Servizi di Google sempre migliori e sempre gratis: l’azienda acquista Fly Labs

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Se Apple ha un punto debole sono i servizi Internet. Certo, iCloud permette di sincronizzare i propri contatti sulla rete e ritrovare il proprio dispositivo se viene perduto o rubato. Ma Google fornisce servizi gratuiti molto più competitivi, come GMail, Contacts, Calendar, Maps e Photos. Servizi rodati da milioni di utenti e con funzioni in continua evoluzione.

Altra acquisizione “tecnica” per Apple

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A solo 24 ore dall’acquisizione di FoundationDB, Bloomberg rivela che Apple ha acquistato anche una seconda azienda, con sede in Inghilterra, specializzata in analisi di dati. L’azienda si chiama Acunu, e nonostante la news venga pubblicata solo ora, pare che l’acquisizione sia avvenuta alla fine del 2013.

Con l’acquisizione di Beats, Dr. Dre e Jimmy Iovine diventano dirigenti Apple

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Ieri vi parlavamo dei presunti piani di Apple per acquisire Beats Eletronics, azienda fondata anni fa da Dr. Dre e Jimmy Iovine, e oggi il The Wall Street Journal ci fornisce in merito nuove informazioni. A quanto pare, i due co-fondatori di Beats assumeranno in Apple ruoli di dirigenza, sebbene non si conoscano ancora i dettagli. Probabilmente non avranno posizioni full time, ma pare siano pronti a fare la spola tra Los Angeles, sede di Beats, e Cupertino, quando necessario. 

Apple compra LuxVue per i suoi schermi LED a basso consumo

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Per ogni nuova acquisizione di Apple è impossibile non pensare ad iWatch e ai potenziali compiti dell’azienda appena acquisita. È questo il caso anche con LuxVue, compagnia specializzata nella costruzione di display a basso consumo energetico in micro-LED. La tecnologia permette un inferiore consumo energetico a fronte di una maggiore illuminazione.

Apple ha acquisito (di nascosto) Novauris

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C’è chi compra Oculus VR e WhatsApp per qualche miliardo di dollari (come Facebook) e chi, come Apple, preferisce eseguire acquisti di minore calibro e tenerli nascosti per mesi. È il caso di Novauris Tech, una azienda specializzata in riconoscimento vocale su cui Cupertino avrebbe messo le mani durante il 2013.

Apple e l’acquisizione di PrimeSense: qualche ipotesi sulle future applicazioni

Il Calcalist ha rivelato ieri che Apple sta per acquisire definitivamente PrimeSense, l’azienda che ha creato alla tecnologia di rilevazione tridimensionale alla base del Kinect e di molti altri prodotti.
L’interesse di Cupertino per l’innovativa startup israeliana era già trapelato nei mesi scorsi, ma non è ancora chiaro a che fine è avvenuta (o avverrà, se è vero che l’accordo è in fase di chiusura proprio in questi giorni) l’acquisizione. Di seguito ecco qualche ipotesi sulle possibili applicazioni della tecnologia di PrimeSense a futuri prodotti Apple.

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Google acquisisce Bump: paura di AirDrop?

Google acquisisce Bump: paura di AirDrop?

Google acquisisce Bump: paura di AirDrop?

Nella giornata di ieri David Lieb, CEO e cofondatore di Bump, ha pubblicato un post sul blog della sua azienda con cui ha comunicato ufficialmente il passaggio tra le mani di Google dell’app divenuta celebre in tutto il mondo per il trasferimento di file tra due device mediante un semplice tocco.

La tecnologia alla base di Bump, vale a dire “urto” in inglese, è una tra le più utilizzate dagli utenti in possesso di iPhone e dei device Android per lo scambio di documenti, foto, contatti e quant’altro ed ora è stata dunque acquisita da Google.

Apple compra 18 brevetti per la condivisione di documenti su iCloud

Gli ingegneri di Apple inventano qualsiasi genere di dispositivo. Per questa ragione c’è almeno una novità riguardante i nuovi brevetti di Cupertino una volta a settimana. Non sempre questi brevetti vedono la luce su un dispositivo messo in vendita, ma quando Apple sceglie di comprare qualcosa da un’altra compagnia, la questione si fa subito più interessante.

Apple acquisisce AuthenTec, azienda specializzata in mobile and network security

Apple ha da poco acquisito, per un totale di 356 milioni di dollari (8$ ad azione, una cifra del 58% superiore al loro valore di 5,07$), l’azienda AuthenTec, produttrice di software e chip di sicurezza per dispositivi mobili. Tim Cook e soci potranno così usufruire di una serie di brevetti molto interessanti e tecnologie che potremmo ritrovare nei prossimi computer o device.

Reuters: Apple acquisisce Anobit per mezzo miliardo

Secondo quanto riporta Reuters, Apple avrebbe chiuso l’accordo già vociferato nei giorni scorsi per l’acquisizione di Anobit, azienda israeliana che si occupa di flash storage. La cifra versata da Cupertino si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di dollari. Se confermata, quella di Anobit entrerebbe di diritto fra le operazioni di acquisizione economicamente più imponenti della storia di Apple.
E’, ancora una volta, una mossa strategica finalizzata a garantire un vantaggio sensibile sulla concorrenza, visto che le tecnologie di Anobit potrebbero permettere ad Apple di puntare su soluzioni di storage Flash più economiche, più capienti e allo stesso tempo più affidabili.

Google VS Apple, la guerra delle acquisizioni [Infografica]

Google ed Apple non sono più pappa e ciccia ormai da qualche anno: nonostante le crepe fossero evidenti già da tempo, la rottura si è ufficialmente compiuta con le dimissioni dell’allora CEO di Big G, Eric Schmidt, dal C.D.A. Apple nell’agosto del 2009.
Ma come si misura pubblicamente la rivalità fra due aziende concorrenti? Le dichiarazioni pubbliche, anche se avvelenate, lasciano il tempo che trovano. Il modo migliore è quello di seguire gli avvocati (e quindi le cause legali interconnesse che agitano il mare dell’I.T.) oppure il denaro, visto che entrambe le aziende dispongono di un discreto capitale spendibile inglobando aziende esterne.
GigaOM ha sintetizzato lo scontro delle acquisizioni fra i due giganti, che si sono sempre approcciati in maniera differente ad una delle operazioni più delicate che un’azienda possa effettuare: da una parte Google che acquisisce con una relativa semplicità e arriva a colpi di teatro come la recente retata Motorola, dall’altra Apple che nonostante l’incredibile ammontare di liquidità in banca tende sempre e comunque ad acquisire solo quelle startup o aziende che possono essere funzionali alla strategia aziendale già tracciata.
Trovate l’infografica completa dopo il salto. Fate clic sull’immagine per vederla ingrandita.

Apple ha acquisito C3 Technologies per le mappe 3D?

Un grande punto di domanda, visto che si sa soltanto che l’azienda svedese C3 Technologies è stata acquisita da qualcuno durante il mese di luglio. Saab AB, infatti, ha annunciato il mese scorso di aver ceduto il 57,8% delle azioni (e quindi la quota di maggioranza dell’azienda) per 150 milioni di dollari.

Nel frattempo il sito Web di C3 è stato oscurato, sebbene sia possibile ancora sfogliare qualche pagina attraverso la copia cache di Google. Come riporta Nyteknik.se, sito Web svedese specializzato nel mondo dell’IT, l’unica informazione pubblica è che il compratore non è svedese.

Apple vuole dare una spinta ad iBooks acquisendo Barnes & Noble?

Si è diffusa nelle ultime 24 ore la notizia, anzi il rumor, secondo il quale Apple sarebbe interessata ad acquisire Barnes & Noble, la più grande catena di negozi di libri nel Nordamerica.

Naturalmente non si tratta soltanto di libri cartacei ma anche digitali. Barnes & Noble produce infatti il Nook, un dispositivo da 6 pollici per la lettura di eBooks, con display e-ink, e del Nook Color, una variante da 7 pollici con schermo a colori, giochi e quant’altro. Nondimeno, è di loro proprietà il relativo Nook Book Store, il negozio di libri digitali più fornito del mondo, con oltre 2 milioni di titoli pronti per essere scaricati. Nook è presente anche in App Store, ed è una delle app di e-reading che la Apple ha costretto ad aggiornare per rimuovere il link allo store online. Ma c’è chi, a ragion veduta, ritiene piuttosto improbabile un’operazione del genere.

Apple interessata ad acquisire Hulu?

I risultati dell’ultimo trimestre fiscale la dicono lunga sullo stato di salute della Mela: attualmente nelle tasche di Jobs e soci ci sono oltre 76 miliardi di dollari cash. Una bella cifra che, esattamente come le vendite di iPad e iPhone, o il download di contenuti digitali (le due grandi scommesse di Apple), continua a salire.

E a proposito di contenuti digitali, sembra che qualcosa di grosso si stia per muovere. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la società di Cupertino sarebbe interessata ad acquisire Hulu, un nome d’un certo spessore che si occupa di distribuire film e serie tv in streaming, per ora soltanto nel nuovo continente.

8 motivi per cui Apple non comprerà MySpace

Pare proprio che MySpace sia in vendita. News Corp. sarebbe in cerca di acquirenti per liberarsi del social-carrozzone che acquisì nel 2005 per 500 milioni di dollari. Lo sostiene il Wall Street Journal (di News Corp. pure quello), fonte in questo caso più che attendibile. Il prezzo minimo per l’acquisto dovrebbe essere almeno superiore ai 100 milioni di dollari. Bazzecole per molte aziende della Silicon Valley, Apple compresa.

Secondo Davide “tagliaerbe” Pozzi un ottimo acquirente potrebbe essere proprio l’azienda di Cupertino. Gli 8 motivi addotti, in parte già formulati nel 2009 da Jonah Stein, ad una prima analisi superficiale potrebbero sembrare convincenti, ma in realtà non lo sono affatto. Ecco perché, secondo il sottoscritto, Apple non farà alcuna offerta per MySpace, anche se potrebbe permettersi di comprare la baracca ad una cifra irrisoria.

GREE acquista OpenFeint per 104 milioni di dollari

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OpenFeintLa società giapponese GREE, leader in patria per quanto riguarda il settore dei giochi per smartphone e cellulari, ha acquistato OpenFeint per 104 milioni di dollari. La piattaforma OpenFeint è nata nel 2008, ad oggi il client viene usato da 100 milioni di utenti ed è implementato in 5.000 giochi, tra i più famosi citiamo solo Tiny Wings e Fruit Ninja.

Con questa acquisizione GREE spera di aumentare le sue quote di mercato in occidente, fino ad ora la società ha operato solamente in Asia con ottimi risultati, adesso è arrivato il momento di espandersi anche in America ed Europa.

Apple cerca un nuovo CFO? Si, ma anche no

Apple è alla ricerca di un nuovo Chief Financial Officer? Secondo la nota testata finanziaria Bloomberg la risposta alla domanda è “sì”, ma da Cupertino hanno già provveduto a smentire: “Peter non se ne andrà da Apple”.
Archiviare tutto come semplice report non confermato sarebbe però un po’ affrettato perché a quanto pare qualche movimento alla ricerca di un nuovo executive ci sarebbe stato, secondo i giornalisti di Bloomberg.

In particolare i recruiters di Apple avrebbero avvicinato Laurence Tosi, il CFO di Blackstone Group. Tosi, tuttavia, avrebbe confermato la propria volontà di rimanere al suo posto ai dirigenti della sua firm finanziaria.
Ma se la posizione di Oppenheimer non è a rischio e allo stesso tempo Apple sta conducendo una ricerca per una figura analoga alla sua, che cosa bolle precisamente in pentola?

Pingami amico! Se Apple acquisisse Facebook

Durante la recente conference call per l’annuncio dei risultati fiscali del Q4 2010, Steve Jobs ha spiegato a Tony Sacconaghi (Bernstein Research) che Apple non paga i dividendi agli azionisti perché il gruzzolo che l’azienda tiene in banca (circa 51 miliardi di dollari) può tornare utile per cogliere al volo occasioni strategiche importanti qualora se ne presentasse l’occasione.

Peter Kafka, in un articolo pubblicato sul suo Media Memo (All Things Digital), ha cortocircuitato quest’affermazione con i recenti rumors sulla cena che il capoclasse di Facebook Mark Zuckerberg e Steve Jobs avrebbero consumato a casa di quest’ultimo per parlare di affari. Tutti hanno pensato che i due potessero essersi incontrati per parlare più approfonditamente dell’integrazione fra Ping e Facebook, o di Facebook e del nuovo iPhoto ’11, ma Kafka ipotizza uno scenario inedito. E se “l’occasione che Apple può permettersi di non lasciar sfuggire grazie al suo gruzzolo” fosse l’acquisizione di Facebook?

Acquisizioni Apple, novità in arrivo nel settore televisivo?

Al momento siamo solo al livello di rumor, ma nella notte di lunedì scorso, Dan Frommer di Silicon Alley Insider, che moderava un evento al quale hanno partecipato numerosi CEO a Manhattan, ha riportato che il periodo delle acquisizioni per Apple non è ancora concluso.

Apple, che come noto ha una liquidità stimata nell’ordine di quaranta miliardi di dollari (mi gira la testa solo a pensare con quanti zeri si scriva un numero del genere), ha recentemente acquisito, a gennaio, Quattro Wireless, che poi è stata trasformata nel servizio iAd che dovrebbe essere lanciato nella giornata di oggi; precedentemente era stata la volta di Lala, un servizio di streaming musicale, costato 85 milioni di dollari, che si pensa debba portare ad una versione di iTunes on the cloud.

Ad Aprile era stata la volta di Siri, che aveva sviluppato un interessate applicazione a comandi vocali per iPhone. Ed ora?

Apple e P.A. Semi: non interessano i chip?

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La notizia di ieri per cui Apple ha acquistato la produttrice di chip P.A. Semi ha stupito molti, tra utenti e mercato, spaventando un po’ Intel ed Arm per la possibilità di un cambio di rotta radicale per la questione “processore dell’iPhone“.

L’acquisto di una società produttrice di processori ad alte prestazioni e bassi consumi, basati sull’architettura Power, come i buoni vecchi G5 e G4 utilizzati nei Mac fino al 2005 aveva ovviamente fatto pensare all’intenzione da parte di Apple di sviluppare in casa dei chip da utilizzare in alcuni suoi prodotti.

E considerando che un cambio di rotta per i processori dei Mac sembrava improbabile, tutti, anche noi, avevamo ipotizzato la progettazione di un chip specifico per iPhone.