5 inviano addirittura età, sesso e altre informazioni personali.
Il Mac App Store e la pubblicità nel software – Sondaggio
Il Mac App Store porterà su Mac l’esperienza che Apple ha maturato grazie all’App Store per iOS. Verranno mutuate dall’attuale negozio virtuale di applicazioni moltissime caratteristiche. Altre, come gli acquisti in app e il Game Center, rimarranno fuori. Ma la possibilità di rendere gratuite le applicazioni inserendovi all’interno degli annunci pubblicitari, come già avviene in moltissimo software per iPhone e iPad, sarà una pratica accettata e possibile?
Questo aspetto fino ad ora non è stato discusso un granché, dato che del Mac App Store si sa già molto, ma non tutto e non è detto che Apple non abbia già messo un veto a priori a questa possibilità. Certo, applicazioni che fanno questo esistono già (Carbon Copy Cloner, ad esempio), ma rappresentano una minima percentuale sul totale di applicazioni per Mac.
iAd sotto il 10% di share a fine anno?
Nonostante le diverse previsioni favorevoli a proposito dell’andamento di mercato per quanto riguarda il mobile advertising, sembra che non sarà un fine anno felice per Apple e la sua neonata piattaforma (per la pubblicità su dispositivi mobili) iAd.
A differenza di quanto annunciato qualche mese fa dall’IDC, che aveva pronosticato un testa a testa tra Apple e Google (entrambi con il 21% di share nel mercato del mobile advertising), le proiezioni attuali vedono BigG in netto vantaggio con un dominante 59% di share, mentre Apple non riuscirà a superare la soglia dei 10 punti percentuali (8,4% per l’esattezza).
iAd, inserzionisti felici e sviluppatori contenti
iAd, la piattaforma pubblicitaria per iOS 4 sviluppata da Apple, sta raccogliendo riscontri più che positivi e sembra che sia stata accolta molto bene sia dagli inserzionisti che dagli sviluppatori che già l’hanno implementata sulle proprie applicazioni.
Nissan è una delle aziende che ha scommesso su questo formato pubblicitario per il lancio della Nissan Leaf (video sotto), e proprio l’iAd della nuova auto completamente elettrica prodotta dalla casa automobilistica giapponese, il primo iAd in assoluto, è un successo che ha superato ogni aspettativa. Gli utenti hanno passato una media di 90 secondi sull’ad, circa dieci volte il tempo medio di fruizione di un messaggio pubblicitario “mobile” tradizionale.
Apple denunciata per l’utilizzo del marchio registrato “iAds”
In base a quanto apprendiamo da loopinsight, Apple è stata denunciata da Innovative Media per l’utilizzo non autorizzato del marchio iAd, impiegato dall’azienda di Cupertino per indicare il nuovo servizio di mobile advertising per iPhone, iPod touch ed iPad.
iPad: vendute più di un milione di unità secondo le statistiche
Le vendite della “latest creation” di Apple vanno a gonfie vele, al di là di ogni aspettativa. Dopo la conferma ufficiale delle 500.000 unità vendute durante la prima settimana, arrivano delle statistiche interessanti che stimano un milione di iPad venduti fino ad ora.
I numeri provengono da un’analisi condotta dal network di pubblicità online Chitika e sono stati estratti dal conteggio degli iPad unici avvistati dalla rete di advertising stessa. I contatori sono stati sincronizzati sabato 3 aprile (giornata dell’inizio ufficiale delle vendite negli Stati Uniti) e sono stati rettificati diverse volte con l’obiettivo di ottenere una stima più realistica possibile. Infatti, dopo appena qualche giorno, i conteggi mostravano già mezzo milione di unità vendute; il traguardo, però, è stato raggiunto realmente e confermato solo alla fine della prima settimana di vendita. I tecnici stessi di Chitika hanno ammesso che la loro stima era troppo ottimista e hanno raffinato l’algoritmo di conteggio per ottenere cifre più veritiere.
Brevetto Apple per la pubblicità nei file video
Un nuovo post su Patently Apple mostra un interessante brevetto Apple, pubblicato ieri, nel quale vengono illustrate le modalità per l’integrazione di spot commerciali durante dei filmati. La fruizione di tali advertisement, sparsi all’interno dei video, permetterà di “sbloccare” tutte le parti del contenuto desiderato.
In questo modo, gli utenti saranno in grado di navigare liberamente nei filmati, in cambio della visione degli spot annessi. Supponiamo, ad esempio, di voler guardare un episodio del nostro telefilm preferito, che avrà al suo interno degli spazi dedicati alla pubblicità. Nel caso volessimo mandare avanti il filmato, verremo indirizzati ad uno spot pubblicitario al termine del quale saremo in grado di visualizzare la parte scelta.
Apple ha acquisito Quattro Wireless [UPDATE: confermato]
Secondo quanto riportato da Kara Swisher di All Things Digital, Apple sarebbe in procinto di annunciare ufficialmente l’acquisizione di Quattro Wireless, azienda che si occupa di advertising mobile, per 275 milioni di dollari.
Secondo la descrizione fornita sul sito della compagnia, Quattro Wireless è leader nel settore dell’advertising mobile a livello globale e “permette ai publisher e agli inserzionisti di raggiungere il proprio target attraverso il mobile web, nelle applicazioni e nelle piattaforme video con insuperabile precisione, trasparenza e ROI (return on investment)”.
Di fatto Quattro Wireless è un diretto concorrente di AdMob, altra importante compagnia di advertising mobile acquisita da Google ad inizio novembre. Secondo fonti del settore, Apple avrebbe espresso un interesse anche per l’acquisizione di AdMob prima che si facesse avanti Big G con un assegno da 750 milioni di dollari. Secondo la Swisher l’annuncio dell’acquisizione potrebbe avvenire già quest’oggi. Tuttavia, conoscendo Apple, non è detto che venga diffuso un comunicato al riguardo. In caso di novità vi terremo aggiornati con un update a questo articolo.
UPDATE: Quattro Wireless ha confermato l’acquisizione. Maggiori dettagli dopo il salto.
AdWeek: ‘Get A Mac’ è la pubblicità del decennio
AdWeek ha conferito il premio di “Pubblicità del decennio” agli spot pubblicitari “Get A Mac” di Apple. Elogiando l’efficacia delle pubblicità ideate e realizzate da TBWA Media Arts Lab, la bibbia dell’advertising ha annunciato:
“Apple si è sempre distinta dagli spot associati alla categoria dei computer, ma il marchio si è effettivamente realizzato nel 2006 con il lancio delle pubblicità “Get A Mac” di TBWA Media Arts Lab. Questa serie di oltre 60 spot ha portato una sorta di umanità nell’equazione trasformando le macchine in dei cartoni animati umani. Facendo ciò, gli spot comici offrono una comprensione trasparente delle aspirazioni della loro audience e di come le persone si identificano – e si connettono emotivamente – con la tecnologia.”
Nuovo spot Get A Mac: Bake Sale
Dopo V Word e Bean Counter, i due spot presentati lunedì, oggi Apple ha pubblicato
Nuovo spot Get A Mac: Newswire
Un nuovo banner-spot della serie Get A Mac, sulla falsariga di quelli già visti su New York Times e Wall Street Journal ha fatto la propria comparsa ieri sulle pagine di The Onion, nota testata giornalistica online americana. Nell’ad che è possibile vedere nel video dopo il salto, PC tenta un ennesimo stratagemma per cambiare la cattiva nomea di Windows Vista: stavolta ci prova con un newswire, un display luminoso sul quale dovrebbero scorrere i titoli delle principali notizie positive sul mondo PC. Inutile dire che ancora una volta nulla va come previsto.
iPhone: Apple pubblica tre nuovi spot.
Nei giorni scorsi Apple ha pubblicato tre nuovi spot della campagna iPhone: The Great Thing, FaceBook e Cars. Tutti e tre i nuovi episodi esaltano le funzioni di iPhone e l’incredibile integrazione con servizi internet di ogni genere. Come suggerisce il primo spot, dopo che avrete raggiunto con facilità le piste da sci di Aspen grazie al vostro iPhone potrebbe venirvi fame; la guida Zagat vi potrà indicare un buon posto per pranzare e magari potrete anche rimandare il ritorno in aereo di qualche giorno. Se il target di questo spot potrebbe essere composto da professionisti e gente dell’upper class, ci pensa l’episodio Facebook a riportare iPhone con i piedi per terra: grazie al telefono di Cupertino rimanere sempre in contatto con i propri amici sul noto portalone sociale è un gioco da ragazzi e il web 2.0 entra definitivamente in tasca.