Energie rinnovabili: altro importante accordo concluso da Apple

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Apple punta sulle energie rinnovabili. L’ulteriore conferma di questa strada intrapresa dal colosso di Cupertino è arrivata poche ore fa. Infatti, il famoso marchio capeggiato da Tim Cook ha concluso un accordo molto importanet con il sito di e-commerce Etsy, il fornitore di servizi cloud Akamai e una compagnia svizzera che si occupa di riassicurazione Swiss Re.

Apple e Samsung tentano una nuova mediazione

Il CEO di Apple Tim Cook ed il CEO di Samsung Oh-Hyun Kwon hanno acconsentito ad incontrarsi ancora per tentare la via della mediazione, prima del nuovo scontro in tribunale il cui avvio è previsto per marzo.
Già a dicembre il Korea Times aveva dato notizia della volontà reciproca di riprendere le trattative extragiudiziali, dopo i tentativi di trattativa falliti nel 2012 (prima del processo) e nel luglio del 2013.

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Foxconn e Sharp, partnership per la produzione di display

Foxconn e Sharp logo

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Accordo tra due colossi asiatici, come riportato da MacRumors. Si parla di Foxconn, nota ai più per essere l’assemblatore più importante di prodotti Apple, e Sharp, tra i leader mondiali per la produzione di pannelli LCD per monitor, TV e device portatili. L’accordo interessa la proprietà per la medesima quota di uno stabilimento che si occupava della produzione di pannelli di grandi dimensioni.

Con l’aiuto e le capacità di Foxconn e le conoscenze di Sharp nel mondo dei display, lo stabilimento è stato riconfigurato per poter produrre pannelli di dimensioni inferiori. Tempo addietro, infatti, si è parlato di Sharp come possibile fornitore di Retina display per il nuovo iPad. Poi di forniture da parte dell’azienda giapponese di pannelli per il prossimo iPhone e, infine, non dobbiamo dimenticare che in ballo c’è sempre il vociferato progetto di TV designed by Apple in California.

Il Datacenter in North Carolina serve per la tecnologia di Nuance?

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In un post di qualche giorno fa vi abbiamo parlato della possibile trattativa in corso tra Apple e Nuance affinché l’azienda di Cupertino possa utilizzare la tecnologia avanzata per il riconoscimento vocale messa a punto dall’azienda di Burlington, MA, USA.

TechCrunch torna a parlare di questo argomento molto delicato per il futuro di iOS dopo aver indagato un po’ più a fondo sulla vicenda e aver scoperto che Apple potrebbe già utilizzare la tecnologia di Nuance all’interno del mastodontico Datacenter (pronto ma non ancora inaugurato ufficialmente) situato a Maiden, North Carolina. La partnership tra le due aziende potrebbe essere annunciata fra meno di un mese durante la WWDC (questo aspetto farebbe pensare che per gli sviluppatori potrebbero arrivare nuove API per sfruttare il sistema di riconoscimento vocale in qualunque app).

Apple ordina 12 petabyte di storage per iTunes

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Secondo quanto riportato da AppleInsider, Apple avrebbe commissionato 12 petabyte (che corrispondono a 12.000 terabyte) di storage distribuito aggiuntivo per riuscire a sostenere i contenuti video presenti nel proprio iTunes Store. L’azienda scelta da Apple per questo lavoro sarebbe, secondo quanto sostengono fonti interne di EMC riportate da StorageNewsletter.com, Isilon Systems.

Isilon Systems è un’azienda, fondata nel 2001, che ha sede a Seattle, Washington ed è specializzata nella progettazione e nella vendita di soluzioni ad-hoc per clustered storage distribuito e software finalizzato alla memorizzazione di contenuti digitali.

Apple rinuncia a Samsung per la produzione di Apple A5

Secondo quanto riportato da EETimes, Apple avrebbe stipulato un accordo con il produttore di semiconduttori TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Co.) per la produzione di massa del nuovo processore dual-core Apple A5 destinato ad iPad 2, allontanandosi da Samsung.

L’accordo prevederebbe, quindi, la produzione del nuovo processore presentato insieme alla seconda versione del tablet dell’azienda di Cupertino e che, secondo gli ultimi rumor, dovrebbe essere impiegato anche per il prossimo iPhone 5 (atteso in estate). Come saprete, finora Apple si è affidata a Samsung per la realizzazione su larga scala di Apple A4, il processore single-core attualmente impiegato in iPhone 4 e nel modello precedente di iPad.

Intel e Nvidia raggiungono l’accordo, cosa troveremo nei prossimi MacBook?

Dopo diversi mesi di disputa, nella giornata di oggi Intel e Nvidia hanno annunciato di aver raggiunto l’intesa per un accordo di cross-licensing a proposito dei rispettivi brevetti.

Da quanto emerso, l’accordo prevede il pagamento, da parte di Intel, di 1,5 miliardi di dollari che saranno versati nelle casse di Nvidia nell’arco di sei anni, in cambio dell’accesso alle tecnologie brevettate dal produttore di chipset grafici. Al contrario, Nvidia continuerà a non poter sviluppare chipset grafici per gli ultimi processori di Intel (nello specifico, Nehalem, Westmere e Sandy Bridge).

Intel e Nvidia hanno trovato un accordo?

Secondo quanto riportato da Bloomberg, durante la scorsa settimana Intel e Nvidia sono state in contatto per cercare di trovare un accordo e porre fine alla causa legale tra le due aziende. Tutto è cominciato lo scorso anno nel mese di marzo quando Nvidia accusò il colosso di Santa Clara di aver violato l’accordo di cross-licensing che permetteva alle aziende di sfruttare vicendevolmente le proprie tecnologie.

La fonte del rumor è da attribuire a due persone, non identificabili per ovvi motivi, che tuttavia non hanno svelato i dettagli del “patteggiamento”. Come sostiene Uche Orji, analista presso UBS AG di New York, l’accordo permetterebbe ad entrambe le parti di evitare una lunga procedura legale. Soprattutto Intel trarrebbe dei benefici dal momento che potrebbe tornare ad utilizzare la tecnologia di Nvidia per competere con AMD.

Apple aggiunge 12 brevetti alla causa contro Motorola

A proposito delle cause legali tra Apple e Motorola per l’infrazione di brevetti legati alle tecnologie impiegate nei rispettivi smartphone, apprendiamo da AppleInsider che l’azienda di Cupertino ha aggiunto ben 12 brevetti da sottoporre all’esame della corte di competenza.

L’azienda amministrata da Steve Jobs, infatti, ha aggiunto ulteriori 12 brevetti tra quelli (ritenuti) infranti dalla concorrente Motorola. Allo stato attuale il numero di brevetti contestati è salito a 24, mentre Motorola ritiene che Apple abbia utilizzato impropriamente la proprietà intellettuale appartenente a 18 suoi brevetti.

Steve Jobs a cena con Mark Zuckerberg?

Interrompiamo il flusso di rumor a proposito della possibile presentazione di un nuovo MacBook Air con una notizia di “gossip”. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, infatti, Steve Jobs e Mark Zuckerberg (il fondatore di Facebook) si sarebbero incontrati per una cena di lavoro a casa del CEO dell’azienda di Cupertino circa due settimane fa.

Il motivo dell’incontro è sufficientemente ovvio: si tratta di Ping e dell’integrazione con il social network più diffuso al momento. Come ricorderete, quando Jobs presentò Ping, il nuovo social network di Apple dedicato al mondo della musica, ci fu un equivoco circa la funzione di ricerca degli amici attraverso Facebook Connect, presente nell’interfaccia di Ping ma non funzionante, successivamente rimossa del tutto.

Apple e Facebook troveranno l’accordo su Ping?

Come noto, Apple e Facebook non sono riusciti a stringere un accordo per integrare le funzionalità del noto sito di social networking con il neonato Ping, social network integrato in iTunes dedicato al mondo della musica.

Tuttavia, la speranza è sempre ultima a morire e il Chief Technology Officer di Facebook ha dichiarato che si aspetta che la sua azienda riesca a stipulare un accordo con l’azienda di Cupertino per riuscire ad integrare Ping.

Le leghe metalliche di Liquidmetal Technologies già nei prodotti Apple

Quando, la scorsa settimana, vi abbiamo riportato la notizia dell’accordo di esclusiva tra Apple e Liquidmetal Technologies, che si occupa della produzione di leghe metalliche amorfe, tutti noi ci siamo lasciati trasportare dalla fantasia, nel tentativo di immaginare come Apple avrebbe potuto riutilizzare tale tecnologia (addirittura ipotizzando un iPhone 4 e mezzo che potrebbe “aggirare” gli attuali limiti dell’antenna esterna).
Però, come spesso accade, non ci siamo posti la domanda più semplice: e se Apple avesse già utilizzato queste particolari leghe metalliche?

iTunes: accordo paneuropeo con PRS for Music

Apple ha concluso un accordo molto importante con PRS for Music per la diffusione di iTunes e del suo store musicale in ambito europeo. Tale accordo permetterà di estendere il commercio di contenuti digitali in tutte le nazioni europee, a meno di 24 ore dall’ipotetico annuncio del nuovo tablet.

Come si può leggere su Music Week, sono disponibili ancora pochi dettagli mentre scriviamo ma dovrebbe trattarsi di un accordo paneuropeo con l’associazione che tutela gli interessi dei musicisti anglosassoni; in questo modo, Apple otterrà i diritti di riproduzione per offrire i contenuti di tutti i membri che compongono l’associazione bretone (in pratica quasi tutte le maggiori etichette musicali del Regno Unito) oltre a quelli di Peer Music e Chrysalis Music.

Apple vicina all’acquisizione del provider VoIP iCall?

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La prossima azienda nel mirino di Apple sarebbe iCall, secondo una fonte riportata da Silicon Alley Insider. Dopo i rumors sul presunto rinnovamento di iTunes e del suo modello di vendite e l’acquisizione di Lala, Apple sarebbe pronta ad investire nel mondo della comunicazione VoIP (acronimo di Voice Over IP). iCall è un provider di telefonia VoIP che fornisce già un client per i suoi servizi su Windows e su iPhone. Le due aziende sembrerebbero in contatto per definire un accordo che potrebbe concludersi per una cifra che si aggira intorno ai 50-60 milioni di dollari.

Apple ha grandi disponibilità di denaro. E si vede. Questo è un grande periodo per l’azienda di Cupertino che non ha risentito affatto della crisi internazionale. Anzi, mentre le grandi aziende continuano a chiudere stabilimenti e licenziare personale, Steve Jobs e soci mettono a frutto piccole porzioni dell’ingente capitale di liquidità accumulato da Apple negli ultimi anni acquisendo “piccole” compagnie emergenti. Non solo successi però, da questo punto di vista per Apple, visto che di mezzo si mette Google che fa lo “sgambetto”, come nel caso dell’accordo sfumato all’ultimo con Admob.